ruth5
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venerdì 19 novembre 2010
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una bomba!
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C'è poco da dire, questo film è una bomba. Harry si nasconde dal mondo magico, per cercare gli Horcrux (oggetti nei quali sono racchiusi pezzi dell'anima di Voldemort), assieme ai suoi due migliori amici, Ron e Hermione, i quali qui si dimostrano davvero tali. Voldemort è in possesso di ogni cosa: il Ministero, la Scuola. Tutto il mondo magico è sottomesso al "più grande mago oscuro di tutti i tempi".
Entusiasmante, commovente, divertente, terrorizzante e spesso ti fa saltare in piedi per lo spavento (e non era in 3D)! Per la prima volta David Yates e il cast di Harry Potter sono riusciti a trasmettere al pubblico l'atmosfera che solo i lettori hanno avuto la fortuna di percepire.
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C'è poco da dire, questo film è una bomba. Harry si nasconde dal mondo magico, per cercare gli Horcrux (oggetti nei quali sono racchiusi pezzi dell'anima di Voldemort), assieme ai suoi due migliori amici, Ron e Hermione, i quali qui si dimostrano davvero tali. Voldemort è in possesso di ogni cosa: il Ministero, la Scuola. Tutto il mondo magico è sottomesso al "più grande mago oscuro di tutti i tempi".
Entusiasmante, commovente, divertente, terrorizzante e spesso ti fa saltare in piedi per lo spavento (e non era in 3D)! Per la prima volta David Yates e il cast di Harry Potter sono riusciti a trasmettere al pubblico l'atmosfera che solo i lettori hanno avuto la fortuna di percepire. Quell'atmosfera che si creava in mezzo a quei boschi dimenticati dal mondo, quel terrore che si provava quando alla scena appariva la terribile faccia di Voldemort, oppure quando c'è l'agghiacciante incontro con Nagini (il serpente di Voldy, ho sentito qualcuno chiamarlo così!), e in tutta confidenza, è proprio in quel punto che sono volata via dalla sedia! Sono scene completamente aderenti al ritmo del romanzo. Finalmente un film fatto bene, uno che rispecchia il libro nei minimi particolari senza tralasciare (come molte volte abbiamo avuto l'occasione di notare) passi importanti. Prima ci si limitava a raccontare la storia, ora entri nella storia con tutto te stesso, vieni completamente catapultato in un altro mondo, dove tutto è possibile. Il libro non è più l'origine, ma il mezzo con il quale il tutto viene costruito e girato. A metà della pellicola troviamo il racconto di una fiaba, che spiega cosa siano i doni della morte, la quale è stata un'animazione alquanto sorprendente, molto particolare e incantevole. Daniel Raddcliffe, Emma Watson e Rupert Grint sono cresciuti dietro la macchina da ripresa di Harry Potter, e non solo fisicamente, ma anche in qualità recitative, sono più maturi e più coinvolti nel clima del racconto. E ora che il tutto si volge al termine (quasi, non dimentichiamo che questa è solo la prima parte) in che modo ci lasceremo ammaliare dalla bellezza, dall'intelligenza, dalla saggezza di Hermione? E come verremo travolti dalla tragicità degli eventi che ostacolano la pace di Harry (del nostro caro Harry!), e chi altro ci farà piegare in due dalle risate, dopo Ron?! Tanto abbiamo atteso per questo film, tanto ci aspettavamo e tanto abbiamo ricevuto. Un capolavoro. A mio parere il migliore tra i sette, quasi supera il primo (Harry Potter e la pietra filosofare, Chris Columbus) E, diciamolo, tanto ci aspettiamo per la seconda parte, quindi prepariamo per un'altra bomba!
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eddie '85
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domenica 21 novembre 2010
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aspettando il gran finale, non si rimane delusi
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Questa prima puntata del gran finale di Harry Potter è un lungo prologo di quello che succederà con "I doni della morte, parte II": nonostante questo, "I doni della morte, parte 1" non delude le aspettative.
Non ci sono più le accoglienti mura di Hogwarts a proteggere Harry, Ron e Hermione, costretti a vagare per la desolata brughiera inglese alla ricerca dei famigerati Horcrux: è un definitivo e drammatico passaggio alla vita adulta per i tre ragazzi,alle prese con prove di coraggio e di maturità più grandi di loro, e tormentati da altrettanto enormi tempeste interiori.
