fabio1957
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venerdì 7 agosto 2015
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poco horror
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La produzione di film horror, come quella di guerra o di fantascienza è decisamente cospicua.La gente vuove avere paura in sala ,dicono gli esperti, per esorcizzare le paure reali della vita vera.In questo filone s'inseriscono i film dove non succede niente,non si vede niente, ma l'attesa stessa provoca paura.Ovviamente per fare un film così bastano quattro soldi e due o tre attori,anche dilettanti e il gioco è fatto.Così questo Paranormal activity è diventato il film rivelazione del 2010 con tanto di sequel.Ora la formula come detto è semplice, ma gli effetti possono essere efficaci su un pubblico ingenuo e giovane.I veterani del genere come il sottoscritto , divoratore di libri e film horror da decenni trovano questa pellicola insuls
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La produzione di film horror, come quella di guerra o di fantascienza è decisamente cospicua.La gente vuove avere paura in sala ,dicono gli esperti, per esorcizzare le paure reali della vita vera.In questo filone s'inseriscono i film dove non succede niente,non si vede niente, ma l'attesa stessa provoca paura.Ovviamente per fare un film così bastano quattro soldi e due o tre attori,anche dilettanti e il gioco è fatto.Così questo Paranormal activity è diventato il film rivelazione del 2010 con tanto di sequel.Ora la formula come detto è semplice, ma gli effetti possono essere efficaci su un pubblico ingenuo e giovane.I veterani del genere come il sottoscritto , divoratore di libri e film horror da decenni trovano questa pellicola insulsa
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francis metal
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mercoledì 23 novembre 2016
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lo stile amatoriale è ok, il resto è piattissimo
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Dal punto di vista tecnico il film soddisfa esattamente ciò che vuole fare, cioè qualcosa che fosse il più possibile simile a delle vere e proprie riprese amatoriali per cercare di catturare le attività. La recitazione è credibile, la fotografia è adatta, la recitazione, soprattutto se consideriamo che sono ragazzi presi dalla strada, o quasi, alla prima esperienza, che stavano in parte improvvisando, è decisamente azzeccata, il budjet era bassissimo ed è notevole quello che è stato fatto con solo 15000 dollari, ma la storia santo cielo non dice proprio nulla, non c'è tensione, non c'è significato, non ci sono messaggi da dare al pubblico, non c'è tensione, non c'è paura, non c'è suspance, ecc.
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Dal punto di vista tecnico il film soddisfa esattamente ciò che vuole fare, cioè qualcosa che fosse il più possibile simile a delle vere e proprie riprese amatoriali per cercare di catturare le attività. La recitazione è credibile, la fotografia è adatta, la recitazione, soprattutto se consideriamo che sono ragazzi presi dalla strada, o quasi, alla prima esperienza, che stavano in parte improvvisando, è decisamente azzeccata, il budjet era bassissimo ed è notevole quello che è stato fatto con solo 15000 dollari, ma la storia santo cielo non dice proprio nulla, non c'è tensione, non c'è significato, non ci sono messaggi da dare al pubblico, non c'è tensione, non c'è paura, non c'è suspance, ecc... i tre finali sono uno più stupido dell'altro, soprattutto quello dove ci sono i due jumpscare, anche se è l'unico momento del film con un bricolo di tensione. Lo consiglierei solo perché la ragazza è carina, ma capirai, la possiamo cercare anche su google
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dandy
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venerdì 20 ottobre 2023
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ruffianeria paranormale.
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Come "The Blair Witch Project" un altro found footage che a fronte di un budget irrisorio(15000 dollari)ha ottenuto un successone in tutto il mondo complice la classica campagna di marketing furbona con annessa bufala(pare si fosse sparsa la voce che negli USA uno spettatore fosse addirittura morto durante la visione)e anche una certa dose di fortuna visto che è riuscito ad attirare l'attenzione di Spielberg.Cui si devono certi tagli e la scelta del finale corrente.Una certa efficacia è innegabile,ma più per il lento e inesorabile crollo del rapporto tra i protagonisti(dove lui si dimostra da subito come un mezzo idiota allupato e insofferente interessato solo a riprendere)che per il fattore demoniaco.
