hatecraft
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sabato 12 novembre 2011
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per ora non griderei al capolavoro, mi sembra una di quelle opere le quali hanno bisogno di essere assorbite e digerite prima di averne un giudizio atarassico. a freddo, semplice dire che si tratta di un film facilmente riassumibile nell'aggettivo lisergico, in senso lato metaforico figurativo. un'esperienza visiva del tutto particolare, ma la mancanza di un soggetto forte e tra i continui voli pindaraci, si rischia di protrarre per più di due ore una sorta di piano sequenza ascritto dal tempo e dallo spazio che perde pezzi e lascia decisamente perplessi. è sicuramente un film controverso e sfaccetato nel quale possiamo trovare qualche argomento, qualche intuizione di una grammatica organica, ma non è facile trovare quel quid che possa immolarlo senza se e senza ma.
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per ora non griderei al capolavoro, mi sembra una di quelle opere le quali hanno bisogno di essere assorbite e digerite prima di averne un giudizio atarassico. a freddo, semplice dire che si tratta di un film facilmente riassumibile nell'aggettivo lisergico, in senso lato metaforico figurativo. un'esperienza visiva del tutto particolare, ma la mancanza di un soggetto forte e tra i continui voli pindaraci, si rischia di protrarre per più di due ore una sorta di piano sequenza ascritto dal tempo e dallo spazio che perde pezzi e lascia decisamente perplessi. è sicuramente un film controverso e sfaccetato nel quale possiamo trovare qualche argomento, qualche intuizione di una grammatica organica, ma non è facile trovare quel quid che possa immolarlo senza se e senza ma.
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noisevideo
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sabato 18 giugno 2011
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capolavoro
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da vedere, difficile da spiegare...i commenti gia espressi dicono tutto (tranne quello di giancarlo)
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sabato 18 giugno 2011
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capolavoro
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sabato 18 giugno 2011
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oltre ogni limite
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puro cinema!
a giancarlo... mi sa che hai una visione del cinema moolto superficiale....
quali sono i tuoi film preferiti? tanto per individuare il range della tua visione.
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chry75
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martedì 10 maggio 2011
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splendido
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E' una trasposizione cinematografica in chiave moderna, del bardo tibetano, quindi e' gia' di per se' stesso, un film coraggioso; la chiave di lettura fornita da Noe', personalmente mi e' molto piaciuta, non e' facile, trasporre un argomento cosi' complesso e sfaccettato, in maniera cosi' fluida, la durata del film, non si avverte, perche' l'abilita' del regista, sta prpoprio nel riuscire a condurre lo spettatore, nella dimensione temporale del protagonista, grazie alle tecniche di inquadratura e agli ottimi effetti visivi,credo che questo sia un film, che lo si ami o lo si odi, ma comunque un film che fa riflettere e destinato a far discutere.
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stavro
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mercoledì 2 febbraio 2011
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avanguardia e profondità psicologica
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Più leggo i "recensori ufficiali" di mymovies e più mi rendo conto che devono essere stati scelti in mezzo a un manipolo di scommettitori su combattimenti tra galli.
Enter the void è un film controverso, che può non piacere, ma che senza ombra di dubbio offre un'esperienza cinematografica differente da quella offerta dalla normale programmazione delle sale italiane. Gaspar Noé confeziona un prodotto che sa mescolare con sapienza elementi di avanguardia, pescando a piene mani dai capolavori della visione di Kubrick o Lynch, e profonde riflessioni sui drammi dell'infanzia, sulla vita di strada, sul mondo della droga. Il risultato è un film esteticamente potente e nuovo, una regia che, giustificata dall'espediente narrativo della "vita dopo la morte" del protagonista, si permette voli pindarici e piani sequenza altamente spettacolari sopra una tokyo illuminata dai colori saturati delle insegne dei night ma al tempo stesso tetra e spettrale.
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Più leggo i "recensori ufficiali" di mymovies e più mi rendo conto che devono essere stati scelti in mezzo a un manipolo di scommettitori su combattimenti tra galli.
