dounia
|
mercoledì 15 giugno 2011
|
un film svolto da un "artigiano" del cinema
|
|
|
|
Il è film moto bello, dove il tempo scorre e non te ne accorgi! Le capacità del regista Michael Mann sono forti, si vede la mano di una persona che sa "costruire" bei film e mette in rilievo le figure di due grandi attori: Al Pacino e Robert De Niro.
|
|
[+] lascia un commento a dounia »
[ - ] lascia un commento a dounia »
|
|
d'accordo? |
|
trezegol
|
martedì 14 giugno 2011
|
da vedere,ottimo.
|
|
|
|
Ottimo film,storia intrigante,diverso dai film solo azione di adesso,gli attori è inutile dire che sono magnifici,buona visione!
|
|
[+] lascia un commento a trezegol »
[ - ] lascia un commento a trezegol »
|
|
d'accordo? |
|
mr cinefilo
|
mercoledì 18 maggio 2011
|
capolavoro
|
|
|
|
Probabilmente il film d'azione più bello mai realizzato; gli elementi ci sono tutti: cast stellare con 2 dei più grandi attori della storia di hollywood, un regia maestosa a dir poco, una trama non complessa, ma con varie sottotrame ad alimentare la durata del film senza avere la sensazione che alcune scene andrebbero tagliate.
2 scene magistrali: l'incontro tra De Niro e Al Pacino; la sparatoria fuori dalla banca.
|
|
[+] lascia un commento a mr cinefilo »
[ - ] lascia un commento a mr cinefilo »
|
|
d'accordo? |
|
alex_23
|
sabato 14 maggio 2011
|
un signor poliziesco
|
|
|
|
E' già stato detto tutto. Dei protagonisti magistrali, delle scene d'azione, della lunghezza del film.
Tutto molto bello e avvincente. Storico il dialogo De Niro-Pacino davanti alla tazza di caffè.
Me l'aspettavo leggermente diverso, ho notato che il regista approfondisce molto la vita privata dei personaggi dando molto spazio alle loro famiglie. Guardatelo!
|
|
[+] lascia un commento a alex_23 »
[ - ] lascia un commento a alex_23 »
|
|
d'accordo? |
|
trezegol
|
giovedì 14 aprile 2011
|
ottimo!
|
|
|
|
Ottimo film, Pacino e De Niro in ottima forma,storia interessante insomma da vedere per chi ama i classici film con un buon mix d'azione e trama ben inserita!
|
|
[+] lascia un commento a trezegol »
[ - ] lascia un commento a trezegol »
|
|
d'accordo? |
|
tony montana
|
mercoledì 8 dicembre 2010
|
il capolavoro di michael mann
|
|
|
|
Un professionista del crimine, Neil McCauley, è il capo di una efferata band ed è famoso per la velocità con cui riesce a tirarsi fuori da ogni situazione complicata. Durante l'assalto a un furgone portavalori la situazione prende una piega difficile ed è costretto a eliminare i tre agenti della scorta. Ma un poliziotto-segugio, Vincent Hanna, fallito nei sentimenti ma implacabile nella professione, gli si mette alle calcagna. Dopo mesi di indagini serrate, il poliziotto riesce a individuare tutti i componenti della band. Ormai sa tutto di loro: si tratta solo di incastrarli. Comincia un lungo e teso gioco tra gatto e topo, nella preparazione del drammatico scontro finale.
[+]
Un professionista del crimine, Neil McCauley, è il capo di una efferata band ed è famoso per la velocità con cui riesce a tirarsi fuori da ogni situazione complicata. Durante l'assalto a un furgone portavalori la situazione prende una piega difficile ed è costretto a eliminare i tre agenti della scorta. Ma un poliziotto-segugio, Vincent Hanna, fallito nei sentimenti ma implacabile nella professione, gli si mette alle calcagna. Dopo mesi di indagini serrate, il poliziotto riesce a individuare tutti i componenti della band. Ormai sa tutto di loro: si tratta solo di incastrarli. Comincia un lungo e teso gioco tra gatto e topo, nella preparazione del drammatico scontro finale.
