La fiera delle vanità |
|||||||||||||
Un film di Mira Nair.
Con Reese Witherspoon, James Purefoy, Romola Garai, Jonathan Rhys Meyers.
continua»
Titolo originale Vanity Fair.
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 140 min.
- Gran Bretagna, USA 2004.
uscita venerdì 11 marzo 2005.
MYMONETRO
La fiera delle vanità
valutazione media:
2,20
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
|
|||||||||||||
|
|||||||||||||
|
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Una perfetta eplosione di coloridi topkarol88Feedback: 0 |
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
giovedì 29 gennaio 2009 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
“ Vanità, decisamente il mio peccato preferito!” . Prenderò in prestito le parole di Al Pacino per cercare di spiegare come a volte la vanità, il più insidioso dei sette peccati capitali, riesca facilmente a manipolare le vite delle persone. Rebecca Sharp, interpretata dalla bellissima Reese Witherspoon, rimasta troppo presto orfana di entrambi i genitori e senza un posto dove vivere, verrà assunta presso un collegio femminile dove, lavorando come domestica, acquisirà un’ istruzione e una dose di arrivismo tali da permetterle, appena terminati gli studi, di iniziare la sua grande ascesa sociale. Lasciata la scuola con Amelia Sedley, nel film Romola Garai, nobile per nascita nonché sua migliore amica, la piccola Becky capirà da subito cosa vuol dire vivere da istitutrice cercando inutilmente di farsi rispettare da un mondo di nobili che giudica le persone solo in base al lignaggio. Ben presto a dispetto di tutto e tutti sposerà in gran segreto il capitano Rawdon Crawley, il bel James Purefoy, anch’egli nobile che a causa delle nozze affrettate e della sposa poco gradita alla famiglia verrà diseredato, riducendosi così, consumato dai debiti, per amore della sua Becky e di suo figlio Rudy, a passare una notte in cella e a mendicare presso suo fratello in cambio della libertà. Sempre decisa a dare una svolta alla sua vita, Rebecca Sharp inizierà l’assidua frequentazione del marchese di Steyne, il bravissimo Gabriel Byrne, che da subito le offrirà amicizia, denaro, protezione, e una chance di entrare a far parte dei salotti dell’alta società, inizialmente senza chiederle nient’altro che la sua compagnia in cambio, ma successivamente presentandole un conto davvero molto salato da pagare. In breve tempo la nostra istitutrice arrivista perderà tutto, la sua famiglia, la sua unica amica e la sua dignità, riducendosi, in completa solitudine, a far da intrattenitrice in un casinò. Ancora una volta Mira Nair non delude le aspettative. Tratto dall’omonimo romanzo di William Makepeace Thackeray,La fiera delle vanità, affresco satirico della società londinese del 1800, è un film dal grande impatto visivo, pieno dei bellissimi colori e profumi dell’India, elemento sempre presente come protagonista o voce narrante nei film della regista, fresco, intelligente e ben recitato da un cast che conta tra gli altri attori il grande Bob Hoskins, sempre insuperabile, nei panni del vecchio Sir Pitt Crawley, nobile rozzo e grassottello ammaliato anch’egli dalla bella Becky. Unica pecca del film, la sua durata: due ore e un quarto quasi lo rendono in alcuni punti lento e difficile da seguire; se non fosse per gli spettacolari costumi e per l’argutezza della maggior parte dei dialoghi lo spettatore troverebbe insopportabilmente noiosi gli intrecci e perderebbe facilmente il filo della vicenda. Da segnalare inoltre il finale alternativo (che vede la partecipazione di un giovanissimo Robert Pattinson), che probabilmente sarebbe stato il giusto epilogo della nostra storia, dando al film quel qualcosa in più, una morale sulla quale riflettere, arricchendolo di senso drammatico. Da qui si arriva alla triste conclusione che, come Becky nel suo film, ognuno ha un prezzo...e voi, cosa sareste disposti a perdere per ottenere ciò che desiderate?
[+] lascia un commento a topkarol88 »
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Recensioni & Opinionisti | Articoli & News | Multimedia | Shop & Showtime |