| 
       
           
     
      
        
            | 
                
                    luc66
                    
             | 
            
                
                
                    mercoledì 15 ottobre 2008
                
                
             | 
         
        
        
            
                
                    grande beat!
                    
                     
                
                
             | 
             | 
            
 | 
            
 | 
         
        
        
            
                
    
                
                    
                        Kitano come al solito ci sorprende con il suo disincanto, il suo distacco anche nei confronti della morte. Ci affascina con il suo sorriso infantile e la sua faccia impenetrabile. Tanto sangue in questo film ma (sembra un paradosso) non si ha assolutamente l'impressione di assistere ad un film violento. Kitano più che una Yakuza sembra un guru che impartisce la sua lezione sul mondo, sulla vita e sulla morte. Ripeto sembra un paradosso ma la sensazione finale è quella di un film poetico(!). Buona visione!!! 
                     
                 
    
                
             | 
             | 
         
        
            | 
                 
                    
                         [+] lascia un commento a luc66 »
                        [ - ] lascia un commento a luc66 »
                    
                 
             | 
             | 
            d'accordo? | 
         
        
    
        
        | 
            
         | 
     
     
    
    
        
            | 
                
                    chesko
                    
             | 
            
                
                
                    sabato 20 settembre 2008
                
                
             | 
         
        
        
            
                
                    brother – “fratello di sangue e non”
                    
                     
                
                
             | 
             | 
            
 | 
            
 | 
         
        
        
            
                
    
                
                    
                        Il grande Takeshi Kitano ci porta alla scoperta della yakuza dove i patti di sangue tra i membri sono più forti che in altre associazioni mafiose.
Ognuno è pronto a sacrificare, sigillando con il proprio sangue, anima e corpo al proprio capo e ai propri adepti in segno di legame eterno.
A Tokyo, durante la continua lotta tra bande rivali, si mettono male gli affari per Yamamoto costretto a cambiare identità e a trasferirsi negli States da suo fratello Ken.
A Los Angeles si inserirà immediatamente come leader all’interno del gruppetto di spacciatori di cui Ken fa parte, “shockkando” i ragazzi con le sue azioni e la sua incredibile esperienza…
Partirà così il “gioco della guerra” sul modello d’importazione orientale, costruito sull’astuzia, la freddezza, il controllo, la violenza e il rispetto.
                        [+]
                        
                     
                 
    
                
                
                    
                        Il grande Takeshi Kitano ci porta alla scoperta della yakuza dove i patti di sangue tra i membri sono più forti che in altre associazioni mafiose.
Ognuno è pronto a sacrificare, sigillando con il proprio sangue, anima e corpo al proprio capo e ai propri adepti in segno di legame eterno.
A Tokyo, durante la continua lotta tra bande rivali, si mettono male gli affari per Yamamoto costretto a cambiare identità e a trasferirsi negli States da suo fratello Ken.
A Los Angeles si inserirà immediatamente come leader all’interno del gruppetto di spacciatori di cui Ken fa parte, “shockkando” i ragazzi con le sue azioni e la sua incredibile esperienza…
Partirà così il “gioco della guerra” sul modello d’importazione orientale, costruito sull’astuzia, la freddezza, il controllo, la violenza e il rispetto.
In breve tempo Yamamoto ricostruirà così un’associazione mirata ad assumere l’intero controllo del traffico di droga della città.
Kitano, artista bravissimo, qui regista, protagonista, produttore e sceneggiatore, crea delle atmosfere di una bellezza incommensurabile, grazie alla scelta delle inquadrature accompagnate da una colonna sonora tiepida, leggera, che accompagna i flashback che si susseguono ricostruendo come un puzzle la storia di Yamamoto.
I valori della fratellanza della Yakuza, del vincolo di appartenenza saranno svelati attraverso lo sviluppo di questo film capolavoro, che farà riflettere sulla distanza che esiste tra oriente e occidente, anche nell’infido mondo della criminalità.
L’ironia che trasporta Kitano dalle sue esperienze passate, danno un tocco di dolcezza ad un spettacolo crudo, fatto di sangue dove non esiste la pietà, dove non si può tornare indietro, dove la scelta inequivocabilmente modifica per sempre il destino di se stessi e degli altri…
Tra i personaggi di spicco troviamo Kato, braccio destro di Yamamoto, interpretato dal bravo Susumu Terajima che credo lascierà di stucco molti spettatori, Denny (ottimo Omar Epps) rappresenta il contrasto, non solo di colore, con il protagonista e farà riflettere sul tema di “brother” sulla possibilità della sussistenza del vincolo di sangue tra fratelli e non. 
Da sottolineare nuovamente la colonna sonora del grande Joe Hisaishi, che ha ancora una volta ha lavorato, raggiungendo i soliti ottimi risultati, con l’ormai amico Takeshi Kitano.
Come al solito, voglio svelare il meno possibile, ed è bene fermarsi qui.
Auguro a tutti una buona visione alla scoperta del cinema di “beat Takeshi”. 
“suo fratello” Francesco Ciabatti.
                        [-]    
                     
