evanrachelwood4ever
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venerdì 22 agosto 2008
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troppo duro x crederci,troppo vero x non farlo
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Partiamo dall'idea che tutte le ragazzine sono troppo ingenue e innocenti per commettere anche il benchè minimo reato verso la comunità o verso loro stesse. Capovolgiamo quall'idea, e otterremo le ragazzine d'oggi. Troppo mature, troppo sveglie e allo stesso tempo troppo superficiali e stupide. La droga, il sesso, sono solo una piccola parte dei pericoli che incombono sui ragazzi di oggi.
Ragazzi che hanno paura di non essere accettati per quello che sono e che si vedono quindi costretti a nascondersi sotto una fitta maschera di menzogne per ottenere, agli occhi dei genitori, troppo occupati a pagare le bollette, un finto senso di tranquillità e agli occhi dei coetanei rispetto e coraggio. Inizia così l'inesorabile discesa verso la fine.
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Partiamo dall'idea che tutte le ragazzine sono troppo ingenue e innocenti per commettere anche il benchè minimo reato verso la comunità o verso loro stesse. Capovolgiamo quall'idea, e otterremo le ragazzine d'oggi. Troppo mature, troppo sveglie e allo stesso tempo troppo superficiali e stupide. La droga, il sesso, sono solo una piccola parte dei pericoli che incombono sui ragazzi di oggi.
Ragazzi che hanno paura di non essere accettati per quello che sono e che si vedono quindi costretti a nascondersi sotto una fitta maschera di menzogne per ottenere, agli occhi dei genitori, troppo occupati a pagare le bollette, un finto senso di tranquillità e agli occhi dei coetanei rispetto e coraggio. Inizia così l'inesorabile discesa verso la fine. Uno scivolo senza appigli per fermarsi.
Davanti al film Thirteen-13 anni, non si può gridare allo scandalo ma soltanto alla realtà. Non sconcertatevi, perchè soltanto chi ne rimarra stupito si accorgerà che non ha mai gettato un occhiata al mondo che lo circonda.
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vedelia
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sabato 22 novembre 2003
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ma come siamo moralisti!
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Chi ha gridato allo scandalo guardando questo film ha forse dimenticato che, già 22 anni fa, il film ""Christiane F."", tratto dall'omonimo scioccante romanzo, ha narrato, in modo ben più crudo, violento e (verbalmente) volgare, la storia di una 12enne tossica e prostituta, senza usare la pruderie e i falsi moralismi di un certo cinema americano, che per motivi di cassetta ogni tanto si inventa un film scandalo e che ha -nel caso di ""13 anni""- realizzato un filmetto somigliante agli ormai sempre più numerosi videoclip di una delle tante sexy, e poco più che adolescenti, popstar che imperversano ogni giorno su MTV.
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cinemalife
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martedì 16 agosto 2011
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esistenze vuote
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L’età delle scoperte adolescenziali nonché del duro approccio a un mondo crudele e spietato dentro e fuori le mura domestiche. Un film destinato a creare scalpore per il realismo dei fatti in esso narrati.
Nikki Reed, in collaborazione con la regista Hardwicke, racconta la vera storia dei suoi tredici anni e dell’ambiguo rapporto con l’amica Tracy. Il violento messaggio che questa pellicola lancia è, fra l’altro, un monito d’allarme nei confronti di genitori che, presi dal lavoro o da relazioni affettive più complicate di quelle dei propri figli, non si accorgono del repentino e negativo cambiamento che avvolge gli adolescenti senza – quasi – più speranza di ritorno. L’eccesso di alcune scene – in relazione alla giovanissima età dei personaggi – pone l’accento sull’enorme disagio sociale dei nostri tempi e sulla famosa gioventù bruciata.
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L’età delle scoperte adolescenziali nonché del duro approccio a un mondo crudele e spietato dentro e fuori le mura domestiche. Un film destinato a creare scalpore per il realismo dei fatti in esso narrati.
Nikki Reed, in collaborazione con la regista Hardwicke, racconta la vera storia dei suoi tredici anni e dell’ambiguo rapporto con l’amica Tracy. Il violento messaggio che questa pellicola lancia è, fra l’altro, un monito d’allarme nei confronti di genitori che, presi dal lavoro o da relazioni affettive più complicate di quelle dei propri figli, non si accorgono del repentino e negativo cambiamento che avvolge gli adolescenti senza – quasi – più speranza di ritorno. L’eccesso di alcune scene – in relazione alla giovanissima età dei personaggi – pone l’accento sull’enorme disagio sociale dei nostri tempi e sulla famosa gioventù bruciata. Considerando, per di più, che la vicenda narrata è realmente accaduta, una riflessione è d’obbligo.
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ciccio300791
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venerdì 8 gennaio 2016
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la prima hardwicke
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In questo suo primo film, Catherine Hardwicke illustra l'adolescenza americana tramite diversi cliché che, purtroppo, rendono la trama del film abbastanza scontata. Le problematiche dei più giovani, per quanto estremizzate in alcune scene, sono rese con cura. Se, però, il progetto originale fosse stato rispettato a fondo, probabilmente il risultato sarebbe stato migliore. Infatti, a interpretare Tracy, avrebbe dovuto essere la stessa Nikki Reed, la cui vicenda personale ispirò la storia raccontata nel film. Interpretando "se stessa" anziché Evie Zamora, una sorta di diavolo tentatore per la protagonista, l'attrice avrebbe riflettuto meglio sui danni subiti nel corso della propria adolescenza.
