miss 4ever
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domenica 26 agosto 2007
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mahh
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stefano franzoni
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mercoledì 11 aprile 2007
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la nascita di un capolavoro
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La "ragazza con l'orecchino di perla" o "ragazza col turbante" è il titolo di un celebre quadro dipinto dal maestro fiammingo Jan Vermeer attorno al 1666, oggi conservato al Mauritshuis dell'Aia. Soggetto del dipinto è il languido volto di una fanciulla con un'espressione molto curiosa, per giustificare la quale si è cercato di scoprire chi fosse e quale fosse il suo legame con Vermeer. "La ragazza con l'orecchino di perla", trasposizione cinematografica dell'omonimo romanzo di Tracy Chevalier, riprende questa ricerca delle verità che hanno portato alla nascita del famoso quadro. Tra un'accurata e minuziosa ricostruzione storica prende vita la vicenda di Griet (unico personaggio inventato tra i protagonisti), nuova serva dei Vermeer, che a fatica riuscirà a farsi spazio nella nuova casa, a contatto con una classe sociale diversa dalla sua.
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La "ragazza con l'orecchino di perla" o "ragazza col turbante" è il titolo di un celebre quadro dipinto dal maestro fiammingo Jan Vermeer attorno al 1666, oggi conservato al Mauritshuis dell'Aia. Soggetto del dipinto è il languido volto di una fanciulla con un'espressione molto curiosa, per giustificare la quale si è cercato di scoprire chi fosse e quale fosse il suo legame con Vermeer. "La ragazza con l'orecchino di perla", trasposizione cinematografica dell'omonimo romanzo di Tracy Chevalier, riprende questa ricerca delle verità che hanno portato alla nascita del famoso quadro. Tra un'accurata e minuziosa ricostruzione storica prende vita la vicenda di Griet (unico personaggio inventato tra i protagonisti), nuova serva dei Vermeer, che a fatica riuscirà a farsi spazio nella nuova casa, a contatto con una classe sociale diversa dalla sua. Con la sua bellezza e innocenza la nuova serva non si inserirà senza far nascere tensioni e contrasti nella famiglia. Soprattutto accenderà nel suo padrone, il maestro Vermeer, una nuova ispirazione, quella stessa che lo porterà a dipingere "La ragazza con l'orecchino di perla". Il film è poco dialogato ma l'intensità degli sguardi e delle espressioni degli interpreti trasmettono più delle parole. Gli attori sono tutti all'altezza del loro compito, in particolare Colin Firth, che dà vita ad un Vermeer enigmatico ma stupendamente passionale e fascinoso, e la protagonista Scarlett Johansson, la cui immedesimazione in Griet è pressochè perfetta e densa di sentimento. La celebrata scena in cui lo spettatore può per la prima volta vedere i suoi capelli è di un'espressività raramente vista in un film. Degni di menzione sono l'ottima ricostruzione della cittadina olandese di Delft, negli interni così come negli esterni, e i bellissimi costumi (premio oscar).
Il film trascorre leggero e soave soffocando tutti i problemi interni alla casa nel silenzio ovattato della neve che cade. E' un grazioso nodo di vite che per un certo periodo si sfiorano, generando incomprensioni, passioni, conflitti, rabbia, tristezza ed, infine, un capolavoro: la ragazza con l'orechino di perla.
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virgilio
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lunedì 12 febbraio 2007
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tutti presi da scarlett
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Dopo aver letto il libro, il film, come spesso accade, viene visto con occhio particolare, poiché inevitabilmente si vanno a cercare situazioni che hanno segnato l'itinerario del romanzo della Tracy. Il rapporto di Griet con la propria famiglia è inesistente nel film, mentre segnano fortemente la protagonista la sofferenza per la morte della sorellina e le vicende del fratello. Anche la questione religiosa è molto ai margini, mentre nel romanzo è una componente che mette in risaldo la differenza di due mondi, vicini e divisi. Viene sacrificato anche il personaggio amico di famiglia che mette in guardia Griet dalle insidie del donnaiolo mecenate van Ruiven.
Marginale anche la figura di Cornelia, che nel film appare più enigmatica di quanto non lo sia nel libro, dove è dipinta chiaramente come una bambina di carattere, capricciosa e crudele come lo sanno essere solo i bambini.
