eles515
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giovedì 27 ottobre 2005
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sceneggiatura la caduta
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qualcuno sa dirmi dove posso trovare la sceneggiatura con i dialoghi in italiano del film sugli ultimi giorni di hitler? Grazie
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jacopo
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lunedì 19 settembre 2005
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un gran bel film
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Io penso che spesso non si abbia voglia di riflettere sulla storia perchè si ha paura che si apra la strada la revisionismo della stessa.
Io ho visto il film e penso che sia un ottimo lavoro perchè riesce a rendere l'idea di quelle che dovevano essere le atmosfere del bunker negli ultimi giorni di guerra.
Dilungarsi troppo su quello che accadeva all'esterno o sugli ebrei sarebbe stato inutile poichè tutti credo sappiano quello che è successo.
Questo è un film che trasmette un immagine umana di Hitler e proprio per questo lo rende un mostro ancor più terribile perchè lo fa sembrare più simile a noi e ci fa capire che quella follia in fondo nasceva dall'umanità.
E' un monito per il future, va saputo cogliere.
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vanbronck
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martedì 21 giugno 2005
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lacrime "alla hirschbiegel"
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Molti (fra cui un acceso Wim Wenders) si sono scagliati contro questo film a priori, scandalizzati al solo pensiero che potesse essere offerta al pubblico l'idea di un Adolf Hitler uomo, che possa piangere e sappia anche dire "grazie". Non è così che si guarda un film. Per quanto terribile sia la figura del fuhrer, bisogna prendere atto che è questo il lato che ci ha voluto mostrare Hirschbiegel: che possa essere una scelta discutibile è palese, che il regista tedesco abbia perso il controllo del "suo" Hitler è probabile, ma non può essere per questo che ne vada stroncata l'opera. Per quanto riguarda il film in sè, da l'idea di voler essere un ritratto a tutto tondo della Berlino (e della Germania) del '45, e di un sogno (o di un incubo) nazional-socialista che si infrange.
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Molti (fra cui un acceso Wim Wenders) si sono scagliati contro questo film a priori, scandalizzati al solo pensiero che potesse essere offerta al pubblico l'idea di un Adolf Hitler uomo, che possa piangere e sappia anche dire "grazie". Non è così che si guarda un film. Per quanto terribile sia la figura del fuhrer, bisogna prendere atto che è questo il lato che ci ha voluto mostrare Hirschbiegel: che possa essere una scelta discutibile è palese, che il regista tedesco abbia perso il controllo del "suo" Hitler è probabile, ma non può essere per questo che ne vada stroncata l'opera. Per quanto riguarda il film in sè, da l'idea di voler essere un ritratto a tutto tondo della Berlino (e della Germania) del '45, e di un sogno (o di un incubo) nazional-socialista che si infrange. In questo caso, il talento del buon Oliver lascia presagire che non sarebbe riuscito nell'intento nemmeno se il film fosse durato il doppio delle 2 ore e mezza de “La caduta”. Il film finisce per perdersi fra due storie che mai come in quel periodo finirono per respingersi fra loro (Hitler e il suo disinteresse per la sorte del popolo tedesco), senza che questo contrasto risulti spiazzante, dilungandosi troppo in storie personali che in fin dei conti finiscono per dirci poco e niente all'interno della storia, e soprattutto senza mai scegliere decisamente una strada da seguire. Nel bunker non si respira quell’atmosfera di estremo delirio che in ogni caso doveva esserci, insistendo forse troppo sull’umanità di Hitler (che si, aveva ucciso qualche milione di ebrei, forse era pazzo, ma era affezionato alla sua segretaria, e quindi per Hirschbiegel tutto il resto passa in secondo piano), la Berlino “di sopra” non emoziona, non prende lo spettatore, al massimo si vede qualche bambino in un paesaggio da industria abbandonata più che da città annientata dalla guerra sotto ogni punto di vista. Si salva uno straordinario Bruno Ganz, il fatto che sia lui a interpretare Hitler già fornisce indizi sull’aspetto che se ne vorrà trarre, eppure, nonostante la sua diversità dal fuhrer, dopo poco ci appare di una naturalezza schiacciante. Lasciando da parte tutte le accuse di revisionismo storico che hanno accompagnato l’uscita di questa pellicola, rimane semplicemente l’amara sensazione di aver perso l’occasione di raccontare, in maniera decisa, uno dei periodi più drammatici dell’intera storia tedesca.
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[+] grande opera corale
(di markoid)
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birdstrike
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domenica 15 maggio 2005
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un film da vedere
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Un film eccezionale, un cast di attori all'altezza della situazione. Hitler sapientemente raffigurato, forse solo Himmler e Goering non proprio bene ma visto il breve passaggio non si può giudicare. A dire il vero è impossibile comunque rappresentare ciò che Hitler è stato sia per la Germania sia per il mondo intero, la totale devozione che il popolo aveva nel suo Furher è incredibile e questo il film lo evidenzia con molta maestria. Tutti pendevano dalle sue parole e non c'erano dubbi sulle sue capacità, tranne forse in quei ultimi giorni al bunker dove, con molta probabilità la pazzia aveva il sopravvento e comunque fino all'ultimo uomo i tedeschi erano pronti a combattere.
