Gian Luigi Rondi
Il Tempo
Non mi riesce neanche di contare le tante volte in cui, prima al cinema e poi anche in televisione, ci si è imbattuti in trasposizioni del grande romanzo ottocentesco di William Thackeray, Vanity Fair, e cioè La Fiera della Vanità. Ai tempi del muto se ne son tentate ben quattro versioni, poi nel ’32 ce n’è stata una in cui il personaggio della protagonista era interpretato da Mirna Loy, seguito nel ’35, da un’altra, interpretata da Mirian Hopkins. Anche la Tv se ne è impadronita: nel ’67, qui da noi, con un sontuoso adattamento affidato, per la regia, ad Anton Giulio Majano, dove Becky Sharp era Adriana Asti, circondata da uno stuolo dei nostri migliori attori teatrali di allora, da Romolo Valli, a Noretta Ricci, a Ferruccio De Ceresa. [...]
di Gian Luigi Rondi, articolo completo (2384 caratteri spazi inclusi) su Il Tempo 8 settembre 2004