Il rapporto fra padrone di casa e maggiordomo è un classico ricorrente nei film, ad iniziare dal putroppo dimenticato "il servo" di Losey con un inquetante Dirk Bogarde, per passare ai film di Ivory interpretati da un immenso Antony Hopkins che offre del ruolo l'interpretazione definitiva, e via via scendendo sino al famoso spot pubblicitario della signora che comunica ad Ambrogio di provare un languorino, ma non appetito, voglia di.... eccetera.
Con questi precedenti è temerario affrontare di nuovo la questione, ma qui siamo di fronte da una storia contrabbandata come vera, o comunque fortemente ispirata ad un fatto reale, ma soprattutto è un film che potrebbe intitolarsi "Duet" perchè è in effetti un duetto fra due giganti della scena, e quasi non ci si accorge che sia girato quasi tutti in interni, evitando la claustrofobìa che ha rovinato tante opere.
[+]
Il rapporto fra padrone di casa e maggiordomo è un classico ricorrente nei film, ad iniziare dal putroppo dimenticato "il servo" di Losey con un inquetante Dirk Bogarde, per passare ai film di Ivory interpretati da un immenso Antony Hopkins che offre del ruolo l'interpretazione definitiva, e via via scendendo sino al famoso spot pubblicitario della signora che comunica ad Ambrogio di provare un languorino, ma non appetito, voglia di.... eccetera.
Con questi precedenti è temerario affrontare di nuovo la questione, ma qui siamo di fronte da una storia contrabbandata come vera, o comunque fortemente ispirata ad un fatto reale, ma soprattutto è un film che potrebbe intitolarsi "Duet" perchè è in effetti un duetto fra due giganti della scena, e quasi non ci si accorge che sia girato quasi tutti in interni, evitando la claustrofobìa che ha rovinato tante opere.
Come si scriverebbe una storia del genere? Facile: l'ereditiera ricchissima e dagli appetiti insaziabili si tira in casa un maggiordomo gay e la convivenza porta ad una reciproca comprensione prima e poi (qui il richiamo a "il servo è d'obbligo") ad un ribaltamento dei ruoli, col dipendente che assume il controllo della situazione.
Nulla di nuovo, dunque, sul grande schermo, epperò è una storia che si lascia narrare; le tendenze del dipendente vengono presentate con sobrietà e comprensione, ed anche l'insopportabile ereditiera di quando in quando mostra un'animo quasi umano.
Qui corre l'obbligo di sottolineare come questo non sia un film "alla Ivory" come si potrebbe pensare, infatti qui il regista è impassibile riguardo alla giustizia sociale e si compiace della strabordante immeritata ricchezza della protagonista mentre Ivory con un aplomb molto british lascia trasparire senza ombra di dubbio la propria insofferenza verso un mondo così squilibrato e disumano.
Film da vedere; assolutamente da ricordare lo sguardo fisso e ciò nonostante espressivo della Sarandon degli ultimi istanti di vita dopo l'iniezione (concordata?).
[-]
|
|