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domenica 28 gennaio 2024
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la vita va vissuta pr comprenderla
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Un commento da una persona che una persona non lo e'
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figliounico
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giovedì 25 maggio 2023
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amore tossico
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Dramma familiare del 2002 di Kosminsky incentrato sul rapporto, tipicamente turbolento anche nell’esperienza comune, tra una madre egocentrica e la figlia adolescente. Il film, pur essendo sovraccarico di pathos con una lunga teoria di eventi traumatici che subisce la giovane protagonista, l’abbandono da parte del padre, l’incarcerazione della madre, il suicidio della tutrice, eccetera, al limite del verosimile, risulta tuttavia credibile e coinvolgente grazie soprattutto alla magnifica interpretazione del cast tutto al femminile nei ruoli principali, ossia Alison Lohman, Michelle Pfeiffer, Renée Zellweger. Il dubbio di fondo è se Kosminsky, o l’autrice del libro, Jane Fitch, da cui è tratto il film, abbiano voluto mettere in evidenza l’ambiguità del rapporto genitoriale, nello specifico quello materno, caratterizzato dall’amore protettivo ed al contempo invidioso e distruttivo della madre verso la figlia e viceversa dall’odio intriso di ammirazione e di venerazione della figlia verso la madre, oppure l’ambiguità dei comportamenti nelle relazioni umane che producono fraintendimenti reciproci fino all’incomprensione totale, come una coltre di nebbia che appena svanita lascia vedere nitidamente la purezza assoluta ed univoca dei sentimenti.
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Dramma familiare del 2002 di Kosminsky incentrato sul rapporto, tipicamente turbolento anche nell’esperienza comune, tra una madre egocentrica e la figlia adolescente. Il film, pur essendo sovraccarico di pathos con una lunga teoria di eventi traumatici che subisce la giovane protagonista, l’abbandono da parte del padre, l’incarcerazione della madre, il suicidio della tutrice, eccetera, al limite del verosimile, risulta tuttavia credibile e coinvolgente grazie soprattutto alla magnifica interpretazione del cast tutto al femminile nei ruoli principali, ossia Alison Lohman, Michelle Pfeiffer, Renée Zellweger. Il dubbio di fondo è se Kosminsky, o l’autrice del libro, Jane Fitch, da cui è tratto il film, abbiano voluto mettere in evidenza l’ambiguità del rapporto genitoriale, nello specifico quello materno, caratterizzato dall’amore protettivo ed al contempo invidioso e distruttivo della madre verso la figlia e viceversa dall’odio intriso di ammirazione e di venerazione della figlia verso la madre, oppure l’ambiguità dei comportamenti nelle relazioni umane che producono fraintendimenti reciproci fino all’incomprensione totale, come una coltre di nebbia che appena svanita lascia vedere nitidamente la purezza assoluta ed univoca dei sentimenti. Il titolo del libro e dell’omonimo film suggerisce la soluzione al dilemma, ossia che l’amore materno sia considerato dalla scrittrice necessariamente anche velenoso per proteggere la figlia dai pericoli del mondo come quello della pianta dell’oleandro è naturalmente tossico per preservare il candore del suo fiore.
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clara1944
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sabato 26 giugno 2021
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ahi i critici
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Film bellissimo. Recitato benissimo. Lo farei vedere a tutte le mamme che "ghermiscono" i figli e li distruggono.
Mi chiedo: ma siamo sicuri che i critici li vedono i film che recenciscono? Ma perché devono fare i cervellotici? E mamma mia che si diano una calmata!
Mi fido di più dei giudizi del pubblico e leggo i loro commenti prima di scegliere il film da vedere.
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maggie69
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domenica 28 febbraio 2016
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l'istinto materno non esiste
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Forse un po' lungo, ma serve tutto per esplicitare un concetto: solo le madri sono capaci di fare così male ai figli.
I figli poi riescono anche a salvarsi, ma a che prezzo? Donne...prima di fare figli, prima che a voi, pensate a loro!!!
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luca
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sabato 21 giugno 2008
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storia d una madre e sua figlia
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Bellissimo film, molto profondo e che trtta argomenti molto forti e ormai comunissimi ai tempi d'oggi. Ogni singolo attore fantastico.
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animaintroversa
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sabato 21 giugno 2008
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siamo noi il nemico....
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tu stai parlando di te...mammma!un film davvero stupendo...di molteplici significati e reconditi messaggi..di fronte ai quali nn si può rimanere impassibili.
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chat.noir
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venerdì 20 giugno 2008
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capirlo
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A differenza di quanto dicono le critiche, mi sembra un film molto profondo, che può essere apprezzato solo da chi si immedesima in rapporti familiari difficili e in storie di crescita autonoma. A volte è scomoda la realtà.
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rosey
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mercoledì 14 maggio 2008
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mi è piaciuto
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è bello, è coinvolgente, è drammatico quanto basta per risultare toccante ma non smielato
in poche parole da vedere
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martina
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martedì 6 novembre 2007
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le ferite, talvolta,si lavano via con il veleno
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Un film, veramente stupendo.
L' ho trovato molto profondo. Determinate scene, toccano veramente il cuore. Per quanto la madre, cercasse di proteggerla, inevitabilmente feriva la figlia, in modo che vedesse la cruda realtà di fronte ai propri occhi. Per quanto brutale e dolorosa potesse essere. Le scene in cui, Astrid si trova improvvisamente da sola, nel dover affrontare la vita e nel dover conoscere poi, se stessa, mi ha portato a riflettere sul fatto che certe situazioni, provocano, si, conflitti generici, ma soprattutto cicatrici indelebili che via via si portano per tutta la vita..E che rimarranno chiuse per sempre dentro la nostra anima.
Secondo me, è il modo in cui lei agisce inconsciamente a tutto ciò che gli accade, è il non potersi legare direttamente a qualcuno a cui voleva bene, sono le scene in cui lei urla, mentre cerca di tenere il mondo lontano da lei il più possibile, che da più gusto alla storia.
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Un film, veramente stupendo.
L' ho trovato molto profondo. Determinate scene, toccano veramente il cuore. Per quanto la madre, cercasse di proteggerla, inevitabilmente feriva la figlia, in modo che vedesse la cruda realtà di fronte ai propri occhi. Per quanto brutale e dolorosa potesse essere. Le scene in cui, Astrid si trova improvvisamente da sola, nel dover affrontare la vita e nel dover conoscere poi, se stessa, mi ha portato a riflettere sul fatto che certe situazioni, provocano, si, conflitti generici, ma soprattutto cicatrici indelebili che via via si portano per tutta la vita..E che rimarranno chiuse per sempre dentro la nostra anima.
Secondo me, è il modo in cui lei agisce inconsciamente a tutto ciò che gli accade, è il non potersi legare direttamente a qualcuno a cui voleva bene, sono le scene in cui lei urla, mentre cerca di tenere il mondo lontano da lei il più possibile, che da più gusto alla storia.
E' l' amore impossibile che madre e figlia hanno per entrambe, che le porta poi a doversi confrontare un giorno, quel giorno in cui avrebbero dovuto dividersi con o senza il loro volere...
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cri
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venerdì 2 novembre 2007
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the best
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film stupendo, temi attuali, madri che vogliono rispecchiarsi nelle figlie e quindi le pressano quasi a diventare pazze.Un adolescente che cerca di vivere una vita senza la madre(perchè in galera)conosce diversi tipi di vita che le persone fanno.
Ottimi tutti i dettagli, le musiche, mi è piaciuto molto!
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