eugenio98
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venerdì 10 luglio 2015
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un duello che centra il segno
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Quando un gruppo di criminali attacca un furgone portavalori, causando tre vittime, il tenente Vincent Hanna si mette sulle tracce dei malviventi fino al duello finale con il loro capo.
Film cult degli anni ’90, Heat è forse la pellicola più famosa del regista d’azione Michael Mann che mette alla luce la grande sfida dei due mostri della recitazione, Al Pacino e Robert De Niro, oltre quella dei due personaggi che interpretano.
Con estrema abilità di regia, pur con dialoghi ogni tanto un po’ retorici, Mann riesce a far mantenere allo spettatore l’attenzione sul film, facendolo entrare anche nelle vite dei due protagonisti che affrontano un forte dramma esistenziale.
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Quando un gruppo di criminali attacca un furgone portavalori, causando tre vittime, il tenente Vincent Hanna si mette sulle tracce dei malviventi fino al duello finale con il loro capo.
Film cult degli anni ’90, Heat è forse la pellicola più famosa del regista d’azione Michael Mann che mette alla luce la grande sfida dei due mostri della recitazione, Al Pacino e Robert De Niro, oltre quella dei due personaggi che interpretano.
Con estrema abilità di regia, pur con dialoghi ogni tanto un po’ retorici, Mann riesce a far mantenere allo spettatore l’attenzione sul film, facendolo entrare anche nelle vite dei due protagonisti che affrontano un forte dramma esistenziale. In questo modo il regista ci rende partecipi della vicenda domandandoci, attraverso anche sequenze di litigio e vita quotidiana, per quale dei due noi parteggiamo. Pacino e De Niro si dividono il film recitando insieme soltanto nella celebre scena dell’incontro al ristorante e nell’ultima sequenza. Nonostante il poliziotto e il criminale siano nemici, tra loro vige un rapporto di stima, ma allo stesso tempo anche di sfida. Ciò è reso benissimo nella scena del ristorante in cui ciascuno dei due cerca di far capire all’altro la propria visione del mondo senonché, verso la chiusura del loro incontro, indugiano nel raccontarsi i loro sogni.
Solo al termine del film vengono a galla le paure di ognuno, fino all’emozionante sequenza in cui si stringono la mano, guardando in direzioni opposte, accompagnati dalla musica di Moby che rivela la conclusione della sfida tra i due titani.
Nell’edizione italiana, il duello è affrontato anche da Giancarlo Giannini e Ferruccio Amendola, rispettivamente le voci di Pacino e De Niro, i quali conferiscono un grande accento all’estrema malinconia che abbraccia tutto il film. In mezzo ai due attori principali, ci sono altri artisti emergenti, come Val Kilmer e Natalie Portman, i cui personaggi ricoprono ruoli chiave nella vita dei due protagonisti.
Heat è il capolavoro che centra il segno, andando oltre il genere del poliziesco e guardando alle varie strade che si possono intraprendere da una sola stretta di mano.
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stefano bruzzone
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lunedì 11 agosto 2014
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mezzo capolavoro
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dei tre films nei quali hanno recitato insieme i due mostri sacri del cinema americano questo è sicuramente il più riuscito. Non che il Padrino non sia riuscito , per carità è il massimo capolavoro della storia del cinema, ma in questo c'e' proprio la sfida, il contatto tra i due, cosa che nel padrino non avviene. il terzo film,Sfida senza regole, è da dimenticare. Michael Mann coadiuvato dalla splendida fotografia di Dante Spinotti, orgoglio italiano, gira un lungo, molto lungo, action movie che, nel suo genere, è da considerarsi un mezzo capolavoro e forse uno dei migliori mai prodotti. Grandissimo cast, quasi imbarazzante, sceneggiatura, seppur semplice e banale, molto curata nei minimi dettagli e interpretazione da Oscar dei due protagonisti e di tutto il cast al completo.
