dado
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lunedì 5 febbraio 2007
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grazie pupi!
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Grande Pupi Avati! Il maestro bolognese della commedia agrodolce italiana non perde un colpo! Il suo 32° film "La cena per farli conoscere" è una pellicola da vedere assolutamente. Avati riesce a raccontare con maestria la storia di un attore televisivo a cui crolla il mondo addosso dopo un'intervento di chirurgia plastica devastante. Un uomo coem tanti al mondo d'oogi, che per tenersi stretto un lavoro (anche se non gratificante) sono costretti a sembrare più giovani.
Ma il fulcro del film non è questo, il centro della storia è il rapporto tra Sandro Lanza e le sue tre amate-odiate figlie sparse per il vecchio continente: Inés, Clara e Betty.
Avati racconta i sentimenti in modo delicato, gentile, ma allo stesso tempo con uan profondità quasi inusuale per il cinema italiano, Diego Abatantuono è misurato e bravissimo a rendere l'attore di soap che vorrebbe di più, le tre giovani attrici sono tutte molto brave (la Placido dimostra di essere un'attrice capace di grandi cose nelle mani di un garnde regista; la Incontrada oltre ad essere luminosa migliora di pellicola in pellicola e la Sastre è bravissima!), e Francesca Neri è stupefacente, la sua Alma Kero è spassosa e disperata allo stesso tempo.
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Grande Pupi Avati! Il maestro bolognese della commedia agrodolce italiana non perde un colpo! Il suo 32° film "La cena per farli conoscere" è una pellicola da vedere assolutamente. Avati riesce a raccontare con maestria la storia di un attore televisivo a cui crolla il mondo addosso dopo un'intervento di chirurgia plastica devastante. Un uomo coem tanti al mondo d'oogi, che per tenersi stretto un lavoro (anche se non gratificante) sono costretti a sembrare più giovani.
Ma il fulcro del film non è questo, il centro della storia è il rapporto tra Sandro Lanza e le sue tre amate-odiate figlie sparse per il vecchio continente: Inés, Clara e Betty.
Avati racconta i sentimenti in modo delicato, gentile, ma allo stesso tempo con uan profondità quasi inusuale per il cinema italiano, Diego Abatantuono è misurato e bravissimo a rendere l'attore di soap che vorrebbe di più, le tre giovani attrici sono tutte molto brave (la Placido dimostra di essere un'attrice capace di grandi cose nelle mani di un garnde regista; la Incontrada oltre ad essere luminosa migliora di pellicola in pellicola e la Sastre è bravissima!), e Francesca Neri è stupefacente, la sua Alma Kero è spassosa e disperata allo stesso tempo.
Pupi ci fa ridere, piangere, riflettere e commuovere tanto. Niente nel suo film è in eccesso, magari ci fossero più film così! Spero che il pubblico accorra nelle sale, Avati è uno dei più grandi!
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fangorn
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sabato 10 febbraio 2007
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con grande leggerezza colpisce il centro
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5 stelle forse possono sembrare tante, ma non è facile trovare film come questo nelle sale. Pupi Avati è bravissimo a costruire una pellicola che scorre via con grande leggerezza sull'anima dello spettatore per donarle infine qualcosa di semplice e bello. E' la storia di un uomo dello spettacolo come ce ne possono essere tanti oggi, con le sue (tante) piccolezze, e del suo percorso umano. Senza fuochi d'artificio, tensioni, colpi di scena (e questa è la cosa meravigliosa: la leggerezza) con tanta ironia e tanto divertimento, lo spettatore può osservare (e vivere), quasi senza accorgersene, il cammino del protagonista, che passa dalle cose più inette alle cose che contano di più. Protagoniste con lui sono le donne del film, 4, tutte brave e tutte belle.
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5 stelle forse possono sembrare tante, ma non è facile trovare film come questo nelle sale. Pupi Avati è bravissimo a costruire una pellicola che scorre via con grande leggerezza sull'anima dello spettatore per donarle infine qualcosa di semplice e bello. E' la storia di un uomo dello spettacolo come ce ne possono essere tanti oggi, con le sue (tante) piccolezze, e del suo percorso umano. Senza fuochi d'artificio, tensioni, colpi di scena (e questa è la cosa meravigliosa: la leggerezza) con tanta ironia e tanto divertimento, lo spettatore può osservare (e vivere), quasi senza accorgersene, il cammino del protagonista, che passa dalle cose più inette alle cose che contano di più. Protagoniste con lui sono le donne del film, 4, tutte brave e tutte belle. I 5 personaggi principali del film trasmettono una grande simpatia umana (e quelli negativi risultano comunque molto divertenti). Un film così fa del bene a chi lo guarda.
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