critichetti
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lunedì 16 luglio 2012
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zzzzzzzzzzzz
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Ma veramente gli americani sono rimasti terrorizzati da questo film?no perchè più che un film è una lunga ninnannanna...a parte il fatto che ci sono solo 2 personaggi(più brevi camei di altre persone ),che sono una studentessa e un commerciante di giorno che abitano in una megavilla con piscina e guidano una supermacchina(come sia possibile non si sa),ma oltre al fatto che la trama sa di già visto,di horror succede ben poco e quel poco che succede è reso da schifo...io mi chiedo come la gente abbia potuto spaventarsi con questa stupidaggine...io veramente con questo film non sono neanche riuscito a ridere...ti fa dormire e basta...probabilmente hanno avuto un budget basso(per quanto ne so,15000 dollari,praticamente niente,anche se c'è stata gente che con molto meno ha fatto molto meglio)perchè sono partiti da almeno 70 milioni da dividere tra gente comune e gente famosa perchè parlasse bene di questo film o facesse finta di spaventarsi e poi gli è rimasto ben poco.
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Ma veramente gli americani sono rimasti terrorizzati da questo film?no perchè più che un film è una lunga ninnannanna...a parte il fatto che ci sono solo 2 personaggi(più brevi camei di altre persone ),che sono una studentessa e un commerciante di giorno che abitano in una megavilla con piscina e guidano una supermacchina(come sia possibile non si sa),ma oltre al fatto che la trama sa di già visto,di horror succede ben poco e quel poco che succede è reso da schifo...io mi chiedo come la gente abbia potuto spaventarsi con questa stupidaggine...io veramente con questo film non sono neanche riuscito a ridere...ti fa dormire e basta...probabilmente hanno avuto un budget basso(per quanto ne so,15000 dollari,praticamente niente,anche se c'è stata gente che con molto meno ha fatto molto meglio)perchè sono partiti da almeno 70 milioni da dividere tra gente comune e gente famosa perchè parlasse bene di questo film o facesse finta di spaventarsi e poi gli è rimasto ben poco...è l'unica spiegazione plausibile
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(di mrmarasma)
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killbillvol2
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lunedì 14 maggio 2012
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paranormal activity
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Film horror a bassissimo costo, è divenuto un piccolo cult, senza apparente motivo: la storia è già fritta e rifritta, le interpretazioni non sono delle migliori, ed è uno dei più brutti film di paura degli ultimi anni. Una giovane coppia compra una telecamera per sorvegliare la casa, che credono sia infestata da un demone che perseguita la ragazza fin da bambina. Dopo il primo quarto d'ora interessante e con atmosfera, il ritmo cala subito, diventando un film ripetitivo, noioso, che imperversa per ben ottanta minuti. I protagonisti sembrano due idioti che fanno delle cose ancora più idiote, tenendo sempre in mano una cinepresa per riprendere i cosidetti fenomeni paranormali.
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Film horror a bassissimo costo, è divenuto un piccolo cult, senza apparente motivo: la storia è già fritta e rifritta, le interpretazioni non sono delle migliori, ed è uno dei più brutti film di paura degli ultimi anni. Una giovane coppia compra una telecamera per sorvegliare la casa, che credono sia infestata da un demone che perseguita la ragazza fin da bambina. Dopo il primo quarto d'ora interessante e con atmosfera, il ritmo cala subito, diventando un film ripetitivo, noioso, che imperversa per ben ottanta minuti. I protagonisti sembrano due idioti che fanno delle cose ancora più idiote, tenendo sempre in mano una cinepresa per riprendere i cosidetti fenomeni paranormali. La tecnica del found footage era già stata utilizzata qualche anno prima nel film [REC], che è uno degli horror più riusciti da parecchio tempo. Si dice che fu girato nella casa del regista, per problemi diproduzione. L'unico vero merito di questo film è stato l'intelligente distribuzione: oltre ad essere vietato (!!) in parecchi paesi, i distributori hanno messo in circolazione la voce che dei ragazzi erano morti d'infarto mentre guardavano il film, cosa assolutamente non vera. Per finire, questo è un film che non spaventa, nè crea tensione, è soltanto una macchina da presa fissa su un letto matrimoniale, che ogni tanto inquadra una porta che sbatte...l'unica, vera, attività paranormale, in questo film, è il sonno.
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gadoraid
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mercoledì 10 febbraio 2010
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la paura costa poco !
