ablueboy
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sabato 14 aprile 2012
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lascia il segno.
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Buona la pellicola, la fotografia. L'italiano o francese amico del protagonista è un personaggio che mi è parso molto vivo, come se fosse una persona che conosco. Noir, drammatico. Un viaggio nell'aldilà (o nel di dentro) che illustra la miseria umana, nel tenore finto delle luci a giorno nelle notti di Tokio. Il viaggio etereo in soggettiva ha sortito su di me l'effetto che era nelle intenzioni dell'autore. Forse il difetto del film è che il dramma umano e l'esperienza extracorporea post-mortem sono temi così forti che un po' si oscuravano a vicenda, o almeno così è stato per me. A fine visione mi aveva molto irritato, forse era pretenzioso.
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Buona la pellicola, la fotografia. L'italiano o francese amico del protagonista è un personaggio che mi è parso molto vivo, come se fosse una persona che conosco. Noir, drammatico. Un viaggio nell'aldilà (o nel di dentro) che illustra la miseria umana, nel tenore finto delle luci a giorno nelle notti di Tokio. Il viaggio etereo in soggettiva ha sortito su di me l'effetto che era nelle intenzioni dell'autore. Forse il difetto del film è che il dramma umano e l'esperienza extracorporea post-mortem sono temi così forti che un po' si oscuravano a vicenda, o almeno così è stato per me. A fine visione mi aveva molto irritato, forse era pretenzioso. Ma raggiunge bene il suo scopo. Forte.
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paride86
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martedì 31 gennaio 2012
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decisamente inutile e fastidioso
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Gaspar Noè è il mago dei piani-sequenza, questo si capiva anche da "Irreversible", ma ciò non basta a mandare avanti un film.
Le prospettive che il regista sceglie per "Enter the Void" - soggettive, riprese dall'alto, inquadrature che sembrano non avere confini spaziali - fanno assomigliare questo film ad un videogioco colorato, con una grafica perfetta e un freddissimo iperrealismo.
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Gaspar Noè è il mago dei piani-sequenza, questo si capiva anche da "Irreversible", ma ciò non basta a mandare avanti un film.
Le prospettive che il regista sceglie per "Enter the Void" - soggettive, riprese dall'alto, inquadrature che sembrano non avere confini spaziali - fanno assomigliare questo film ad un videogioco colorato, con una grafica perfetta e un freddissimo iperrealismo.
Tutto questo fa sentire lo spettatore un lurido voyeur: segue le drammatiche vicende dal di fuori, senza riuscire a partecipare ai sentimenti dei personaggi; è troppo in alto per immedesimarsi o anche solo per lasciarsi affascinare.
E' proprio questo il limite principale di "Enter the Void": il triste ruolo cui relega lo spettatore, inerme e freddo davanti alla storia.
Lo spettacolo messo su da Noè si mostra tanto abbacinante quanto finto: una profondità da cartelloni pubblicitari al neon, fieri di ostentare la propria splendida inutilità.
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giacomogabrielli
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martedì 20 dicembre 2011
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l'arca di noe' *****
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Noè torna, ancora più immenso, unico e sorprendente. Un'opera d'arte rara ed inimitabile, con una grandezza che solo chi il cinema lo ama e lo sa fare davvero può donargli. Piani sequenza infiniti, situazioni estreme e fotografia eccezionale. Le scene sono anche stavolta coreografate magicamente. Un 'Irreversible' evoluto alla massima potenza, all'avanguardia e pornografico, in senso lato. L'Odissea Nello Spazio di Noè, che esplora l'uomo come mai fatto prima; da dentro, da fuori, da sopra e da sotto. Gli aspetti più imprevedibili e incredibili di ciò che l'uomo crea e poi distrugge: sè stesso. Violento e trasgressivo, potente e indelebile.
