La protagonista si chiama Haru, una comune studentessa giapponese che si sveglia tardi la mattina, ha la camera disordinata e confida alla migliore amica le sue infatuazioni adolescenziali. Ma dopo aver salvato per un pelo un gatto che stava per essere travolto da un camion, la sua vita cambia.
La Ricompensa del Gatto, in inglese The Cat Returns, è considerato uno spin-off di uno dei capolavori del 1995 firmato Studio Ghibli: I sospiri del mio cuore. Non solo alcuni personaggi secondari diventano in questo film i protagonisti, ma c’è anche una continuazione tematica. Ne I sospiri del mio cuore, Shizuku, ragazzina con una profonda passione per la scrittura, dopo essere stata ispirata dall’incontro con Seji decide di mettersi alla prova, credendo in se stessa, e scrivere il suo primo romanzo, che ha come protagonista proprio Baron, il misterioso gatto antropomorfo che ne La ricompensa del gatto affianca Haru nella sua avventura.
[+]
La protagonista si chiama Haru, una comune studentessa giapponese che si sveglia tardi la mattina, ha la camera disordinata e confida alla migliore amica le sue infatuazioni adolescenziali. Ma dopo aver salvato per un pelo un gatto che stava per essere travolto da un camion, la sua vita cambia.
La Ricompensa del Gatto, in inglese The Cat Returns, è considerato uno spin-off di uno dei capolavori del 1995 firmato Studio Ghibli: I sospiri del mio cuore. Non solo alcuni personaggi secondari diventano in questo film i protagonisti, ma c’è anche una continuazione tematica. Ne I sospiri del mio cuore, Shizuku, ragazzina con una profonda passione per la scrittura, dopo essere stata ispirata dall’incontro con Seji decide di mettersi alla prova, credendo in se stessa, e scrivere il suo primo romanzo, che ha come protagonista proprio Baron, il misterioso gatto antropomorfo che ne La ricompensa del gatto affianca Haru nella sua avventura. Avventura che assume infatti sfumature fiabesche, oniriche: Haru diventa piccola come Alice e viene catapultata in un mondo delle meraviglie popolato da gatti. I personaggi però non sono quelli stereotipati, il cattivo non è mai del tutto cattivo e la storia non scade mai nel banale, lasciando lo spettatore col fiato sospeso fino all’ultimo minuto.
La capacità dello Studio ancora una volta viene riconfermata. La leggerezza e la delicatezza delle storie che caratterizzano tutte le avventure firmate Ghibli riesce a toccare le corde più profonde del nostro cuore. Lo spettatore si affeziona subito all’ingenuità della piccola protagonista, fa proprie le incertezze che Haru ha e fa tesoro dei consigli sull’autostima che le dispensa Baron. I disegni e le animazioni si rivelano sempre magistrali e i dialoghi originali degni di nota. Speriamo solo che la Lucky Red compia un doppiaggio all’altezza del giapponese e dell’inglese.
[-]
|
|