é un road movie che attraversa tetri paesaggi inospitali e scenari apocalittici (per esempio, quando passano attraverso la baraccopoli abbandonata e quando sostano sotto il ponte), splendidamente fotografati: prevalgono il grigio e i colori tenui, così come domina l'atmosfera cupa e gotica.
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Questa prima puntata del gran finale di Harry Potter è un lungo prologo di quello che succederà con "I doni della morte, parte II": nonostante questo, "I doni della morte, parte 1" non delude le aspettative.
Non ci sono più le accoglienti mura di Hogwarts a proteggere Harry, Ron e Hermione, costretti a vagare per la desolata brughiera inglese alla ricerca dei famigerati Horcrux: è un definitivo e drammatico passaggio alla vita adulta per i tre ragazzi,alle prese con prove di coraggio e di maturità più grandi di loro, e tormentati da altrettanto enormi tempeste interiori.
é un road movie che attraversa tetri paesaggi inospitali e scenari apocalittici (per esempio, quando passano attraverso la baraccopoli abbandonata e quando sostano sotto il ponte), splendidamente fotografati: prevalgono il grigio e i colori tenui, così come domina l'atmosfera cupa e gotica.
Forse leggermente più fedele al libro, di cui recupera personaggi e situazioni dimenticate dal cinema, ma comunque importanti per l'evolversi della storia, dei film precedenti, rispetto ai quali però perde qualche suggestione e chiave di lettura più strettamente cinematografica. Può darsi che piaccia molto ai fan della saga, ma che per gli altri sia leggermente meno attraente rispetto, per esempio, al quarto e quinto capitolo.
Nonostante questo, lo ripeto, è comunque un bel film, ed è innegabilmente molto coinvolgente.
Yates è un regista meno inventivo e personale di Cùaron o Newell, ma è un valido artigiano, in grado di gestire bene l'atmosfera, di descrivere adeguatamente la psicologia di Harry e dei suoi amici e di regalare ottime sequenze: tra queste è da ricordare la scena forse più bella del film: quando si racconta la fiaba dei doni della morte, sequenza resa con una scarna, ma molto efficace animazione in computer grafica.
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stridon
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domenica 21 novembre 2010
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david yates fa tris e vince tutto stavolta
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Molto fedele al libro( anche se alcuni passi e alcune scene sono state o modificate o semplificate),intrigante già dai primi minuti, Harry Potter e i doni della morte fa centro con tutti i suoi sottogeneri amalgamati al fine di rendere un film non più per la famiglia ma per i teenager in poi merito anche ad una fotografia che sa coinvolgere con tutti i meravigliosi paesaggi visti dal tri lungo il loro cammino verso la ricerca degli horcrux per distruggere Voldemort. Sparita Hogwarts, il trio è fuggitivo e dovevo nascondersi ormai da una minaccia fin troppo annunciata. Ottimi gli attori di supporto (anche se per alcuni e brevi momenti) non male la colonna sonora anche se peggiore di Williams e Hopper (manca il brio), Harry Potter e i doni della morte parte 1 ha la pecca del lungo cammino del trio che non essendo grandissimi attori riescono solo discretaente a reggere la parte centrale( 40 minuti e passa) del film.
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Molto fedele al libro( anche se alcuni passi e alcune scene sono state o modificate o semplificate),intrigante già dai primi minuti, Harry Potter e i doni della morte fa centro con tutti i suoi sottogeneri amalgamati al fine di rendere un film non più per la famiglia ma per i teenager in poi merito anche ad una fotografia che sa coinvolgere con tutti i meravigliosi paesaggi visti dal tri lungo il loro cammino verso la ricerca degli horcrux per distruggere Voldemort. Sparita Hogwarts, il trio è fuggitivo e dovevo nascondersi ormai da una minaccia fin troppo annunciata. Ottimi gli attori di supporto (anche se per alcuni e brevi momenti) non male la colonna sonora anche se peggiore di Williams e Hopper (manca il brio), Harry Potter e i doni della morte parte 1 ha la pecca del lungo cammino del trio che non essendo grandissimi attori riescono solo discretaente a reggere la parte centrale( 40 minuti e passa) del film. Si può però ben sperare per la seconda parte visto il notevole miglioramento di David Yates (anche se non è Cuaron o Newell) grazie ai precedenti film con cui ha fatto pratica e agli ultimi minuti della pellicola che ti invitano volontariamente alla fine di questo grande fenomeno mondiale.