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dei tre films nei quali hanno recitato insieme i due mostri sacri del cinema americano questo è sicuramente il più riuscito. Non che il Padrino non sia riuscito , per carità è il massimo capolavoro della storia del cinema, ma in questo c'e' proprio la sfida, il contatto tra i due, cosa che nel padrino non avviene. il terzo film,Sfida senza regole, è da dimenticare. Michael Mann coadiuvato dalla splendida fotografia di Dante Spinotti, orgoglio italiano, gira un lungo, molto lungo, action movie che, nel suo genere, è da considerarsi un mezzo capolavoro e forse uno dei migliori mai prodotti. Grandissimo cast, quasi imbarazzante, sceneggiatura, seppur semplice e banale, molto curata nei minimi dettagli e interpretazione da Oscar dei due protagonisti e di tutto il cast al completo. Una classica storia da "guardia & ladri" molto raffinata ma al tempo stesso violenta e crudele. Se ci avessero sorpreso anche nel finale, che invece è banale e scontato, sarebbe stata la ciliegina su una torta fantastica.
Voto: 8
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jacopo b98
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domenica 4 maggio 2014
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un grande, grandissimo poliziesco!
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A Los Angeles il poliziotto Vincent Hanna (Pacino) è incaricato delle indagini sull’attacco ad un camion pieno di obbligazioni al portatore da parte di una banda di criminali comandata da Neill McCauley (De Niro). Hanna è furbo è in un men che non si dica trova McCauley, ma il rapinatore si rivela ancora più furbo e non si fa prendere. Tra i due inizia allora una specie di partita a scacchi, una sfida, che al posto di cavalli, alfieri e pedoni ha inseguimenti automobilistici, suicidi, liti familiari, massacri, rapine, pistole e mitragliatori. Chi vincerà? Heat – La sfida è il più grande poliziesco della Storia del Cinema: non necessariamente il migliore, ma il più grande.
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A Los Angeles il poliziotto Vincent Hanna (Pacino) è incaricato delle indagini sull’attacco ad un camion pieno di obbligazioni al portatore da parte di una banda di criminali comandata da Neill McCauley (De Niro). Hanna è furbo è in un men che non si dica trova McCauley, ma il rapinatore si rivela ancora più furbo e non si fa prendere. Tra i due inizia allora una specie di partita a scacchi, una sfida, che al posto di cavalli, alfieri e pedoni ha inseguimenti automobilistici, suicidi, liti familiari, massacri, rapine, pistole e mitragliatori. Chi vincerà? Heat – La sfida è il più grande poliziesco della Storia del Cinema: non necessariamente il migliore, ma il più grande. Infatti la sua trama è così vasta, complessa ed articolata che ci si sarebbero potuti fare tre o quattro film. Mann ne ha fatto uno solo che sa di una specie di antologia del genere, o forse di una sua elegia. La trama generale è semplice di per sé: ci sono un buono che ci sta meno simpatico di quello che dovrebbe, e un cattivo che ci sta più simpatico di quello che dovrebbe. Insomma: è la classica delle trame da poliziesco. Ma Mann ha intricato la trama, ha ingigantito l’intreccio, ha reso colossale una cosa di per sé non molto grande. Questo in qualsiasi altro caso viene inteso per quello che è: ambizione, gigantismo. E questo film nelle mani del 90% dei registi si sarebbe rivelato un fallimento: la vicenda sarebbe sfuggita di mano, inevitabilmente. Ma non con Michael Mann! Egli, consapevole del rischio di puntare così in alto, ha fatto l’unica cosa possibile: puntare ancora più in alto. E ha sfondato lo strato di nubi che divide il rischio dal coraggio. E il risultato, grazie alla sua regia eccessiva, sempre pronta a spingere verso l’alto, fatta di velocissime carrellate per le strade notturne di L.A., valorizzata dalla magistrale fotografia di Dante Spinotti, dalle musiche epiche di Elliot Goldenthal e dal frenetico, straordinario montaggio di William Goldenberg, è quello di un autentico capolavoro del poliziesco. È un crogiolo di storie, vicende private, personaggi che ruotano attorno ai due protagonisti, costretti entrambi a una guerra che non vorrebbero combattere, anche perché in fondo si ammirano, si stanno pure simpatici! E Mann, anche sceneggiatore, gestisce la sua fiumana di materia narrativa con responsabilità e misura. Immenso il cast di interpreti, con De Niro e Pacino che per la prima volta si incontrano faccia a faccia in un film (nel Padrino – Parte II recitavano entrambi ma non comparivano mai nella stessa inquadratura) e ci regalano due grandi interpretazioni di due uomini in fondo simili, diversi solo per le scelte di vita che hanno fatto. Ma in fondo sono solo due ossessionati. E in parte due perdenti, incapaci di vivere.