Numerosi i libri su Hitler da Fest a Rosenbaum, nessuno capirà chi veramente era.
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Un film eccezionale, un cast di attori all'altezza della situazione. Hitler sapientemente raffigurato, forse solo Himmler e Goering non proprio bene ma visto il breve passaggio non si può giudicare. A dire il vero è impossibile comunque rappresentare ciò che Hitler è stato sia per la Germania sia per il mondo intero, la totale devozione che il popolo aveva nel suo Furher è incredibile e questo il film lo evidenzia con molta maestria. Tutti pendevano dalle sue parole e non c'erano dubbi sulle sue capacità, tranne forse in quei ultimi giorni al bunker dove, con molta probabilità la pazzia aveva il sopravvento e comunque fino all'ultimo uomo i tedeschi erano pronti a combattere.
Numerosi i libri su Hitler da Fest a Rosenbaum, nessuno capirà chi veramente era... un genio che ha saputo sfruttare le paure e le angosce di un popolo dopo il trattato di Versailles per diventare il capo supremo di una delle nazioni più forti. Una sola polemica, se avesse vinto la guerra non avremmo avuto certamente la Guerra Fredda tra USA e URSS, secondo voi avrebbero scritto così tanti libri e fatto films simili su un altro "malvagio" che ha massacrato come Hitler centinaia di migliaia di ebrei e non solo loro nei Gulag in Siberia e che risponde al nome di Josif Stalin? Perchè si parla di genio del male solo di Hitler che per carità ha scatenato una guerra da 50 milioni di vite umane morte, e non di altri che avendo vinto la guerra non sono considerati "malvagi" o meglio forse solo ora si parla "timidamente" delle birichinate fatte da loro e mi riferisco anche a colui che ha lasciato morire a pearl Harbour migliaia di soldati solo per avere il pretesto di entrare in guerra.
Grazie per l'opportunità concessami
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[+] hitler non scatenò la seconda guerra mondiale!
(di anonimo)
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seba
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domenica 15 maggio 2005
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adolf hitler era umano, accettiamolo.
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Salve! Inanzitutto, scrivo da grande appassionato di storia contemporanea. Scrivo anche in quanto cresciuto per più di 20 anni in un contesto socio-culturale tedesco, avendo vissuto però in una comunita tedesca del Belgio.
"La caduta" è senza dubbio un frutto della lunga tradizione teatrale berlinese. In compatibilità con questa tradizione, si è voluto fare rivivere una delle più misteriose ed enigmatiche personalità della storia, che ha dato luogo a tante crisi e tragedie, sociali e psicologiche, a tante domande, ma anche a tante superstizioni e miti, e ad innumerevoli interrogazioni sugli esseri umani in generale. Non si fa nessuna politica. Si pone domande "umanistiche" assolutamente legittime.
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Salve! Inanzitutto, scrivo da grande appassionato di storia contemporanea. Scrivo anche in quanto cresciuto per più di 20 anni in un contesto socio-culturale tedesco, avendo vissuto però in una comunita tedesca del Belgio.
"La caduta" è senza dubbio un frutto della lunga tradizione teatrale berlinese. In compatibilità con questa tradizione, si è voluto fare rivivere una delle più misteriose ed enigmatiche personalità della storia, che ha dato luogo a tante crisi e tragedie, sociali e psicologiche, a tante domande, ma anche a tante superstizioni e miti, e ad innumerevoli interrogazioni sugli esseri umani in generale. Non si fa nessuna politica. Si pone domande "umanistiche" assolutamente legittime.
I tedeschi di oggi, vecchi come giovani, sono stati sommersi con tali domande anche fin da piccoli, domande, provocazioni, libri, romanzi, trasmissioni televisive e con tanti altri mezzi sull'argomento doloroso della seconda guerra mondiale come nessun'altra nazione del mondo. Premesso che ci sia una cosa come un "pensiero collettivo" (J.Habermas), quello tedesco non ha cessato di imparare, lavorando, domandando, analizzando in modo continuo la questione su "che cosa sia successo". In questa prospettiva, penso poter affermare che i tedeschi si siano emancipati più degli altri su questo argomento, essendo stati quasi nell'obbligo morale di sottoporsi a questo "esame di coscienza collettiva" permanente.
Purtroppo, in Italia ma anche in altri paesi come ad esempio il Belgio, si sostiene il mito che Hitler sia stato un demonio. Questo mito, assolutamente non-scientifico nel mio punto di vista, non serve a nulla. Anzi, costituisce un'ottima scusa per dare la colpa a un'entità paranormale, alla quale non ci si sarebbe potuto sostrarre da comuni mortali che siamo. Poveri noi...
