antonello villani
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martedì 20 novembre 2007
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spettro dell'undici settembre dietro gli hacker
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A quasi vent’anni dal suo debutto il poliziotto John McClane torna sugli schermi per sgominare una banda di hacker che ha preso di mira i sistemi informatici degli Stati Uniti. La paura dell’undici settembre non sembra svanita perché in “Die Hard –Vivere o morire-” ritroviamo persino il virus dell’antrace e un attacco “virtuale” alla Casa Bianca che si sgretola sotto le bombe mandate in onda nelle edizioni straordinarie: America under attack, i telegiornali esorcizzano il crollo delle torri gemelle ma la vulnerabilita' dei paesi occidentali che si affidano ai software per le attivita’ quotidiane puzza un po' di retorica. Il regista Len Wiseman dirige un film adrenalinico che riesce a stupire grazie al ritmo ed all’uso massiccio di effetti speciali, mentre Bruce Willis corre come un matto per salvare la figlia caduta nelle mani di un pazzo megalomane, abbatte un elicottero con la propria auto e compie ogni genere di acrobazie.
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A quasi vent’anni dal suo debutto il poliziotto John McClane torna sugli schermi per sgominare una banda di hacker che ha preso di mira i sistemi informatici degli Stati Uniti. La paura dell’undici settembre non sembra svanita perché in “Die Hard –Vivere o morire-” ritroviamo persino il virus dell’antrace e un attacco “virtuale” alla Casa Bianca che si sgretola sotto le bombe mandate in onda nelle edizioni straordinarie: America under attack, i telegiornali esorcizzano il crollo delle torri gemelle ma la vulnerabilita' dei paesi occidentali che si affidano ai software per le attivita’ quotidiane puzza un po' di retorica. Il regista Len Wiseman dirige un film adrenalinico che riesce a stupire grazie al ritmo ed all’uso massiccio di effetti speciali, mentre Bruce Willis corre come un matto per salvare la figlia caduta nelle mani di un pazzo megalomane, abbatte un elicottero con la propria auto e compie ogni genere di acrobazie. Action movie per placare le ansie di milioni di americani, il quarto “Die Hard” diverte con l’umorismo di un eroe in gran forma anche se piuttosto invecchiato e le paranoie di un visionario che vuole gettare il mondo nel caos. Lo scontro tra i due protagonisti è la parte migliore del film, insieme agli effetti speciali che fanno letteralmente girare la testa. Godibilissimo anche se inverosimile: che importa, il divertimento è comunque assicurato.
Antonello Villani
(Salerno)
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dragonia
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mercoledì 4 aprile 2012
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improbabile
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E rieccoci, ancora una volta con le disavventure del poliziotto duro a morire più famoso del mondo, qui alle prese con un gruppo di sofisticatissimi cyberterroristi. E, a conti fatti, nonostante il film si riveli inferiore ai precedenti due e, per certi versi, anche al primo, non si tratta di un film da buttare. Fra i pregi si contano un sempre istrionico Bruce Willis, che perde un po' di colpi a causa della sua povera zucca pelata, un ritmo elevato, una regia corposa da parte di Len Wiseman e gli effetti speciali, capaci di creare scene visivamente notevoli. Purtroppo, queste sequenze sono anche il principale difetto della pellicola a causa della loro estrema improbabilità: mi basta pensare all'inseguimento in galleria o alla sequenza col camion e il jet che risultano credibili solo osservando il film come fantascienza pura; inoltre, con tutti gli sballottamenti che subiscono, ci si stupisce che certi personaggi non abbiano le ossa rotte (come la cinese, che viene beccata in pieno dalla macchina di Mcclane, viene schiacciata contro un muro e ancora riesce a muoversi, senza neanche un filo di sangue).
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E rieccoci, ancora una volta con le disavventure del poliziotto duro a morire più famoso del mondo, qui alle prese con un gruppo di sofisticatissimi cyberterroristi. E, a conti fatti, nonostante il film si riveli inferiore ai precedenti due e, per certi versi, anche al primo, non si tratta di un film da buttare. Fra i pregi si contano un sempre istrionico Bruce Willis, che perde un po' di colpi a causa della sua povera zucca pelata, un ritmo elevato, una regia corposa da parte di Len Wiseman e gli effetti speciali, capaci di creare scene visivamente notevoli. Purtroppo, queste sequenze sono anche il principale difetto della pellicola a causa della loro estrema improbabilità: mi basta pensare all'inseguimento in galleria o alla sequenza col camion e il jet che risultano credibili solo osservando il film come fantascienza pura; inoltre, con tutti gli sballottamenti che subiscono, ci si stupisce che certi personaggi non abbiano le ossa rotte (come la cinese, che viene beccata in pieno dalla macchina di Mcclane, viene schiacciata contro un muro e ancora riesce a muoversi, senza neanche un filo di sangue). La sceneggiatura, poi, pur essendo nel complesso la più composita di tutti gli episodi della serie, manca della giusta dose di umorismo, che a tratti c'è e a tratti è completamente assente. Altra nota dolente è il finale: chi si aspettava una bella sfida conclusiva fra John Mcclane e il convincente villain, spettacolare e in grande stile, non potrebbe restare più deluso, dato che si riduce tutto a un improbabile colpo di pistola. Tuttavia, i comprimari sono simpatici (in primis il giovane e impacciato hacker) e lo spettacolo è sufficientemente godibile. Strepitosa la canzone dei Credence.
