libercogitatio
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domenica 18 settembre 2011
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come uccidere un mito
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Da lettore di Dylan Dog di seconda generazione vi prego di fare finta che non ci sia quel nome nel titolo. Maggiolino nero, niente Groucho, niente Londra, bamboccio americano più simile al protagonista di una commedia da adolescenti e nessun contesto vero e proprio, hanno preso un film d'azione (anche piuttosto mediocre) e ci hanno attaccato il nome di un mito. Del Dylan Dog che leggiamo e di cui ci innamoriamo sempre di più, sognatore, animalista, tradizionalista, vegetariano, nel contesto di una Londra misteriosa e multiforme non c'è veramente NULLA! Chissà se riescono ancora a dormire la notte dopo st'omicidio
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kevin
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venerdì 9 settembre 2011
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cos'è rimasto di dylan dog?
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Sono un fan del Dylan del fumetto, per cui non ho resistito alla tentazione di noleggiare il video del film. Non che mi aspettassi chissà cosa, ma mai avrei pensato di mollare, dopo neanche mezz'ora, la visione del film che più brutto non si può. L'attore ha la faccia paffuta da bambolotto e l'espressività di un torsolo di spiga. E poi che fine ha fatto Groucho con la sua ironia e le sue citazioni? Credo che gli sceneggiatori abbiano voluto assecondare i gusti di certi ragazzini al di sotto dei tredici anni e con la fissa dei lupi mannari e dei vampiri. Mi chiedo quando passerà questa moda per sottosviluppati. In conclusione, ho restituito il film senza averne visto gran parte.
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Sono un fan del Dylan del fumetto, per cui non ho resistito alla tentazione di noleggiare il video del film. Non che mi aspettassi chissà cosa, ma mai avrei pensato di mollare, dopo neanche mezz'ora, la visione del film che più brutto non si può. L'attore ha la faccia paffuta da bambolotto e l'espressività di un torsolo di spiga. E poi che fine ha fatto Groucho con la sua ironia e le sue citazioni? Credo che gli sceneggiatori abbiano voluto assecondare i gusti di certi ragazzini al di sotto dei tredici anni e con la fissa dei lupi mannari e dei vampiri. Mi chiedo quando passerà questa moda per sottosviluppati. In conclusione, ho restituito il film senza averne visto gran parte.Mi chiedo come abbiano fatto altri ad arrivare alla fine; credo che meritino una medaglia al merito per la resistenza l peggio.
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v4vendetta
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sabato 27 agosto 2011
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uno sfregio alla bellezza del fumetto
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Girare questa specie di accozzaglia di sequenze senza senso è gia una pessima idea...dargli il nome di uno dei fumetti piu belli del nostro paese è davvero uno sfregio!!!!
ma io mi domando come si possa girare un film cosi ridicolo,e poi andare in giro pensando di essere dei professionisti...
l'unica cosa che rappresenta il titolo sono i vestiti,),peccato che il mondo di dylan dog non si basa solo su questo.
E' stato tralasciato tutto cio che il personaggio rappresenta,tutti i personaggi che lo circondavano,tutte quelle atmosfere che un fumetto in bianco e nero ha sempre trasmesso, tutto ciò che ha reso il fumetto un vero cult..
In questo periodo di piena mediocrità,hollywood non riesce piu a sorprendere.
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Girare questa specie di accozzaglia di sequenze senza senso è gia una pessima idea...dargli il nome di uno dei fumetti piu belli del nostro paese è davvero uno sfregio!!!!
ma io mi domando come si possa girare un film cosi ridicolo,e poi andare in giro pensando di essere dei professionisti...
l'unica cosa che rappresenta il titolo sono i vestiti,),peccato che il mondo di dylan dog non si basa solo su questo.
E' stato tralasciato tutto cio che il personaggio rappresenta,tutti i personaggi che lo circondavano,tutte quelle atmosfere che un fumetto in bianco e nero ha sempre trasmesso, tutto ciò che ha reso il fumetto un vero cult..