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Noè torna, ancora più immenso, unico e sorprendente. Un'opera d'arte rara ed inimitabile, con una grandezza che solo chi il cinema lo ama e lo sa fare davvero può donargli. Piani sequenza infiniti, situazioni estreme e fotografia eccezionale. Le scene sono anche stavolta coreografate magicamente. Un 'Irreversible' evoluto alla massima potenza, all'avanguardia e pornografico, in senso lato. L'Odissea Nello Spazio di Noè, che esplora l'uomo come mai fatto prima; da dentro, da fuori, da sopra e da sotto. Gli aspetti più imprevedibili e incredibili di ciò che l'uomo crea e poi distrugge: sè stesso. Violento e trasgressivo, potente e indelebile. Un film che contiene tutto ciò che un appassionato si aspetta da un film. La durata di quasi tre ore è alleggerita da tocchi di stile e trovate geniali che segneranno il cinema dei nostri tempi. Un autore, Noè, ancor troppo sconosciuto e sottovalutato che, nonostante distribuzioni limitate e critiche aggressive, è pressochè l'unico, oggi, a fare del cinema una vera e propria esperienza. L'ARCA DI NOE' *****
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ilpatafisico
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giovedì 15 dicembre 2011
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ghost in acido lisergico...
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Qui non si parla di una coppia di fidanzatini/sposini perfettini come in Ghost, ma di una coppia fratello sorella ai margini della società (ed oltretutto di una società diversissima di quella della loro origine).
Questi due fratelli, che hanno perso in tenera età i genitori, sono legati da un legame morboso, e, quando lui muore, ucciso dalla polizia per non lasciarla e così venire meno ad una promessa, inizia a
"volteggiare" fino a reincarnarsi, secondo le credenze del libro tibetano dei morti ( che il regista non esita a farci conoscere) intorno a lei e rivivendo tutta la loro vita.
Lo spunto non è del tutto malvagio, ma il regista prima di tutto agogna a stupire con effetti speciali, come si diceva in una vecchia pubblicità.
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Qui non si parla di una coppia di fidanzatini/sposini perfettini come in Ghost, ma di una coppia fratello sorella ai margini della società (ed oltretutto di una società diversissima di quella della loro origine).
Questi due fratelli, che hanno perso in tenera età i genitori, sono legati da un legame morboso, e, quando lui muore, ucciso dalla polizia per non lasciarla e così venire meno ad una promessa, inizia a
"volteggiare" fino a reincarnarsi, secondo le credenze del libro tibetano dei morti ( che il regista non esita a farci conoscere) intorno a lei e rivivendo tutta la loro vita.
Lo spunto non è del tutto malvagio, ma il regista prima di tutto agogna a stupire con effetti speciali, come si diceva in una vecchia pubblicità.
E' vero coraggio o autorefenzialità?
Lascio agli spettatori la risposta.
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mickey17
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giovedì 15 dicembre 2011
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mai visto un film cosi
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Premessa: mi accodo a Stavro, i recensori di mymovies sono imbarazzanti, probabilmente il signor Giancarlo Zappoli non l'ha nemmeno visto, o se l'ha visto, beh, non trovo giustificazioni per la sua pochezza umana, davvero (e il film può anche non piacere, certo, è davvero impegnativo e in certi punti sgangherato, ma....)
Detto questo, potrei scrivere centinaia di frasi deliranti su questo film, ma mi limiterò ad un'analisi sintetica e schematica:
-la fotografia è incredibile. Colori, inquadrature, sfocature, movimenti di macchina; innovativo, sublime, estatico.
-tra i più belli e curati sound design della storia del cinema
-la storia è emozionante, commovente, disturbante. Dentro la sala del cinema, in certe scene dove l'audio era quasi totalmente assente, potevo (non) sentire il pubblico restare immobile e ipnotizzato, io stesso facevo fatica a deglutire
-l'atmosfera del film è potentissima, la tokyo rappresentata è una tokyo maledetta ma sinuosa, deavastante
-certi salti temporali scanditi dal battito delle ciglia del protagonista (il film è girato per buona parte in soggettiva) sono splendidi: vedere tua sorella di fianco a te all'età di 5 anni e un attimo dopo ritrovarla a 20 nella stessa posizione è toccante
Forse il film più bello che abbia mai visto, sicuramente non mi era mai capitato di uscire dalla sala così emozionato e straniato (il mio amico mi guarda e mi chiede: "ma l'abbiamo visto veramente questo film?").