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mr.kurzmann
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giovedì 26 settembre 2013
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che noia!
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Mi dispiace, non bastano due mostri sacri del cinema a far un buon film.
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filippo catani
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lunedì 29 luglio 2013
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un ottimo thriller
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Los Angeles. Una banda di rapinatori capitanata da un leader senza scrupoli colleziona una serie di colpi da milioni di dollari. Sulle loro tracce si mette un esperto tenente della polizia già autore di numerosi arresti eccellenti. Tra il poliziotto e il criminale inizierà una sfida letale.
Ottimo thriller di Mann che riesce a gestire un'ottima sceneggiatura e soprattutto riesce ad ottenere il massimo dalle straordinarie interpretazioni del duo Pacino-De Niro. Forse l'unico piccolo difetto sta nell'eccessiva durata che nella parte centrale della pellicola fa perdere un po' di ritmo alla stessa. Il film poi non solo descrive con realismo e brutalità i colpi della banda ma effettua una analisi psicologica di tutti i personaggi ma soprattutto delle donne che popolano la scena.
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Los Angeles. Una banda di rapinatori capitanata da un leader senza scrupoli colleziona una serie di colpi da milioni di dollari. Sulle loro tracce si mette un esperto tenente della polizia già autore di numerosi arresti eccellenti. Tra il poliziotto e il criminale inizierà una sfida letale.
Ottimo thriller di Mann che riesce a gestire un'ottima sceneggiatura e soprattutto riesce ad ottenere il massimo dalle straordinarie interpretazioni del duo Pacino-De Niro. Forse l'unico piccolo difetto sta nell'eccessiva durata che nella parte centrale della pellicola fa perdere un po' di ritmo alla stessa. Il film poi non solo descrive con realismo e brutalità i colpi della banda ma effettua una analisi psicologica di tutti i personaggi ma soprattutto delle donne che popolano la scena. Al Pacino sacrifa la sua vita interamente al lavoro cercando di tenerne lontana il più possibile la moglie che però ne soffre troppo. Inoltre deve anche prendersi cura della problematica figlia di lei (una giovanissima Natalie Portman) alle prese con un padre completamente assente. De Niro è un criminale senza scrupoli ma con un rigido codice d'onore che solo in parte romperà per amore di una donna che finirà per essere stritolata da una storia d'amore con un uomo che lei credeva essere un rappresentante (peraltro la donna non nasconde di sentirsi molto sola). Poi c'è anche la moglie del migliore amico di De Niro (interpretato da Val Kilmer) la quale sottoposta alle pressioni di una relazione tutt'altro che stabile dovrà decidere del futuro suo e del suo bambino. Insomma un thriller denso e psicologico in cui a fare le spese dei rispettivi lavori degli uomini sono le donne che tentano (invano) di stargli accanto. Ormai per gli amanti del genere specialmente negli ultimi anni sono sempre più rare le pellicole del genere ben confezionate; molto spesso infatti ci si trova a prodotti sacrificati ad inutili inseguimenti e sparatorie.