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Dopo aver letto il libro, il film, come spesso accade, viene visto con occhio particolare, poiché inevitabilmente si vanno a cercare situazioni che hanno segnato l'itinerario del romanzo della Tracy. Il rapporto di Griet con la propria famiglia è inesistente nel film, mentre segnano fortemente la protagonista la sofferenza per la morte della sorellina e le vicende del fratello. Anche la questione religiosa è molto ai margini, mentre nel romanzo è una componente che mette in risaldo la differenza di due mondi, vicini e divisi. Viene sacrificato anche il personaggio amico di famiglia che mette in guardia Griet dalle insidie del donnaiolo mecenate van Ruiven.
Marginale anche la figura di Cornelia, che nel film appare più enigmatica di quanto non lo sia nel libro, dove è dipinta chiaramente come una bambina di carattere, capricciosa e crudele come lo sanno essere solo i bambini.
Il film è didascalico, non decolla neanche quando dovrebbe far emergere i sentimenti repressi nei due personaggi principali, il pittore e la serva, appunto. La scena dei capelli sembra piuttosto frettolosa. E non viene rispettata la sequenza del romanzo, perché è a questo punto che Griet si sente "violata" e corre da Pieter (il figlio del macellaio) per concedersi
Bella la fotografia, i colori sono quasi sempre azzeccati, a volte troppo bui.
Scarlett è bella e sensuale, nella sua apparente innocenza.
In realtà interpreta bene la parte di una ragazza in bilico tra l'adolescenza e la maturità, capace di intuire i sentimenti di Vermeer ma altrettanto conscia di non doverli incoraggiare.
Vermeer è il presente/assente, come nel libro. Maria Thins è tratteggiata molto bene nel suo personaggio. Il mecenate è patetico nella sua arroganza.
Il finale è tronco. Molte cose sono lasciate sospese, il che potrebbe anche essere un pregio, un invito alla riflessione, ma non in un film di questo tipo.
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cry&ros
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venerdì 3 novembre 2006
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l'arte in un film
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in una parola MERAVIGLIOSO.......................................................................................................................................................................................................................................................................................................
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frency '91
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domenica 8 ottobre 2006
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mi avete guardata dentro
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film bellissimo e molto coinvolgente.
Si parla ancora una volta di amore, ma lo si fà in maniera più sottile... un amore vero, fatto solo ed esclusivamente di sguardi; una strana sintonia appena percepibile, ma molto intensa.
Come punto d'incontro, l'arte.
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cineofilo92
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mercoledì 16 agosto 2006
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ottimo intreccio dal sapore vittoriano
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La storia porta presto quella che dovrebbe essere una giovane serva in prova a la modella preferita di un famoso pittore. All'oscuro della moglie, ovviamente, che quando lo scopre diventa furente e tenta di distruggere il bel dipinto.
Tutta la vicenda, oltre ad essere girata con impegno, è molto gradevole, tiene incollati alla TV fino alla fine, e sa farsi aprezzare. Bravi gli attori e bravo Webber, continua così.
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miky89
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sabato 4 marzo 2006
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per me è un bel film!!
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Ammetto che il film faceva addormentare ma comunque lo trovo buono e ben fatto!! Io penso, inoltre che non é molto facile fare un film su un libro del genere, ci sono molti silenzi, sguardi e gesti che nel film perdono la maggior parte del loro significato e rendono il film quasi banale mentre il libro descrive con più chiarezza i diversi passaggi e giustifica i silenzi e le scene senza battute che lo fanno diventare un romanzo davvero unico!!
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bimba
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domenica 27 novembre 2005
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bello, pieno di emozioni
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bello bello bello, non ho niente da dire, nè sul film nè sul libro. incredibile. film pieno di passioni e di intense emozioni... ki non lo definisce tale penso non sia riuscito a coglierne la profondità... la bellezza dell'arte vista con gli occhi di una ragazza che con l'arte c'entra anche se deriva da altre strade e posti... complimenti all'autore del libro.
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kikka
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martedì 8 marzo 2005
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fantasctico, davvero fantastico....
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Devo ammettere di non aver mai visto un film così bello e pieno di passioni. L'innocenza e la purezza di una serva, le ossessioni di un pittore che non si dava pace. Ho letto e riletto mille volte il romanzo e non mi stancherò mai di rileggerlo. Il film è davvero bellissimo, anche se devo dire che il romanzo trasmette molte piùà emozioni e sensazioni, è molto più profondo.
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(di tony)
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(di beetlejuice)
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sissi
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martedì 8 marzo 2005
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profondo sonno
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D'accordo che anche il libro non è un capolavoro, ma almeno i personaggi appaiono un po' più vivaci. Niente da eccepire su Colin Firth, la cui bravura è fuori discussione, ma la signora Johansson ha girato tutto il film in preda a violenti attacci d'asma oppure è stata una precisa scelta del regista?
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