Bubble |
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Un film di Steven Soderbergh.
Con Debbie Doebereiner, Dustin James Ashley, Misty Wilkins, Omar Cowan, Laurie Lee
Drammatico,
durata 73 min.
- USA 2005.
uscita venerdì 12 maggio 2006.
MYMONETRO
Bubble
valutazione media:
3,09
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Uno sguardo nel vuoto dell'esistenzadi V.Feedback: 0 |
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mercoledì 13 settembre 2006 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Impiegati in una fabbrica di bambole in un'anonima cittadina del profondo Midwest americano, il giovane Kyle e la grassa, più attempata, Martha conducono un'esistenza piatta e senza prospettive. Lei, che riempie il giovane di attenzioni, assiste in casa il vecchio padre malato e si sfoga con il cibo; lui, introverso e passivo, vive ancora con la madre. Lavorano, pranzano insieme e poi ciascuno a casa propria a guardare la televisione. L'amicizia che li lega pare fornir loro l'unico, esile rifugio ad una malinconia e a un destino ineluttabili. Poi, nella loro quotidianità irrompe una nuova operaia, Rose, che suscita l'interesse di Kyle e che una mattina viene trovata assassinata. Questa la trama di Bubble, il nuovo film low-budget del 43enne cineasta Steven Soderbergh, che si avvale per il cast di attori non professionisti. Una piccola storia di provincia gestita con precisione e sobrietà, girata con uno stile minimalista, asciutto e austero. Le premesse sono spaventose quanto realistiche, il torpido mare di tenebre in cui annaspano i personaggi può essere squarciato soltanto dalla luce malefica del delitto. Lo squallore del paesaggio urbano è infatti quello dei protagonisti e della loro esistenza. Qui il Sogno Americano non esiste perché la speranza non è mai nata, il futuro non c'è e il tempo è un invariabile presente fatto di istanti che si sommano, identici l'uno all'altro. Dal fondo grigio del quadro emerge il delitto, evento talvolta inspiegabile nelle tante brutte storie che riempiono le pagine di cronaca nera. Quella di Soderbergh è quasi un'anamnesi spietata della malattia. (Vincenzo Terlizzi)
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