No!!! Certo che sarebbe più facile far sparire le domande spinose sull'uomo Adolf Hitler sotto il tappeto conferendogli lo statuto intoccabile di demonio. Ed è proprio questo che il regista a voluto evitare, e ci è riuscito brillantemente.
In Belgio si è sentito dire che il film non ha mostrato un Hitler abbastanza demoniaco. Ma è proprio qui il punto! Il film non è il classico prodotto della fabbrica di sogni hollywood. Il film è un tentativo di far rivivere un'uomo e i suoi seguaci durante gli ultimi assurdi e drammatici momenti nell'oscurità del "Führerbunker".
Se volete vedere una favola con demoni, non vedetelo. Questo tratta una questione seria, una tragedia umana.
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paok
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giovedì 12 maggio 2005
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quante inutili polemiche..
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La caduta è un film riuscitissimo.
L'attore principale è stato capace di interpretare perfettamente un ruolo quanto mai difficile ed è riuscito ad esprimere al meglio (credo)la personalità di quest'uomo che appare in tutta la sua patetica ostinazione e inconfutabile pazzia.
Ad attirarmi verso la visione di questo film erano state anche le tantissime e superflue critiche e preoccupazioni lette nei giornali ed ascoltate alla tv.
Addirittura avevo sentito di "agiografia del Fuhrer"..assolutamente ridicolo!
Il film non trasmette nessun messaggio "pericoloso" e credo che possa aver un'importante funzione didattica.
Finalmente grazie a questo film possiamo assistere e provare compassione anche per morti considerati storicamente di serie B.
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La caduta è un film riuscitissimo.
L'attore principale è stato capace di interpretare perfettamente un ruolo quanto mai difficile ed è riuscito ad esprimere al meglio (credo)la personalità di quest'uomo che appare in tutta la sua patetica ostinazione e inconfutabile pazzia.
Ad attirarmi verso la visione di questo film erano state anche le tantissime e superflue critiche e preoccupazioni lette nei giornali ed ascoltate alla tv.
Addirittura avevo sentito di "agiografia del Fuhrer"..assolutamente ridicolo!
Il film non trasmette nessun messaggio "pericoloso" e credo che possa aver un'importante funzione didattica.
Finalmente grazie a questo film possiamo assistere e provare compassione anche per morti considerati storicamente di serie B.
La resistenza degli adepti di Hitler vedeva coinvolti bambini, donne e ragazze che fino all'ultimo hanno deciso di combattere sapendo di morire per non abbandonare la proprio patria..si può avere compassione anche di queste persone,anche se il loro ideale è stato storicamente giudicato sbagliato.
Da proiettare nelle scuole..
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(di memole)
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g.
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giovedì 21 aprile 2005
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il delirio nella fine
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E' un film da vedere. Se non altro preche' e' stato realizzato con la collaborazione del maggiore esperto al mondo della vita di questo uomo, Adolf Hitler. E' un raccorto umano. La prospettiva e' incidentale. QUella di una raggazza felice, nella sua semplicita' e inconsapevolezza, di essere diventata la segretaria di Hitler. Da questa angolazione riuscirete ad entrare nell'intimita' umana che accompagno' la caduta del terzo Reich. Sentirete anche paura a sentirvi cosi vicini alla follia di un uomo disperato, cieco, che affonda insiemme alla sua Germania. La follia del personaggio, la follia e la paura di chi lo circondava, incapaci di fare a meno di lui, anche sotto l'evidenza di una realta' che gli schiacciava tutti.
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E' un film da vedere. Se non altro preche' e' stato realizzato con la collaborazione del maggiore esperto al mondo della vita di questo uomo, Adolf Hitler. E' un raccorto umano. La prospettiva e' incidentale. QUella di una raggazza felice, nella sua semplicita' e inconsapevolezza, di essere diventata la segretaria di Hitler. Da questa angolazione riuscirete ad entrare nell'intimita' umana che accompagno' la caduta del terzo Reich. Sentirete anche paura a sentirvi cosi vicini alla follia di un uomo disperato, cieco, che affonda insiemme alla sua Germania. La follia del personaggio, la follia e la paura di chi lo circondava, incapaci di fare a meno di lui, anche sotto l'evidenza di una realta' che gli schiacciava tutti. La fuga dalla realta', l'incapacita' di affrontarla. Sono queste le cose che colpiscono. Il racconto di un incubo che finisce. Il racconto del delirio di questa fine. In un bunker. E esci chiedendoti come sia stato possibile, che in tanti, avessero seguito uno come lui. Anche il personaggio gi Goebbels e' molto forte. E disturbante.
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[+] bene g.
(di enonsonoebreo)
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