In memoria di me

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Un film di Saverio Costanzo. Con Christo Jivkov, Filippo Timi, Marco Baliani, André Hennicke, Fausto Russo Alesi.
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Drammatico, durata 115 min. - Italia 2006. - Medusa uscita venerdì 9 marzo 2007. MYMONETRO In memoria di me * * * - - valutazione media: 3,10 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
mamo62 sabato 17 marzo 2007
ottimo film Valutazione 4 stelle su cinque
92%
No
8%

Con questa bellissima pellicola Saverio Costanzo entra di diritto nella sfera del cinema italiano d’autore più considerevole, gia’ forte dell’opera prima “Private” e ulteriormente rafforzato da questa difficilissima prova di carattere etico-religioso con la quale si e’ cimentato. Il film (non breve, al limite delle due ore) offre un’atmosfera dilatata e intensissima insieme, un ritmo che, solo in apparenza molto lento, tiene continuamente tesi e sospesi, costantemente impegnati nello sforzo di inseguire le meditazioni, le tensioni interiori, le ragioni di ciascun personaggio. Ricco, ambizioso, quasi una tesi di laurea in teologia, il film propone innumerevoli spunti e personaggi calati nel marziale ambito dei padri gesuiti, veri soldati della fede forniti delle armi piu’ micidiali (disciplina di ferro, la delazione come carita’, la menzogna come atto di pietà, l’annullamento estremo dell’ego): Andrea, il protagonista (Hristo Jivkov), cerca di diventare “una persona” dopo che il successo mondano lo aveva lasciato svuotato di valori; Fausto, suo vicino di cella, mistico all’estremo, rasente alla follia, strabordante rispetto ad ogni regola ed a qualsiasi dottrina (spettacolare la scena della sua dipartita dal convento, realizzata sotto una luce surreale e fantascentifica); Zanna (Filippo Timi, straordinario come sempre), docile e impaurito, troppo innamorato dell’amore per sopportare la logica della fede militare imposta dal noviziato. [+]

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andrea mercoledì 14 marzo 2007
deludente Valutazione 2 stelle su cinque
16%
No
84%

Il film inizia con alcune interessanti considerazioni del protagonista su di sè (e di conseguenza sull'uomo contemporaneo) che fanno ben sparare sul proseguimento della pellicola: in realtà segue una serie di delusioni. Le considerazioni iniziali del protagonista (del tipo "nella vita non mi sono mai fatto mancare niente", "avevo paura di guardarmi indietro per vedere il vuoto che lasciavo", "desidero diventare una persona") non sono sviluppate con chiarezza e comunque, anche se lo fossero state, non sarebbero sufficienti a descrivere i turbamenti dell'animo di un futuro sacerdote: la realtà è molto più complessa, a mio avviso il regista non ha la più pallida idea di quello che cercano queste persone o di quello che vivono. [+]

[+] la penso come te (di filippo fiori)
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zenone martedì 13 marzo 2007
quale chiesa per l'uomo Valutazione 4 stelle su cinque
83%
No
17%

Un film su due diverse di interpretazioni della spiritualità conventuale cristiana: una, istituzionale, basata su una severa ascesi e sull'annullamento della personalità per servire meglio la chiesa, una via priva di sentimenti e dubbi, che dissimula eventuali sofferenze dell'anima, l'altra, dei novizi ribelli, che si basa sulla forza dell'amore, sulla comprensione e sulla pietas provata nei confronti del sofferente (guarda caso solo i due novizi che abbandonano il convento assistono e condividono la sofferenza del morente in infermeria). Quale sarà la via migliore per arrivare a Dio? Quella che integra, dissolvendolo, l'individuo nella grande madre chiesa "che ha sempre un posto per ciascuno di noi", come ci dice nelle battute finali il protagonista che, con la metaforica scena della chiusura delle ante del portone della basilica, forse ci vuole anche dire che una siffatta chiesa è comunque chiusa nei confronti del mondo e vive nel suo continuo autorefenzialismo. [+]

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rosy martedì 13 marzo 2007
prerecensione Valutazione 0 stelle su cinque
8%
No
92%

Non l'ho visto ma le recensioni, soprattutto quelle più positive, mi hanno convinto: non ho nessuna voglia di andare a vedere questa palla pazzesca. Del resto anche Private mi era sembrato ipervalutato.