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cellardoor90
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domenica 21 novembre 2010
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finalmente!
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Il film inizia in modo diverso dai suoi predecessori e si sente. L'ansia e l'abbandono pervadono tutta la pellicola alternandosi raramente alla fantastica ironia di Ruper Grint. Le scenografie sono spettacolari cosi come gli effetti speciali (ma già Harry Potter ci aveva abituato a questo genere di delizie) , buona anche la fotografia di Serra ed emozionante la colonna sonora di Desplat. Ogni scena è ben calibrata e finalmente ha la possibilità di compiersi senza fretta permettendo di approfondire la psicologia e la profondità dei personaggi. Migliori di sempre le interpratazioni del trio principale ma risaltano anche le figure secondarie come la bonham carter, fiennes e rickman che sfruttano al meglio il tempo a loro disposizione e ottime sono le performances di Ifans e Isaacs come Xenofilius e lucius rispettivamente.
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Il film inizia in modo diverso dai suoi predecessori e si sente. L'ansia e l'abbandono pervadono tutta la pellicola alternandosi raramente alla fantastica ironia di Ruper Grint. Le scenografie sono spettacolari cosi come gli effetti speciali (ma già Harry Potter ci aveva abituato a questo genere di delizie) , buona anche la fotografia di Serra ed emozionante la colonna sonora di Desplat. Ogni scena è ben calibrata e finalmente ha la possibilità di compiersi senza fretta permettendo di approfondire la psicologia e la profondità dei personaggi. Migliori di sempre le interpratazioni del trio principale ma risaltano anche le figure secondarie come la bonham carter, fiennes e rickman che sfruttano al meglio il tempo a loro disposizione e ottime sono le performances di Ifans e Isaacs come Xenofilius e lucius rispettivamente. Letteralemente favolosa la breve sequenza del racconto de I doni della morte, realizzata in modo davvero particolare e accattivante. In generale non solo il migliore film di Harry potter per i fan ma anche un gran bel film per tutti.
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hammer1969
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sabato 20 novembre 2010
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i doni della morte : quando il libro si fa film !
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Era atteso da molti, se non da tutti, fatto sta che la HP7 ha incassato 24 milioni solo il primo giorno, e si avvia a sfondare il tetto del miliardo, primo film della serie. Tecnicamente è sicuramente quello meglio realizzato dei sette, più curato in quasi tutti gli aspetti : dalla sceneggiatura agli effetti speciali : gustosa la scena in cui il serpente Nagini che, grazie alla pozione polisucco impersona la vegliarda Bathilda Bath, torna alla propria forma ed attacca Harry ; all'ambientazione, che se quella dei precedenti film poteva venir definita gotica, qua si rischia di rimanere senza aggettivi, anche se "dark" è sempre un usato garantito, in fatto d'aggettivi ; la trama poi è sempre avvincente, ed è forse tra tutte questa è la versione cinematografica più simile al libro, in cui gli eventi si susseguono abbastanza fedelmente e nello stesso ordine del libro della Rowlings.
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Era atteso da molti, se non da tutti, fatto sta che la HP7 ha incassato 24 milioni solo il primo giorno, e si avvia a sfondare il tetto del miliardo, primo film della serie. Tecnicamente è sicuramente quello meglio realizzato dei sette, più curato in quasi tutti gli aspetti : dalla sceneggiatura agli effetti speciali : gustosa la scena in cui il serpente Nagini che, grazie alla pozione polisucco impersona la vegliarda Bathilda Bath, torna alla propria forma ed attacca Harry ; all'ambientazione, che se quella dei precedenti film poteva venir definita gotica, qua si rischia di rimanere senza aggettivi, anche se "dark" è sempre un usato garantito, in fatto d'aggettivi ; la trama poi è sempre avvincente, ed è forse tra tutte questa è la versione cinematografica più simile al libro, in cui gli eventi si susseguono abbastanza fedelmente e nello stesso ordine del libro della Rowlings.