Enter the void è un film controverso, che può non piacere, ma che senza ombra di dubbio offre un'esperienza cinematografica differente da quella offerta dalla normale programmazione delle sale italiane. Gaspar Noé confeziona un prodotto che sa mescolare con sapienza elementi di avanguardia, pescando a piene mani dai capolavori della visione di Kubrick o Lynch, e profonde riflessioni sui drammi dell'infanzia, sulla vita di strada, sul mondo della droga. Il risultato è un film esteticamente potente e nuovo, una regia che, giustificata dall'espediente narrativo della "vita dopo la morte" del protagonista, si permette voli pindarici e piani sequenza altamente spettacolari sopra una tokyo illuminata dai colori saturati delle insegne dei night ma al tempo stesso tetra e spettrale. Onirico e visionario, profondo ma anche disturbante, è sicuramente da vedere.
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(di ablueboy)
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filippomazz
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martedì 21 dicembre 2010
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un film davvero coraggioso
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Rare volte nella storia del cinema si sono visti film talmente all’avanguardia e tanto coraggiosi da lasciare gli spettatori sbigottiti e deliziosamente confusi, uno di questi è senza dubbio il capolavoro 2001:Odissea nello Spazio di Kubrick, un altro, appartenente al più recente passato, potrebbe essere il geniale Inland Empire di Lynch. Ebbene, anche se forse non raggiunge la grandezza delle opere appena citate, Enter the Void di Gaspar Noé merita senza dubbio un posticino al loro fianco, perché di coraggio, questa pellicola, ne ha davvero da vendere. Due ore e mezza quasi totalmente raccontate in modalità prima persona, al fine di far immedesimare lo spettatore con il protagonista Oscar, che vedremo in faccia pressoché unicamente quando si trova di fronte allo specchio.
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Rare volte nella storia del cinema si sono visti film talmente all’avanguardia e tanto coraggiosi da lasciare gli spettatori sbigottiti e deliziosamente confusi, uno di questi è senza dubbio il capolavoro 2001:Odissea nello Spazio di Kubrick, un altro, appartenente al più recente passato, potrebbe essere il geniale Inland Empire di Lynch. Ebbene, anche se forse non raggiunge la grandezza delle opere appena citate, Enter the Void di Gaspar Noé merita senza dubbio un posticino al loro fianco, perché di coraggio, questa pellicola, ne ha davvero da vendere. Due ore e mezza quasi totalmente raccontate in modalità prima persona, al fine di far immedesimare lo spettatore con il protagonista Oscar, che vedremo in faccia pressoché unicamente quando si trova di fronte allo specchio. Ma questa non è certo la caratteristica più fulminante del film, ciò che veramente lascia senza parole è l’enorme lavoro di computer grafica, tinte, colori, neon, riflessi e radiazioni luminose che sommergono e stordiscono senza scampo lo spettatore per l’intera durata della vicenda, creando un vero e proprio viaggio sensoriale.
Oscar e la sorella Linda, orfani di padre e madre vivono da qualche tempo in un micro-appartamento a Tokyo e tirano avanti spacciando droga lui, e ballando in uno strip club lei. La loro situazione sembra alquanto problematica ma ciò che davvero conta è di esserci l’uno per l’altra. La sorte dei due ragazzi verrà stravolta una notte, quando carico di droga da smerciare, Oscar viene attirato in un’imboscata ed ucciso da degli agenti di polizia dal grilletto facile. Benchè il trip surrealistico fosse già cominciato precedentemente, a causa dello sballo del protagonista, la vera esperienza soprannaturale inizia solo ora, cioè quando l’anima (o qualunque cosa sia) di Oscar si stacca dalle sue spoglie mortali e comincia a fluttuare per una sempre più vacua ed eterea Tokyo, così tramite lo sguardo onnipresente di questa entità, continuiamo a seguire le vicende degli altri personaggi, in particolare di Linda.
Il contenuto di Enter the Void non è affatto da prendere alla leggera, ciò di cui tratta, ciò a cui assisteremo durante la visione, viene esplicato in modo semplicemente geniale nei primi 10 minuti del film quando Alex, amico di Oscar, discute con lui del libro ‘The Tibetan Book of the Dead’ nel quale si parla del viaggio dell’anima dopo la morte. Oltre che una splendida esperienza surreale ed un tentativo di rappresentare ciò che avviene nell'aldilà, Enter the Void è anche un profondo ed appassionante dramma con al centro l’indissolubile legame dell’amore fraterno, cullato dalle soavi note di Bach.
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[+] pazzesco!!!
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