gordongekko
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domenica 21 aprile 2013
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quando mctiernan si mette in azione....
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quando mctiernan ci si mette l'azione è garantita, e non ci si stacca più....
bruce nel suo momento migliore....jackson in gean spolvero....qualche comparsa non scelta perfettamente....irons invece ottimo....
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dragonia
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mercoledì 4 aprile 2012
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niente male
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Tanto per cambiare, John McClane è di nuovo nei guai, stavolta a causa di un pazzoide che semina bombe in tutta New York apparentemente senza uno schema preciso; toccherà a lui, riluttantemente spalleggiato dal malcapitato Zeus, risolvere per l'ennesima volta la situazione... Davvero niente male questa corsa sfrenata da un luogo all'altro della Grande Mela: a differenza dei primi due capitoli, ora di sceglie una strada diversa e, anziché ambientare il tutto in un luogo chiuso si cambia scenario ogni cinque minuti; in teoria, questo sarebbe un pregio, se non fosse che l'azione viene in buona parte sacrificata ai comunque strepitosi duelli fra Bruce Willis e la sua spalla, l'aggressivo Samuel L.
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Tanto per cambiare, John McClane è di nuovo nei guai, stavolta a causa di un pazzoide che semina bombe in tutta New York apparentemente senza uno schema preciso; toccherà a lui, riluttantemente spalleggiato dal malcapitato Zeus, risolvere per l'ennesima volta la situazione... Davvero niente male questa corsa sfrenata da un luogo all'altro della Grande Mela: a differenza dei primi due capitoli, ora di sceglie una strada diversa e, anziché ambientare il tutto in un luogo chiuso si cambia scenario ogni cinque minuti; in teoria, questo sarebbe un pregio, se non fosse che l'azione viene in buona parte sacrificata ai comunque strepitosi duelli fra Bruce Willis e la sua spalla, l'aggressivo Samuel L. Jackson, che formano una coppia inedita ed efficace. La regia, che torna di nuovo a John McTiernan, è dinamica e frenetica quanto basta, e una nota di merito va anche alla sceneggiatura, che, oltre a permettere un'avventura negli spazi aperti, offre una serie di dialoghi spumeggianti. Buono anche il sinistro Irons, ma d'altra parte c'era da aspettarselo da un attore del suo calibro. Tutto questo sarebbe uno spettacolo quasi perfetto (dico quasi a causa della minore azione, di cui parlavo prima), se non fosse per un finale che viene affrontato in modo estremamente sbrigativo, quasi di soppiatto, come se lo sceneggiatore Jonathan Hensleigh si fosse improvvisamente stancato di far sopravvivere il villain, e si ha quindi la sensazione di essere precipitati dal pieno della vicenda alla sua repentina conclusione in modo fin troppo spiccio. Per il resto, non c'è nulla contro cui obiettare.
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ettore96
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mercoledì 4 gennaio 2012
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new york prende vita cpn john mcclane
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La serie di Die Hard ritorna con questo terzo capitolo fatto con una sceneggiatura stimolante e con il ritorno del regista del primo film John Mctiernan abile regista che esalta le scene e gli effetti speciali,cosa che mancava nel secondo film della serie.Bravo anche Samuel L. Jackson nella sua interpretazione di Zeus,così così quella di Jeremy Irons mi sarebbe piaciuto che i fratelli Gruber fossero gemelli cosicchè tornasse Alan Rickman.
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tecmec
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lunedì 19 settembre 2011
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il capolavoro dei film d'azione
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Insuperabile capolavoro di Mc Tiernan, Die Hard 3 rappresenta l'apoteosi dei film d'azione.
Il ritmo è serrato, perfetto, né troppo frenetico né rallentato; mai cadute di stile, mai cadute di tempi, impeccabile.
Gli interpreti non solo sono perfetti nelle parti ma sono pure ispirati, specie Willis e Jackson che intavolano duetti irresistibili, quasi istintuali tanto sono genuini.
La trama è un trappolone sullo stile del primo ottimo film, non per niente il regista è lo stesso, e tiene incollati al video.
Jeremy Irons sempre bravissimo, anche nella parte del cattivo ma sfigura al confronto dei due protagonisti le cui battute al vetriolo e la cui gestualità isterica e compulsiva rendono ogni scena degna di un'ovazione! Non per niente entrambi sono reduci da Pulp Fiction, altro capolavoro di altro genere.
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Insuperabile capolavoro di Mc Tiernan, Die Hard 3 rappresenta l'apoteosi dei film d'azione.
Il ritmo è serrato, perfetto, né troppo frenetico né rallentato; mai cadute di stile, mai cadute di tempi, impeccabile.
Gli interpreti non solo sono perfetti nelle parti ma sono pure ispirati, specie Willis e Jackson che intavolano duetti irresistibili, quasi istintuali tanto sono genuini.
La trama è un trappolone sullo stile del primo ottimo film, non per niente il regista è lo stesso, e tiene incollati al video.
Jeremy Irons sempre bravissimo, anche nella parte del cattivo ma sfigura al confronto dei due protagonisti le cui battute al vetriolo e la cui gestualità isterica e compulsiva rendono ogni scena degna di un'ovazione! Non per niente entrambi sono reduci da Pulp Fiction, altro capolavoro di altro genere.
Regia perfetta, colonna sonora a tema, effetti speciali vecchio stile, bombe ed esplosioni che si facevano brillare davvero!