In questo periodo di piena mediocrità,hollywood non riesce piu a sorprendere...non riesce piu ad emozionare il pubblico che continua ad andare al cinema sperando ogni volta di uscire dalla sala entusiasmato,elettrizzato(io sono uno di quelli!).
Penso che il cinema sia la punta della piramide della cultura della nostra era...credevo che l'avvento del digitale fosse la rampa di lancio di nuovi e grandi capolavori,e invece da qualche anno a questa parte le "sfornate" di schifezze che ci stanno propinando mi fanno quasi vergognare di amare il cinema così tanto...
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franzgahn76
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sabato 20 agosto 2011
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ma che intransigenza generale!
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assolutamente non male!ironico!con più tracce del fumetto originale,titolo a parte!sarei d'accordo con i commenti generali solo se il film mancasse di ironia!questa c'è,ricercata bene,anche furbamente e rende un prodotto divertente!lo stile da ampia diffusione commerciale,tipico di molte produzioni americane,è evidente e forse non rende giustizia alla "profondità" e completezza del fumetto...ma pazienza!io mi son divertito!le cose inguardabili sono altre!ampiamente sufficiente:6+
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wallace90
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domenica 14 agosto 2011
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tanta attesa per nulla
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Tutti i fan di Dylan Dog avranno aspettato una sua trasposizione cinematografica da quanto tempo?
Mmm presumo circa una ventina d'anni, per ritrovarci di fronte a cosa? AL NIENTE.
Quando annunciarono un paio d'anni fa questo film non stavo più nella pelle, vedendo realizzato il mio sogno che avevo fin da bambino: vedere dylan sul grande schermo.
Poi cominciarono a uscire i primi rumors ovvero l'assenza di groucho, di bloch, l'ambientazione americana. Già da li avevo capito che c'era qualcosa non andava. Sospetti che trovarono conferma dopo la visione del film.
Film in sostanza gradevole, ma che non ha niente a che vedere con Dylan Dog.
Vi dico solo che ho rimpianto Dell'amore Della morte, film che secondo me richiama mille volte di più il fumetto.
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Tutti i fan di Dylan Dog avranno aspettato una sua trasposizione cinematografica da quanto tempo?
Mmm presumo circa una ventina d'anni, per ritrovarci di fronte a cosa? AL NIENTE.
Quando annunciarono un paio d'anni fa questo film non stavo più nella pelle, vedendo realizzato il mio sogno che avevo fin da bambino: vedere dylan sul grande schermo.
Poi cominciarono a uscire i primi rumors ovvero l'assenza di groucho, di bloch, l'ambientazione americana. Già da li avevo capito che c'era qualcosa non andava. Sospetti che trovarono conferma dopo la visione del film.
Film in sostanza gradevole, ma che non ha niente a che vedere con Dylan Dog.
Vi dico solo che ho rimpianto Dell'amore Della morte, film che secondo me richiama mille volte di più il fumetto.
Visione consigliata solamente a chi non è fan.
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ultimoboyscout
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sabato 13 agosto 2011
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il favoloso mondo degli zombies!
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Non bastano maggiolone nero e camicia rossa per diventare l'indagatore dell'incubo. Routh poi non c'entra nulla col celebre personaggio del fumetto: troppo massiccio, troppo poco tormentato, cupo e sofferente. Il film inoltre non è per niente affine al fumetto, la storia è ordinaria e poco originale, spesso piatta e noiosa. Lasciata Londra, questa versione americana si trasferisce a New Orleans, cerca invano di mantenerne una certa ironia, ma soprattutto non c'è traccia del geniale Groucho Marx. La regia è fiacca, di taglio gotico, gioca con troppi luoghi comuni su vampiri e licantropi e la sceneggiatura appare bollita, riuscendo solo a disgustare gli amanti della creatura di Sclavi.
