numenoreano
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martedì 6 dicembre 2011
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il rinnovamento di giugno.
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Rinko è una garbata ragazza che lavora in un consultorio telefonico per assistenza psichiatrica. Riesce nel lavoro a fare ciò che non gli riesce nell’intimo della sua ormai inaridita relazione matrimoniale: avere un contatto, aiutare qualcuno, sfogarsi. E’ relegata in una prigione di autocompiacimento perché il suo compagno sfoga totalmente la sua repulsione sessuale nel suo invasamento demoniaco contro lo sporco, suo particolare autoerotismo. Tutto ciò finchè non incombe, a rompere gli equilibri, il voyeuristico Iguchi, a suo dire precedentemente aiutato telefonicamente da Rinko. Il quale non si da pace onde liberarla dalle sue inibizioni mentali e fisiche.
La stagione delle piogge giapponese (Giugno) è virata da Tsukamoto in blu, dal colore dell’acqua e delle ortensie.
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Rinko è una garbata ragazza che lavora in un consultorio telefonico per assistenza psichiatrica. Riesce nel lavoro a fare ciò che non gli riesce nell’intimo della sua ormai inaridita relazione matrimoniale: avere un contatto, aiutare qualcuno, sfogarsi. E’ relegata in una prigione di autocompiacimento perché il suo compagno sfoga totalmente la sua repulsione sessuale nel suo invasamento demoniaco contro lo sporco, suo particolare autoerotismo. Tutto ciò finchè non incombe, a rompere gli equilibri, il voyeuristico Iguchi, a suo dire precedentemente aiutato telefonicamente da Rinko. Il quale non si da pace onde liberarla dalle sue inibizioni mentali e fisiche.
La stagione delle piogge giapponese (Giugno) è virata da Tsukamoto in blu, dal colore dell’acqua e delle ortensie. Essa è una prigione di solitudine e rassegnazione dalla quale si può guarire soltanto grazie ad un serpente, il cui cambiare pelle lo rende un simbolo di rinnovamento e rinascita. Rinnovamento che, essendo un rettile, arriva strisciando furtivamente come fa l’impertinente figura di Iguchi. E che pare possa avvenire solo con la piena presa di coscienza del proprio corpo, attraverso un “percorso didattico” verso il superamento dei propri limiti mentali e fisici.
In questo senso il serpente, a dispetto della connotazione negativa affibiatagli dalla tradizione cristiano/cattolica, arriva ad acquisire il miglior significato positivo in quanto allegoria di completezza, dall'immagine a cerchio del serpente che si morde la coda. La completezza a cui aspira una coppia di innamorati divisa dalla mancanza di contatto nel periodo in cui, solo dopo violente pioggie, finalmente sbocciano le ortensie.
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carlo vecchiarelli
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giovedì 24 settembre 2009
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"non puoi farlo perche' credi di non poterlo fare"
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I conflitti tra le pulsioni più intime e la coscienza sono il tabù di cui si struggono inconsapevolmente due coniugi senza veri rapporti reciproci. Verranno riportati alla vera passione dal sacrificio di un fotografo, malato terminale; egli, dopo aver spiato morbosamente la donna che lo aveva sostenuto nel periodo più difficile, decide di spendere i suoi ultimi giorni per infrangere le paure che la attanagliano e aprirle gli occhi sulla sua vera condizione. Con il ricatto costringerà la coppia ad affrontare i loro desideri più scandalosi e torbidi, sfidando le regole della normale decenza.
"Non puoi farlo perchè credi di non poterlo fare" questa è la frase che riassume al meglio la seducente storia di voyerismo e incomunicabilità, immortalata tra pioggia e fotografia.
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I conflitti tra le pulsioni più intime e la coscienza sono il tabù di cui si struggono inconsapevolmente due coniugi senza veri rapporti reciproci. Verranno riportati alla vera passione dal sacrificio di un fotografo, malato terminale; egli, dopo aver spiato morbosamente la donna che lo aveva sostenuto nel periodo più difficile, decide di spendere i suoi ultimi giorni per infrangere le paure che la attanagliano e aprirle gli occhi sulla sua vera condizione. Con il ricatto costringerà la coppia ad affrontare i loro desideri più scandalosi e torbidi, sfidando le regole della normale decenza.
"Non puoi farlo perchè credi di non poterlo fare" questa è la frase che riassume al meglio la seducente storia di voyerismo e incomunicabilità, immortalata tra pioggia e fotografia.
E come spesso accade nei film di Tsukamoto, l'importanza intrinseca del vivere e del miracolo dell'esistenza umana finisce con l'emergere dalla ripetitività avvilente di ogni giorno.
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thenoise
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mercoledì 9 marzo 2005
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tsukamoneggiante
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Un film aberrante nei suoi risvolti psicologici,ma proprio per questo seducente per lo spettatore in una bella fotografia "piovosa".
La storia è molto calatanella realtà nipponica..incomunicabilità matrimoniale superiore a quella europea unita ad un patologico personaggio che usufruisce dei consigli psicologici della protagonista(una assistente di psicologia telefonica),una
Kurosawa diretta con molto senso del pudore..nonostante le scene di Nudi....lei
si spoglia con una grazia tutta orientale.Shinya Inoltre si rivela attore di
ottima espressività,ed il suo contributo da attore non è da meno rispetto a quello
registico.Ottimo il Leit Motiv,semplice..intonato e quasi Unico,come in tutti i
film che REstano.
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(di brembolina)
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[+] a snake...of june
(di ohmygosh)
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alter
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martedì 8 marzo 2005
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tsukamoneggiante
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..un Film Aberrante nei suoi risvolti psicologici..ma per questo potenzialmente seducente per lo spettatore..e lo stesso Shinya si RIvela attore piuttosto espressivo nella sua "orientalità"...grande leit motiv di contorno..semplice e quasi unico,come in tutti i film che "restano".
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