eugen
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venerdì 11 ottobre 2024
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nulla di nuovo, ma...
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Questa"vazninata"(di Carlo, scritta con Enrico, e Stefano Massaro, 2010)sulla crisi ecnomica, con tagliateste in azione dappertutto, con Raoul Bova(bravino, come sempre), ragazze intimorite o finte tali, in realta'aggrssive e "tentatrci", con appunto il manager serio(insomma..)ma che sa cedere alle tentazioni, con qualche sua dipendente, che non firma i licneziamneti previsti, rivelandosi "umano"("com'e umano lei, "Villaggio.Fantozzi aveva capito tutto); che finisce per licenziarsi per non licenziare. Favola bella, che nel periodo della grande crisi(in realta'sempre eternata dalle logiche capitalistie), tanto per ridere un po'della situ<zione.
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Questa"vazninata"(di Carlo, scritta con Enrico, e Stefano Massaro, 2010)sulla crisi ecnomica, con tagliateste in azione dappertutto, con Raoul Bova(bravino, come sempre), ragazze intimorite o finte tali, in realta'aggrssive e "tentatrci", con appunto il manager serio(insomma..)ma che sa cedere alle tentazioni, con qualche sua dipendente, che non firma i licneziamneti previsti, rivelandosi "umano"("com'e umano lei, "Villaggio.Fantozzi aveva capito tutto); che finisce per licenziarsi per non licenziare. Favola bella, che nel periodo della grande crisi(in realta'sempre eternata dalle logiche capitalistie), tanto per ridere un po'della situ<zione.... Un po'per celia, con quanto segue.... Anche la Boblova 'brava, un pmeno le altre, comunque"tollerabili" Eugen
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bella earl!
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lunedì 2 gennaio 2012
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uno lampo di commedia nel cinema italiano.
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Marco è un manager che lavora da anni a Londra. Un giorno viene chiamato a Milano dal capo che lo promuove a direttore generale. Lì conosce diverse donne che in un modo o nell'altro entreranno in contatto con la sua vita amorosa.
Carlo Vanzina dirige un una commedia che strappa solo qualche piccolo sorriso. Gli interpreti sono bravini nonostante tutto quello che si possa dire. Il film è mediocre ma almeno non è un altro, stantio, cinepanettone.
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passionforcinema
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lunedì 19 dicembre 2011
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una perdita di tempo!
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Sono stata praticamente trascinata dalle amiche a vedere questo film e già vedendo la locandina la mia impressione non era stata delle migliori. In effetti, dopo una ventina di minuti il film si è rivelato un vero flop e io avevo già capito che in nessun modo poteva riprendersi, niente poteva dare un pò di allegria alla storia, un pò di suspance. Raoul Bova ultimamente non ci azzecca molto con i film! Comunque è un film che avrà anche una "morale" ma non la sa esporre bene, è noioso e sembra non finire mai.. La storia è lenta e preferiresti saltare tutto per arrivare direttamente ai titoli di coda, tanto ti sembra già di sapere come andrà a finire. Banale, scontato, una perdita di tempo.
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alexmolle
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sabato 5 novembre 2011
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inguardabile
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Sconsigliato al massimo, veramente...
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fab_y
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venerdì 7 ottobre 2011
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il senso di questo film??
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AAA cercasi disperatamente il senso o una qualche remota morale di questo film??!!! In 98 minuti non c'è altro che il solito Raoul Bova che gira per i corridoi e non fa altro che incontrare donne che appena incontrano il suo sguardo rimangono inebetite per una decina di minuti per poi per qualche strano motivo ritrovarsi a letto con lui. Mah! Film agghiacciante nella sua stupidità... Sembravo incappata in un genere demenziale. Bruttissimo!
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ultimoboyscout
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lunedì 29 agosto 2011
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modernissimo.
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Stress, nevrosi, licenziamenti, manager, amori veri o presunti, di convenienza e di facciata sono gli ingredienti di una storia banale ma attuale che conferma il talento naturalmente brillante della Bobulova, fa sembrare simpatico persino Bova ma non riesce nel miracolo con Martina Stella. Proprio Bova, pur non fregiandosi di una grande recitazione (e non sarebbe nemmeno la prima volta...) apapre molto adatto nel ruolo di un manager atipico, affato severo nonostante gli ordini precisi ricevuti e i tempi duri (la crisi c'è entrata veramente dentro), di cuore ma soprattutto impacciato e dallo sguardo sognante e sornione. Il film è ordinario, niente di speciale, non brutto e si lascia guardare perchè mette buon umore lascia una qualche speranza, nonostante il protagonista sia l'uomo designato dal grande capo dell'azienda di tagliare "i rami secchi".