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fortunato zanza
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sabato 17 novembre 2007
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non cerco il realismo ma neanche la noia!
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Certo, il tipo di film non si presta ad analisi dettagliate, non si esige il realismo e la veridicità degli avvenimenti, non si tiene conto della balistica e della gravità...ma certe scene sono proprio assurde!! I combattimenti sono degni di Terminator 3 (vedi cosa bisogna fare per uccidere la donna del capo) e le scene di "guerra" sono degne di Transformers (aereo che non riesce a distruggere un camion)e nel film di Bay i protagonisti sono i robot! Oltre all'assurdità di alcune scene, quello che non mi ha convinto sono le fasi di stanca del film, sembra che abbiano girato prima le 5-6 scene action per poi collegarle alla trama principale con espedienti sempre più inverosimili...e vi parlo da fan della serie, per esempio ritengo il terzo film molto più adrenalinico e coinvolgente, in questo dopo i 5 minuti di botti ed esplosioni passano 20 minuti di noia, il leit motiv dei computer che sconvolgono il mondo con primi piani sui monitor come se si capisse cosa stanno facendo gli hacker, edoardo costa inquadrato per 2 minuti di seguito mentre collega dei fili ad un server.
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Certo, il tipo di film non si presta ad analisi dettagliate, non si esige il realismo e la veridicità degli avvenimenti, non si tiene conto della balistica e della gravità...ma certe scene sono proprio assurde!! I combattimenti sono degni di Terminator 3 (vedi cosa bisogna fare per uccidere la donna del capo) e le scene di "guerra" sono degne di Transformers (aereo che non riesce a distruggere un camion)e nel film di Bay i protagonisti sono i robot! Oltre all'assurdità di alcune scene, quello che non mi ha convinto sono le fasi di stanca del film, sembra che abbiano girato prima le 5-6 scene action per poi collegarle alla trama principale con espedienti sempre più inverosimili...e vi parlo da fan della serie, per esempio ritengo il terzo film molto più adrenalinico e coinvolgente, in questo dopo i 5 minuti di botti ed esplosioni passano 20 minuti di noia, il leit motiv dei computer che sconvolgono il mondo con primi piani sui monitor come se si capisse cosa stanno facendo gli hacker, edoardo costa inquadrato per 2 minuti di seguito mentre collega dei fili ad un server...insomma che noia!!!
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il cinefilo
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lunedì 11 maggio 2009
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troppo "high-tech" e troppo "esagerato",peccato...
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Nonostante il film in questione,DIE HARD 4,sia un action movie gradevole a vedersi,mi è sembrato(a me!)particolarmente deludente sull'piano qualitativo se confrontato con i primi tre "capitoli"(specialmente trappola di cristallo e duri a morire)in quanto,anche codesto action movie,cede alla brutta logica dei film americani degli ultimi anni in cui se non si pompano dosi sempre più massicce di effetti speciali computerizzati fino a creare scene d'azione che vanno ben oltre i confini della realta(vedi B.Willis,a oltre 60 anni,sopra il jet militare nello scontro finale...a mio giudizio TROPPO esagerato anche per un film d'azione che si rispetti)il film non crea abbastanza spettacolarità.
L'idea del terrorismo "hacker"poteva essere interessante se non fosse stato,appunto,per le solite dosi ultra-massicce di "action"computerizzata che inonda e rende inguardabili certi lunghi stralci di film.
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Nonostante il film in questione,DIE HARD 4,sia un action movie gradevole a vedersi,mi è sembrato(a me!)particolarmente deludente sull'piano qualitativo se confrontato con i primi tre "capitoli"(specialmente trappola di cristallo e duri a morire)in quanto,anche codesto action movie,cede alla brutta logica dei film americani degli ultimi anni in cui se non si pompano dosi sempre più massicce di effetti speciali computerizzati fino a creare scene d'azione che vanno ben oltre i confini della realta(vedi B.Willis,a oltre 60 anni,sopra il jet militare nello scontro finale...a mio giudizio TROPPO esagerato anche per un film d'azione che si rispetti)il film non crea abbastanza spettacolarità.
L'idea del terrorismo "hacker"poteva essere interessante se non fosse stato,appunto,per le solite dosi ultra-massicce di "action"computerizzata che inonda e rende inguardabili certi lunghi stralci di film.
All'attivo c'è il sempre mitico Bruce Willis(all'altezza,come sempre,malgrado la veneranda età)che riesce comunque,con la sua ironia "die hard"ad incollare lo spettatore allo schermo fino alla fine del film,tra continui "duetti"comici con il ragazzo e la figlia rapita.
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