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Recensione: Paranormal activity è un film decisamente interessante e che funziona. Funziona dove The Blair Witch Project e Cloverfield (tanto per citarne due ma potremo inserire in questo filone anche lo stesso Distric 9) hanno parzialmente fallito in quanto troppo poco ordinari da renderli comunque non realistici, troppo lontani dai meccanismi della quotidianità. In questo caso invece il documentario si trasforma in un film che non sembra un film di fiction ma qualcosa di più: qui il pubblico, nel contesto della visione, puo’ effettivamente avere l'illusione che quel che sta vedendo sullo schermo sia veramente possibile e plausibile. Al di là delle leggende metropolitane create (forse ?) ad hoc sulla genesi del film, il regista Oren Peli, qui alla sua opera d’esordio, dimostra di conoscere bene i meccanismi della paura (spendendo poco !).
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Recensione: Paranormal activity è un film decisamente interessante e che funziona. Funziona dove The Blair Witch Project e Cloverfield (tanto per citarne due ma potremo inserire in questo filone anche lo stesso Distric 9) hanno parzialmente fallito in quanto troppo poco ordinari da renderli comunque non realistici, troppo lontani dai meccanismi della quotidianità. In questo caso invece il documentario si trasforma in un film che non sembra un film di fiction ma qualcosa di più: qui il pubblico, nel contesto della visione, puo’ effettivamente avere l'illusione che quel che sta vedendo sullo schermo sia veramente possibile e plausibile. Al di là delle leggende metropolitane create (forse ?) ad hoc sulla genesi del film, il regista Oren Peli, qui alla sua opera d’esordio, dimostra di conoscere bene i meccanismi della paura (spendendo poco !). La storia narrata vuole essere “vera”, vuole raccontare il “solito” fatto realmente accaduto (e questo comunque fa parte già del vero / finto / verosimile che ti coinvolge comunque di più ). La coppia protagonista è ordinaria..petulante a tratti …verosimilmente americana…(e questo può già far paura !!), le cose più spaventose accadono fuori dall'inquadratura della camera da letto, fuori scena, al buio. L’ambiente utilizzato non scomoda alberghi con chilometrici corridoi, né case e/o castelli maleodoranti e fatiscenti ai confini di un bosco, ma è un banalissimo alloggetto su due piani, ordinato, modernamente arredato dove trionfano la Tv al plasma e comodissimi divani (e dove protagonista assoluta diventa poi la scala che collega i due ambienti). Ambienti quindi molto simili a quelli della nostra vita quotidiana. Non mancano stereotipi come la vecchia foto, la botola che da’ sul solaio, il falso filmato in bianco e nero trovato su internet con esorcismo e esorcizzata (veramente spaventosa), lo studioso che “sente” e scappa, il lampadario che volteggia, l’alito di vento che muove la pianta ecc. Non vi è colonna sonora ma i pochi effetti sonori sono terribilmente adatti allo scopo. L'entità misteriosa che ossessiona la vita di Katie, la protagonista, pertanto non si vede, si possono vedere le sue impronte, la sua ombra sulla porta, i suoi passi, il suo rumore..ma non la vedi mai ..l’aspetti al varco in un crescendo di situazioni sempre più “paurose”. Il finale girato dal regista, sempre a parere di chi scrive, ti lascia decisamente più shoccato, mentre quello proposto nella maggior parte delle programmazioni in sala è forse più cinematografico (è stato proposto da Steven Spielberg) ma sicuramente pecca di originalità anche se ti "colpisce" dritto agli occhi(vedere per credere). In complesso quindi un buon film, intelligentemente realizzato senza orgie di effetti speciali troppo speciali. Rivedetelo a casa soli e al buio e poi sentirete quanti rumori sconosciuti e paranormali possano nascondersi nei vostri quotidiani amati ambienti ! Ah…dimenticavo..gli incassi generati dalla pellicola..semplicemente da paura !! [-]
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[+] senza che ti offendi ma te lo devo proprio dire
(di jennyx)
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pietro berti
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sabato 5 dicembre 2009
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alta tensione
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Un film di Oren Peli. Con Katie Featherston, Micah Sloat, Mark Fredrichs, Ambientazione 2006. Genere: ipnotico/horror . Voto alto. Film a bassissimo costo che ha sbancato i botteghini della California. DA VEDERE ASSOLUTAMENTE. Numero di interpreti tre, di cui una coppia sposata ed un esperto in spiritismo. Basato su una storia realmente accaduta e documentata dalla polizia del posto che ha fatto i rilievi. E’ un film che seguìto attentamente riesce a fare paura; e … detto da un amante del genere … Il film si svolge integralmente ed esclusivamente all’interno dell’abitazione dei due coniugi e la maggior parte delle scene rilevanti si svolge nella loro camera da letto. E’ assolutamente necessario che questo film venga proiettato in Italia data l’importanza degli studi scientifici che la polizia fece svolgere nel luogo in cui si sono svolti tutti i fenomeni che vengono riportati minuziosamente nel film anche in seguito al fatto che la coppia aveva deciso di riprendere con la telecamera portatile tutto quello che avveniva nella camera da letto durante la notte.