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Come "The Blair Witch Project" un altro found footage che a fronte di un budget irrisorio(15000 dollari)ha ottenuto un successone in tutto il mondo complice la classica campagna di marketing furbona con annessa bufala(pare si fosse sparsa la voce che negli USA uno spettatore fosse addirittura morto durante la visione)e anche una certa dose di fortuna visto che è riuscito ad attirare l'attenzione di Spielberg.Cui si devono certi tagli e la scelta del finale corrente.Una certa efficacia è innegabile,ma più per il lento e inesorabile crollo del rapporto tra i protagonisti(dove lui si dimostra da subito come un mezzo idiota allupato e insofferente interessato solo a riprendere)che per il fattore demoniaco.Anzi questo si rivela il punto più debole del film in quanto finisce per banalizzare ampiamente il tutto e ad affossare quell'inquietudine ed ambiguità presenti finchè non c'è spiegazione per ciò che accade.Ed è strano per non dire inspiegabile che proprio Spielberg abbia optato per questa soluzione mentre il finale originale era assai più azzeccato e meno chiaro(ce n'è anche un terzo simile ma più truce).Sia quel che sia,proprio come "TBWP",nulla più che un prodottino decoroso e ampiamente sopravvalutato per l'ingiustificata fortuna commerciale.Puntuale stuolo di seguiti(5 ufficiali e due spin-off).
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teo '93
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giovedì 18 marzo 2010
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quando l'horror è "fatto in casa"...
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Katie e Micah sono una giovane coppia che va a vivere in uno spazioso appartamento nella periferia di San Diego. Katie però è perseguitata sin da bambina da uno spirito maligno che sembra seguirla ovunque vada. Per far luce sul mistero, Micah decide di riprendere con una telecamera tutti i momenti della loro vita domestica, tenendola accesa persino di notte. Le sue attenzioni si riveleranno determinanti, anche perché proprio di notte sembrano verificarsi gli episodi più anomali e inquietanti. La situazione precipita, persino l’esperto che avevano contattato si rivela incapace di risolvere la situazione. L’incedere sempre più frequente di queste “attività paranormali” spingerà Katie e Micah sul fondo di una depressione senza uscita, finchè una notte lo spirito deciderà di manifestare le sue intenzioni…Costellata di provocatorie trovate pubblicitarie, l’uscita di “Paranormal activity” non può non destare una sana e legittima curiosità.
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Katie e Micah sono una giovane coppia che va a vivere in uno spazioso appartamento nella periferia di San Diego. Katie però è perseguitata sin da bambina da uno spirito maligno che sembra seguirla ovunque vada. Per far luce sul mistero, Micah decide di riprendere con una telecamera tutti i momenti della loro vita domestica, tenendola accesa persino di notte. Le sue attenzioni si riveleranno determinanti, anche perché proprio di notte sembrano verificarsi gli episodi più anomali e inquietanti. La situazione precipita, persino l’esperto che avevano contattato si rivela incapace di risolvere la situazione. L’incedere sempre più frequente di queste “attività paranormali” spingerà Katie e Micah sul fondo di una depressione senza uscita, finchè una notte lo spirito deciderà di manifestare le sue intenzioni…Costellata di provocatorie trovate pubblicitarie, l’uscita di “Paranormal activity” non può non destare una sana e legittima curiosità. Curiosità che, se non proprio compensata da “boccate” di horror puro e trascinante (come era successo per esempio col bellissimo “Rec”), è indotta da dati oggettivamente sorprendenti (soli quindicimila dollari di budget, una sola settimana di lavorazione), segni di un cinema indipendente che finisce per creare negli spettatori una sorta di “attrazione pandemica” verso la fenomenologia di cui il film è portavoce. Fenomenologia questa legata a una tendenza tipica degli ultimi anni, secondo la quale uno spettacolo può essere “gustato” maggiormente se lo spettatore è messo nelle condizioni di entrare a far parte dell’intimità della situazione e dei personaggi, immedesimandosi così a pieno nelle loro (dis)avventure. L’idea di filmare il tutto con una telecamera amatoriale è creativa e particolarmente coinvolgente. “Paranormal activity”, infatti, va apprezzato per la sua struttura incalzante e intensa, ma nel preparare la tensione il regista Oren Peli non è riuscito a culminare il tutto con veri impatti orrorifici, disperdendo la paura e rivelando quanto le numerose trovate pubblicitarie (“Non riuscirete più a dormire”, “Il film che ha terrorizzato l’America”) fossero terribilmente vacue.
