andrea
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domenica 14 settembre 2008
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il ritorno di roland emmerich
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A causa dell'effetto serra, il Mondo intero viene ripetutamente distrutto da tempeste marine, tornado inaspettati, grandinate violente sino a giungere alla temuta glaciazione. Dopo un maremoto che sommerge New York e intrappola un gruppo di studenti in una biblioteca della città, il padre di uno di essi e il suo team scientifico partono alla ricerca del piccolo gruppo di superstiti in una odissea che appare come la fine del Mondo... Dopo gli scarsi risultati del film storico IL Patriota, Roland Emmerich ritorna sugli schermi con l'intento di raccontarci una storia che è ormai diventata la protagonista dei telegiornali di ogni sera e di cui tutti ne hanno sentito parlare e ne sono terrorizzati.
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A causa dell'effetto serra, il Mondo intero viene ripetutamente distrutto da tempeste marine, tornado inaspettati, grandinate violente sino a giungere alla temuta glaciazione. Dopo un maremoto che sommerge New York e intrappola un gruppo di studenti in una biblioteca della città, il padre di uno di essi e il suo team scientifico partono alla ricerca del piccolo gruppo di superstiti in una odissea che appare come la fine del Mondo... Dopo gli scarsi risultati del film storico IL Patriota, Roland Emmerich ritorna sugli schermi con l'intento di raccontarci una storia che è ormai diventata la protagonista dei telegiornali di ogni sera e di cui tutti ne hanno sentito parlare e ne sono terrorizzati. Dalla fantascienza di Stargate e Godzilla, il regista è passato fiduciosamente al catastrofico ambientalista riuscendo pienamente a trasmetterci un messaggio chiro e ben mirato: la Terra in cui viviamo è ammalata, e, se non la si cura, c'è il rischio che peggiori le sue condizioni e le nostre. Il blockbuster è inevitabile, ma l'uso degli effetti speciali qui risulta saggio e; in un certo senso, anche allarmista. Sembra che per la prima volta, la critica abbia apprezzato questo sforzo registico di Emmerich e che abbia aiutato anche il lancio del film al cinema. Incassi ottimi in tutto il Mondo hanno dato ancora una volta la conferma che se il catastrofico di riflessione viene girato bene, porta i suoi riusultati, ma se viene utilizzato per insulsi sceneggiati tv del Ciclo Alta Tensione, la credibilità cala a picco.
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angie.90
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mercoledì 30 luglio 2008
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ottimo...
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bellisimo il film in questione...effetti speciali che combiaciano alla perfezione con la realtà...merita veramente..
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skrat
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domenica 27 luglio 2008
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il troppo stroppia
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Intendiamoci: la pellicola può essere interessante dal punto di vista ecologico e sociale, dacché ci pone innanzi ad una problematica, che ben presto, se nessuno tra coloro che hanno voce in capitolo vorrà decidersi a fare qualcosa, riguarderà tutti noi esseri umani molto più da vicino di quanto non avremmo mai voluto. Il surriscaldamento globale, il conseguente terrore di una nuova glaciazione sono tematiche forti ed è giusto che anche la cinematografia se ne ricordi ogni tanto (giusto per non dimenticare quanto il cinema possa essere vicino alla nostra quotidianità e divenire anche strumento di analisi sociale); semmai è discutibile la modalità con cui decide di occuparsene. In tal senso, forse, costruire un disaster movie di questa portata può non essere una grande idea: le abnormi e sproporzionate esagerazioni di cui abbonda la pellicola (ridicola la bandiera che si ghiaccia in due secondi al passare di una folata di gelido vento, o l’uomo assiderato all’inizio allo stesso modo) rischiano di allontanare il pensiero comune – specie degli spettatori poco informati o poco interessati – da questi problemi, secondo la logica: “ma ti pare che possano succedere queste cose?! E’ solo un film!”.
