Pesante per questo Spartacus l'inevitabile confronto col film di Kubrik, che vede il film di Dornhelm inevitabilmente perdente. Si tratta con molta probabilità di un film tv o per lo meno ne ha l'inconfondibile stile. Scarso respiro epico, personaggi osservati secondo un'ottica quotidiana, un tentativo (non del tutto riuscito) di attualizzare la vita politica della Roma repubblicana. Goran Visnjic, dalle corsie di Medici in Prima Linea all'arena dei gladiatori, non regge il confronto con l'indimenticabile Kirk Douglas, così il bravissimo Alan Bates non può far dimenticare il mitico Charles Laughton. C'è maggior fedeltà al romanzo di Howard Fast, cui entrambi i film si ispirano, e questo è forse uno dei punti a favore del film di Dornhelm, ma non basta a farne un capolavoro.
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Pesante per questo Spartacus l'inevitabile confronto col film di Kubrik, che vede il film di Dornhelm inevitabilmente perdente. Si tratta con molta probabilità di un film tv o per lo meno ne ha l'inconfondibile stile. Scarso respiro epico, personaggi osservati secondo un'ottica quotidiana, un tentativo (non del tutto riuscito) di attualizzare la vita politica della Roma repubblicana. Goran Visnjic, dalle corsie di Medici in Prima Linea all'arena dei gladiatori, non regge il confronto con l'indimenticabile Kirk Douglas, così il bravissimo Alan Bates non può far dimenticare il mitico Charles Laughton. C'è maggior fedeltà al romanzo di Howard Fast, cui entrambi i film si ispirano, e questo è forse uno dei punti a favore del film di Dornhelm, ma non basta a farne un capolavoro. Insomma il vero Spartacus è quello di Kubrik: diffidare delle imitazioni.
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