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simone 75
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venerdì 12 febbraio 2010
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l'idea della paura
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La situazione è piuttosto semplice. Ci sono una giovane coppia, una grande casa, ed una telecamera amatoriale che osserva degli strani fenomeni che avvengono, prevalentemente di notte, all’interno della casa stessa. Non siamo di fronte a un capolavoro, o ad un prodotto innovativo, ma questo film ingenera indubbiamente angoscia, creando uno stato di crescente tensione, senza il supporto di qualsivoglia effetto visivo, senza la necessità di quei montaggi ossessivi che spopolano oggigiorno.
E’ un film che lavora ai fianchi lo spettatore, che si insinua tra le maglie più vulnerabili della percezione, perché tratta il tema della paura in modo semplice, analizzandola in sé, approfondendone gli aspetti più ancestrali, dato che ciò che più spaventa è ciò che non possiamo vedere, o comprendere, è quel che non si può qualificare o quantificare.
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La situazione è piuttosto semplice. Ci sono una giovane coppia, una grande casa, ed una telecamera amatoriale che osserva degli strani fenomeni che avvengono, prevalentemente di notte, all’interno della casa stessa. Non siamo di fronte a un capolavoro, o ad un prodotto innovativo, ma questo film ingenera indubbiamente angoscia, creando uno stato di crescente tensione, senza il supporto di qualsivoglia effetto visivo, senza la necessità di quei montaggi ossessivi che spopolano oggigiorno.
E’ un film che lavora ai fianchi lo spettatore, che si insinua tra le maglie più vulnerabili della percezione, perché tratta il tema della paura in modo semplice, analizzandola in sé, approfondendone gli aspetti più ancestrali, dato che ciò che più spaventa è ciò che non possiamo vedere, o comprendere, è quel che non si può qualificare o quantificare.
Paranormal activity si infila sotto pelle, lasciando strascichi nei soggetti più recettivi o più impressionabili; è un film in cui vince l’idea di una paura che ci riporta all’infanzia, che svela come nulla sia più terrificante di uno scricchiolio nel buio.
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[+] paura fittizia
(di ricky1967)
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dogen
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sabato 30 gennaio 2010
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che angoscia...
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Arriva nelle sale il 5 febbraio la creatura prodigio di Oran Peli. Costato 15.000 dollari, ne ha incassati, solo negli Stati Uniti, più di 100 milioni.
Girato in una sola settimana, realizzato con una telecamera ad alta definizione, Paranormal Activity si incardina nel genere iniziato da The Blair Witch Project, del finto documentario. La Paramount ha organizzato una campagna pubblicitaria che ha previsto, per il 25 settembre, una proiezione di questo film in soluzione unica, a mezzanotte, in sole 12 sale.
Successivamente, attraverso il web, sono state raccolte le richieste di visione da parte di altre città degli States. Al raggiungimento di un milione di richieste, il film è stato distribuito a livello nazionale.
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Arriva nelle sale il 5 febbraio la creatura prodigio di Oran Peli. Costato 15.000 dollari, ne ha incassati, solo negli Stati Uniti, più di 100 milioni.
