enzo70
|
sabato 19 marzo 2022
|
viva il rock
|
|
|
|
Il mondo stava cambiando, la musica stava cambiando, e per sempre. Stava arrivando il rock, cambiava il ritmo e a breve sarebbe cambiato lo stile di vita per l’intero Occidente. Ma negli anni Sessanta anche in Inghilterra questo nuovo sound non convinceva il potere e le radio non potevano trasmettere. Ma una nave che naviga in acque internazionali non è vincolata ad alcuna normativa e così dal mare del Nord otto dj facevano ballare la Gran Bretagna. Con le loro storie di vita, di amicizia, di amore. E la radio aveva due punte di diamante, l’americano Conte, interpretato dall’indimenticabile Philip Seymour Hoffman e Gavin, un dj inglese. Un film bellissimo con una straordinaria colonna sonora per celebrare un mito che ha reso la nostra vita migliore: il rock.
[+]
Il mondo stava cambiando, la musica stava cambiando, e per sempre. Stava arrivando il rock, cambiava il ritmo e a breve sarebbe cambiato lo stile di vita per l’intero Occidente. Ma negli anni Sessanta anche in Inghilterra questo nuovo sound non convinceva il potere e le radio non potevano trasmettere. Ma una nave che naviga in acque internazionali non è vincolata ad alcuna normativa e così dal mare del Nord otto dj facevano ballare la Gran Bretagna. Con le loro storie di vita, di amicizia, di amore. E la radio aveva due punte di diamante, l’americano Conte, interpretato dall’indimenticabile Philip Seymour Hoffman e Gavin, un dj inglese. Un film bellissimo con una straordinaria colonna sonora per celebrare un mito che ha reso la nostra vita migliore: il rock.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a enzo70 »
[ - ] lascia un commento a enzo70 »
|
|
d'accordo? |
|
alelu
|
domenica 28 novembre 2021
|
filmini delle vacanze
|
|
|
|
Immagino la troupe si sia divertita durante la produzione. Forse non era così necessario montare anche il girato. Comunque, sotto effetto psicotropo, si lascia guardare.
|
|
[+] lascia un commento a alelu »
[ - ] lascia un commento a alelu »
|
|
d'accordo? |
|
shingotamai
|
venerdì 4 agosto 2017
|
i pirati della musica
|
|
|
|
Buon film che si avvale di uno stile molto accattivante.
Protagonisti strambi e liberi,indipendenza da un governo eccessivamente rigoroso,amore Libero all'insegna del Rock Libero.
Fatemi capire voi se un giovane non dovrebbe innamorarsi di tutte queste cose e precipitarsi a salvare i suoi "dannati" beniamini.
Tutto veramente "Cool" probabilmente "Troppo Cool" e in questo la pellicola esagera finendo per trascinarsi,spesso ma non sempre, nel grottesco.
Scene di pubblico ludibrio , dialoghi veloci e intensi e fotografia di alto valore estetico,e così dimenticherete ben presto le falle di una sceneggiatura molto più tendente al fumo che all'arrosto.
[+]
Buon film che si avvale di uno stile molto accattivante.
Protagonisti strambi e liberi,indipendenza da un governo eccessivamente rigoroso,amore Libero all'insegna del Rock Libero.
Fatemi capire voi se un giovane non dovrebbe innamorarsi di tutte queste cose e precipitarsi a salvare i suoi "dannati" beniamini.
Tutto veramente "Cool" probabilmente "Troppo Cool" e in questo la pellicola esagera finendo per trascinarsi,spesso ma non sempre, nel grottesco.
Scene di pubblico ludibrio , dialoghi veloci e intensi e fotografia di alto valore estetico,e così dimenticherete ben presto le falle di una sceneggiatura molto più tendente al fumo che all'arrosto.
Potrebbe sembrare da quanto scritto di aver provato dei momenti di delusione,ma non è così.