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Intendiamoci: la pellicola può essere interessante dal punto di vista ecologico e sociale, dacché ci pone innanzi ad una problematica, che ben presto, se nessuno tra coloro che hanno voce in capitolo vorrà decidersi a fare qualcosa, riguarderà tutti noi esseri umani molto più da vicino di quanto non avremmo mai voluto. Il surriscaldamento globale, il conseguente terrore di una nuova glaciazione sono tematiche forti ed è giusto che anche la cinematografia se ne ricordi ogni tanto (giusto per non dimenticare quanto il cinema possa essere vicino alla nostra quotidianità e divenire anche strumento di analisi sociale); semmai è discutibile la modalità con cui decide di occuparsene. In tal senso, forse, costruire un disaster movie di questa portata può non essere una grande idea: le abnormi e sproporzionate esagerazioni di cui abbonda la pellicola (ridicola la bandiera che si ghiaccia in due secondi al passare di una folata di gelido vento, o l’uomo assiderato all’inizio allo stesso modo) rischiano di allontanare il pensiero comune – specie degli spettatori poco informati o poco interessati – da questi problemi, secondo la logica: “ma ti pare che possano succedere queste cose?! E’ solo un film!”. Il troppo stroppia e il rischio è quello di produrre nello spettatore un senso di svagato divertimento anziché il desiderio di approfondire scientificamente la tematica trattata nei suoi effettivi risvolti ambientali. L’idea di fondo, di conseguenza, è sbagliata e la pellicola non sortisce l’effetto desiderato (molto meglio sarebbe stato realizzare un documentario sullo stesso tema, come ha felicemente provveduto a fare l’intrepido Al Gore con “Una scomoda verità”, decisamente più realistico, efficace e scientificamente accurato). Mi si può ribattere come il tentativo del regista sia quello di dare alla tematica uno spessore più artistico, resuscitando il genere catastrofico… ebbene da questo punto di vista il fallimento è stato totale: non c’è mai un briciolo di tensione drammatica nelle storie dei protagonisti e i loro percorsi interiori finiscono con il tendere ad un buonismo desolante e fastidioso, che, per altro, contrasta con l’ideologia del film. Effetti speciali da milioni di dollari sprecati, dato che non aggiungono nulla alla costruzione stilistica delle inquadrature. Se si togliesse la banale (e per nulla emozionante) storia del padre che cerca di salvare il figlio disperso, forse la pellicola ci guadagnerebbe.
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[+] cacchio che bestia che sei
(di noxaro)
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roby23
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mercoledì 23 luglio 2008
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lo si potrebbe commentare
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Questa pellicola la si potrebbe commentare se avesse una trama
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mara
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giovedì 17 luglio 2008
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bellissimo
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un ottimo film davvero...avvincente,misterioso,catastrofico,bello e che crea tanta supance....
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paolomiki
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lunedì 26 maggio 2008
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tocchiamoci le palle
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Ma possibile che non va bene niente? Per forza il futuro deve essere catastrofico.E se non fosse così? Alla faccia delle iatture tocchiamo ferro ed altro! Film semplicemente stupido!
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ez99
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lunedì 26 maggio 2008
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leggero o pesante ??
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La trama è banale, gli effetti discreti, la vicenda del padre che salva il figlio (da cosa?) è risibile. Si può prendere come un film leggero che fa riflettere sui disastri possibili, o molto pesante ed angosciante sulla fine prossima della nostra civiltà. Dipende dallo stato d'animo in cui vi trovate, e con chi.
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chanel
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domenica 25 maggio 2008
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figata allucinante: guardatelo!!!!!!!!!!!!!
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un film molto appassionante pieno di emozioni e colpi di scena con momenti di suspance!!!
[+] good
(di kristel)
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[+] colpi di scena
(di alex_23)
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spielberg
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martedì 15 aprile 2008
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sinceramente
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devo dire,non mi aspettavo niente pensando che era la solita americanata,invece ho passato 2 ore spensierate
[+] 6 forte
(di chanel)
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sil...
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lunedì 28 gennaio 2008
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film scontato, fatto solo di effetti speciali
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l'ho trovato poco interessante, praticamente il solito film holliwoodiano che punta solo agli incassi e con il consueto lieto fine che ci si aspetta da un film commerciale.
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