Detective Dee e il mistero della fiamma fantasma

Bravo Sherlock Holmes in chiave buddista

Non tutti gli appassionati di "gialli" sanno che il loro genere preferito ebbe origine nell'antica Cina: protagonista tipico un giudice, che indagava contemporaneamente su più delitti. In questo mix di detective story e vuxiapian (il film di spada), Tsui Hark racconta le avventure di un investigatore del '600 dopo Cristo, Di Renjie detto Detective D, antesignano di Sherlock Holmes ma in più abile nelle arti marziali, incaricato dalla futura imperatrice di far luce sulle misteriose morti per autocombustione di alcuni potenti della corte. Saranno al fianco del giudice una fanciulla e un guerriero albino, dapprima ostili ma poi disposti a sacrificarsi per lui. Tra cervi parlanti e uomini capaci di moltiplicarsi, non manca l'elemento metafisico; però la spiegazione del mistero è razionale: proprio questo tipo di soluzione, infatti, distingue il "giallo" dalla letteratura fantastica. Con relativo disvelamento del colpevole di tutta la trama, che ovviamente, è il meno sospettabile. Assai intricato rispetto al medio film d'azione occidentale, un kolossal che si fa notare per la grandiosità delle scenografie (un Buddah tipo Colosso di Rodi) e per l'energia visiva con cui Tsui Hark manovra la macchina da presa.
Da La Repubblica, 27 agosto 2011


di Roberto Nepoti, 27 agosto 2011