Belle immagini e un commento troppo enfatizzato per raccontare, a pochi giorni dalla morte del Presidente del Venezuela Chavez, la sua ascesa al potere e il suo lungo governo. Si può pensare che il film parli della vita e delle opere del protagonista, lo spettatore, invece, si trova di fronte ad un prodotto che illustra quella filosofia politica che è stata denominata chavismo, un'unione di bolivarismo con il cosiddetto socialismo del XXI secolo. Ripercorrendo il cammino filosofico di Chávez, attraverso il pensiero di Simón Bolívar, soprattutto sul concetto di integrazione e costruzione della Grande Colombia il regista Oliver Stone disegna un quadro di propaganda politica che accomuna l'esperienza di diversi Stati dell'America latina: Venezuela, Bolivia, Ecuador, Argentina, Brasile, Cuba.
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Belle immagini e un commento troppo enfatizzato per raccontare, a pochi giorni dalla morte del Presidente del Venezuela Chavez, la sua ascesa al potere e il suo lungo governo. Si può pensare che il film parli della vita e delle opere del protagonista, lo spettatore, invece, si trova di fronte ad un prodotto che illustra quella filosofia politica che è stata denominata chavismo, un'unione di bolivarismo con il cosiddetto socialismo del XXI secolo. Ripercorrendo il cammino filosofico di Chávez, attraverso il pensiero di Simón Bolívar, soprattutto sul concetto di integrazione e costruzione della Grande Colombia il regista Oliver Stone disegna un quadro di propaganda politica che accomuna l'esperienza di diversi Stati dell'America latina: Venezuela, Bolivia, Ecuador, Argentina, Brasile, Cuba. Capi di Stato che condividono il sostegno alla politica "bolivariana" contro la globalizzazione e l'imperialismo statunitense. Peccato che il documentario non sia obiettivo nel tracciare la storia del Sudamerica contemporaneo e non offra abbastanza spunti per una critica obiettiva e razionale. Molti sono gli argomenti che andrebbero approfonditi. Il doppiaggio, poi, nel documentario copre le voci originali attribuendo al regista e al montatore la possibilità di manipolare le frasi non offrendone la giusta interpretazione, condita da una spiccata esaltazione vocale. I sottotitoli sono indispensabili in questo tipo di produzione. Nel complesso un documentario che getta uno sguardo superficiale sul Sudamerica odierno e con una descrizione troppo affrettata dei fatti che hanno portato Chávez al potere.
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