In soldoni, il ministero cade, i mangiamorte imperversano, il Signore Oscuro assurge al culmine del suo potere, in un'atmosfera tetra e strana che ricorda moltissimo quella di "La vendetta dei Sith" ; ai "buoni ma pochi" non resta che la fuga, la clandestinità, ma non la resa : i nostri tre beniamini, una piccola "Compagnia dell'Anello" in versione magica, tentano, sulle orme di Frodo Baggins, l'unica strada percorribile, ovvero darsi alla macchia e rintracciare tutti gli horcrux di Voldemort, i sette oggetti in cui il malvagio ha celato parti della propria anima corrotta a seguito di altrettanti omicidi commessi, a cominciare da quello sottratto a una sempre antipaticissima Umbridge e portato al collo dai nostri fino alla sua distruzione.
Niente Mordor o vulcani, stavolta, ma suggestivi scorci della brughiera scozzese o delle foreste inglesi, in versione invernale, quindi tetre e gelide al punto giusto.
Proprio perchè più fedele al libro, la narrazione in questo film si fa meno frenetica e forse meno adrenalinica, ma sicuramente più introspettiva, e vi trova spazio una descrizione più attenta della personalità dei nostri eroi : Hermione, previdente e geniale come sempre, simpaticissima del ruolo dell'innamorata un pò nevrotica del rosso Ron Weasley, amico fedele ma talvolta vittima dei suoi complessi e della sua indole di innamorato inguaribilmente babbeo ; e poi Harry, di cui viene esaltata la nevrotica insicurezza, per trovarsi a dover compiere, senza sapere come, una “mission impossible”, per conto di Silente, uomo che Harry scopre ad ogni passo di aver conosciuto sempre meno, il tutto mentre intorno a lui si scatenano le intemperie sentimentali dei due amici, con fughe e ritorni.
Davvero un bel film, ben recitato da tutti gli attori ; su tutti l'insolitamente succube ed umiliato Lucius Malfoy, caduto in disgrazia agli occhi del suo Signore e costretto ad ospitare il quartiere generale dei mangiamorte nella propria villa, divenuta a tutti gli effetti una equivoca "Villa Triste", con tanto di vittime imprigionate e torturate.
In definitiva, l'idea di suddividere in due parti il film appare azzeccata, oltre che dal punto di vista commerciale, anche da quello della qualità, perchè quello che ne viene fuori è sicuramente un film di grande spessore.
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fedelux90
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martedì 23 novembre 2010
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fiat lux_ un capolavoro, finalmente!
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"Ex una scintilla incendia passim"... e questa volta, l'incendio appiccato da Yates ( molto deludente nei precedenti 2 capitoli, dai quali però traspariva già un forte senso del "magnifico" e dell' "epico"...) é di tutto rispetto!
La forza evocativa della scena iniziale ci introduce in un nuovo mondo. In una realtà HarryPotter-centrica, ben diversa da quella che era venuta fuori dai primi 6 capitoli della saga, fortemente aderente al fantastico manoscritto della Rowling, e, anche per questo, ben più MATURO, vero, sofferto, sincero. Sofferto e sincero, come appunto lo scorcio iniziale del film, che rende perfettamente l'idea di come sia giunta, finalmente, la resa dei conti.
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"Ex una scintilla incendia passim"... e questa volta, l'incendio appiccato da Yates ( molto deludente nei precedenti 2 capitoli, dai quali però traspariva già un forte senso del "magnifico" e dell' "epico"...) é di tutto rispetto!
La forza evocativa della scena iniziale ci introduce in un nuovo mondo. In una realtà HarryPotter-centrica, ben diversa da quella che era venuta fuori dai primi 6 capitoli della saga, fortemente aderente al fantastico manoscritto della Rowling, e, anche per questo, ben più MATURO, vero, sofferto, sincero. Sofferto e sincero, come appunto lo scorcio iniziale del film, che rende perfettamente l'idea di come sia giunta, finalmente, la resa dei conti.
Resa dei conti, non più edulcorata. Ma dura, lacrimosa, come gli occhi di Hermione che tributano un ultimo saluto ai propri genitori. Come i sacrifici, tanti, di personaggi che c'hanno accompagnati per anni, al solo fine di difendere Il Prescelto.