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In questo suo primo film, Catherine Hardwicke illustra l'adolescenza americana tramite diversi cliché che, purtroppo, rendono la trama del film abbastanza scontata. Le problematiche dei più giovani, per quanto estremizzate in alcune scene, sono rese con cura. Se, però, il progetto originale fosse stato rispettato a fondo, probabilmente il risultato sarebbe stato migliore. Infatti, a interpretare Tracy, avrebbe dovuto essere la stessa Nikki Reed, la cui vicenda personale ispirò la storia raccontata nel film. Interpretando "se stessa" anziché Evie Zamora, una sorta di diavolo tentatore per la protagonista, l'attrice avrebbe riflettuto meglio sui danni subiti nel corso della propria adolescenza. Soprattutto, "Thirteen" era inizialmente destinato a essere una commedia, che avrebbe potuto aiutare i teenager a sdrammatizzare sulle proprie problematiche. Invece, divenne un film drammatico. Infine, credo che la Hardwicke avrebbe dovuto continuare a girare film che affrontassero più tematiche e avessero qualcosa da insegnare ai loro spettatori (anche dopo "Lords of Dogtown" e "Nativity," che addirittura sfociano rispettivamente nel genere storico e quello religioso raggiungendo buoni risultati) invece di realizzare le banalità che la resero famosa al grande pubblico (in particolare "Twilight").
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maria vittoria
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sabato 30 agosto 2008
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una triste realtà autodistruttiva
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questo film non è indicato per chi è debole o impressionabile. non si puo' prendere quello che c'è dentro per realtà!!!!
vediamo queste ragazze che a soli tredici anni, a causa di sgradevoli situazioni familiari, iniziano a drogarsi, a rubare nei negozi, a fare sesso con i primi che passano per la strada, la loro inoltre non è una vera amicizia, loro fingono di essere amiche ma ciò le porta a un rapporto morboso ai fini dell'autodisruzione.
è davvero pazzesco il modo in cui nicky influenza tracy, per poi rivelarsi la sua peggior nemica e traditrice sul finale, quando dice a tracy di essere una sfigata, una pazza, colei che l'ha convinta a rubare, drogarsi, ecc... tracy inizia a che a tagliarsi,ma quando il saggio fratello lo scopre fa sparire ogni oggetto contundente da casa loro, tracy,però,riesce comunque a incidersi il braccio e il polso con un pezzo di ferro staccato dal lavandino del bagno di casa.
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questo film non è indicato per chi è debole o impressionabile. non si puo' prendere quello che c'è dentro per realtà!!!!
vediamo queste ragazze che a soli tredici anni, a causa di sgradevoli situazioni familiari, iniziano a drogarsi, a rubare nei negozi, a fare sesso con i primi che passano per la strada, la loro inoltre non è una vera amicizia, loro fingono di essere amiche ma ciò le porta a un rapporto morboso ai fini dell'autodisruzione.
è davvero pazzesco il modo in cui nicky influenza tracy, per poi rivelarsi la sua peggior nemica e traditrice sul finale, quando dice a tracy di essere una sfigata, una pazza, colei che l'ha convinta a rubare, drogarsi, ecc... tracy inizia a che a tagliarsi,ma quando il saggio fratello lo scopre fa sparire ogni oggetto contundente da casa loro, tracy,però,riesce comunque a incidersi il braccio e il polso con un pezzo di ferro staccato dal lavandino del bagno di casa...alla fine anche la madre lo scopre e tracy capisce di aver fatto troppi errori e di essere sul punto di rovinarsi la vita irrimediabilmente.se la sua vita tornerà ad essere normale rimane un mistero, ma ciò che sia lei che l'amica hanno commesso le segnerà per sempre. questo è un chiaro esempio di come bisogna stare attenti a non farsi influenzare da cattive compagnie...bisogna usare la propria testa...non fate l'errore di tracy, che da brava ragazza consona alla sua età si è trasformata in un essere buio, che non conosce i valori della vita e dell'amore. fate attenzione questo può succedere a chiunque...anche a voi!!
marvitv1kdb
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holaaa
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sabato 25 aprile 2009
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...............
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io non credo sia possibile che a 13 anni una si comporti così...
a quell'età vedi tutto amplificato,ed esageri le cose....non sei per nulla matura e cambi atteggiamenti/idee di continuo....ora io ho 18 anni e mi fa ridere ripensare a come mi sentivo "male" a quell'età...
crescendo ricorderete le cose che vi sembravano difficili al'ora ridendo
a 13,14 anni sei ancora una bambina...e lo rimani per molto,anche adesso mi sento ancora molto piccola,io e le persone che conosco....e vi assicuro che non sono una "sfigata" secchiona....le cose del film le ho fatte quasi tutte,ma dopo un po ti stanchi e capisci che le cose che ti rendono veramente felice sono altre,più vere e oneste,e non senti più il bisogno di andare fuori dai limiti.
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io non credo sia possibile che a 13 anni una si comporti così...
a quell'età vedi tutto amplificato,ed esageri le cose....non sei per nulla matura e cambi atteggiamenti/idee di continuo....ora io ho 18 anni e mi fa ridere ripensare a come mi sentivo "male" a quell'età...
crescendo ricorderete le cose che vi sembravano difficili al'ora ridendo
a 13,14 anni sei ancora una bambina...e lo rimani per molto,anche adesso mi sento ancora molto piccola,io e le persone che conosco....e vi assicuro che non sono una "sfigata" secchiona....le cose del film le ho fatte quasi tutte,ma dopo un po ti stanchi e capisci che le cose che ti rendono veramente felice sono altre,più vere e oneste,e non senti più il bisogno di andare fuori dai limiti....perchè non ce n'è bisognio,è solo un modo per dimostrare agli latri che sei grande,perchè sai di non esserlo.....sarete veramente grandi quando non avrete bisogno di sentirvi grandi.....capite cosa intendo?il passo della crescita è ,almeno per me,spostare l'attenzione verso me stessa,verso le cose veramente importanti per me.....e cercare di essere una persona.
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