naoto
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giovedì 26 febbraio 2009
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il pregiudizio trova certezza neli indizi?
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Malgrado il film sia ambientato negli anni 60, propone dei contenuti ancora oggi validi, così come sono sempre validi i quesiti: si può avere certezza solo attenedosi a semplici indizi? E poi quanto i pregiudizi portano le persone ad essere certi di fatti che in apparenza risultano essere insignificanti? Il tema principale dunque è l'incapacità di poter valutare la realtà anche quando ogni indizio porta verso una direzione, che è apparentemente chiara, o plausibile. Dopo aver visto il film, tra l'altro girato molto bene, la meditazione che è nata spontaneamente non è quanto forte sia il dubbio nell'attribuire il reato di presunta pedofilia (la storia è cucita in modo che la verità sia ambivalennte) ma quanto la verità si deve basare sempre su prove tangibili e non su supposizioni, sospetti.
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Malgrado il film sia ambientato negli anni 60, propone dei contenuti ancora oggi validi, così come sono sempre validi i quesiti: si può avere certezza solo attenedosi a semplici indizi? E poi quanto i pregiudizi portano le persone ad essere certi di fatti che in apparenza risultano essere insignificanti? Il tema principale dunque è l'incapacità di poter valutare la realtà anche quando ogni indizio porta verso una direzione, che è apparentemente chiara, o plausibile. Dopo aver visto il film, tra l'altro girato molto bene, la meditazione che è nata spontaneamente non è quanto forte sia il dubbio nell'attribuire il reato di presunta pedofilia (la storia è cucita in modo che la verità sia ambivalennte) ma quanto la verità si deve basare sempre su prove tangibili e non su supposizioni, sospetti. Il film forse è da leggere come una critica che non ha tempo sulla verità e sulla realtà che può essere fraintesa, sulle molteplici chiavi di lettura che portano ad intendere un fatto o come un reato o come un insieme di indizi che nono significano proprio nulla.
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merilois
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venerdì 17 aprile 2009
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il grande tormento del dubbio
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Suor Aloysius alla fine del film si mostra tormentata dal dubbio. Lei dice che per lottare contro il male bisogna allontanarsi da Dio. Mentre padre Flynn esprime amore e comprensione per gli alunni della scuola, suor Aloysius è il giudice. Bacchetta i ragazzi in chiesa quando si distraggono, insinua nella giovane suora il sospetto su padre Flynn quale corruttore del ragazzo di colore ed infine tormenta la madre del ragazzo per entrare nell'intimità dei segreti personali e familiari. Questa invadenza è sconvolgente. Padre Flynn se ne va, forse per salvare il futuro del ragazzo o forse perchè l'istinto paterno che prova non venga frainteso. Ad un certo punto il dubbio si insinua anche, apparentemente, in lui.
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Suor Aloysius alla fine del film si mostra tormentata dal dubbio. Lei dice che per lottare contro il male bisogna allontanarsi da Dio. Mentre padre Flynn esprime amore e comprensione per gli alunni della scuola, suor Aloysius è il giudice. Bacchetta i ragazzi in chiesa quando si distraggono, insinua nella giovane suora il sospetto su padre Flynn quale corruttore del ragazzo di colore ed infine tormenta la madre del ragazzo per entrare nell'intimità dei segreti personali e familiari. Questa invadenza è sconvolgente. Padre Flynn se ne va, forse per salvare il futuro del ragazzo o forse perchè l'istinto paterno che prova non venga frainteso. Ad un certo punto il dubbio si insinua anche, apparentemente, in lui. La persona più sconfitta di tutti rimane comunque lei Suor Aloysius / Meryl Streep. Quando si giudicano gli altri ci si innalza, ci si sente Dio. Però siamo umani, quindi fragili esseri con grandi limiti, non ce lo dobbiamo scordare mai. Questo dice in sostanza padre Flynn quando ha un confronto serrato con suor Aloysius. Il confronto/scontro tra i due attori è un capolavoro. I due personaggi vogliono a modo loro il bene del ragazzo. Il prete attraverso il calore umano dell'amicizia, la suora con la chiarezza e la trasparenza che esige vi sia in questo rapporto prete/alunno. Due grandi attori si confrontano. Questo film ci fa vedere come nella chiesa degli anni 60 il prete goda di un livello di autorità e di libertà non permesso alle suore. Vedi la scena dei preti che mangiano carne, bevono vino, fumano, ascoltano la musica in contrasto con il banchetto delle suore lindo e verginale.