Ci sono molte ragioni per cui può valere la pena guardare un film, ragioni d’ogni natura. A prescindere da ogni altro aspetto però, il motivo principale per non perdersi Heat è che si tratta dell’unica occasione che si ha per ammirare, l’uno di fronte all’altro, due fra i più grandi attori che abbiano mai calcato un set cinematografico: Robert De Niro e Al Pacino, finalmente faccia a faccia ad oltre vent’anni di distanza dall’uscita de Il Padrino Parte II, un capolavoro che, pur annoverando entrambi gli interpreti, li destinava a due piani temporali separati, impedendone così la contemporaneità sullo schermo.
Un incontro-scontro esplosivo e leggendario che tutti i fan della settima arte si immaginavano e solamente sognavano.
Se si è alla ricerca di un modello cinematografico in grado di fornire una valida esemplificazione di come si possano costruire e caratterizzare al meglio i personaggi nel contesto di un film, allora occorre soffermarsi su quest’opera di Michael Mann che in tema di configurazione dei personaggi, ma non solo, può davvero insegnare qualcosa. Lo studio, nonché la contrapposizione dei due protagonisti può definirsi magistrale, specialmente se si considera che l’ambito è quello, non favorevolissimo, del poliziesco d’azione, che abitualmente non fa dell’analisi il suo punto forte. Heat, proprio in virtù di una sceneggiatura che contempla personaggi di straordinaria solidità, molto ben pensata e sapientemente costruita, si eleva nettamente al di sopra del prodotto medio di genere.
Il film si incentra sul confronto sempre più ravvicinato fra il rapinatore esperto e il poliziotto navigato; due individui che, pur essendo l’uno rappresentante della criminalità e l’altro della legge, possiedono peculiarità caratteriali, nonché valori morali, che mal si sposano con le rispettive professioni. Neil, pur riconoscendosi nel suo ruolo di fuorilegge, sente intimamente il bisogno di ridefinire la propria vita, di normalizzarla, e quando conosce Eady capisce che è giunto il momento di regolarizzare la propria esistenza, perché «la vita è breve, ogni momento è regalato». Vincent invece, ossessionato com’è dai criminali che deve acciuffare, finisce col trascurare gli affetti, colleziona divorzi, e riesce a rendersi insopportabile a chi gli vuole bene. Il “cattivo” è posato, scrupoloso, vendicativo ma al tempo stesso dotato di sensibilità; il “buono” è rude, istintivo, incapace di anteporre la famiglia al lavoro. Mann gioca abilmente con queste contraddizioni e con ogni elemento contrastante per costruire un intreccio in grado di appassionare lo spettatore, ma anche di suscitare nello stesso empatia verso i vari stati d’animo dei personaggi.
Straordinariamente simbolica in quest’ottica la scena della caffetteria, nella quale McCauley e Hanna si ritrovano seduti ad un tavolo a discutere delle proprie vite come si fa tra vecchi amici, come se l’essere preda e cacciatore per un attimo non contasse nulla, salvo poi salutarsi con un avvertimento reciproco. Molto della riuscita di questa scena, come di tutto il film, si deve ovviamente allo straordinario talento di Al Pacino e Robert De Niro, che impersonano alla perfezione i rispettivi personaggi. Forse De Niro si guadagna un punto in più in virtù di un ruolo solo in apparenza facile, che in realtà necessitava di una recitazione particolarmente misurata. Pacino offre la consueta ottima prova, ma è agevolato da una parte nella quale può esprimersi nel modo a lui più congeniale, ovvero sbraitando e gesticolando all’eccesso. Anche i personaggi secondari sono ben costruiti e il cast di contorno è molto ricco. Fra gli altri, citiamo i nomi di John Voight, Ashley Judd, Val Kilmer, una giovanissima Natalie Portman e un Tom Sizemore sempre validissimo in ruoli di supporto come questo. Da segnalare anche l’ottimo doppiaggio di Giancarlo Giannini per Pacino e di Ferruccio Amendola per De Niro.