E tramite la perfetta interpretazione delle figure di "contorno" (che tali non sono: penso alla famiglia Weasley, a Severus, al padre di Luna...), una Emma Watson sempre più brava, più verosimile; un Radcliffe cresciuto e un Grint come solito spassoso anche solo nel suo gigioneggiare goffamente Arriva al cuore dello spettatore, sia esso accanito lettore o semplice appassionato della trasposizione cinematografica.
Alle battaglie, sempre più spettacolari e cruente, ai paesaggi Epici, ariosi, coinvolgenti, alla colonna sonora dolce, incalzante, ma mai invasiva, si affianca un'introspezione dei personaggi efficace: e vince, traspare, erompe un sentimento, quello dell'Amicizia, come raramente potrebbe vedersi in un film. Non tanto nelle cose dette, ma in quello che i protagonisti non dicono, ma lasciano all'immaginazione.
Un'Amicizia On the Road, che rifugge dagli incantati paesaggi di Hogwarts per sopravvivere anche nella vita reale. E un plot, una storia, di minuto in minuto sempre più avvincente e ricca: ricca di Pathos, di Azione, Horror, Amori.
Amore per la vita. Per la libertà. Esonda proprio quel che ha mosso la penna della Rowling in questi 15 anni. La voglia di combattere per una speranza. Condivisa. Combattere per qualcosa!
La Perfetta Fotografia, Una Regia come definita da alcuni, da mestieranti, ma per questo, IMPECCABILE, un'interpretazione attoriale convincente NOBILITANO una trama da Oscar!
E date le recenti attribuzioni di Statuette, penso proprio che questa saga cinematografica meriti il giusto riconoscimento (l'animazione in computer grafica é davvero delisiosa, a tal proposito).
Perchè vive. Coinvolge. Appassiona. E scatena un tifo da stadio contro, ad esempio, una sempre più brava Helena Bonham Carter.
E delude....solo quando finisce, perchè dovremo aspettare altri 8 mesi per la fine, la vera fine. Di un viaggio che é stato meraviglioso e che in questo ultimo colpo di coda cinematografico riacquista smalto e crea una Vera Epicità!
Grandioso. Chapeu!
Vi consiglio di inforcare gli occhiali per abbandonarvi alle pagine di questi romanzi e poi alla loro messa in scena per immagini...non sarà tempo perso!
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arby96
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domenica 21 novembre 2010
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il miglior harry potter
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é stato stupendo. Una bomba. Pieno di azione come la fuga dalla casa dei dursley al ministero oppure da casa di Bathilda ( quel pezzo faceva strizza!! ) fino a villa Malfoy. Effetti speciali strabilianti attori bravissimi. Bellissima anche la sceneggiatura, che passa velocemente dalla caotica Londra fino a sterminate praterie o enormi laghi.
Questo è stato sicuramente il migliore di tutti gli Harry Potter e devo dire che è rimasto piuttosto fedele al libro anche se mi sarebbe piaciuto tantissimo vedere il diciottesimo compleanno di Harry e il demone in pigiama.
E magari con i Dursley... non so inserire almeno un dialogo. Comunque bellissimo. Non vedo l'ora che esca la seconda parte!
HARRY POTTER 4EVER XDXDXD
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the joker
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lunedì 22 novembre 2010
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bentornato harry!!!
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Harry Potter è cambiato.Hermione e Ron sono cambiati.Hogwarts è cambiata.Ogni film di Harry Potter rappresenta un passo in avanti verso una saga sempre più Dark (Principe Mezzosangue escluso, visto che faceva letteralmente schifo).
La prima parte dell'ultimo dei film sul mago più famoso al mondo è sicuramente tra i migliori della serie nonostante alla regia ci sia ancora David Yates.
Atmosfere oscure, tensione, smarrimento sono solo tre delle cose che si trovano nel film, alimentate da inquadrature instabili alternate ad alcune di immobili, ferme ad ammirare un paesaggio con un sottofondo che elenca per radio i caduti di una guerra contro un nemico quasi invisibile, che nessuno osa pronunciare, ma che tutti percepiscono.