Di fatto ho apprezzato le appariscenti furbizie di fondo,divertendomi a seguire le faccende di questi pirati della musica,in un prodotto che è ottimo cinema di intrattenimento.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a shingotamai »
[ - ] lascia un commento a shingotamai »
|
|
d'accordo? |
|
giorpost
|
venerdì 14 luglio 2017
|
film spassoso,cool e poi...phililp saymour hoffman
|
|
|
|
Regno Unito, anni '60. Nel bel mezzo del Mare del Nord (e della rivoluzione culturale) è ancorata una obsoleta ex nave commerciale che ospita uno stuolo di disk jockey, capitanati dall'eccentrico Quentin. La loro permanenza in acqua non va scambiata per una crociera ma bensì per un nuovo modo di trasmettere musica: Radio Rock, la più famosa e seguita stazione pirata del Paese, avente come unico scopo la divulgazione sulle onde medie del Rock 'n Roll h-24, a beneficio di una popolazione ormai stanca della solita solfa proposta dal colosso BBC che monopolizza le frequenze.
[+]
Regno Unito, anni '60. Nel bel mezzo del Mare del Nord (e della rivoluzione culturale) è ancorata una obsoleta ex nave commerciale che ospita uno stuolo di disk jockey, capitanati dall'eccentrico Quentin. La loro permanenza in acqua non va scambiata per una crociera ma bensì per un nuovo modo di trasmettere musica: Radio Rock, la più famosa e seguita stazione pirata del Paese, avente come unico scopo la divulgazione sulle onde medie del Rock 'n Roll h-24, a beneficio di una popolazione ormai stanca della solita solfa proposta dal colosso BBC che monopolizza le frequenze. Insieme al citato e ben vestito Quentin vi sono vere e proprie star radiofoniche dalla timbrica riconoscibile, idoli incontrastati delle teenager del tempo, vogliose di uscire dalla monotonia. Il Conte (unico non britannico), il Dottor Dave e Midnight Mark sono solo alcuni dei big di uno staff molto coeso che trascorre la totalità del tempo lontano dalla terra ferma, ma con il fiato sul collo di un ministro all'antica che vuole a tutti i costi smantellare le pirate-radio e chiudere gli altoparlanti alla musica del diavolo.
Intanto, differenti dinamiche interpersonali ondeggiano su un mare solo apparentemente calmo, tra rivalità da prime donne e chi cerca un genitore mai conosciuto oppure il primo vero amore. E tutto mentre -in sottofondo- Jimi Hendrix arpeggia la sua mitica chitarra elettrica...
The boat that rocked (UK, 2009) è una deliziosa commedia musicale diretta dal non molto prolifico Richard Curtis; ciò che colpisce in essa è anzitutto la brillantezza di alcuni componenti del cast, parte del quale è in stato di grazia. Tutti sono a proprio agio nei panni vintage di una folle squadra radiofonica in balia delle acque, del governo e di donne in cerca di esperienze sessuali, con richiami alla black comedy americana anni '70. Per il resto l'opera scorre che è un piacere, con quel tappeto musicale (mai troppo ostentato) fatto di tracce anche poco conosciute, come Groovin' degli Young Rascals; qualcuno ha affermato che 135 minuti sono troppi per una commedia, vero. Ma è l'unico difetto che ho trovato in questa spassosa pellicola nella quale il grottesco fa cincin con la seduzione, tra scene semi-oniriche (le 30 donne nude nella pancia della nave insieme al taciturno Mark) e sequenze esilaranti, come quella del vecchio Bob che pur di non mollare il baule dei vinili rischia l'annegamento. Insomma: intrattenimento puro e rock d'annata, ma come dicevo sono soprattutto gli attori a dare lustro a questo film, con performance davvero accattivanti sulle quali spiccano l'istrionico Bill Nighy (grande caratterista), lo spigoloso e baffuto Kenneth Branagh e -al di spora di chiunque altro- il solito, grande Philip Saymour Hoffman, che nella sua troppo breve carriera non ha praticamente mai sbagliato un colpo: perché te ne sei andato così presto, Phil?