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andrea tognassi
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domenica 28 luglio 2013
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una linea guida per tutti i registi
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Capolavoro assoluto, il film che ha segnato un solco d'ispirazione artistico/culturale sul mondo del cinema dall'anno della sua uscita, dal momento in cui scrivo sono passati 17 anni e per tutto questo trascorso non sono ancora riuscito a trovare un film che sia riuscito a farmi passare le stesse emozioni, suspense, tensione, un vero batticuore fino alla fine, fino alla resa dei conti tra i due maestri del cinema. Sto solo aspettando che nel nostro paese lo ripubblichino in Blu Ray prima di rivederlo l'ennesima volta, con le stesse emozioni di sempre.
Grazie Michael Mann.
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muttley72
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lunedì 15 luglio 2013
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uno dei migliori film di questo genere
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Ho rivisto questo film di M. Mann decine di volte nel corso degli anni....è un film ben fatto, ben recitato, con una trama avvincente e ben messa sullo schermo, con una bella fotografia. Non manca nè la parte descrittiva dei personaggi, nè la paarte dell'azione . Ottima la prova dei 2 co-protagnisti Pacino e DeNiro (che non si sono mai incontrati sul set). Bellissima la scena della rapina al furgone blindato, bellissima la sparatoria finale con la polizia (dove furoreggiano gli M4 ed i FAL dei rapinatori). Più di recente sono stato colpito da un altro bellissimo film di questo genere "The Town" con B. Affleck che mi ha ricordato subito, "Heat" e noto che la stessa cosa è accaduta ad altri forumisti.
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Ho rivisto questo film di M. Mann decine di volte nel corso degli anni....è un film ben fatto, ben recitato, con una trama avvincente e ben messa sullo schermo, con una bella fotografia. Non manca nè la parte descrittiva dei personaggi, nè la paarte dell'azione . Ottima la prova dei 2 co-protagnisti Pacino e DeNiro (che non si sono mai incontrati sul set). Bellissima la scena della rapina al furgone blindato, bellissima la sparatoria finale con la polizia (dove furoreggiano gli M4 ed i FAL dei rapinatori). Più di recente sono stato colpito da un altro bellissimo film di questo genere "The Town" con B. Affleck che mi ha ricordato subito, "Heat" e noto che la stessa cosa è accaduta ad altri forumisti...Tornando al film di cui qui si dibatte dico che per me è da 5 stelle, poi qui la discussione è ridotta solo al tema se ne merita 4 o 5 o se le stelle vanno assegnate al film più per i meriti del regista o di alcuni suoi validi collaboratori....insomma gira che ti rigira rimane il fatto che il film è bellissimo e su questo non si discute.
Rimane una "pietra di paragone" per chunquei voglia cimentarsi nella creazione di film di questo tipo
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gatsby97
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sabato 20 aprile 2013
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il più grande poliziesco-noir mai realizzato
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Capolavoro del genere poliziesco targato dal mitico Michael Mann. La storia dello sbirro ( grande Al Pacino ) alla caccia di una banda di ladri che rapina banche in pochissimo tempo , banda capeggiata da McCauley ( Superbo Robert De Niro ) professionista del crimine. Davvero spettacolare questo film di Mann, un maestro del poliziesco , che descrive attraverso una bellissima trama ,ottimi dialoghi e una stupenda fotografia che dipinge la Los Angeles notturna come un posto pieno di criminali. Due grandi attori sullo stesso schermo non capita tutti i giorni di vederli, soprattutto se sono del calibro di Al Pacino e Robert De Niro che sono due mostri sacri del cinema Hollywooddiano- Il mio voto è 9 per il genere poliziesco.
