eugen
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giovedì 23 gennaio 2025
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esperta di cosmetica diventa star in un paese"imma
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Esperta di cosmesi e cosmetica diventa "star"e amatissima in un paeseimmaginario dell'Est Europea. La simpatica"Tata" Fran Descher fa innamorare , dopo varrie resistenze, il dittttatore dell'ESt(dove natrualmente i "Gringos"made in the USA dipingono una dittratura dell'ESt, tanto che in una fabbrica a un certo punto risuona"L0intenrazionale"....). QUesot, in breve, il riassunto di "The Beautitifican and the Beast", vero tiolo del film di Kean Kwapis, 1997( che in italiano diventa "Lamore e'un trucco", (titolo inventato un a volta tantoneppure sciocco, in quanto gioca sulla professione della donna e sulle"lilecebrae"dell'amore.
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Esperta di cosmesi e cosmetica diventa "star"e amatissima in un paeseimmaginario dell'Est Europea. La simpatica"Tata" Fran Descher fa innamorare , dopo varrie resistenze, il dittttatore dell'ESt(dove natrualmente i "Gringos"made in the USA dipingono una dittratura dell'ESt, tanto che in una fabbrica a un certo punto risuona"L0intenrazionale"....). QUesot, in breve, il riassunto di "The Beautitifican and the Beast", vero tiolo del film di Kean Kwapis, 1997( che in italiano diventa "Lamore e'un trucco", (titolo inventato un a volta tantoneppure sciocco, in quanto gioca sulla professione della donna e sulle"lilecebrae"dell'amore...). Anche Timothy Dalton e'efficace nel doppio ruolo, prima e dopo il maquillage che gli viene proposto.imposto dalla seduttrice.... Decisamente píacevole come film, dove pero', come accennato, risuona prepotenete l'allsione made in the USA alle presunte"dittature comuniste"e a quel che ne viene derivato. Decisamente qualcosa di ideologicvo, che in una forma o in un'altra, epresnete piu'o meno esplictiamente in tutta la la filmografia USA. Eugen
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hellphone97
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giovedì 20 luglio 2017
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la tata sbarca in slovetzia
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L'interpretazione di Fran Drescher potrà ricordare quella né La Tata e quindi sapere di stantio ma non è un male perché almeno riesce a garantire (non la stessa) ma almeno una buona dose di risate. Chapeau anche alla buona interpretazione di Dalton.
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luigi chierico
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martedì 15 luglio 2014
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non c’e’ trucco non c’e’ inganno
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Sebbene il film non abbia grandi ambizioni ed abbia l’aspetto di una commediola fatta di buonismo, tuttavia nasconde nelle numerose battute e nell’evoluzione dei fatti un input ad una vera e propria rivoluzione dalla tirannia alla democrazia. E’ molto gradevole, certo molto più di tantissimi altri che sanno solo di vero decadentismo in tutti i sensi. I dialoghi sono continui e pungenti ben recepibili per un ottimo doppiaggio; quanto questo incide sulla resa di un film!
La bella fotografia mostra il ricco grande palazzo del presidente Boris Pochenko con tutte le su terre, prati, boschi e giardini e fabbriche; meglio che la fredda Casa Bianca, sebbene vi regni la dittatura l’austerità e non la democrazia.
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Sebbene il film non abbia grandi ambizioni ed abbia l’aspetto di una commediola fatta di buonismo, tuttavia nasconde nelle numerose battute e nell’evoluzione dei fatti un input ad una vera e propria rivoluzione dalla tirannia alla democrazia. E’ molto gradevole, certo molto più di tantissimi altri che sanno solo di vero decadentismo in tutti i sensi. I dialoghi sono continui e pungenti ben recepibili per un ottimo doppiaggio; quanto questo incide sulla resa di un film!
La bella fotografia mostra il ricco grande palazzo del presidente Boris Pochenko con tutte le su terre, prati, boschi e giardini e fabbriche; meglio che la fredda Casa Bianca, sebbene vi regni la dittatura l’austerità e non la democrazia.