Girato in una sola settimana, realizzato con una telecamera ad alta definizione, Paranormal Activity si incardina nel genere iniziato da The Blair Witch Project, del finto documentario. La Paramount ha organizzato una campagna pubblicitaria che ha previsto, per il 25 settembre, una proiezione di questo film in soluzione unica, a mezzanotte, in sole 12 sale.
Successivamente, attraverso il web, sono state raccolte le richieste di visione da parte di altre città degli States. Al raggiungimento di un milione di richieste, il film è stato distribuito a livello nazionale.
Girato interamente all’interno di una casa, Paranormal activity è incentrato sulla vita domestica di una coppia americana appena trasferitasi in una nuova residenza. Notano strani suoni, spostamenti di oggetti, sospiri insidiosi. Lui decide di dare testimonianza degli eventi comprando una telecamera, con la quale tenterà invano di ottenere un strip dalla fidanzata e documenterà (assai meno invano) le gesta del demon (diverso dal ghost poiché il primo non è mai stato umano) molestamente appassionato alla sua consorte.
Il genere horror è assai prolifico e la percentuale di boiate è la più alta fra i vari generi. Viene da chiedere se non è troppo pretendere da queste opere che riescano sì, a far paura ma, al contempo, ad essere bei film in senso generale.
Paranormal activity riesce nel primo obiettivo in modo davvero molto efficace. I momenti notturni in cui la telecamera sta fissa sulla coppia che dorme, e in cui l’oscura presenza si fa più ardita, riescono davvero a pietrificare per la tensione. L’angoscia nasce da questa demoniaca entità, che comunque non si manifesta mai troppo esplicitamente, ma che trasmette una profonda inquietudine che, nel mio caso, mi ha accompagnato per più di qualche giorno.
A tratti il film veramente fa paura.
In generale, si percepisce la crescente inesorabilità del destino della ragazza, prescelta dal demone, che sembra scendere, giorno dopo giorno, i gradini che portano alla fine, alla follia, come se questo male fosse una metafora della morte o della malattia.
Col secondo obiettivo invece il film fa cilecca. Nei momenti di non tensione la trama è monotona, i dialoghi troppo banali e ripetivivi. Si evidenzia la poca professionalità della produzione.
Rimane comunque l’idea di fondo che vale. Quell’idea che quando si ha, si può davvero scardinare ogni sistema e sbaragliare ogni aspettativa.
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annu83
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venerdì 30 marzo 2012
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psico-horror low cost
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Piccola cosiderazione preventiva e "poco tecnica": se è bastato davvero questo a mettere in ginocchio gli Stati Uniti, diciamo che Obama non dovrebbe dormire sonni tranquilli, visto il popolo di cagasotto a cui deve badare.
Paranormal Activity è uscito il 5 Febbraio nella sale italiane, a quasi due anni di distanza dalla reale immissione sul mercato. Correva infatti il 2007 quando fu girato, per poi essere presentato a piccoli festival nazionali americani, senza troppe pretese, insomma, e senza troppe spese. Circa 15.000 dollari di costi, tra materiali e cast (2 perfetti sconosciuti trovati, si mormora, tramite un annuncio sul web).
Il film viene visto, il tam-tam comincia, e in poco tempo la rete diventa il miglior mezzo per fare pubblicità.
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Piccola cosiderazione preventiva e "poco tecnica": se è bastato davvero questo a mettere in ginocchio gli Stati Uniti, diciamo che Obama non dovrebbe dormire sonni tranquilli, visto il popolo di cagasotto a cui deve badare.
Paranormal Activity è uscito il 5 Febbraio nella sale italiane, a quasi due anni di distanza dalla reale immissione sul mercato. Correva infatti il 2007 quando fu girato, per poi essere presentato a piccoli festival nazionali americani, senza troppe pretese, insomma, e senza troppe spese. Circa 15.000 dollari di costi, tra materiali e cast (2 perfetti sconosciuti trovati, si mormora, tramite un annuncio sul web).
