stefania callisto
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giovedì 22 marzo 2007
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ginevra e lancillotto
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Julia Ormond è Ginevra, Richard Gere Lancillotto, in una Camelot luminosa e ricca di fede.Rifacimento riuscito della storia di re Artù,il film di Zucker è da vedere ,per gli attori, calati splendidamente nei personaggi, e per la versione originale della storia.Ginevra è una principessa virtuosa che sposa Artù per dovere.Lo ama , ma il suo destino è quello di essere trascinata da un insolito Lancillotto in una storia di amore romantica quanto pericolosa.
Incantevole Julia Ormond ,che sa essere una Ginevra saggia e decisa , sfrontato ed intrepido Richard Gere,nei panni di un Lancillotto che vuole essere amato ad ogni costo .
Riusciranno a stare insieme grazie al finale a sorpresa.Bella la fotografia e la colonna sonora.
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Julia Ormond è Ginevra, Richard Gere Lancillotto, in una Camelot luminosa e ricca di fede.Rifacimento riuscito della storia di re Artù,il film di Zucker è da vedere ,per gli attori, calati splendidamente nei personaggi, e per la versione originale della storia.Ginevra è una principessa virtuosa che sposa Artù per dovere.Lo ama , ma il suo destino è quello di essere trascinata da un insolito Lancillotto in una storia di amore romantica quanto pericolosa.
Incantevole Julia Ormond ,che sa essere una Ginevra saggia e decisa , sfrontato ed intrepido Richard Gere,nei panni di un Lancillotto che vuole essere amato ad ogni costo .
Riusciranno a stare insieme grazie al finale a sorpresa.Bella la fotografia e la colonna sonora.
Stefania 23/03/07
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fevasg
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giovedì 20 ottobre 2011
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"il primo cavaliere"
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“Il primo cavaliere” è la rivisitazione di Jerry Zucker del mondo medioevale e della leggenda di re Artù, un film in cui fantasy e avventura si sostituiscono al motivo storico, in cui la storia diventa la coerenza storica di rappresentare una società parallela al periodo descritto e fa tutt’uno con la leggenda e la tradizione letteraria. I valori confusi e mal definiti della società medioevale vengono qui rappresentati con una nitidezza assoluta: l’amore, il rispetto delle leggi, la difesa dei deboli, la lealtà, il coraggio, l’onore; il confine più netto è quello tra il bene e il male: tra le forze di re Artù e quelle dell’ arci nemico Malagant, resa con forza dal contrasto degli abiti dei vari personaggi e con l’opposizione tra una luminosa e utopica Camelot vista da una collina e le tenebre del castello di Malagant buio come una fortezza infernale, con alti torrioni e segrete profondissime.
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“Il primo cavaliere” è la rivisitazione di Jerry Zucker del mondo medioevale e della leggenda di re Artù, un film in cui fantasy e avventura si sostituiscono al motivo storico, in cui la storia diventa la coerenza storica di rappresentare una società parallela al periodo descritto e fa tutt’uno con la leggenda e la tradizione letteraria. I valori confusi e mal definiti della società medioevale vengono qui rappresentati con una nitidezza assoluta: l’amore, il rispetto delle leggi, la difesa dei deboli, la lealtà, il coraggio, l’onore; il confine più netto è quello tra il bene e il male: tra le forze di re Artù e quelle dell’ arci nemico Malagant, resa con forza dal contrasto degli abiti dei vari personaggi e con l’opposizione tra una luminosa e utopica Camelot vista da una collina e le tenebre del castello di Malagant buio come una fortezza infernale, con alti torrioni e segrete profondissime.
Gran parte della storia si svolge in un ambiente boschivo disseminato di pericoli e briganti, le battaglie sono ricorrenti, sanguinolente e suggestive, la colonna sonora accompagna e rinvigorisce le scene di guerra, il ritmo è pacato e caratterizzato dal susseguirsi di scene molto simili tra loro, dallo sfondo sacrale, di imponenza e regalità.L’intera struttura ricorda un’imponente fiaba medioevale con eroi, re e regine di bell’aspetto, tremendi antagonisti, castelli grandiosi, rapimenti e sfide ardue e difficili da superare per l’eroe. Ottimo connubio tra amore, avventura e leggenda. S.Russo
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marychan
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venerdì 1 dicembre 2017
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un amore d'altri tempi
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Una rivisitazione del mito arturiano in uno stile semplice e pulito, d'altri tempi ormai. Una delle storie d'amore per eccellenza, l'intramontabile triangolo amoroso dove la donna, in questo caso la regina Ginevra, s'innamora involontariamente del prode Lancillotto pur essendo felicemente sposata con Artù. Inserito in un contesto più fantasy che storico, riesce a trasportare in un mondo epico fatto di cavalieri, eroi, e spietati cattivi. Nella sua semplicità l'ho trovato straordinariamente coinvolgente, con un finale non troppo prevedibile. La scena del bacio tra Ginevra e Lancillotto mi ha tolto il respiro! Perfetti nei propri ruoli Sean Connery, Richard Gere e Julia Ormond forse la migliore, una Ginevra pura e delicata come poche.