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[+] film il dubbio (commento eminem )
(di eminem 1)
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filippo catani
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mercoledì 14 agosto 2013
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un drammatico dubbio
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Bronx 1964. Un parroco dirige con passione la propria parrocchia e la scuola diretta da una integerrima suora che con pugno di ferro guida la stessa e le consorelle. Il parroco si prende amorevolmente cura di tutti i ragazzi ma ha un'attenzione particolare per l'unico alunno di colore. Una giovane suora però nota qualcosa di strano dopo un incontro tra i due e ne parla con la superiora. Tratto da una piece teatrale.
Il film inizia con un sermone del parroco che parla del dubbio giustappento e soprattutto torna sulla tragedia che solo un anno prima aveva sconvolto gli USA con l'assassinio di JFK. Sarà proprio questo dubbio ad essere il filo conduttore di questo intenso film che ci propone lo scontro tra due forti personalità.
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Bronx 1964. Un parroco dirige con passione la propria parrocchia e la scuola diretta da una integerrima suora che con pugno di ferro guida la stessa e le consorelle. Il parroco si prende amorevolmente cura di tutti i ragazzi ma ha un'attenzione particolare per l'unico alunno di colore. Una giovane suora però nota qualcosa di strano dopo un incontro tra i due e ne parla con la superiora. Tratto da una piece teatrale.
Il film inizia con un sermone del parroco che parla del dubbio giustappento e soprattutto torna sulla tragedia che solo un anno prima aveva sconvolto gli USA con l'assassinio di JFK. Sarà proprio questo dubbio ad essere il filo conduttore di questo intenso film che ci propone lo scontro tra due forti personalità. Da una parte il prete interpretato da Seymour Hoffman che con decisione vuole portare avanti una riforma della Chiesa e della parrocchia per renderle più vicine ai giovani e alle famiglie: andare in campeggio, suonare musica secolare per esempio. Dall'altra parte troverà una suora, la Streep, intransigente e tradizionalista che addirittura si rifiuta di mettere lo zucchero nel thè (bellissimo a proposito lo scambio di battute tra i due) e odia qualsiasi cosa che sia diversa dal solito addirittura arrivando a prendersela con il vento. Il caso scoppia su segnalazione della mansueta e ingenua giovane suora (Amy Adams bravissima). Ed è però altrettanto forte il momento in cui la madre del bimbo di colore e la suora si confrontano; ne viene fuori un terribile ritratto familiare con un padre padrone che non accetta il figlio e con la madre che è disposta a perdonare tutto all'unica persona oltre lei che mostra affetto per il figlio e cioè il parroco. Insomma un film molto forte che tocca un nervo scoperto quello della pedofilia all'interno del mondo cattolico che è stato per troppo tempo volutamente ignorato. Quelle del parroco però erano legittime attenzioni a un ragazzo in difficoltà o qualcosa di più e di peggio? Ecco il dubbio che attanaglia la suora e anche il pubblico.
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maurizio
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sabato 7 febbraio 2009
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eccezzionale
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sceneggiatura veramente coinvolgente mai banale mai retorica e trattasi di un'argomento delicattissomo come la pedofilia.ebbene il mio dubbio era se vedere o no questo film.ma a mano che scorreva la visione mi sono reso conto di essere di fronte ad uno dei film piu' belli che io abbia visto ultimamente,meryl streep eccezzionale ogni ruga del suo viso ogni sorriso del suo volto mi hanno stregato.per non parlare di hoffman nella parte di padre flynn.i suoi sermoni domenicali sono veramente un toccasana per lo spirito e la mente.comunque il mio dubbio lo risolto trovando in padre flynn un tentativo di rinnovamento della chiesa si parla degli sessanta forse gli hanni piu' difficili che l'america abbia vissuto.
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sceneggiatura veramente coinvolgente mai banale mai retorica e trattasi di un'argomento delicattissomo come la pedofilia.ebbene il mio dubbio era se vedere o no questo film.ma a mano che scorreva la visione mi sono reso conto di essere di fronte ad uno dei film piu' belli che io abbia visto ultimamente,meryl streep eccezzionale ogni ruga del suo viso ogni sorriso del suo volto mi hanno stregato.per non parlare di hoffman nella parte di padre flynn.i suoi sermoni domenicali sono veramente un toccasana per lo spirito e la mente.comunque il mio dubbio lo risolto trovando in padre flynn un tentativo di rinnovamento della chiesa si parla degli sessanta forse gli hanni piu' difficili che l'america abbia vissuto.quindi assolvo in pieno padre flynn.per me veramente uno splendido film.
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(di orsofelice)
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jack the rabbit
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sabato 31 gennaio 2009
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colpevole o non colpevole, questo è... il dubbio!