Voto: 7
[-]
|
|
[+] lascia un commento a giorpost »
[ - ] lascia un commento a giorpost »
|
|
d'accordo? |
|
aristoteles
|
venerdì 25 dicembre 2015
|
si balla di brutto
|
|
|
|
Tre stelle piene,quasi quattro.
Un film da vivere tutto di un fiato,frenetico, colorato e a ritmo di rock.
Personaggi divertenti e ammalianti e "scoppiati" di brutto.
Il film si svolge praticamente su una barca ma non ci si annoia veramente mai grazie alle mille stravaganze dei protagonisti.
Si sfiora il surreale e il grottesco,talvolta si esagera perché ogni personaggio si spinge,nelle proprie peculiarità, al limite dell'eccesso.
Ma in fondo il rock a quei tempi era proprio questo, libertà e trasgressione.
Se si accettano le forzature di fondo può diventare un cult da visionare almeno una volta all'anno.
[+]
Tre stelle piene,quasi quattro.
Un film da vivere tutto di un fiato,frenetico, colorato e a ritmo di rock.
Personaggi divertenti e ammalianti e "scoppiati" di brutto.
Il film si svolge praticamente su una barca ma non ci si annoia veramente mai grazie alle mille stravaganze dei protagonisti.
Si sfiora il surreale e il grottesco,talvolta si esagera perché ogni personaggio si spinge,nelle proprie peculiarità, al limite dell'eccesso.
Ma in fondo il rock a quei tempi era proprio questo, libertà e trasgressione.
Se si accettano le forzature di fondo può diventare un cult da visionare almeno una volta all'anno.
Quentin il mio personaggio preferito.
Davvero bravo il regista e fantastica la colonna sonora.
Almeno una volta su quel barcone,senza scialuppe di salvataggio(in tutti i sensi) ci dovreste salire.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a aristoteles »
[ - ] lascia un commento a aristoteles »
|
|
d'accordo? |
|
stefano bruzzone
|
giovedì 8 maggio 2014
|
4 stelle?????????????
|
|
|
|
Continua la mia personalissima battaglia contro i critici cinematografici che appioppano 4 stelline (4 stelle..dio mio come al Padrino....) a films mediocri solo perchè fa intellectual-chic apprezzare pellicole alternative e/o d'autore o pseudo tali. I love Radio rock, pur raccontando una storia reale , è un polpettone noiosissimo e grottesco ,salvato soltanto da una colonna sonora importante (facile salvarsi in corner pagando i diritti ai grandi artisti rock), che narra la vita e la morte di una radio pirata che trasmette solo grandi pezzi rock in un periodo ove il governo inglese vietava questo tipo di trasmissioni. La radio pirata è collocata su una nave mercantile piuttosto fatiscente e ancorata perennemente in mezzo all'oceano e gestita da un improbabile manipolo di svitati i quali non si capisce chi siano, da dove vengano ma soprattutto come campano.
[+]
Continua la mia personalissima battaglia contro i critici cinematografici che appioppano 4 stelline (4 stelle..dio mio come al Padrino....) a films mediocri solo perchè fa intellectual-chic apprezzare pellicole alternative e/o d'autore o pseudo tali. I love Radio rock, pur raccontando una storia reale , è un polpettone noiosissimo e grottesco ,salvato soltanto da una colonna sonora importante (facile salvarsi in corner pagando i diritti ai grandi artisti rock), che narra la vita e la morte di una radio pirata che trasmette solo grandi pezzi rock in un periodo ove il governo inglese vietava questo tipo di trasmissioni. La radio pirata è collocata su una nave mercantile piuttosto fatiscente e ancorata perennemente in mezzo all'oceano e gestita da un improbabile manipolo di svitati i quali non si capisce chi siano, da dove vengano ma soprattutto come campano. 135 minuti, troppi, di musica, balli, alcool e donne. tutto qui. L'argomento tanto dibattuto in inghilterra negli anni 60 su questa sorta di "proibizionismo" musicale, viene appena sfiorato per dar spazio ai costumi e alle performance, seppur buone, degli attori.
