Il cartaio

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Un film di Dario Argento. Con Stefania Rocca, Liam Cunningham, Silvio Muccino, Vera Gemma, Fiore Argento.
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Horror, durata 106 min. - Italia 2003. MYMONETRO Il cartaio * * - - - valutazione media: 2,42 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
henry domenica 20 maggio 2007
benvenuti alla sagra del ridicolo Valutazione 1 stelle su cinque
79%
No
21%

Dove è andato a finire il talento di Argento? Dove sono finite le mitiche invenzioni visive, le musiche da brivido e la forza visionaria che sostenevano i suoi lavori più riusciti? In questa porcheria pseudo-thriller dobbiamo sorbirci una serie di sequenze degne del peggior Beautiful, una completa assenza di tensione e suspense, una serie di attori rimbambiti e in catalessi (Muccino sembra che parli col super attak sulla lingua, la Rocca sembra una presentatrice di Ok il prezzo è giusto) e un finale inevitabilmente idiota. Il ridicolo involontario e la noia regnano sovrane. Argento ha voluto dimostrare di essere al passo coi tempi ma invece che imitare il peggiore degli episodi di CSI MIAMI avrebbe fatto meglio a scrivere una sceneggiatura consistente, visto che solo l'idea di partenza (il killer che sfida a videopoker la polizia giocando vite umane) è buona. [+]

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gianluca giovedì 14 giugno 2007
provocatoriamente osceno Valutazione 1 stelle su cinque
73%
No
27%

Brutto, bruttissimo film. A cominciare dalla colonna sonora, per poi continuare con gli attori scelti, la trama, il movente, la sceografia... tutto, tutto è di una banalità disarmante. Anzichè incollare lo spettatore alla poltrona, lo spinge quasi ad addormentarsi per la noia. Il finale è degno dei peggiori gialli, un movente e un assassino scontatissimo, e già ventilato dopo pochi minuti. Colpi di scena? nemmeno l'ombra. C'è qua e la qualche tentativo di recuperare qualcosa dai precedenti film, come il cannone che sparava a mezzogiorno dal Gianicolo e che si sentiva nel sottofondo della registrazione della partita, ma sono tentativi a vuoto, che denunciano proprio mancanza di idee originali. [+]

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nino sabato 7 febbraio 2009
non sono d'accordo sul giudizio negativo Valutazione 3 stelle su cinque
76%
No
24%

Non sono d'accordo sul giudizio negativo espresso per "Il cartaio". Con questa pellicola Argento ritorna al genere thriller, ma lo fa in modo dignitoso ed assolutamente non banale. Sicuramente non è un grande film, ma allo stesso tempo non merita neanche di essere annoverato tra i peggiori della sua carriera. Con questo film, Argento aggiorna le tematiche ossessive dell'omicida adeguandole al progresso dei tempi moderni.In questo caso tramite l'utilizzo di internet, appunto. Ed inoltre il finale del film mi ha trasmesso un'inquietante sensazione carica di suspence per via dei due protagonisti legati dalle manette sui binari e, contemporaneamente, la vista del treno che da lontano avanza velocemente. [+]

[+] bè... (di henry)
[+] ad henry (di nino p.)
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andrea giovedì 14 giugno 2007
imbarazzante Valutazione 1 stelle su cinque
79%
No
21%

Non ci sono parole. Ho visto il film ieri sera in TV e ho pensato a tutte le persone che hanno speso dei soldi per vedere questo horror(e) al cinema. Il cinema italiano non può permettersi di produrre questi filmacci solo perchè girati da grandi registi (?????). Non riesco a trovare niente di salvabile, Muccino è veramente IMBARAZZANTE, Stefania Rocca dà il peggio di sè, il soggetto poteva essere interessante ma trattato in questo modo è diventato ridicolo..., la sceneggiatura scontata ed elementare. Non sono un americanofilo, tifo per la cinematografia italiana, ma penso che lo stesso soggetto nelle mani di hollywood sarebbe stata un'altra cosa. Ci vuole più rispetto per il pubblico che paga un biglietto e che per lo meno non vuole essere preso in giro e trattato da STUPIDO!!!!!!!!!!! [+]

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argentovivo mercoledì 11 luglio 2007
che ne è del maestro dario argento? Valutazione 0 stelle su cinque
70%
No
30%

Auguriamoci che con LA TERZA MADRE il mitico Dario possa risollevarsi da questo schifosissimo film. Da uno come lui non me lo aspettavo! E' pur vero che dopo Inferno il nostro sia andato sempre più scemando ma qui abbiamo toccato il fondo. IL CARTAIO è quasi peggio di UN GATTO NEL CERVELLO di Lucio Fulci che consideravo l'horror più brutto in assoluto. IL CARTAIO è mal recitato, il capo della polizia recita come uno struzzo, Muccino come un dromedario ecc. ecc. La sceneggiatura sembra scritta da un bimbo dell'asilo che scopre per la prima volta i videogames. Il finale è un vero disastro! Sembrava una parodia dei gialli televisivi. Da un momento all'altro mi aspettavo che uscisse fuori qualcuno a dire:- Aoh, stamo a scherzà! - Purtroppo era vero! La colonna sonora? NO COMMENT! Da un musicologo come Dario mi sarei aspettato molto ma molto di più. [+]