                 
                
             | 
             | 
         
        
            | 
                 
                    
                         [+] lascia un commento a chesko »
                        [ - ] lascia un commento a chesko »
                    
                 
             | 
             | 
            d'accordo? | 
         
        
    
        
        | 
            
         | 
     
     
    
    
        
            | 
                
                    fabrizio/bukettes
                    
             | 
            
                
                
                    martedì 11 dicembre 2007
                
                
             | 
         
        
        
            
                
                    statico film yakuza
                    
                     
                
                
             | 
             | 
            
 | 
            
 | 
         
        
        
            
                
    
                
                    
                        questo film ad un primo sguardo può sembrare un film gangster yakuza qualsiasi. ma se diretto da un genio come takeshi kitano tutto diventa radiclamente diverso. notate bene il suo modo di girare. la macchina da presa non si muove nelle scene d'azione, anzi,resta ferma e lascia intravedere i corpi colpiti a morte soltanto attraverso il lampi delle pistole.geniale. 
                     
                 
    
                
             | 
             | 
         
        
            | 
                 
                    
                         [+] lascia un commento a fabrizio/bukettes »
                        [ - ] lascia un commento a fabrizio/bukettes »
                    
                 
             | 
             | 
            d'accordo? | 
         
        
    
        
        | 
            
         | 
     
     
    
    
        
            | 
                
                    che ne so
                    
             | 
            
                
                
                    martedì 11 dicembre 2007
                
                
             | 
         
        
        
            
                
                    da vedere
                    
                     
                
                
             | 
             | 
            
 | 
            
 | 
         
        
        
            | 
                
    
                
    
                
             | 
             | 
         
        
            | 
                 
                    
                         [+] lascia un commento a che ne so »
                        [ - ] lascia un commento a che ne so »
                    
                 
             | 
             | 
            d'accordo? | 
         
        
    
        
        | 
            
         | 
     
     
    
    
        
            | 
                
                    bello
                    
             | 
            
                
                
                    martedì 11 dicembre 2007
                
                
             | 
         
        
        
            
                
                    bello
                    
                     
                
                
             | 
             | 
            
 | 
            
 | 
         
        
        
            | 
                
    
                
    
                
             | 
             | 
         
        
            | 
                 
                    
                         [+] lascia un commento a bello »
                        [ - ] lascia un commento a bello »
                    
                 
             | 
             | 
            d'accordo? | 
         
        
    
        
        | 
            
         | 
     
     
    
    
        
            | 
                
                    elisz gediem
                    
             | 
            
                
                
                    domenica 18 novembre 2007
                
                
             | 
         
        
        
            
                
                    un gioiello no(n)-strano
                    
                     
                
                
             | 
             | 
            
 | 
            
 | 
         
        
        
            
                
    
                
                    
                        Nostrano perchè appartiene al mondo intero. Non Strano perchè Beat Takeshi ritorna sui suoi passi, e ci riporta alle soglie dell'orgasmo stilistico con un film che ha poco d'americano e molto di Kitano. QUASI ai livelli di Sonatine, uno dei film più emozionanti e universali degli ultimi 10 anni. L'ultima mezz'ora, bagnata da dolorose e potenti note, è da antologia della storia del cinema.
                     
                 
    
                
             | 
             | 
         
        
            | 
                 
                    
                         [+] lascia un commento a elisz gediem »
                        [ - ] lascia un commento a elisz gediem »
                    
                 
             | 
             | 
            d'accordo? | 
         
        
    
        
        | 
            
         | 
     
     
    
        
      
      
         |