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Premessa: mi accodo a Stavro, i recensori di mymovies sono imbarazzanti, probabilmente il signor Giancarlo Zappoli non l'ha nemmeno visto, o se l'ha visto, beh, non trovo giustificazioni per la sua pochezza umana, davvero (e il film può anche non piacere, certo, è davvero impegnativo e in certi punti sgangherato, ma....)
Detto questo, potrei scrivere centinaia di frasi deliranti su questo film, ma mi limiterò ad un'analisi sintetica e schematica:
-la fotografia è incredibile. Colori, inquadrature, sfocature, movimenti di macchina; innovativo, sublime, estatico.
-tra i più belli e curati sound design della storia del cinema
-la storia è emozionante, commovente, disturbante. Dentro la sala del cinema, in certe scene dove l'audio era quasi totalmente assente, potevo (non) sentire il pubblico restare immobile e ipnotizzato, io stesso facevo fatica a deglutire
-l'atmosfera del film è potentissima, la tokyo rappresentata è una tokyo maledetta ma sinuosa, deavastante
-certi salti temporali scanditi dal battito delle ciglia del protagonista (il film è girato per buona parte in soggettiva) sono splendidi: vedere tua sorella di fianco a te all'età di 5 anni e un attimo dopo ritrovarla a 20 nella stessa posizione è toccante
Forse il film più bello che abbia mai visto, sicuramente non mi era mai capitato di uscire dalla sala così emozionato e straniato (il mio amico mi guarda e mi chiede: "ma l'abbiamo visto veramente questo film?"). Un'epopea, un'epifania dell'atomico e dell'infinito.
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brian77
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lunedì 12 dicembre 2011
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tanti pianisequenza per nulla
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Ha molto dell'estetica videoclippara: un lungo tour-de-force tecnico e formale attorno a poco più di una boutade. Lo trovo un film sostanzialmente vuoto: sotto il gran vestito, niente.
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luana
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domenica 11 dicembre 2011
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inguardabile
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Per come è girato. Non entro nel merito della realtà degradata e tragica che il film descrive ma per L'OCCHIO è DAVVERO INSALUBRE. Sono dovuta uscire prima dalla sala talmente la cinepresa era fastidiosa...parti lunghissime che potevano essere accorciate.Pardon, e mi cancellerete pure questo commento, visto che è il secondo,...sembra girato da uno strafatto. Ma de gustibus....
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folignoli
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venerdì 9 dicembre 2011
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sono d'accordo con stavro
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sono d'accordo con Stavro, soprattutto per quanto riguarda la sua prima riga.
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riccarik
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domenica 4 dicembre 2011
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parvenue della cinematografia
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Sono totalmente d'accordo con la recensione del sito.
Il film è meno che mediocre, ridicolo a tratti, solo chi pensa di essere decisamente un "figo"controcorrente può averlo apprezzato.
Sicuramente voi non ricorderete il video dei Prodigy "smack my bitch up" , ok, era fantastico, di un certo Guy Ritchie..., andatevelo a vedere e riconsiderate le vostre puerili acclamazioni a questo ridicolo film...
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lucilui
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lunedì 28 novembre 2011
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il folle viaggio
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Per una persona che come me studia cinema ci sono delle caratteristiche nella regia di Gaspar Noè (come la camera da presa fluttuante o i lunghi piani sequenza) che lo rendono insuperabile. Dopo aver visto (ed amato) Irreversible non posso perdermi questa nuova opera visionaria! In più ho letto che su www.ownair.it, in video on demand, è possibile vedere la versione integrale (e in lingua originale!) che sicuramente non passeranno al cinema.
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