the joker
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giovedì 4 febbraio 2010
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this is a story of boy meets girl.
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Questa e la storia di un ragazzo e di una ragazza, ma attenzione, NON È UNA STORIA D'AMORE.
Lasciatevi pure alle spalle i vari e de eventuali film romantici o drammatici, lasciate stare i cinepanettoni, dimenticate qualsiasi film come ad esempio Notte prima degli esami, Love Actuallly, oppure 3 metri sopra al cielo, e se siete abituati ai film d'azione o horror, allora vi conviene girare al largo da questo film.
Devo ammettere che a me piacciono i film di qualsiasi genere, purchè siano fatti bene, ma c'è una cosa che nessun genere può trascurare:
La sceneggiatura.
Se mi presentate un film che non faccia lavorare il cervello neanche un pò, un film leggero e senza pretese, io lo detesterò, se invece mi presentate un film con un minimo di sceneggiatura posso anche apprezzarlo, per esempio: quando vidi Love Actualy la prima volta lo trovai abbastanza accettabile, ero stato costretto a continuare a pensare sull' intricazione dei rapporti familiari o amichevoli dei protagonisti del film per capirli.
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Questa e la storia di un ragazzo e di una ragazza, ma attenzione, NON È UNA STORIA D'AMORE.
Lasciatevi pure alle spalle i vari e de eventuali film romantici o drammatici, lasciate stare i cinepanettoni, dimenticate qualsiasi film come ad esempio Notte prima degli esami, Love Actuallly, oppure 3 metri sopra al cielo, e se siete abituati ai film d'azione o horror, allora vi conviene girare al largo da questo film.
Devo ammettere che a me piacciono i film di qualsiasi genere, purchè siano fatti bene, ma c'è una cosa che nessun genere può trascurare:
La sceneggiatura.
Se mi presentate un film che non faccia lavorare il cervello neanche un pò, un film leggero e senza pretese, io lo detesterò, se invece mi presentate un film con un minimo di sceneggiatura posso anche apprezzarlo, per esempio: quando vidi Love Actualy la prima volta lo trovai abbastanza accettabile, ero stato costretto a continuare a pensare sull' intricazione dei rapporti familiari o amichevoli dei protagonisti del film per capirli...
Questa e la storia di un ragazzo e di una ragazza, ma attenzione, NON È LA SOLITA STUPIDA COMMEDIA!
Perche fare tutto questo discorso?Per spiegare che la sceneggiatura del film è più che intelligente?
Esatto!
A dire il vero io sto film l'ho guardato quando ho saputo che il regista (Marc Webb) era stato chiamato per fare Spider-man (e a dire il vero non l'ho ancora capito il motivo), anche se io non ho notato somiglianze con la trilogia di Raimi.
Ero incuriosito da questo regista che dirigeva il suo primo lungometraggio e veniva subito chiamato nel mondo delle stelle, come aveva fatto??
Ancora non mi è chiaro
Torniamo al film:
Questa e la storia di un ragazzo e di una ragazza:
il ragazzo, Tom Hansen era cresciuto guardando la TV, ed era in cerca del Vero Amore, e lavorava in una fabbrica di bigletti d'auguri.
la ragazza, Summer Finn (Sole Finn nella traduzione italiana) quando era piccola aveva assistito al divorzio dei due genitori, dopo aveva amata due sole cose:
-i suoi capelli neri
-e la velocita con la quale se li era tagliati senza provare nulla
Tom incontrò Summer l'8 gennaio in un grattacielo di San Francisco,ed in un istante, capì che quella era la donna che cercava.
Questa e la storia di un ragazzo e di una ragazza, ma attenzione, NON È UNA STORIA D'AMORE.
Il resto del film è..è..
È PulpFiction in versione romantica...
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(di the joker)
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paul keating
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venerdì 22 gennaio 2010
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adorabile commedia sofisticata
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Una bella sorpresa. Tutto funziona a meraviglia, una storia credibile, protagonisti all'altezza della situazione, una colonna sonora notevole e una regia graffiante e innovativa. Film ricco di citazioni cinefile (nouvelle vague, Bergman, Star Wars) al ritmo dei più moderni videoclip. Insomma, trasuda amore per la musica e per il cinema da tutti i pori! Joseph-Gordon Levitt e Zooey Deschanel sono sue talentuosi attori in rampa di lancio: per la serie "Ne sentiremo parlare a lungo". Meritate le nominations ai Golden Globe. La commedia sofisticata è viva più che mai, anche nel catturare i cambiamenti nei "rapporti di forza" all'interno delle relazioni più o meno adulte.
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Una bella sorpresa. Tutto funziona a meraviglia, una storia credibile, protagonisti all'altezza della situazione, una colonna sonora notevole e una regia graffiante e innovativa. Film ricco di citazioni cinefile (nouvelle vague, Bergman, Star Wars) al ritmo dei più moderni videoclip. Insomma, trasuda amore per la musica e per il cinema da tutti i pori! Joseph-Gordon Levitt e Zooey Deschanel sono sue talentuosi attori in rampa di lancio: per la serie "Ne sentiremo parlare a lungo". Meritate le nominations ai Golden Globe. La commedia sofisticata è viva più che mai, anche nel catturare i cambiamenti nei "rapporti di forza" all'interno delle relazioni più o meno adulte. Occhio al messaggio subliminale che accompagna i titoli di testa!