L’atmosfera generale è decisamente suggestiva, e molto del merito va ad una regia estremamente comunicativa e ben dosata, fatta di movimenti di macchina sempre opportuni, e d’inquadrature statiche quando la situazione lo richiede. La macchina da presa pare trovare sempre l’angolo giusto, la prospettiva migliore, per scrutare l’azione. Il regista è fra l’altro coadiuvato dalla bella fotografia realizzata dall’ottimo Dante Spinotti, che eccelle letteralmente nella valorizzazione delle numerose scene notturne. La resa dei conti finale è un po’ deludente visto che si concilia poco con l’atmosfera generale delle tre ore di proiezione, però chiude perfettamente uno dei più grandi film degli ultimi vent’anni, che ha ridefinito e perfezionato un genere e che certamente non è da perdere.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a tony montana »
[ - ] lascia un commento a tony montana »
|
|
d'accordo? |
|
cronix1981
|
giovedì 2 dicembre 2010
|
quando il cinema diventa arte
|
|
|
|
Jon Voight, Robert De Niro, Al Pacino, Val Kilmer, una giovanissima Natalie Portman, Ashley Judd,... Basterebbe solo citare il cast per rendersi conto che ci si trova di fronte ad un film di livello eccezionale.
Ma non è solo il cast a fare la differenza in quest'ottima pellicola diretta da Michael Mann: la trama, la sceneggiatura, l'ambientazione, la colonna sonora, la fotografia. Sono tutte tessere che vanno a formare un puzzle di straordinario livello.
Semplificare il film come la sfida tra il bene (Al Pacino) e il male (Robert De Niro), significherebbe banalizzare il film, sminuire la straordinaria interpretazione dei due co-protagonisti (e degli altri personaggi) e smontare il grande lavoro fatto dal regista e dallo sceneggiatore.
[+]
Jon Voight, Robert De Niro, Al Pacino, Val Kilmer, una giovanissima Natalie Portman, Ashley Judd,... Basterebbe solo citare il cast per rendersi conto che ci si trova di fronte ad un film di livello eccezionale.
Ma non è solo il cast a fare la differenza in quest'ottima pellicola diretta da Michael Mann: la trama, la sceneggiatura, l'ambientazione, la colonna sonora, la fotografia. Sono tutte tessere che vanno a formare un puzzle di straordinario livello.
Semplificare il film come la sfida tra il bene (Al Pacino) e il male (Robert De Niro), significherebbe banalizzare il film, sminuire la straordinaria interpretazione dei due co-protagonisti (e degli altri personaggi) e smontare il grande lavoro fatto dal regista e dallo sceneggiatore.
Si tratta di un'opera complessa, che va analizzata sia macroscopicamente, che nei piccoli dettagli, che spesso fanno la differenza tra un buon film e un ottimo film.
Neil McCauley è un rapinatore di professione, all'apparenza un freddo calcolatore, pianificatore ed esecutore di rapine, privo di ogni scrupolo. In realtà è una persona, con i suoi pregi e i suoi difetti, con i propri limiti e le proprie debolezze. Non un personaggio portatore dei soliti stereotipi del rapinatore freddo e insensibile ad ogni costo. E proprio per questo non può essere identificato semplicemente come il cattivo.
Allo stesso modo Vincent Hanna è un detective dai modi istrionici, ma eccezionalmente competente. Ha intuito, gli piace il proprio lavoro e, anzi dedica tutta la propria vita al lavoro, al punto che non ha quasi una vita privata. Matrimoni falliti alle spalle e l’attuale matrimonio che sta andando in pezzi. Hanna non incarna lo stereotipo del perfetto poliziotto, non è a caccia di delinquenti per sete di giustizia. È una persona a cui piace il proprio lavoro e cerca di farlo nel miglior modo possibile. In poche parole non è possibile qualificarlo come il buono.
