cronix1981
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lunedì 25 ottobre 2010
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thriller di buon livello
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Quarto remake dell'originale "Il pensionante", film muto del maestro del thriller Hitchcock.
Il film si lascia guardare: più un giallo classico che un thriller d'azione, si distingue per la trama ben congegnata, articolata e sviluppata in modo approfondito. Qualche lacuna sul cast e sulla costruzione dei personaggi, che in alcuni aspetti possono sembrare poco credibili e male interpretati (Alfred Molina qui è decisamente fuorigiri).
Il mistero è la parola chiave fin dall'apertura del film. Ellen si trova impallata davanti al televisore e rimane estraneata dalla realtà, mentre in sottofondo si sente parlare di un nuovo omicidio di una prostituta. La famiglia è in difficoltà economiche ed è costretta ad affittare la dependance ad uno strano personaggio.
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Quarto remake dell'originale "Il pensionante", film muto del maestro del thriller Hitchcock.
Il film si lascia guardare: più un giallo classico che un thriller d'azione, si distingue per la trama ben congegnata, articolata e sviluppata in modo approfondito. Qualche lacuna sul cast e sulla costruzione dei personaggi, che in alcuni aspetti possono sembrare poco credibili e male interpretati (Alfred Molina qui è decisamente fuorigiri).
Il mistero è la parola chiave fin dall'apertura del film. Ellen si trova impallata davanti al televisore e rimane estraneata dalla realtà, mentre in sottofondo si sente parlare di un nuovo omicidio di una prostituta. La famiglia è in difficoltà economiche ed è costretta ad affittare la dependance ad uno strano personaggio. Molto riservato, ha contatti solo con Ellen, la moglie “sciroccata” del proprietario Bunting. Dopo alcuni omicidi, che riaprono un caso per cui era stato ingiustamente incolpato e giustiziato un innocente, l’ispettore Chandler Manning (all’epoca incaricato delle indagini) torna sui suoi passi, coadiuvato dal giovane Street Wilkenson. La situazione però precipita quando il serial killer sembra sempre più ricalcare le “gesta” di Jack Lo Squartatore e l’ispettore Manning entra nella lista dei sospettati.
I protagonisti vengono approfonditi e il ruolo di colpevole sembra palleggiarsi continuamente tra l’ispettore di polizia, il misterioso Malcolm, Ellen e suo marito. Il mistero sarà chiarito solo nel finale.
Da menzionare una scena, proprio sul finale, che sembra un omaggio al maestro Hitchcock e a quel capolavoro che è “Psyco”: la sedia a dondolo con Norman Bates trasfigurato nella propria madre, ricorda molto il ritrovamento di Ellen, anch’essa seduta su un dondolo e completamente alienata dalla realtà.
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ultimoboyscout
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domenica 24 ottobre 2010
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noioso.
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Nonostante un rapido susseguirsi di efferati delitti ispirati a quelli di Jack lo squartatore, il film non decolla mai, se non nel finale con doppio colpo di scena, unica parte interessante.
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lucepuc
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martedì 14 luglio 2009
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non male, ma niente di speciale
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cuno come tanti film, ma per lo stesso bello
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kikkatheroma
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sabato 20 giugno 2009
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bel film
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