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thejacket
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mercoledì 20 gennaio 2010
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dolce disposizione dell'amore
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In 500 giorni insieme troviamo un capovolgimento di tendenza che c’era stato fin d’ora nella maggior parte delle commedie romantiche,la quale vedeva la parte femminile come parte debole e fragile della storia,colei che non aveva paura di mettere in gioco i propri sentimenti,a soffrire e a raccontare la propria storia d’amore nel film invece è Tom,la parte maschile,è lui il sognatore,la metà fragile. La parte femminile interpretata da Sole stavolta,in un certo senso,la fa da padrona,è lei che tiene duro,è lei che rimane con i piedi per terra e non intende,volutamente,volare con il cuore e con la mente,anche se col tempo permetterà a Tom di entrare nel suo mondo riservato.
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In 500 giorni insieme troviamo un capovolgimento di tendenza che c’era stato fin d’ora nella maggior parte delle commedie romantiche,la quale vedeva la parte femminile come parte debole e fragile della storia,colei che non aveva paura di mettere in gioco i propri sentimenti,a soffrire e a raccontare la propria storia d’amore nel film invece è Tom,la parte maschile,è lui il sognatore,la metà fragile. La parte femminile interpretata da Sole stavolta,in un certo senso,la fa da padrona,è lei che tiene duro,è lei che rimane con i piedi per terra e non intende,volutamente,volare con il cuore e con la mente,anche se col tempo permetterà a Tom di entrare nel suo mondo riservato.
Tom e Webb ci fanno partecipi dei 500 giorni di coppia,si parte dall’ultimo e man mano ci vengono aperte finestre sui giorni che hanno reso felice e triste questa storia,di conseguenza regalando dei sorrisi e dei momenti di tristezza allo spettatore,alcuni momenti ben accompagnati dalla Sweet Disposition dei The Temper Trap.
500 giorni un film piacevole,che da qualsiasi punto lo si veda,che sia femminile o maschile non rimane delusi comunicando con semplicità il concetto di amore e coppia.
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alixx
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mercoledì 16 dicembre 2009
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il film d'amore che mancava
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Bellissima colonna sonora, un film davvero piacevole e innovativo
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gibi3
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mercoledì 16 dicembre 2009
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sofferenza unilaterale
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Il film vuole ,in forma di commedia ,dimostrare la diversa percezione , concezione ed esistenza stessa del sentimento amore attraverso la contrapposizione delle posizioni sincere ,attualmente realistiche e pur sempre romantiche di Tom e Summer , che fortunatamente non si chiude con il solito banale lieto fine o forse lo sarà separatamente per ciascuno dei due potagonisti.Film piacevole accativante anche per l'inconsueto montaggio ed una magnifica musica .
GIBI
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berny
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martedì 15 dicembre 2009
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un film che vorrei vedere più spesso!
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Mi piacerebbe vedere più spesso film come (500) Days of Summer (titolo originale meno banale di quello Italiano, che come succede spesso rimanda al più facile sentimentalismo). Mi piacerebbe perché raramente nello stesso film vengono uniti un soggetto semplice, una sceneggiatura che possiede un buon ritmo e strappa molti sorrisi, una bella colonna sonora, una regia non convenzionale e degli attori meno "plasticosi" del solito. Abituati ormai a vedere commedie dove sono sempre tutti super-belli, super-efficienti, super... si resta quasi stupiti quando gli attori sono stranamente "normali", affrontano i problemi che tutti affrontiamo in un modo che non è poi così distante dal nostro. Ciò che ha reso molto piacevole vedere questo film è la sensibilità che esprime senza diventare pesante e la leggerezza che possiede senza essere stupido.
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Mi piacerebbe vedere più spesso film come (500) Days of Summer (titolo originale meno banale di quello Italiano, che come succede spesso rimanda al più facile sentimentalismo). Mi piacerebbe perché raramente nello stesso film vengono uniti un soggetto semplice, una sceneggiatura che possiede un buon ritmo e strappa molti sorrisi, una bella colonna sonora, una regia non convenzionale e degli attori meno "plasticosi" del solito. Abituati ormai a vedere commedie dove sono sempre tutti super-belli, super-efficienti, super... si resta quasi stupiti quando gli attori sono stranamente "normali", affrontano i problemi che tutti affrontiamo in un modo che non è poi così distante dal nostro. Ciò che ha reso molto piacevole vedere questo film è la sensibilità che esprime senza diventare pesante e la leggerezza che possiede senza essere stupido. Lo consiglio a tutti coloro che non si ritrovano nei più gettonati film "di massa", che cercano un film godibile ma che lasci loro qualcosa. E un lieto fine... alternativo.