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Harry Potter è cambiato.Hermione e Ron sono cambiati.Hogwarts è cambiata.Ogni film di Harry Potter rappresenta un passo in avanti verso una saga sempre più Dark (Principe Mezzosangue escluso, visto che faceva letteralmente schifo).
La prima parte dell'ultimo dei film sul mago più famoso al mondo è sicuramente tra i migliori della serie nonostante alla regia ci sia ancora David Yates.
Atmosfere oscure, tensione, smarrimento sono solo tre delle cose che si trovano nel film, alimentate da inquadrature instabili alternate ad alcune di immobili, ferme ad ammirare un paesaggio con un sottofondo che elenca per radio i caduti di una guerra contro un nemico quasi invisibile, che nessuno osa pronunciare, ma che tutti percepiscono.Come ho detto, Harry Potter è cambiato, anzi, l'intero mondo Potteriano è cambiato, difficilmente si riconosce quel ragazzino che entrava in un mondo magico per la prima volta nel viso ormai 21enne di Radcliffe ora destinato a dover combattere contro il più oscuro e forte dei maghi.
Non vediamo più Hogwarts, niente più partite di quidditch, non c'è più quella serenità che si poteva respirare fino al quinto film, i personaggi sono cresciuti, Hermione cancella la memoria dei genitori per metterli in salvo, scappa di casa, anche Ron scappa, i sempre odiati e odiosi zii di Harry scappano di casa, Voldemort conquista il ministero della magia,la fine sta iniziando.
Ci viene raccontata la storia dei Doni della Morte in una splendida e alquanto tenebrosa animazione in CG che ricorda la sequenza narrativa iniziale di Hellboy II, Harry si impossessa di un medaglione che si comporta come l'Anello che tutti conosciamo grazie a Peter Jackson agendo in modo psicologico sui personaggi.
Ma veniamo alla storia: dopo la morte di Silente, Harry capisce che deve essere lui a completare l'opera per distruggere il Signore Oscuro, ovvero distruggere i rimanenti Horcrux, parti dell'anima di Voldemort, così dopo un difficile viaggio fino a casa Weasley (ed una spettacolare e molto suggestiva, per quanto triste, imboscata) Harry se ne va anche da lì con Ron ed Hermione alla ricerca appunto, degli Horcrux; contemporaneamente Lord Voldemort (un come sempre irriconoscibile ma comunque efficente Ralph Fiennes) si rende conto che con la sua bacchetta non può uccidere Potter e, come il suo nemico, comincia anche lui una ricerca che però solo verso la fine capiamo di cosa in particolare sia, che seguiamo attraverso gli occhi di Harry e quella sorta di collegamento mentale che c'è tra Voldemort e lui.
Quindi, nonostante il film sia diverso dagli altri della saga per molti aspetti che ho in parte elencato si ritovano ancora i tre ingredienti principali della saga: alternanza di mistero, sense of humor e una buona dose di azione in particolare, cose che mancavano in modo sensato al film precedente.
Quindi, bentornato Harry!
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alesya
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giovedì 25 novembre 2010
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"the last enemy that shall be destroyed is death"
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Era il lontano dicembre del 2001 quando Harry Potter faceva il suo debutto sul grande schermo : non era certo la prima volta che una un libro per ragazzi approdava al cinema , ma essendo un percorso straordinariamente lungo e all'epoca non ancora concluso (erano stati pubblicati 4 libri su 7) , pochi avrebbero scommesso sulla sua capacità di sopravvivere al tempo e alla pressione di altri possibili concorrenti ("Narnia" , "Eragon" , "Il risveglio delle tenebre" o il recente "Percy Jackson" per citarne alcuni ) che come funghi dopo il successo iniziale cominciarono a presentarsi : ora possiamo dire con certezza che nessuna saga , NESSUNA , può condividere la stessa unica esperienza di Harry Potter .