Il film viene visto, il tam-tam comincia, e in poco tempo la rete diventa il miglior mezzo per fare pubblicità. E funziona...
Diciamocelo subito, non sono un patito di horror, li trovo stupidi, inutili e insensati. Almeno quelli moderni. Film alla Shining, alla Psycho, alla Scream (che nella sua commercialità considero una delle pellicole migliori) non se ne vedono più da troppo tempo. Persino i vecchi video di Michael Jackson fanno più paura degli horror moderni.
Paranormal Activity, però, è girato in maniera molto semplice, ambientato in un unico luogo chiuso, ovvero la villetta dove vivono i due protagonisti, e dove avvengono le "attività paranormali". Una steady usata in maniera fluida, sebbene il film sia molto amatoriale (lo stesso Peli si occupa (occupava?) di ben altro nella vita) permette che non venga percepito lo "sballottamento" che potrebbe invece verificarsi.
L'ambiente scuro e chiuso aiuta a mantenere alta la tensione anche nei momenti meno indicati per la paura, e la presentazione dei personaggi regala un'idea abbastanza confortevole di "coppia contenta" che non fa altro che aumentare l'ansia non appena i primi problemi affiorano. Inoltre il fatto che le "attività" avvengano praticamente solo nel cuore della notte, con l'ausilio di una ancor più sfocata ripresa tramite infrarossi rende il tutto più probabile e realistico, o, se non altro, non lo rende ridicolo, come invece viene descritto da qualche detrattore.
E allora possiamo passare il tempo a chiederci se un film senza sangue è davvero un horror, ma la risposta sta solo e soltanto nella sensazione di ansia che il semplice "guardare la coppia che dorme immobile" può mettere. Un horror che non ha bisogno di sangue, mostri e omicidi efferati per incutere ansia, è un horror oggettivamente ben confezionato, con garbo, intelligenza e cognizione. Un horror che funziona, insomma.
A questo punto un plauso a Peli per quello che ha saputo fare, e poco importa se viene accostata con poco garbo a Blair Witch Project o a altre pellicole per ora più famose (alcune mica tanto), perchè il fine giustifica i mezzi, e perchè riesce comunque a piacere.
Qualcosa si potrebbe anche dire sul finale, che risulta parecchio scontato, ma questo è il problema minore, visto che l'ansia accumulata negli 80 minuti iniziali basta e avanza. Da sottolineare inoltre la presenza di un doppio finale, uno cinematografico, e uno alternativo.
Insomma, era presentato come l'evento in grado di scuotere l'animo di chiunque, ma non è certo in grado di farlo, sebbene molti attacchi di panico siano stati segnalati in giro per la penisola.
Preceduto da una grandissima eco mediatica che ne ha inflazionato le prospettive e le aspettative, non ha completamente deluso, e questo è sicuramente un grande pregio al giorno d'oggi, dove la presentazione, per alcuni, conta più del contenuto.
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lorenzo romano
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giovedì 1 dicembre 2011
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quando i mostri non si vedono...
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... Non c'è modo di affrontarli. Tuttavia, Katie (Katie Featherston) e Micah (Micah Sloat) non la pensano in questo modo ed armati di una telecamera con visore notturno si accingono ad affrontarlo, in un'epopea composta da sinistri rumori ed invisibili presenze. Paranormal Activity si presenta, quindi, come uno dei tanti prodotti cinematografici americani sui fantasmi. La linearità del film viene solo in parte spezzata da lugubri passi e scricchiolii provenienti dalle fondamenta della casa dei due protagonisti, teatro della tragedia. Tra urla e tensione sempre crescenti, la misteriosa entità non risparmierà colpi: danneggiamento delle fotografie della coppia, incubi, sussurri incomprensibili e tonfi sordi sono solo alcuni degli assi nella manica di questo sinistro nemico.