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La vicenda, ambientata nel 1964 in una chiesa parrocchiale del Bronx, racconta dell'accusa di "attenzioni particolari" verso uno studente di colore mossa da suor Aloysious (Meryl Streep) contro padre Flynn (Philip Seymour Hoffman). Lo script è l'ottimo adattamento di una piece teatrale dello stesso regista John Patrick Shanley e, al contrario di quel che si potrebbe pensare, non presenta alcuna staticità, pesantezza o verbosità tale da causare noia. Il film dura un'ora e quaranta minuti, ma sembrano solo quaranta minuti, massimo sessanta. Scorre che è un piacere fino alla fine, la quale, una volta giunta, ti fa esclamare: "Già finito?". Non tanto per la conclusione, ma proprio perchè ti stupisci di come sia passato in fretta il tempo.
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La vicenda, ambientata nel 1964 in una chiesa parrocchiale del Bronx, racconta dell'accusa di "attenzioni particolari" verso uno studente di colore mossa da suor Aloysious (Meryl Streep) contro padre Flynn (Philip Seymour Hoffman). Lo script è l'ottimo adattamento di una piece teatrale dello stesso regista John Patrick Shanley e, al contrario di quel che si potrebbe pensare, non presenta alcuna staticità, pesantezza o verbosità tale da causare noia. Il film dura un'ora e quaranta minuti, ma sembrano solo quaranta minuti, massimo sessanta. Scorre che è un piacere fino alla fine, la quale, una volta giunta, ti fa esclamare: "Già finito?". Non tanto per la conclusione, ma proprio perchè ti stupisci di come sia passato in fretta il tempo. Nel corso della narrazione viene alimentato il dubbio del titolo e non mi sembra proprio il caso di scioglierlo ora, altrimenti rovinerei la visione a chi il film deve ancora vederlo. Straordinari gli attori principali, i già citati Meryl Streep e Philip Seymour Hoffman, ma anche Amy Adams, tutti nominati per l'Oscar. Onore e gloria a Viola Davis (madre del ragazzo vittima di abusi) che, con pochi minuti di video, ha portato a casa una nomination tra le migliori non protagoniste. I duetti Aloysious-Flynn sono ipnotici, ti lasciano a bocca aperta da quanto sono bravi. Oltre al dubbio, l'essenza del film, un altro tema importante è l'opposizione tra progresso, rappresentato da padre Flynn, e tradizione, suor Aloysious, nel mondo ecclesiastico. Volendo trovare per forza un elemento negativo si potrebbe citare qualche inquadratura inclinata senza motivo. Probabilmente nate per distaccarsi da uno specifico teatrale, in alcuni casi non avevano proprio senso.
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[+] esatto
(di meryl)
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paolo manara
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mercoledì 4 febbraio 2009
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il dubbio dell'incoerenza
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Poche volte sono uscito dal cinema con una delusione così grande. La pellicola parte e procede ad altissimo livello grazie soprattutto all'interpretazione magistrale di Meryl Streep e Philip Seymour Hoffman, ma si conclude con un epilogo altamente incoerente. Non avendo avuto la fortuna di assistere alla piece teatrale non posso sapere se la colpa di questo insuccesso sia da attribuire ad una trasposizione cinematografica difficile. Certo è che dopo aver visto per due ore suor Aloysious lottare con la certezza delle nefandezze commesse da padre Flynn non ti aspetti nel finale un dubbio cosi forte da portare alle lacrime, totalmente incoerente con il resto della sceneggiatura che contrapponeva la figura ambigua di padre Flynn, appositamente disegnata per insinuare il dubbio, alla figura fermamente accusatoria di suor Aloysious.
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marko morciano
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lunedì 23 gennaio 2012
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un film piuttosto "dubbioso" e senza senso
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Una scuola privata, gli alunni, le suore, un prete ed un ragazzino di colore.
Un film curato sin troppo nei dettagli: inquadrature, costumi, attori, doppiaggio, scene, ma dimenticando un dettaglio piuttosto importante, e cioè, il senso della storia. Viene lasciato tutto nel dubbio, nel vero senso del termine che si rifà al titolo; è tutto troppo tra le righe, i dialoghi rimangono molto vaghi, poco espliciti; la storia è monotona e ruota intorno ad un argomento che non viene mai esplicitamente tirato fuori, come se fosse una parola tabù.
Alcune reazioni dei personaggi non sono giustificate poiché fanno apparire i profili dei vari personaggi con uno spessore "esagerato", quasi, fuori tema; emerge subito il personaggio della straordinaria Meryl Streep che interpreta la superiora/preside un po' "frustrata", con un carattere sopra le righe e non ben inquadrato.