Voto: 6
[-]
|
|
[+] lascia un commento a stefano bruzzone »
[ - ] lascia un commento a stefano bruzzone »
|
|
d'accordo? |
|
gaggi1992
|
venerdì 18 aprile 2014
|
il rock é immortale, questo film solo x 30 minuti
|
|
|
|
Inizio entusiante con dialoghi brillanti , personaggi che a cui non puoi non affezzionarti e cosa ancora più interessante: é tratto da una storia vera!!!! Wow !!! Peccato solo non mantenga l eccellente qualità dei primi 30 minuti per tutta la durata del film. Non fraintendete il livello del film é comumque buono ma ci sono diversi punti che urtano proprio :
-La superficiale presenza di alcuni personaggi sotto il profilo psicologico , tra tutti spicca la graziosissima mogliettina bionda, il suo archichettatissimo crudele piano ( ha impiegato anni per attuarlo ) , l intento era quello di sposare un bravo ragazzo della RadioRock ship per entrare a far parte a tempo indeterminato dell' equipaggio, ( le ragazze non sono ammesse a meno che non siano lesbiche o sposate ) per poi consumare rapporti sessuali extra conniugali con un altro uomo che amava da anni or sono.
[+]
Inizio entusiante con dialoghi brillanti , personaggi che a cui non puoi non affezzionarti e cosa ancora più interessante: é tratto da una storia vera!!!! Wow !!! Peccato solo non mantenga l eccellente qualità dei primi 30 minuti per tutta la durata del film. Non fraintendete il livello del film é comumque buono ma ci sono diversi punti che urtano proprio :
-La superficiale presenza di alcuni personaggi sotto il profilo psicologico , tra tutti spicca la graziosissima mogliettina bionda, il suo archichettatissimo crudele piano ( ha impiegato anni per attuarlo ) , l intento era quello di sposare un bravo ragazzo della RadioRock ship per entrare a far parte a tempo indeterminato dell' equipaggio, ( le ragazze non sono ammesse a meno che non siano lesbiche o sposate ) per poi consumare rapporti sessuali extra conniugali con un altro uomo che amava da anni or sono....... ok...... di per sé il piano é già una m#r#@ ma perché rivelare a 17 ore dalla consumazione del matrimonio della quasi riuscita del tuo malvagio piano a tuo marito ??PERCHÉ!!?? quale mente malata partorirebbe un idea tanto stupida ??TOPOLINO??!! sembrano essere creati con l unico scopo di allungare la pellicola....
La ragazza del protagonista.
Lei è una ragazza bellissima con uno dei sorrisi piu belli che io avessi mai visto e quando scopre un preservativo nella tasca del ragazzo e che l intento era quello di portarla a letto lei si offende perché si definisce una ragazza mooooolto seria .Sembra offesa nell anima, cosi il nostro eroe getta il preservativo in mare con l intento di dimostrare quanto ci tenga a lei e con qualche parolina dolce gli animi si placano. Lei cambia idea, vuole fare sesso ( 1 minito dopo che si era offesa) ma non ci sono piu preservativi , il ragazzo disperato va alla ricerca di qualche preservativo tra i mebri dell equipaggio lasciando lei sola nella sua stanza , quando finalmente torna dalla sua odissea lei é appartata nel letto di un grassoccio quarantenne, quasi del tutto sconosciuto , ma ...ma... ma... non era seria??
- L'ottusitá degli antagonisti
Loro rappresentano l oppressione , il bigottismo , tutto ció che và contro la libertà d' espressione ma soprattutto la cinicità di queste multinazioli che allora come ora usurpano ingiustamente i nostri diritti , eppure ti trovi difronte a due personaggi che sembrano appena usciti da un fumetto e con i loro atteggiamenti , le loro prese di posizione e l effetto di quest' ultime che hanno sull' evolversi della trama , danno un profilo quasi comico, una parodia a mio avviso del tutto fuori luogo.