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Era il lontano dicembre del 2001 quando Harry Potter faceva il suo debutto sul grande schermo : non era certo la prima volta che una un libro per ragazzi approdava al cinema , ma essendo un percorso straordinariamente lungo e all'epoca non ancora concluso (erano stati pubblicati 4 libri su 7) , pochi avrebbero scommesso sulla sua capacità di sopravvivere al tempo e alla pressione di altri possibili concorrenti ("Narnia" , "Eragon" , "Il risveglio delle tenebre" o il recente "Percy Jackson" per citarne alcuni ) che come funghi dopo il successo iniziale cominciarono a presentarsi : ora possiamo dire con certezza che nessuna saga , NESSUNA , può condividere la stessa unica esperienza di Harry Potter . Nessun'altra serie di racconti è riuscita nella rischiosa e azzardosa impresa di seguire i protagonisti per un lasso di tempo lungo quando un'intera adolescenza , accompagnando la crescita di quella stessa generazione di lettori che a undici anni o poco più aveva con loro cominciato , per concludere l'avventura ormai maggiorenni e senza essersi persa per strada un briciolo di interesse ; un miracolo , reso possibile da un'evoluzione anche e soprattutto tematica , che ha visto Harry e i suoi amici confrontarsi con la fanciullezza e la spensieratezza delle gelatine tutti i gusti più uno , la paura della paura stessa impersonata dai dissennatori , primi baci e incomprensioni con gli amici più cari , il dolore e la morte delle persone più care , minacciati dal male che si muove nell'oscurità .Come tale complessità sia stata resa nel corso degli anni nelle rispettive trasposizioni è ahimè tutt'altro paio di maniche : non tutto quello che funziona fra le pagine fa altrettanto sullo schermo ma nel caso di Harry Potter , nonostante l'unicità del prodotto sia a prescindere degna di nota anche a livello cinematografico (sono dieci anni ormai che vediamo crescere Daniel Radcliffe Emma Watson e Rupert Grint )i problemi non sono stati solo squisitamente interpretativi . Ad essere tristemente sacrificato fra un film e l'altro (e soprattutto fra un regista e l'altro) è stato quello che rendeva le avventure del maghetto più di una storia di passaggio : la magia . Una dimensione che non si può riassumere semplicemente nel volo di una scopa o in qualche lampo lanciato da una bacchetta e che significa atmosfera , sospensione , una strana sensazione di irrealtà che magneticamente ti trascina in un mondo dove delle scale che amano cambiare perchè stufe di stare ferme sempre nello stesso posto e prendere un treno al binario 9 e 3/4 sono la cosa più normale del mondo . Sarà stato forse il tocco di Columbus , o la meravigliosa solennità dell'Albus Silente di Richard Harris , o le musiche incredibili di John Williams , ma quando sono uscita dal cinema dopo la visione de "la pietra filosofale"e "la camera dei segreti" , mi sono sentita un'aliena in una terra sconosciuta , in mezzo a poveri " babbani " che erano loro malgrado rimasti tagliati fuori dalle meraviglie che avevo visto in sala . Poi un giorno Harry cominciò a crescere e qualcuno decise che la magia era roba da bambini iniziando a sbiadirla , decolorarla , ripulirla per dare maggiore spazio ad altre tematiche , fino a lasciarne solo l'ombra dietro gli effetti speciali . Cuaron ha a detta dei più realizzato con "il prigioniero di Azkaban " il migliore della saga , ma ahimè è stato proprio con lui che la magia ha cominciato a dissolversi ( il nuovo Silente di Michael Gambon grigiamente vestito di un'anonima tunica e un triste cappello stile berretta da notte è anni luce lontano dai colori e dai velluti di quello di Harris) per essere sacrificata a lunghe pause meditative e riflessive : chi ha detto che il fantasy è roba da bambini?????Come dimenticare la grandiosa esperienza de "il signore degli anelli "???????? L'ottimo quarto capitolo ," il calice di fuoco " di Mike Newell grazie a una sceneggiatura tagliata con maggiore accortezza , a un leggero tocco di commedia romantica e avendo dalla sua la parte più spettacolare della saga (il torneo tre maghi) col supporto delle suggestive melodie di Patrick Doyle era riuscito a riportare il fantastico in sala ai suoi antichi fasti , ma era solo questione di tempo prima che il processo di spersonalizzazione ricominciasse senza interruzioni il suo decorso nelle mani dell'odiatissimo David Yates . "L'ordine della fenice " è un vero colpo al cuore , un film vuoto e