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Stress, nevrosi, licenziamenti, manager, amori veri o presunti, di convenienza e di facciata sono gli ingredienti di una storia banale ma attuale che conferma il talento naturalmente brillante della Bobulova, fa sembrare simpatico persino Bova ma non riesce nel miracolo con Martina Stella. Proprio Bova, pur non fregiandosi di una grande recitazione (e non sarebbe nemmeno la prima volta...) apapre molto adatto nel ruolo di un manager atipico, affato severo nonostante gli ordini precisi ricevuti e i tempi duri (la crisi c'è entrata veramente dentro), di cuore ma soprattutto impacciato e dallo sguardo sognante e sornione. Il film è ordinario, niente di speciale, non brutto e si lascia guardare perchè mette buon umore lascia una qualche speranza, nonostante il protagonista sia l'uomo designato dal grande capo dell'azienda di tagliare "i rami secchi". Mancano cambi di passo e colpi di scena veri, la storia scorre piatta e liscia con i soliti, troppi equivoci alla Vanzina. Non è un cinepanettone, nonostante la presenza dei fratelli registi che si portano dietro tale scomoda etichetta (non ne dirigono uno tra l'altro da ormai tanti anni) ma anzi per linguaggio e stile può essere difinita una comemdia sofisticata, romantica, sentimentale e brillante senza ricorrere a battute ad ogni costo e gratuite volgarità. Ben lontana dallo stile di "Notting Hill" o di "South Kensington" ricorda un altro film in cui uno splendido George Clooney sforbiciava, liberando la sua azienda da costi insostenibili: "Tra le nuvole", ma la qualità del film di Reitman è ben altra cosa e la sostanza è assolutamente diversa. Interpretazioni non proprio all'altezza, meglio le donne che Bova, ma ho visto decisamente di peggio e non solo in Italia.
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ipno74
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martedì 12 aprile 2011
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la crisi si sente
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Forse sono troppe queste tre stelle per questo film, ma visto in casa, e guardandolo da megavideo, quindi gratuito, il film non mi è dispiaciuto.
Considerate che è a basso budget, e che ormai Vanzina, citando le sue testuali parole - A volte ci commissionano dei film da fare e noi cerchiamo di farli nel miglior modo possibile-.
La sceneggiatura è a dir poco semplice, dialoghi da terza elementare, ma soprattutto cerca di sdrammatizzare la crisi di lavoro che c'è in Italia con il sorriso ma non ci riesce.
Comunque bravo Bova che cerca di sostenere il film nel miglior modo possibile ma non è certo un mago.
Ho contato due scene che mi hanno fatto sorridere e una ridere, quindi altro motivo per le tre stelle.
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Forse sono troppe queste tre stelle per questo film, ma visto in casa, e guardandolo da megavideo, quindi gratuito, il film non mi è dispiaciuto.
Considerate che è a basso budget, e che ormai Vanzina, citando le sue testuali parole - A volte ci commissionano dei film da fare e noi cerchiamo di farli nel miglior modo possibile-.
La sceneggiatura è a dir poco semplice, dialoghi da terza elementare, ma soprattutto cerca di sdrammatizzare la crisi di lavoro che c'è in Italia con il sorriso ma non ci riesce.
Comunque bravo Bova che cerca di sostenere il film nel miglior modo possibile ma non è certo un mago.
Ho contato due scene che mi hanno fatto sorridere e una ridere, quindi altro motivo per le tre stelle.
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ragthai
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sabato 2 aprile 2011
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film leggero ma godibile
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Il film va preso per quello che e', non mi aspettavo certo un capolavoro ne' un film di spessore. E' un film leggero comunque godibile, se vi piace il genere. Preferisco questo che mattoni spacciati per capolavori. Giudizio appena sufficiente.
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andre11
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venerdì 25 marzo 2011
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imbarazzante
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astromelia
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martedì 15 marzo 2011
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il record della nullità
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il film ( ?) più brutto della cinematografia italiana ..........non ho parole e non le spreco, e pensare che vengono girati con il contributo pubblico............
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