-
[-]
|
|
[+] lascia un commento a gaggi1992 »
[ - ] lascia un commento a gaggi1992 »
|
|
d'accordo? |
|
snozzillo
|
domenica 12 gennaio 2014
|
i pirati della musica
|
|
|
|
É il tipico film che incarna gli ideali delle generazioni rivoluzionarie della metà del XX secolo; il giovane impacciato, rappresentato da un attore poco espressivo, viene catapultato nella spirale del “tutto é lecito” tramite figure stravaganti e colorate. L’amore libero, la vita all’insegna del divertimento e delle passioni, il rifiuto degli schemi sono la struttura portante del film, che, tutto sommato, non mi ha delusa del tutto. Nonostante la situazione sia un po’ trita e ritrita e i personaggi pure, la visione é scorrevole e divertente.
[+]
É il tipico film che incarna gli ideali delle generazioni rivoluzionarie della metà del XX secolo; il giovane impacciato, rappresentato da un attore poco espressivo, viene catapultato nella spirale del “tutto é lecito” tramite figure stravaganti e colorate. L’amore libero, la vita all’insegna del divertimento e delle passioni, il rifiuto degli schemi sono la struttura portante del film, che, tutto sommato, non mi ha delusa del tutto. Nonostante la situazione sia un po’ trita e ritrita e i personaggi pure, la visione é scorrevole e divertente. La nave che trasmette la nuova emittente radio e che sconvolge l’animo di tutti i cittadini inglesi funge bene da simbolo rivoluzionario, forse per il fatto che sia tratto da vicende storicamente accadute. In ogni caso, la vicenda è rilevante nel finale, dove il regista mostra ciò che doveva essere mostrato, cioè il momento tragico della storia. Non è di sicuro un film da buttare, ma non mi ha nemmeno tanto entusiasmata da farmelo considerare alla stregua di un cult, un po’sopravvalutato devo dire; il lieto fine in stile “Grease” ha contribuito a renderlo più inverosimile, quasi una favola, avrei preferito si attenesse di più al fatto vero, che al concentrarsi sul divertimento e su personaggi di superficie.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a snozzillo »
[ - ] lascia un commento a snozzillo »
|
|
d'accordo? |
|
dani fede
|
lunedì 4 marzo 2013
|
prima di tutto, il rock!
|
|
|
|
chi ora non sogna di vivere un'avventura del genere?!? io di certo!
|
|
[+] lascia un commento a dani fede »
[ - ] lascia un commento a dani fede »
|
|
d'accordo? |
|
solo un'opinione
|
giovedì 13 settembre 2012
|
due ore spese ottimamente...
|
|
|
|
Che epoca....
mi sono sempre chiesto se, essendo nato nel 1979, tutto quel sentimento e quell'energia che provo ogni volta che vedo film, che sento racconti, che leggo libri, che ascolto canzoni che hanno vissuto quel periodo che va dagli anni 60 agli anni 80, se, dicevo, lo sento così forte soltanto perchè per me è interpretato come una mancanza oppure se le persone, le gente, il pensiero e la voglia di qualcosa di nuovo in quegli anni era davvero così irresistibile.
[+]
Che epoca....
mi sono sempre chiesto se, essendo nato nel 1979, tutto quel sentimento e quell'energia che provo ogni volta che vedo film, che sento racconti, che leggo libri, che ascolto canzoni che hanno vissuto quel periodo che va dagli anni 60 agli anni 80, se, dicevo, lo sento così forte soltanto perchè per me è interpretato come una mancanza oppure se le persone, le gente, il pensiero e la voglia di qualcosa di nuovo in quegli anni era davvero così irresistibile.
Sono le persone principalmente, è il loro approccio alla vita, è quel trasudare voglia di ribellarsi, di cambiare le cose usando non la violenza ma l'entusiasmo, il credere nei propri sogni e il saper condividere speranze e illusioni senza farsi troppe domande, senza aver troppe paure, senza stare troppo a guardare i difetti del prossimo ma con quella grande e inarrestabile voglia di sentirsi vivi, di vivere la propria gioventù nell'intento di trasformare il mondo nel posto in cui si vorrebbe vivere.