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[+] non fa una grinza
(di fabruss)
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macellaiono
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martedì 15 dicembre 2009
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500 giramenti di coglioni
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Il regista puntando tutto sull'estetica rinuncia al tentativo di fare un film degno di essere ricordato, rivelando una notevole superficialità.
Peccato abbia anche cattivo gusto.
Bel colpo.
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hollygoli
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sabato 12 dicembre 2009
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tutto già visto, e meglio, altrove
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Si potrebbe persino insinuare che, tra i vari incidenti di percorso, il film accusa anche una velata, strisciante misoginia: ma insomma, chi diamine è questa Summer-Sole (già l'infedele traduzione italiana del nome allude, goffa e ruffianesca, ad una sorta di "almeno tu nell'universo" a parti rovesciate), quale magico potere possiede una che fa del cuore del povero Tom una braciola, voltata e rivoltata sui carboni ardenti per 500 giorni - quasi due anni, nei quali, si può incidentalmente osservare, la sorellina bimbetta non cresce di mezzo millimetro nè in altezza nè in rotondità femminili - senza svelargli, e svelarci, nulla del suo coinvolgimento emotivo nel loro legame, tanto logorroica nel narrargli di sé manco lui fosse il suo analista quanto assolutamente ermetica, anzi, meglio, laconica, nel definire il loro straccio di relazione?
Ma non è questa inverosimiglianza il difetto principale di 500 giorni insieme.
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Si potrebbe persino insinuare che, tra i vari incidenti di percorso, il film accusa anche una velata, strisciante misoginia: ma insomma, chi diamine è questa Summer-Sole (già l'infedele traduzione italiana del nome allude, goffa e ruffianesca, ad una sorta di "almeno tu nell'universo" a parti rovesciate), quale magico potere possiede una che fa del cuore del povero Tom una braciola, voltata e rivoltata sui carboni ardenti per 500 giorni - quasi due anni, nei quali, si può incidentalmente osservare, la sorellina bimbetta non cresce di mezzo millimetro nè in altezza nè in rotondità femminili - senza svelargli, e svelarci, nulla del suo coinvolgimento emotivo nel loro legame, tanto logorroica nel narrargli di sé manco lui fosse il suo analista quanto assolutamente ermetica, anzi, meglio, laconica, nel definire il loro straccio di relazione?
Ma non è questa inverosimiglianza il difetto principale di 500 giorni insieme. Quello sta, come si è giustamente osservato in altre recensioni presenti, nell'aver voluto assemblare un prodotto hollywoodiano a partire da una miriade di suggestioni e citazioni che, forse proprio per la debolezza intrinseca della storia, non si amalgamano bene tra di loro: lei nemica del matrimonio che alla fine, shockando lui ed il pubblico, damblé, si sposa (situazione già vista mille volte, una per tutte nell'inossidabile "Harry ti presento Sally" dove, assai meglio gestita, diventa il "McGuffin" fondamentale allo snodo narrativo della storia); la macchina dei due, diretti al cinema, che si infila in un tunnel buio (già visto, con esiti di ellissi narrativa ben più efficaci, in "Intrigo internazionale"); la stessa eccentricità "solare" di Summer, che nella sua continua espressione sorridente, nel luccichio ingenuo e malizioso dei suoi occhioni blu sembra evocare, come una brutta copia stanca e scialba, persino la straziante euforia di Holly di "Colazione da Tiffany" (ma qui il paragone si fa davvero eretico e blasfemo!). E poi: accenni al musical; omaggi a vari film illustri, persino a "Settimo sigillo" (addirittura!); imbarazzanti momenti di odiosa voce "off", che dovrebbero ammiccare ai moderni capolavori del cinema satirico-grottesco americano (I Tenembaum, Magnolia, Woody Allen, i fratelli Coen...), ma che nel contesto sembrano messi solo per chiarire i passaggi più incomprensibili, o più frettolosi, della sceneggiatura. Come molti prodotti degli ultimi anni, anche questo dimostra che gli americani non sanno più fare un film: hanno perso il tocco magico, forse non ci credono più nemmeno loro, forse si è rotto quel delicatissimo equilibrio sul filo di lama, che costituiva il vero miracolo hollywoodiano, di pellicole che coniugavano business ed emozione come solo le commedie americane - e non solo quelle, meravigliose, di Capra, Lubitsch, Wilder o Cukor - sapevano tenere, quella capacità di mantenere il pubblico nella "sospensione di incredulità" in vista della "promessa di felicità" insita nella commedia classica USA, che costituisce l'essenza del cinema.
Oggi quell'incantesimo si è rotto. E per quanti ingredienti il regista metta in un film - tutti, forse anche troppi - non è uno chef, e il piatto, sia pure ben presentato, gli viene senza sapore.
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fabruss
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mercoledì 9 dicembre 2009
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una commedia moderna
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finalmente una commedia non volgare e becera, leggera ma intensa, ricca di battute fulminanti e con grande colonna sonora. davvero ben girata, la consiglio vivamente a chi ama le commedie nel vero senso del termine, non alla vanzina.
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