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Una scuola privata, gli alunni, le suore, un prete ed un ragazzino di colore.
Un film curato sin troppo nei dettagli: inquadrature, costumi, attori, doppiaggio, scene, ma dimenticando un dettaglio piuttosto importante, e cioè, il senso della storia. Viene lasciato tutto nel dubbio, nel vero senso del termine che si rifà al titolo; è tutto troppo tra le righe, i dialoghi rimangono molto vaghi, poco espliciti; la storia è monotona e ruota intorno ad un argomento che non viene mai esplicitamente tirato fuori, come se fosse una parola tabù.
Alcune reazioni dei personaggi non sono giustificate poiché fanno apparire i profili dei vari personaggi con uno spessore "esagerato", quasi, fuori tema; emerge subito il personaggio della straordinaria Meryl Streep che interpreta la superiora/preside un po' "frustrata", con un carattere sopra le righe e non ben inquadrato.
Il tutto si conclude con un finale che lascia, ancora una volta, nel dubbio.
Personalmente lo reputerei un "filmetto" che, nel complesso, non raggiunge nemmeno la sufficienza. Voto: 5 e mezzo.
Ribadendo il fatto che è sempre e comunque un gusto personale e assolutamente soggettivo.
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giorgio
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giovedì 5 febbraio 2009
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troppi dubbi
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E’ il classico film che mentre lo guardi ti sembra che stia affrontando una miriade di argomenti e alla fine ti accorgi che non ha detto assolutamente nulla. La chiesa vecchia e bigotta contro una più moderna visione del rapporto con i fedeli, manco pensarlo! Il problema della pedofilia all’interno della chiesa? Neanche a parlarne! Il sistema dell’insegnamento rigido e disumano o flessibile e benevolo? Neanche questo! Una critica alla forma ipocrita e confessionale della chiesa con la caduta nel pettegolezzo di cui si parla in uno dei sermoni? Ma per favore! Non si prende neanche posizione sul fatto che nel dubbio (il titolo è in tutte le scelte) è preferibile allontanare un sacerdote e possibilmente senza rimandarlo in un'altra diocesi.
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E’ il classico film che mentre lo guardi ti sembra che stia affrontando una miriade di argomenti e alla fine ti accorgi che non ha detto assolutamente nulla. La chiesa vecchia e bigotta contro una più moderna visione del rapporto con i fedeli, manco pensarlo! Il problema della pedofilia all’interno della chiesa? Neanche a parlarne! Il sistema dell’insegnamento rigido e disumano o flessibile e benevolo? Neanche questo! Una critica alla forma ipocrita e confessionale della chiesa con la caduta nel pettegolezzo di cui si parla in uno dei sermoni? Ma per favore! Non si prende neanche posizione sul fatto che nel dubbio (il titolo è in tutte le scelte) è preferibile allontanare un sacerdote e possibilmente senza rimandarlo in un'altra diocesi. Insomma le smorfie di una Meryl Streep che cerca di caratterizzare la ferrea Preside (non mi è piaciuta e credo che sia la prima volta, la sua interpretazione, ma non per sua colpa), lo sguardo sempre pieno di lacrime di un’indecisa e ingenua sorella James interpretata da Amy Adams che diventa un personaggio fondamentale, oltre a Philip Seymour Hoffman che è l’unico che riesce a dare un certo spessore all’interpretazione di Padre Flynn (il prete sospettato di pedofilia) e che lascia il dubbio sulla sua natura, non bastano per rendere interessante un film. Ciò poi che non è assolutamente accettabile è che per non affrontare l’argomento della pedofilia si dia per scontato che un bambino di dodici anni sia già un omosessuale conclamato, cercando con ciò di ammorbidire il fatto che in ogni caso si tratterebbe di un bambino. Se una bambina di dodici anni che è predisposta ad avere rapporti sessuali (è nella natura delle cose) viene insidiata da un maggiorenne resterebbe sempre un atto di pedofilia, ecco il film neanche in questo è stato chiaro! Se debbo essere onesto penso che l’unica cosa che il film riesce a dirci, probabilmente involontariamente, è di non mandare i figli nelle scuole cattoliche, o almeno in quelle degli USA degli anni 60!
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[+] l'argomento è uno solo
(di mary)
[ - ] l'argomento è uno solo
[+] se non ti ha detto nulla
(di bruna)
[ - ] se non ti ha detto nulla
[+] mi sembri un pò confuso
(di fededopìa)
[ - ] mi sembri un pò confuso
[+] brava mary!
(di gg)
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