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Un film di Oren Peli. Con Katie Featherston, Micah Sloat, Mark Fredrichs, Ambientazione 2006. Genere: ipnotico/horror . Voto alto. Film a bassissimo costo che ha sbancato i botteghini della California. DA VEDERE ASSOLUTAMENTE. Numero di interpreti tre, di cui una coppia sposata ed un esperto in spiritismo. Basato su una storia realmente accaduta e documentata dalla polizia del posto che ha fatto i rilievi. E’ un film che seguìto attentamente riesce a fare paura; e … detto da un amante del genere … Il film si svolge integralmente ed esclusivamente all’interno dell’abitazione dei due coniugi e la maggior parte delle scene rilevanti si svolge nella loro camera da letto. E’ assolutamente necessario che questo film venga proiettato in Italia data l’importanza degli studi scientifici che la polizia fece svolgere nel luogo in cui si sono svolti tutti i fenomeni che vengono riportati minuziosamente nel film anche in seguito al fatto che la coppia aveva deciso di riprendere con la telecamera portatile tutto quello che avveniva nella camera da letto durante la notte. Il regista si è attenuto rigorosamente ai fatti storici con una narrativa da cronista: dunque, nulla aggiunge e nulla toglie alla storia che è agghiacciante e terrificante in sé per come è accaduta e per come è stata documentata. FILM AD ALTA TENSIONE
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alespiri
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mercoledì 10 febbraio 2010
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soli nell'incubo della normalità
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Oren Peli, registra israeliano trasferitosi in America come programmatore di videogiochi, s’inventa regista nel 2007; dirige e produce questa pellicola che ne dimostra il talento a scapito di una sceneggiatura decisamente non originale nel contenuto.
E’ la storia, di spunto “vagamente” autobiografico, di due ragazzi californiani, Micah e Katie. Insieme da tre anni, alla vigilia di una improbabile convivenza, lei gli rivela di essere perseguitata da un entità demoniaca dall’età di otto anni. Lui, razionale quanto incosciente, decide di filmare tutti i momenti vissuti nella nuova casa per documentarne l’accaduto. Soprattutto di notte.
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Oren Peli, registra israeliano trasferitosi in America come programmatore di videogiochi, s’inventa regista nel 2007; dirige e produce questa pellicola che ne dimostra il talento a scapito di una sceneggiatura decisamente non originale nel contenuto.
E’ la storia, di spunto “vagamente” autobiografico, di due ragazzi californiani, Micah e Katie. Insieme da tre anni, alla vigilia di una improbabile convivenza, lei gli rivela di essere perseguitata da un entità demoniaca dall’età di otto anni. Lui, razionale quanto incosciente, decide di filmare tutti i momenti vissuti nella nuova casa per documentarne l’accaduto. Soprattutto di notte. Una casa normale, come quelle in cui viviamo tutti, dove ombre e luci proiettano gli stessi brividi.
I fenomeni gradualmente s’insinuano nella serenità e nella forza della loro complicità, fino a renderli soli e senza speranza, prigionieri di un incubo.
Come esordio e con un budget di 15000 euro non si poteva fare di meglio. Nel film si entra come dal buco di una serratura e, con il fascino indiscreto e voyeristico che da il mistero, non ci stacca più da li fino alla fine, come da una finestra sul cortile di Hitchcockiana memoria.
Il taglio è quello della telecamera “a spalla” con movimenti a volte vorticosi, che trascinano nella verità che il film riesce a far vivere. Stile non nuovo di cui è capostipite The Blair witch project, cui hanno fatto seguito Cloverfield, Rec ed altri. Qui gli elementi però sono veramente pochi: una camera da letto a cui si accede da una scala, una porta a fianco aperta che da nel buio, in un corridoio. Poi ombre, rumori sinistri che, anche quando la telecamera resta immobile, appoggiata su un ripiano, riescono a trasmettere quella tensione crescente del “visto e non visto” che rende piacevolmente inquieti gli amanti del genere.
Aspettiamo Oren alla prova d’appello con “Area 51”, in uscita quest’anno, con ben altri budget.
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(di alespiri)
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