impersonale , un susseguirsi di immagini senza alcuna ratio emotiva . Dove ci troviamo ? Che cosa stiamo guardando ? Non lo sa il regista nè lo sceneggiatore , che nonostante la difficoltà di sintetizzare un libro di 800 pagine in una pellicola di un'ora e mezza , avrebbe davvero potuto fare un lavoro migliore per quella che è stata un'opera imperdonabilmente gelida , neanche supportata dall' incerta e anonima colonna sonora di Nicholas Hooper . "Il principe Mezzosangue" recupera senza dubbio , ma lascia lo stesso quello sgradevole senso di grigiume che finora sembrava irrecuperabile .Cosa dire allora di "Harry Potter e i doni della morte : parte 1 ", ultimo lavoro di questo pericolosissimo regista ? Incredibile ma vero , nonostante tutto alla fine ne ha tirato fuori un film che possa davvero definirsi tale . Nel maneggiare l'ultimo e più bel libro della Rowling , Yates affonta la difficile sfida di un racconto splittato in due film differenti per ovvie esigenze di marketing (dato il terribile riassunto fatto ne "l'ordine della fenice" cosa avrebbe potuto impedire di fare un bel filmone anche di tre ore in cui chiudere definitivamente i giochi se non la volontà di combattere fino alla fine i promessi vampiri ? ) con la consapevolezza che difficilmente un altro tradimento sarebbe stato perdonato dai fan ; scelta discutibile , che se evitata avrebbe garantito maggiore ritmo a una pellicola che finisce per essere una lunga premessa al tanto atteso scontro finale , ma finalmente consente alle vicende di respirare ed esprimersi senza la solita furia . Sebbene "the deathly hallows" sia di nuovo privo di quella surreale atmosfera alla quale ormai dobbiamo dire addio e continui a pagare i tagli di sceneggiatura operati in precedenza , finalmente rompe il maleficio della rigidità asettica di Yates diventando un film di emozioni . Harry , Ron ed Hermione devono fare i conti con un mondo in guerra dove nemmeno l'adorata scuola di Hogwarts può offrire più protezione : per la prima volta soli con i loro incubi più oscuri , attraversano scenari degni di un apocalisse post bellico con l'unica consolazione di una vecchia radio , versano lacrime in una fredda notte di Natale in un cimitero di campagna , hanno le mani sporche di sangue e scoprono cadaveri in putrefazione , subiscono inquietanti torture e assaporano sulla loro pelle l'amarezza del dolore e della perdita come mai era avvenuto . La malinconica musica di Alexandre Desplat restituisce grazia e anima alle immagini dopo gli inappropriati scores di Hooper , attraversando momenti della pellicola non riusciti (troppo eroticizzata la scena della proiezione delle paure di Ron che fuoriescono dal medaglione ) e tanti altri indimenticabili e commoventi :la veglia nel cimitero di Godric's Hollow , la scomparsa di Hermione dalle foto coi genitori dopo l'incantesimo di memoria e il suo dolce ballo con Harry (che fra l'altro mi ha attaccato una passione irrazionale per o' children di Nick Cave ) , fino al tristissimo finale dinanzi al quale sfido chiunque abbia amato certi personaggi a restare indifferente . Ciliegina sulla torta è la sequenza animata che racconta la storia dei doni della morte , memorabile momento di metacinema che mai ci saremmo aspettati di trovare : speriamo sia solo l'inizio di una nuova esperienza che veda Yates riscattare definitivamente , nel prossimo capitolo , il valore di un'odissea cinematografica senza precedenti che se trattata diversamente avrebbe potuto davvero diventare epica . Nel frattempo , godiamoci quest' ultima visione , nell'attesa che per i protagonisti si completi il più incredibile incantesimo mai compiuto : diventare adulti .
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fonta131
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lunedì 22 novembre 2010
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harry ha stravinto!
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Decisamente uno dei migliori film della celebre saga del maghetto! Azione e lacrime, con un pizzico d'humor che non guasta mai! Il tutto condita da un'oscurità ritrovata!
Bravissimi gli attori, che si riconfermano bravissimi, da Helena Carter (Bellatrix) a Ralph Fiennes (Lord Voldemort)...
Il libro questa volta non è stato storpiato, e Yates ha saputo fare il suo lavoro!
Tanto di cappello al nuovo Harry Potter, un'unico, grande effetto speciale, sia visivo che psicologico!
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