Stuntman eccezionali.
Che altro aggiungere? Nessun film d'azione potrà mai superare questo gioiello del genere; John Mc Tiernan si conferma sempre il numero uno dei registi di genere action.
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kayton
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venerdì 18 marzo 2011
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il ritorno di un john mcclane più umano
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Sospeso dalla polizia e lasciato in panchina dalla moglie, John McClane si ritrova a dover fronteggiare una nuova minaccia in questo terzo capitolo di "Die Hard". Ma stavolta non sarà solo. La trama si rinnova e cambia registro, concedendo al protagonista Bruce Willis due spalle di grande livello. Come in uno schema di Propp che si rispetti, c'è l'aiutante Samuel L. Jackson e l'antagonista Jeremy Irons.
Gli indovinelli del cattivo dal nome d'arte "Simon" danno quel pizzico di qualità in più a una storia precedentemente basata sull'azione e poco altro. Così i momenti criptici si mescolano alle turbolente peripezie del poliziotto dalla canottiera sempre sporca di sangue.
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Sospeso dalla polizia e lasciato in panchina dalla moglie, John McClane si ritrova a dover fronteggiare una nuova minaccia in questo terzo capitolo di "Die Hard". Ma stavolta non sarà solo. La trama si rinnova e cambia registro, concedendo al protagonista Bruce Willis due spalle di grande livello. Come in uno schema di Propp che si rispetti, c'è l'aiutante Samuel L. Jackson e l'antagonista Jeremy Irons.
Gli indovinelli del cattivo dal nome d'arte "Simon" danno quel pizzico di qualità in più a una storia precedentemente basata sull'azione e poco altro. Così i momenti criptici si mescolano alle turbolente peripezie del poliziotto dalla canottiera sempre sporca di sangue. Un John McClane che ora acquista anche una maggiore umanità. Il regista ce lo mostra stanco, invecchiato e malinconico. A livello emotivo è un protagonista più coinvolgente, diverso dallo stereotipo tutto muscoli e ironia dei primi due episodi della saga. Anche il cattivo, interpretato da Jeremy Irons, stavolta viene tratteggiato con maggiore spessore rispetto ai precedenti antagonisti. Questa caratterizzazione dei personaggi, unita ai potenti effetti speciali, fa spiccare "Die Hard III" e lo colloca un gradino sopra gli altri episodi.
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lorenzomnt
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sabato 20 novembre 2010
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eccellente
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Bellissimo!Nemmeno un punto morto in tutto il film.Forse il migliore della serie,da vedere!
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bruce wayne 88
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martedì 20 ottobre 2009
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un classico
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Un classico che è sempre bello rivedere, ottimo cast, e ottima suspence
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andrea
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martedì 2 dicembre 2008
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i due 'duri a morire' del grande schermo
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Il terrorista dal cognome sconosciuto di nome Simon terrorizza Los Angeles piazzando bombe ovunque e chiedendo alla polizia che, nelle indagini, sia chiamato l'agente John McClane. Aiutato da un commesso coraggioso di nome Zeus, i due tenteranno di fermare il folle artefice degli ordigni. Un grande cast al servizio del grande ritorno alla regia della saga di John McTiernan, regista del primo episodio. La sceneggiatura, cala in senso di storia e logicità(in questo caso dell'azione criminale) ma non di certo dal punto di vista delle scene d'azione(triplicate e più spettacolari a dispetto dei precedenti capitoli) e dell'uso appropriato e giustamente divertente dell'ironia. La coppia Bruce Willis/Samuel L.
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Il terrorista dal cognome sconosciuto di nome Simon terrorizza Los Angeles piazzando bombe ovunque e chiedendo alla polizia che, nelle indagini, sia chiamato l'agente John McClane. Aiutato da un commesso coraggioso di nome Zeus, i due tenteranno di fermare il folle artefice degli ordigni. Un grande cast al servizio del grande ritorno alla regia della saga di John McTiernan, regista del primo episodio. La sceneggiatura, cala in senso di storia e logicità(in questo caso dell'azione criminale) ma non di certo dal punto di vista delle scene d'azione(triplicate e più spettacolari a dispetto dei precedenti capitoli) e dell'uso appropriato e giustamente divertente dell'ironia. La coppia Bruce Willis/Samuel L. Jackson è forse stata una musa ispiratrice per i poliziotti Chris Tucker/Jackie Chan di Rush Hour visto che le diversità di etnie ci sono(bianchi e neri i primi due e 'gialli' e neri i secondi). La figura del terrorista di Jeremy Irons è un tantino stereotipata ma per far valere la sua causa(vendicare un certo qualcuno...) si fa rispettare e lo script rende alla perfezione ogni minimo particolare dei suoi dialoghi. Se il primo capitolo era un caso di fama mondiale(e capostipite per altre produzioni di film dello stesso genere), il secondo era un cult sulla scia del successo del primo, il terzo è un'esplosione di divertimento e adrenalina mozzafiato che ti incolla allo schermo e ti (in)trattiene per tutte le tre ore di durata. Calo di incassi(solo 90 milioni di dollari al box office USA) per un capitolo entrato, solo negli anni a venire, a far parte del vasto mondo dell'action contemporaneo. Adatto a tutti, ma in particolare ai fan delle avventure di McClane. Consigliato.
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straycat
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venerdì 17 ottobre 2008
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beh
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Secondo me il peggiore della serie.
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