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dylandog sabato 19 marzo 2005
argento...o silverplated ? Valutazione 0 stelle su cinque
100%
No
0%

E' chiaro che ad Argento sfugge il concetto di "mera fortuna" di cui è intriso il giuoco del videopoker...Quindi come poter basare la trama di un intero film su tale fondamento assolutamente non condizionabile dall' uomo ?? Si parte già zoppi. Aggiungiamo una sceneggiatura scolastica ( irrispettosa però degli scolari) Aggiungiamo nemmeno una scena realmente adrenalinica ... E tocchiamo il fondo con la scena ultima sui binari dove si giunge all' ilarità inconsapevole dovuta all' eccesso ed alla incongruenza dell' azione stessa. Ma dove è finito l' Argento vivo ? Per carità lo rivogliamo indietro... come i soldini consegnati al botteghino. Io non do' una stella al merito... la sottraggo in quanto da un Maestro di tal lustro pretendo qualcosa di più !

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danilo mercoledì 29 agosto 2007
c'era una volta il cinema Valutazione 0 stelle su cinque
65%
No
35%

Film ridicolo, conformista, politicamente corretto, dove nulla è lasciato al caso: lo spettatore viene preso in giro dalla prima all'ultima sequenza. "Il cartaio", "Ti piace Hitchcock"...sono questi i film che dovrebbero essere vietati ai minori, mandati in onda ad orari assurdi, pubblicati su cassette introvabili... E' significativo che gli ultimi film di Argento piacciano tanto ai critici che stroncavano i suoi film negli anni '70. Il cartaio è un altro tessera di un mosaico che una volta ultimato porterà all'appiattimento totale del cinema, dei gusti del pubblico, della creatività e della libertà di un artista come Argento, con il beneplacito di quei critici che si sono fatti un nome sputando su registi, film, attori e, non di rado, sul pubblico che rifiutava di seguire le loro recensioni-diktat. [+]

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phoenix000 venerdì 14 agosto 2015
trama ridicola Valutazione 1 stelle su cinque
100%
No
0%

Bastava un po' più di impegno per realizzare un buon film sul poker. Invece regna la superficialità. Partite a Poker on line ridicole; non si capisce se l'assassino, che gioca sempre per secondo, veda anche le carte dell'altro. Sembra si giocgi a carte scoperte. Poi il motivo per cui "Il cartaio" uccide? L'amore per la poliziotta? E la scena finale sulla rotaia! Assurda. A parte la piattezza generale e l'insensatezza di tanti altri dettagli. 

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bastardisenzacinema domenica 19 aprile 2015
sottovalutato e massacrato! Valutazione 3 stelle su cinque
25%
No
75%

Film del 2004, Il Cartaio è una opera decisamente anomala nel panorama del maestro del brivido Dario Argento.
Il film segue la sfida tra un killer, detto appunto " Il Cartaio " e la polizia di Roma, tramite una chat videopoker e che mette in gioco la vita delle sue vittime.
Il film è considerato il peggiore della cinematografia del cineasta romano, erroneamente secondo il mio modesto parere.
Non lo vidi nelle sale quando uscì, ma l'ho recuperato recentemente aspettandomi, date le critiche, una pessima opera, e devo confessare di essere rimasto sorpreso dal film, che mi ha divertito e, in alcuni istanti, fatto trattenere il fiato. [+]

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stefano domenica 11 gennaio 2004
segnali di ripresa Valutazione 2 stelle su cinque
20%
No
80%

Sicuramente il film più bello di Dario Argento degli ultimi 20 anni. Infatti dopo capolavori della storia del cinema horror mondiale come L'uccello dalle piume di cristallo, Quattro mosche di velluto grigio, Profondo rosso, Suspiria, Inferno, Phenomena, il regista romano era entrato in una crisi che sembrava ormai irreversibile e che l'aveva portato a realizzare dei veri film "horror", ma nel senso di inguardabili schifezze che neanche uno sprovveduto e dilettante regista avrebbe mai potuto compiere. Fra le sue più orrende opere vorrei ricordare in particolare La sindrome di Stendhal (forse il più brutto film mai realizzato nella storia del cinema) e Il Fantasma dell'opera con le "mitiche" scene di sesso fra il fantasma e i topi. [+]

[+] questo è il tonfo (di lianò)
[+] no no no assolutamente no! (di quentin)
[+] sei ridicolo (di kikka l'obesa)
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