La bellezza di questo film sta nei due protagonisti, che sono persone vere, ma anche nelle altre comparse, che non sono solo pezzi sulla scacchiera. Anche loro fanno parte del gioco. La durata del film infatti permette di analizzare la psicologia di molti personaggi, capirne lo stato d’animo e i comportamenti, senza però togliere spazio all’azione. Il film infatti ha ritmo. I dialoghi sono molto ben congegnati. La trama è avvincente, lineare, coinvolgente e credibile.
Certo, Pacino e De Niro sono due mattatori, più eccentrico il primo e più introverso l’altro. Però quando entrano in scena c’è da rimanere a bocca aperta, come quando i due si incontrano al Kate Mantilini e danno vita ad un serrato dialogo, faccia a faccia, che entra di diritto nella storia del cinema, o nella scena finale, quando il dialogo è sostituito dall’azione.
Il film è davvero bello, non lascia spazi all’improvvisazione e si mantiene sempre su un altissimo livello qualitativo, sino al finale. Una delle pietre miliari del cinema.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a cronix1981 »
[ - ] lascia un commento a cronix1981 »
|
|
d'accordo? |
|
fra007
|
mercoledì 20 ottobre 2010
|
la sfida fra due leggende del cinema.
|
|
|
|
Un De Niro sotto le righe, poco convincente. daccordo con la recensione, non è un capolvoro. ma Al Pacino da solo vale il "biglietto".
|
|
[+] lascia un commento a fra007 »
[ - ] lascia un commento a fra007 »
|
|
d'accordo? |
|
luca r.
|
mercoledì 22 settembre 2010
|
capolavoro
|
|
|
|
ottimo film di mann....ormai una sicurezza nelle scene d azione....confine incerto tra bene e male...che alla fine nn sai se tenere per al pacino o de niro...che dire godetevelo....questo si che e un film di sfida tra attori altro che boiatae come face offf
|
|
[+] lascia un commento a luca r. »
[ - ] lascia un commento a luca r. »
|
|
d'accordo? |
|
alex41
|
sabato 28 agosto 2010
|
pacino e de niro face to face
|
|
|
|
In questo film, Al Pacino rappresenta il bene, e De Niro il male. Il primo è un poliziotto con una famiglia disastrosa, e il secondo è un criminale spietato e violento che lavora in campo insieme agli amici Val Kilmer e Jon Voight. Bello, i due attori a confronto sono dei mostri, la scena del ristorante è da antologia, per non parlare della scena della sparatoria in città. E' un buon film, ma Michael Mann non sa reggerlo per tutto il tempo, finendo per annoiare lo spettatore in alcuni punti, e la sua regia non colpisce molto. Per il resto, è stato capace di mettere a confronto i due attori senza sbavare troppo sulla sceneggiatura. Chi vince tra Al Pacino e Robert De Niro, la sfida del secolo? Il bene o il male? Guardatevelo.
[+]
In questo film, Al Pacino rappresenta il bene, e De Niro il male. Il primo è un poliziotto con una famiglia disastrosa, e il secondo è un criminale spietato e violento che lavora in campo insieme agli amici Val Kilmer e Jon Voight. Bello, i due attori a confronto sono dei mostri, la scena del ristorante è da antologia, per non parlare della scena della sparatoria in città. E' un buon film, ma Michael Mann non sa reggerlo per tutto il tempo, finendo per annoiare lo spettatore in alcuni punti, e la sua regia non colpisce molto. Per il resto, è stato capace di mettere a confronto i due attori senza sbavare troppo sulla sceneggiatura. Chi vince tra Al Pacino e Robert De Niro, la sfida del secolo? Il bene o il male? Guardatevelo.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a alex41 »
[ - ] lascia un commento a alex41 »
|
|
d'accordo? |
|
|