Questo è per me I love Radio Rock, queste sono le storie e le vite di ognuno dei personaggi del film, per quanto possano essere diversi, questa è la vibrazione che trasmette.
Altra domanda che mi pongo spesso è questa:
Ma si può vivere senza musica??? Eppure conosco diverse persone che sembrano riuscirci.. io, confesso, non capisco come si possa fare, o meglio provo a capirlo ma la spiegazione che mi do attribuisce elevata tristezza verso quelle vite, ma qui si parla di I love radio Rock e in questo film la tristezza non esiste!!!!!
Sapete perchè non esiste? perchè non esiste una fine se il nostro pensiero è Rock, è libero, è pirata
per un motivo per esser tristi ce ne sono almeno 5 per esser felici, la visione del film ne è il più immediato esempio.
La musica non andrebbe soltanto ascoltata, non è solo sottofondo, non è nata per questo, non esiste per questo. Esiste per accompagnarti, per aggregare, per gridare, per raccontare, per trasmettere e non sono soltanto i testi, sono i suoni, sono i silenzi, sono le vibrazioni. E le vibrazioni sono emozioni.
Le emozioni sono vita.
I love Radio Rock è una filosofia di vita, pensate a quanto sono diversi tra loro i vari protagonisti del film, da quello preciso e puntiglioso delle notizie a quello euforicamente sessuato, dal silenzioso animale notturno al misterioso proprietario della radio, ancora più forte è il confronto tra i due leader che il film ci presenta che dimostrano che quella filosofia di vita non si concentra sull'apparire ma sull'essere, ci dimostra che se non abbiamo rigidi schemi mentali imposti la convivenza tra esseri umani liberi è il bene più prezioso che abbiamo nelle nostre piccole esistenze, ci dimostra quanto troppe volte non facciamo altro che calpestare questo bene senza magari nemmeno rendercene conto.
Ce lo dimostrano ancora di più gli ostili rappresentanti del governo, standardizzati, tutti rispettosi delle regole e incapaci di provare emozioni, incapaci di essere liberi, incapaci di accettare la vita degli altri.
Incapaci di vivere ma sopratutto di godersi la vita.
Impostati, estetici, allusori ma quel che è peggio troppo perfetti, troppo anonimi per cercare quella perfezione standardizzata, che senso ha cerare di essere così?? vivere cercando di essere migliori al giudizio degli altri dimenticandoci di noi stessi?
Noi troppo spesso, credo, stiamo nel mezzo, viviamo in un era che si trova a metà strada, a volte nei
pensieri e nei nostri racconti e nei nostri viaggi interiori sembriamo voler vivere una vita "Rock" però nella realtà, spero ce ne rendiamo conto, viviamo una vita "governo" cioè facciamo esattamente e ripetutamente ciò che vogliono farci fare, ci bombardano di apparenti possibilità e libertà ma siamo sempre più rinchiusi in noi stessi o tra molti noi stessi virtuali.
Vorrei rivedere nei giovani, nei medio giovani, in quella generazione perduta di cui parla il nostro Mario Monti quella voglia quel desiderio di vivere e di sentirsi vivi, che sia Radio Rock, Radio Rap, Radio Punk o Radio Maria che sia quel che sia purchè sia emozione, purchè sia vita!!
Sapete cosa??
un ultima cosa mi sento di dire ora, vorrei urlare un enorme VAFFANCULO alla perfezione, ad Avatar e ai Man in Black (niente di personale, mi servivano esempi) e a tutti quelli che non sanno accettare le diversità degli altri e un immenso I LOVE RADIO ROCK a quelle persone che non hanno paura di vivere le loro emozioni, non hanno invidie e non confrontano la vita degli altri per fare della loro la migliore e a tutti quelli che ascoltando musica, la loro musica, sanno ancora emozionarsi e sognare.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a solo un'opinione »
[ - ] lascia un commento a solo un'opinione »
|
|
d'accordo? |
|
|