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Capolavoro del genere poliziesco targato dal mitico Michael Mann. La storia dello sbirro ( grande Al Pacino ) alla caccia di una banda di ladri che rapina banche in pochissimo tempo , banda capeggiata da McCauley ( Superbo Robert De Niro ) professionista del crimine. Davvero spettacolare questo film di Mann, un maestro del poliziesco , che descrive attraverso una bellissima trama ,ottimi dialoghi e una stupenda fotografia che dipinge la Los Angeles notturna come un posto pieno di criminali. Due grandi attori sullo stesso schermo non capita tutti i giorni di vederli, soprattutto se sono del calibro di Al Pacino e Robert De Niro che sono due mostri sacri del cinema Hollywooddiano- Il mio voto è 9 per il genere poliziesco. Consigliato per le interpretazioni e regia !
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ibracadabra 8
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venerdì 8 febbraio 2013
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oscar generation
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una pellicola con 3 attori del cast,e che attori, della stessa generazione(da OSCAR)Jon Voight, Robert De Niro, Al Pacino,TUTTI E 3, INFATTI SONO STATI VINCITORI DELLA AMBITA E NOBILE STATUETTA , UN REGISTA GRANDIOSO Michael Mann. BRAVISSIMI I COMPRIMARI, VAL KILMER E IL SEMPRE BRAVO TOM SIZMORE,UN ACTION/STORY,ANOMALO,DURO E COMMOVENTE, IL FILM NELLA PRIMA PARTE SCORRE,TRA DIALOGHI INTERESSANTI(da antologia quello tra pacino e de niro in un caffe' il bene e il male a confronto come 2 amici),E POCA AZIONE ED UNA MANIACALE ANALISI DEI PERSONAGGI 2 SU TUTTI LO (LO SBIRRO IRREQUIETO,STANCO,IPER ATTIVO,E SBRAITANTE ( pacino) DALL'ALTRA IL CRIMINALE IL FREDDO,CALCOLATORE, SOLITARIO, (de niro) CHE FANNO DEL PROPIO LAVORO,UN'OSSESSIONE QUASI UN CREDO.
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una pellicola con 3 attori del cast,e che attori, della stessa generazione(da OSCAR)Jon Voight, Robert De Niro, Al Pacino,TUTTI E 3, INFATTI SONO STATI VINCITORI DELLA AMBITA E NOBILE STATUETTA , UN REGISTA GRANDIOSO Michael Mann. BRAVISSIMI I COMPRIMARI, VAL KILMER E IL SEMPRE BRAVO TOM SIZMORE,UN ACTION/STORY,ANOMALO,DURO E COMMOVENTE, IL FILM NELLA PRIMA PARTE SCORRE,TRA DIALOGHI INTERESSANTI(da antologia quello tra pacino e de niro in un caffe' il bene e il male a confronto come 2 amici),E POCA AZIONE ED UNA MANIACALE ANALISI DEI PERSONAGGI 2 SU TUTTI LO (LO SBIRRO IRREQUIETO,STANCO,IPER ATTIVO,E SBRAITANTE ( pacino) DALL'ALTRA IL CRIMINALE IL FREDDO,CALCOLATORE, SOLITARIO, (de niro) CHE FANNO DEL PROPIO LAVORO,UN'OSSESSIONE QUASI UN CREDO.2 PROFESSIONISTI(I 2 QUASI O SENZA IL QUASI SI AMMIRANO). NELLA SECONDA PARTE L 'AZIONE ACCELLERA ALLA GRANDE,LA SEQUENZA SELLA RAPINA E' CRUDA E SPETTACOLARE,ALMENO MEZZORA DI RAFFICHE DI M16 E PISTOLE,CON MORTI E FERITI , IL FINALE PUO' SEMBRARE SCONTATO MA NON LO E'. DA VEDERE,MA Michael Mann. NONOSTANTE QUESTO SIA UN BUON FILM (TROPPO LUNGO?) IL REGISTA HA FATTO COSE PIU BELLE (collateral,manhunter,ecc.
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