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Una rivisitazione del mito arturiano in uno stile semplice e pulito, d'altri tempi ormai. Una delle storie d'amore per eccellenza, l'intramontabile triangolo amoroso dove la donna, in questo caso la regina Ginevra, s'innamora involontariamente del prode Lancillotto pur essendo felicemente sposata con Artù. Inserito in un contesto più fantasy che storico, riesce a trasportare in un mondo epico fatto di cavalieri, eroi, e spietati cattivi. Nella sua semplicità l'ho trovato straordinariamente coinvolgente, con un finale non troppo prevedibile. La scena del bacio tra Ginevra e Lancillotto mi ha tolto il respiro! Perfetti nei propri ruoli Sean Connery, Richard Gere e Julia Ormond forse la migliore, una Ginevra pura e delicata come poche. Da rivedere.
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dqitos
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domenica 27 settembre 2015
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riaffiora(no), lo (ri)vedano! il primo cavaliere.
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un film intenso, anche se molte
persone non l'hanno compreso
o fingono...., a teatro si potrebbe chiamare in
realtà... farsa! al cinema invece direi, re artù il sommo
redige nozioni dal proprio castello per il popolo,
saggezza e rettitudine per tutte le donne, di cui però, va
ricordato anche la loro componente di criminalità, esse vanno
dunque arrestate come qualsiasi criminale dovesse non essere a
norma con la legge, oltre al discorso
emancipazione, artù sembrerebbe
dire, se il loro guadagno è di
10/12.000 oppure anche 21.000 monete
non crediamo ne artù ne una tavola rotonda seria possano
parlare con un soldato o cittadino di legalità
spendendosi le monete per poi far
mancare l'armatura e il mantello all'esercito,
d'acordo.
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un film intenso, anche se molte
persone non l'hanno compreso
o fingono...., a teatro si potrebbe chiamare in
realtà... farsa! al cinema invece direi, re artù il sommo
redige nozioni dal proprio castello per il popolo,
saggezza e rettitudine per tutte le donne, di cui però, va
ricordato anche la loro componente di criminalità, esse vanno
dunque arrestate come qualsiasi criminale dovesse non essere a
norma con la legge, oltre al discorso
emancipazione, artù sembrerebbe
dire, se il loro guadagno è di
10/12.000 oppure anche 21.000 monete
non crediamo ne artù ne una tavola rotonda seria possano
parlare con un soldato o cittadino di legalità
spendendosi le monete per poi far
mancare l'armatura e il mantello all'esercito,
d'acordo...? premesso ciò, il re artù in questo film
sembra un pò troppo buono, (in
tale periodo medievale), pure adesso in realtà... lo
trovereste 'molto deludente'..., notino...; incensurato nessun crimine
ne denunce, servizio impeccabile allo stato,
una cosa da pazzi... insomma!
se confrontato a delinquenti comuni con precedenti d'ogni genere,
voi loro, eccellenze (?) che ne dicono?
Dunque, il sommo artù forse, col primo
cavaliere... s'è indaffarto per tante cose per il
popolo, es, tenere le donne lontano
dai guai..., ma col chiaro
concetto, re artù al comando è il primo cavaliere in prima linea
combattendo l'avversario..., non per ritrovarsene
i due terzi a combattergli contro... indebitamente oppure
per vedere la bella nelle braccia del primo cavaliere,
(due figure distinte quindi seppur simili), il re semba sorridere
da qualche parte dal pulpito della sua
presunta saggezza, eppure il primo cavaliere sembra rispondergli
poi, che chissà quando, gli dirà dove ha
pasticciato... egli, dall'invitare
polli e galline a corte non prevededendo
che vi si sarebbe mescolato anche qualche
gallo, al nominare... con cariche di potere e di primo ordine qualche
luogotenente poi andatosene per altre
strade..., (col disappunto ben manifestato del primo
cavaliere), un buonismo pagato a duro
prezzo, ( vedasi king arthur da qualche parte,
per apprezzarne i differenti punti di vista ) oltre alla
rigorosa premura non rispettata non lasciando al solo primo
cavaliere... anche la licenza di sbagliare..., ma sbagliando in
due... non si sa il principio, il primo cavaliere un film fantastico.
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