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aurelio lunedì 12 marzo 2007
da tempo non vedevo un film così noioso Valutazione 1 stelle su cinque
14%
No
86%

Sulla spinta di una buona critica, che ora a posteriori giudico del tutto ingiustificata, sono andato a vedere questo opprimente e noiosissimo film. Dopo il primo quarto d'ora (la prima giornata in convento, è appena iniziata e già sono alle preghiere della sera ...) avevo già capito l'antifona e provavo un intenso desiderio di squagliarmela, dal tetro convento nei panni del protagonista e dal cinema nei panni miei. Sono rimasto fino alla fine nell'attesa di una sorpresa che in qualche modo riscattasse il film, e soprattutto per non imbarazzare gli amici che erano con me, che comunque a proiezione faticosamente terminata mi hanno detto che la pensavano esattamente come me. O forse per andarmene avrei dovuto aspettare che fosse notte fonda, come detta l'ipocrita regola non scritta di "bon ton" del convento ai nevrotici novizi. [+]

[+] 2 volte lo stesso commento (di elisa)
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paladino lunedì 12 marzo 2007
basta una forma impeccabile per fare un buon film? Valutazione 1 stelle su cinque
17%
No
83%

Film pieno zeppo di stereotipi sulla vita religiosa, sembra rispecchiare soltanto quello che l'opinione pubblica pensa sui seminari e sulla formazione dei sacerdoti. Impeccabile nella forma, ma basta questo a fare un buon film?

[+] post scriptum: (di paladino)
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andrea lunedì 12 marzo 2007
film inutilmente angosciante Valutazione 1 stelle su cinque
18%
No
82%

Il film a mio avviso non approfondisce in maniera esauriente e chiara i temi che propone e descrive una realtà che non rispecchia il vero: fortunatamente il tipo di formazione psicologica e spirituale che descrive non esiste quasi più (almeno per quanto ho potuto constatare nei centri vocazionali italiani). Inoltre per raccontare il dramma spirituale di un uomo non era necessario ambientarlo in un seminario. Sinceramente non merita tutte le critiche positive che si leggono sui giornali.

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eljmukka domenica 11 marzo 2007
in memoria di me Valutazione 5 stelle su cinque
81%
No
19%

Per i pochi che sanno ancora pensare e ragionare, film stupendo e toccante per me un capolavoro e perfetto in tutto. Hristo Jivkov e Filippo Timi eccezionali

[+] mah... (di rashomon)
[+] re: mah (di eljmukka)
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darko domenica 11 marzo 2007
giovani allo sbando... in chiave spirituale Valutazione 4 stelle su cinque
85%
No
15%

Girato in modo impeccabile, "In Memoria di Me" ricava una potenza d'immagini da pochissimi elementi, fra l'altro ossesivamente ripetuti, che si muovono o non si muovono all'interno della Basilica veneziana in cui il film si svolge. Ci sono le regole severe dei padri superiori, ci sono le ubbidienze dei novizi servizievoli e taciturni e poi ci sono gli spiriti "ribelli" dei tre protagonisti. Andrea, Zanna e un terzo (di cui ora non ricordo il nome), che si sente all'inizio del film come presenza disturbante all'interno della comunità gesuitica. Il ragazzo prende di notte e scompare dal monastero, dopo aver sbattuto la testa (letteralmente) un po' dappertutto, deluso dalle ideologie che regnano in quel mondo. [+]

[+] un appunto (di darko)
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elisa domenica 11 marzo 2007
cosa c'è dietro ad un perfetto uomo di dio Valutazione 4 stelle su cinque
82%
No
18%

é un film interessante,spiazzante direi perchè non presenta come ne "Il grande silenzio" un'idea del misticismo trascendente ma terrena in quanto espressa da uomini.non più paesaggi sempre uguali modificati solo dal ritmo inesorabile della natura o azioni ripetitive sottolineate da teneri sorrisi ma confronti dottrinali che vanno al di là del loro significato letterale.corridoi puliti,deserti che improvvisamente si animano perchè invasi da un folla che vi irrompe senza quasi guardarsi se non in poche eccezioni che trasgrediscono alla regola della indifferenza che all'inizio è posta come madre di tutte le altre,silenzi vibranti di omertà.cosa si nasconde dietro la solennità di cui si ammantano alcuni sacerdoti?alcuni perchè la stragrande maggioranza non mostra di credere in quello che predica in omelie finte e teatrali,assomiglia un pò a bigliettai allo sportello di una stazione mal servita o a camerieri in livrea bianca. [+]

[+] mi correggo (di elisa )
[+] omonima (di elisa)
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