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Non bastano maggiolone nero e camicia rossa per diventare l'indagatore dell'incubo. Routh poi non c'entra nulla col celebre personaggio del fumetto: troppo massiccio, troppo poco tormentato, cupo e sofferente. Il film inoltre non è per niente affine al fumetto, la storia è ordinaria e poco originale, spesso piatta e noiosa. Lasciata Londra, questa versione americana si trasferisce a New Orleans, cerca invano di mantenerne una certa ironia, ma soprattutto non c'è traccia del geniale Groucho Marx. La regia è fiacca, di taglio gotico, gioca con troppi luoghi comuni su vampiri e licantropi e la sceneggiatura appare bollita, riuscendo solo a disgustare gli amanti della creatura di Sclavi. Ne esce a pezzi il personaggio di Dylan, (esasperatamente) americano per necessità di provare a conquistare Hollywood con un personaggio che con gli Stati Uniti non c'entra nulla. Questo adatamento somiglia a una comedy-thriller, strizza l'occhio al fantasy-horror ed è ricco di situazioni surreali tra il comico e l'assurdo. Controverso è dire poco, ha generato aspettative ma delude tantissimo, toccare qualcuno o qualcosa nel cuore della gente da ben 25 anni è duro, difficilissimo e rischiosissimo. Per farla breve e non annoiare ulteriormente (ci ha già pensato il film!): dimenticarsi del tanto amato originale Dylan Dog, scordarsi delle atmosfere swinging di Londra e prepararsi a galleggiare in sensazioni stile "Twilight". Film totalmente bocciato, tante scelte sbagliate e rinunce in nome del risparmio, il più classico dei veli pietosi è steso.
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princess84
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mercoledì 10 agosto 2011
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assolutamente inguardabile....
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Per chi come me è un appassionato dei fumetti di Dylan Dog beh...non guardate il film! Non ha nulla a che vedere con il fumetto...Dylan va vestito normalmente, solo quando "lavora" indossa i suoi veri vestiti!...Groucho è stato sostituito con un improbabile assistente che nulla ha a che vedere con il vero Groucho...per non parlare della trama o delle ambientazioni! Ogni tanto il nostro Dylan se ne esce con esclamazioni come "bloody hell" che sono decisamente fuori luogo nel contesto del film, mentre più che a posto nel fumetto...per il resto il film può anche essere carino per chi non è appassionato al fumetto nonostante la grafica e gli effetti siano anch'essi di scarsa fattura...che delusione!!!!!!
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time_traveler
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martedì 9 agosto 2011
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l'inquisitore oltreoceano
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Chiamatosi fuori dal giro delle investigazioni occulte, Dylan Dog si trasferisce col fedele amico Marcus a New Orleans. Nella città americana però Dylan riprenderà ad investigare: l'oscura morte di un uomo per mano di una creatura mostruosa lo riporterà ad investigare in un'insolita città abitata da taciti zombie,licantropi e vampiri. Film piacevole, personaggi divertenti e ritmo mai troppo insistente nella narrazione. Certo è che il personaggio dei fumetti italiano ha subito un vero e proprio smacco: da pellicole del genere, di solito dal buon risultato poi finale al botteghino, ci si aspetttava di più, molto, molto di più. Un Dylan Dog per bambini e ragazzini, che ha perso molto del suo fascino esoterico, trasfromandolo in un banale inquisitore.
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Chiamatosi fuori dal giro delle investigazioni occulte, Dylan Dog si trasferisce col fedele amico Marcus a New Orleans. Nella città americana però Dylan riprenderà ad investigare: l'oscura morte di un uomo per mano di una creatura mostruosa lo riporterà ad investigare in un'insolita città abitata da taciti zombie,licantropi e vampiri. Film piacevole, personaggi divertenti e ritmo mai troppo insistente nella narrazione. Certo è che il personaggio dei fumetti italiano ha subito un vero e proprio smacco: da pellicole del genere, di solito dal buon risultato poi finale al botteghino, ci si aspetttava di più, molto, molto di più. Un Dylan Dog per bambini e ragazzini, che ha perso molto del suo fascino esoterico, trasfromandolo in un banale inquisitore. Un'occasione sprecata che lascia l'amaro in bocca a tutti, al regista e allo spettatore. Speriamo si possa fare di meglio in un ipotetico sequel. Rimandato!
