Lietta Tornabuoni
La Stampa
Una giovane coppia indiana scontenta in luna di miele visita il Taji Mahal (quello vero, non il famoso albergo omonimo): lui, modernista dagli abiti e dagli usi occidentali, venditore di pornocassette, s'é sposato controvoglia e prova passione soltanto per la propria amante cinese; lei, indipendente e intelligente, umiliata dal rifiuto coniugale, soffre. Dopo il desolante viaggio di nozze, vanno a vivere con la soffocante famiglia di lui a Nuova Delhi, dove l'infelicità matrimoniale si ripete in una coppia meno giovane: lui, tradizionalista, proprietario di uno spaccio di cibi cotti, mortificato per il fatto di non poter avere figli s'é rifugiato nelle pratiche religiose; lei, passiva, sfruttata, trascurata, ferita dall'indifferenza del marito, patisce. [...]
di Lietta Tornabuoni, articolo completo (2001 caratteri spazi inclusi) su La Stampa 6 Giugno 1998