Sua eccellenza, ottimamente interpretato da Timothy Dalton, assume come insegnante istitutrice dei suoi figli, rimasti senza madre, una giovane ed intraprendente americana di nome Joe Miller, interpretata da un’altrettanto brava Fran Drescher. Lo scopo principale di Boris è quello di far conoscere meglio ai figli il mondo occidentale perché da grandi sappiano difendersi dalle insidie che nasconde. Il risultato è devastante perché la giovane ed attraente americana non è un’ insegnante ma una truccatrice (L’amore è un trucco), un’acconciatrice ed i figli restano immediatamente affascinati dal diverso modo di relazionarsi. Il padre non divide nulla con loro e non ammette che gli si rivolga la parola, la vita di Palazzo va rispettata senza obiezioni. Joe invece è vivace, gioca e scherza con i suoi alunni a cui insegna a vivere e non dà lezione su Shakespeare; a “Giulietta e Romeo” ha preferito “West side story”. La vicenda moderna della storia veronese, trasferita a New York tra due opposte bande ha sensibilizzato i ragazzi soprattutto l’erede e la sorella più grande che dichiara a Joe di esssere innamorata e che vorrebbe una vita promiscua per poter fare sesso, sesso e sempre sesso, cioè avere la possibilità di uscire mano a mano con il suo ragazzo oppure mangiare insieme un gelato.Siamo all’altro mondo!
Joe,da buona democratica, non si accontenta di trasformare i ragazzi ma contesta tutto della dittatura e del Presidente. Gli attacchi, quali:”Lei i problemi non li risolve li scarica”, sortiscono l’effetto desiderato, via “i baffi che raccolgono molliche”; anche senza si può essere eletti al Congresso. Ci si illude che loro diano importanza ed autorità come ai dittatori Franco ed Hitler, ma “non si governa e non si ottiene col potere ma col rispetto”.”L’uomo che governa con il cuore governa il mondo”. Boris lentamente ma progressivamente subisce l’influenza occidentale della bella americana, siede a tavola con i figli, come farebbe un presidente democratico anche con il suo personale, e coasì nella solitudine, in un momenti di vera profonda tenerezza,viene sorpreso a tenere tra le braccia il figlio più piccole a cui da padre e non da tiranno presidente, accarezza la mano.
Joe nelle sue numerose battute non trascura nessuno, peccato non poterle ricordare tutte: “Troverei da mangiare anche a casa di Gandhi”, famoso anche per lo sciopero della fame per la non violenza. Tra tante sagge opinioni vanno ricordate:”Si raccolgono le mosche più col miele che con l’aceto,“Chiedere a qualcuno quale sia la strada giusta non è prova di debolezza e di ignoranza”, chi chiede consigli, piuttosto che pareri,è saggio.chibar22@libero.it
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m
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mercoledì 20 febbraio 2008
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davvero simpatico
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Un film senza pretese, simpatico e divertente, con attori buoni e competenti. Davvero piacevole
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ciccio_54
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mercoledì 30 agosto 2006
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una tata nell'est
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Il dittatore di un non meglio specificato Paese dell'Est decide che i suoi figli vengano educati all'occidentale, per cui manda emissari per ingaggiare un'istitutrice. Gli incaricati, un po' imbranati e all'oscuro della vita americana, assumono una insegnante di trucco in una scuola per estetiste e la portano con loro. Superato il primo momento di terrore, la ragazza, per non recidere il lauto contratto, cerca di impersonare un'istitutrice, ma con risultati disastrosi. Comunque il suo carattere solare, l'affetto e l'amicizia dei ragazzi a lei affidati e, non ultimo, il suo sex appeal, fanno breccia nel cuore dell'arido dittatore fino a convincerlo ad apportare fondamentali migliorie in tutto il Paese, a risollevare le classi più povere e ad essere finalmente benvoluto dai suoi sudditi.
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Il dittatore di un non meglio specificato Paese dell'Est decide che i suoi figli vengano educati all'occidentale, per cui manda emissari per ingaggiare un'istitutrice. Gli incaricati, un po' imbranati e all'oscuro della vita americana, assumono una insegnante di trucco in una scuola per estetiste e la portano con loro. Superato il primo momento di terrore, la ragazza, per non recidere il lauto contratto, cerca di impersonare un'istitutrice, ma con risultati disastrosi. Comunque il suo carattere solare, l'affetto e l'amicizia dei ragazzi a lei affidati e, non ultimo, il suo sex appeal, fanno breccia nel cuore dell'arido dittatore fino a convincerlo ad apportare fondamentali migliorie in tutto il Paese, a risollevare le classi più povere e ad essere finalmente benvoluto dai suoi sudditi. Fiori d'arancio finali.
Sulla falsariga di "La tata", il filmetto riesce a strappare più di un sorriso, ma per la maggior parte si trascina un po' lento fra gag e battute che sanno di muffa. Se non fosse mai stato girato, ben pochi ne avrebbero sentito la mancanza.
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