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lety kant
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venerdì 5 agosto 2011
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come dissacrare un mito: istruzioni per l'uso.
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Andavo all'asilo, quando mi è capitata per la prima volta tra le mani una copia di Dylan Dog: l'indagatore dell'incubo. Non sapevo ancora leggere, ma sfogliavo affascinata le pagine di questo celebre fumetto noir, che poi mi avrebbe accompagnata negli anni a seguire. Adesso prendete un regista che prima d'oggi aveva solo girato un film d'animazione sulle tartarughe Ninja, un ex Superman che, dopo il flop dell'ultimo episodio sul supereroe, aveva bisogno di un grande salto cinematografico per risollevarsi, ma dopo questo, non ha fatto altro che scavare solchi nell'arato e una sceneggiatura completamente ribaltata: il disastro è iniziato. In questo momento mi spoglio dei panni di lettrice affezionata e indosso quelli di obiettiva cinefila: il film è un prodotto decisamente mediocre, che non subisce picchi nè nella sceneggiatura nè nell'effetto cinematografico, il livello di recitazione degli attori è risolutamente basso, tutto concentrato a evidenziare il protagonismo assoluto di Brandon Routh.
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Andavo all'asilo, quando mi è capitata per la prima volta tra le mani una copia di Dylan Dog: l'indagatore dell'incubo. Non sapevo ancora leggere, ma sfogliavo affascinata le pagine di questo celebre fumetto noir, che poi mi avrebbe accompagnata negli anni a seguire. Adesso prendete un regista che prima d'oggi aveva solo girato un film d'animazione sulle tartarughe Ninja, un ex Superman che, dopo il flop dell'ultimo episodio sul supereroe, aveva bisogno di un grande salto cinematografico per risollevarsi, ma dopo questo, non ha fatto altro che scavare solchi nell'arato e una sceneggiatura completamente ribaltata: il disastro è iniziato. In questo momento mi spoglio dei panni di lettrice affezionata e indosso quelli di obiettiva cinefila: il film è un prodotto decisamente mediocre, che non subisce picchi nè nella sceneggiatura nè nell'effetto cinematografico, il livello di recitazione degli attori è risolutamente basso, tutto concentrato a evidenziare il protagonismo assoluto di Brandon Routh. Dove sono finiti i sobborghi londinesi piovosi e tetri? E il tipico "bobby" di Scotland Yard? L'Ispettore Bloch? Il campanello urlante, acquistato nel negozio dei misteri "Safarà" dall'inimitabile (purtroppo tentato di sostituire con l'anonimo Marcus) Groucho Marx? Dov'è finito il vero soggetto del fumetto made in Italy? L'unico accenno che rimanda al nostro capolavoro che è stato brillantemente declassato da Kevin Munroe, è il riferimento al vampiro Sclavi, piccolo omaggio al sommo creatore del personaggio Tiziano Sclavi. Già vedere nella prima scena DYLAN DOG: INVESTIGATORE PRIVATO, è stato abbastanza scioccante, senza poi valutare che si trovasse in America in pensione. Questo film è un disperato tentativo di far nascere cinematograficamente un personaggio che ha fatto la storia del fumetto italiano, ma che, rimane disgraziatamente allo stato brado. Un Martyn Mistere con la camicia rossa in giro per Londra sarebbe stato più di conforto. Allora abbandonate ogni proposito cinematografico e leggetevi un bell'albo dell'indagatore dell'incubo: almeno dormirete sonni tranquilli.
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vittorio
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venerdì 15 luglio 2011
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bruttino!!
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Film scadente con una storia penosa, pessime interpretazioni e che non ci azzecca nulla con il fumetto......
Persa una grande occasione!!
Da evitare!!
[+] curiosità.
(di ultimoboyscout)
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