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... Non c'è modo di affrontarli. Tuttavia, Katie (Katie Featherston) e Micah (Micah Sloat) non la pensano in questo modo ed armati di una telecamera con visore notturno si accingono ad affrontarlo, in un'epopea composta da sinistri rumori ed invisibili presenze. Paranormal Activity si presenta, quindi, come uno dei tanti prodotti cinematografici americani sui fantasmi. La linearità del film viene solo in parte spezzata da lugubri passi e scricchiolii provenienti dalle fondamenta della casa dei due protagonisti, teatro della tragedia. Tra urla e tensione sempre crescenti, la misteriosa entità non risparmierà colpi: danneggiamento delle fotografie della coppia, incubi, sussurri incomprensibili e tonfi sordi sono solo alcuni degli assi nella manica di questo sinistro nemico. Con un intuibile finale a sorpresa, Paranormal Activity rimane un modesto film horror, in grado di strappare qualche urlo e far compiere qualche sobbalzo anche allo spettatore più impassibile. Effettivamente i due protagonisti non sono più riusciti a dormire.
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giu/da(g)
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lunedì 17 gennaio 2011
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la paura è semplice
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Paradossalmente quando si applica la targhetta di film horror "più spaventoso di tutti i tempi" si intuisce che la fregatura sia dietro l'angolo. Sebbene, appunto, questo Paranormal Activity sia stato lanciato sul mercato in tal modo da Spielberg è tuttavia un film apprezzabile per molti aspetti. Ripercorrendo la scia di The Blair Witch Project si attinge a piene mani dall'illusione della realtà attraverso la finta ingenuità del cineoperatore amatoriale, ma soprattutto nella comprensione che l'orrore è spesso più banale di quanto immaginiamo e che è ben distinto dalla repulsione o dallo schifo, che sono altra cosa.
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Paradossalmente quando si applica la targhetta di film horror "più spaventoso di tutti i tempi" si intuisce che la fregatura sia dietro l'angolo. Sebbene, appunto, questo Paranormal Activity sia stato lanciato sul mercato in tal modo da Spielberg è tuttavia un film apprezzabile per molti aspetti. Ripercorrendo la scia di The Blair Witch Project si attinge a piene mani dall'illusione della realtà attraverso la finta ingenuità del cineoperatore amatoriale, ma soprattutto nella comprensione che l'orrore è spesso più banale di quanto immaginiamo e che è ben distinto dalla repulsione o dallo schifo, che sono altra cosa. Infatti quello su cui si insiste è proprio l'ordinarietà: una coppia normale, una casa come tante, eppure la paura scaturisce da gesti semplici come un lampadario che oscilla da solo, la torcia puntata nel buio delle scale (che assieme al corridoio sono gli elementi più inquietanti di una casa), la paura di salire in soffitta, lunghissimi silenzi. Insomma la percezione di non essere sicuri nemmeno a casa propria. Il fatto poi che questo film low cost abbia spopolato dovrebbe far riflettere su cosa deve puntare il genere horror. Tuttavia a rovinarlo bastano alcune ingenuità di troppo, un uso smodato dell'effetto "amatoriale", una volontà eccessiva di rendere per forza la normalità fino sforare l'ovvietà ed una stereotipazione dei protagonisti: non si può non avere in odio il boyfriend macho Micah, la cui demenza rende estremamente piacevole la sua dipartita finale. Il successo ha spinta alla realizzazione di un sequel.
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horrorman
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lunedì 13 giugno 2011
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assolutamente...
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si è parlato tanto di questo film, le aspettative di assistere a un horror con i fiocchi sono svaniti in un lampo. la tensione iniziale, nata dalle aspettative sul film, sparisce in pochi minuti. la tensione rimane costante ma eccessivamente bassa. solo gli ultimi 5-10 minuti sono di discreto livello ma ciò non compensa la gran parte del film in cui regna la noia.
VOTO: 4
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