elgatoloco
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lunedì 1 febbraio 2021
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film furbo
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"Miracle on the 34th Street"(Les Mayfiled, soggetto di Valetine Davies, sceneggiatura d George Seaton e di John Hughes, remake del film ononimo del 1947, di George Seaton , appunto- 1994). UN remake furbo nella storia del "vero"Santa Claus, che, anche in virtù del nome(Kris Kringle)si vuole affermare come il vero"Papa Noel"e come tale l'avra vinta anche rispetto a chi lo accusa di essere un impostore, a livello giudiziario, per i grandi, ma soprattuttto a livello mediatico, affermandosi, anche nell'immaginario die "piccoli"coome il vero Santa Clausa, esistente a livello onirico quanto meno, anche per i grandi...Nella"quinta stagione"della realizzatione dei sogni e progeetti.
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"Miracle on the 34th Street"(Les Mayfiled, soggetto di Valetine Davies, sceneggiatura d George Seaton e di John Hughes, remake del film ononimo del 1947, di George Seaton , appunto- 1994). UN remake furbo nella storia del "vero"Santa Claus, che, anche in virtù del nome(Kris Kringle)si vuole affermare come il vero"Papa Noel"e come tale l'avra vinta anche rispetto a chi lo accusa di essere un impostore, a livello giudiziario, per i grandi, ma soprattuttto a livello mediatico, affermandosi, anche nell'immaginario die "piccoli"coome il vero Santa Clausa, esistente a livello onirico quanto meno, anche per i grandi...Nella"quinta stagione"della realizzatione dei sogni e progeetti.. Decisamente un fim furbo-astuto che non sa aggredire i profitti delle grandi catene di supermarkets(centri commerciali, ormai, veri e propri, già da decenni, negli States, menttre nel 1947 tutto era più timidamente, nel mondo economicamente ancora"impacciato" del Dopoguerra...), se non per un timidio accenno iniziale, che è più illuminista del primo, lasciando, come si è detto, il"beneficio del dubbio"ai più grandi, lasciando credere ai bambini che tutto vada bene, quanto a credenze..che nulla sia d a mettere in discussione(su ciò la figura della ragazzina-ba,mbina, interpretata da Mara WIlson, dallo sguardo intenso, che sarebbe stato magnetico, quasi..., se produttori e regista non si fossero accorti che per una bambina era francamente troppo). Decisamente la storia d'amore della madre che la bambina (ovvio).auspica vada postivamente, la volontà di Santa Claus etc. e il Happy End, detto alla buona, è assciruato, senza neppure un graqnde sforzo, bisogna pur dire... Oltre a Mary WIlson, un traolgnte Richard Attenborough(ultimamamente più noto come regista che come attore, ma qui alle prese con il prorio talento interpretativo di gran classe), come Kris Kingle, Elizabet Perkins madre indecisa, troppo"razionale", per lasciarsi andare alle"fiabe"ma anche all'amore, Dyland Mc Dermott il suo fidanzato, avvocato che sa affermarsi, i volponi del commercio, che però non vengono messi alla berlina(capitalismo imperioso)e ancora molto da dire, per un film di per sé godibile, senz'altro superaiore alla media dei film natalizi"correnti"(peraltro tutti o quasi di produzione TV) ma che, analizzato, rivela tutto un background decisamente "discuribile"... El Gato
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sabato 25 dicembre 2021
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papa noe"l /santa claus forever
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"Miracle on the 34 th Street"(Les Mayfield, soddetto di Valetine Davies, remake del film omonimo del 1947 diretto e scritto da George Seaton, qui integrato nella sceneggitura da John Hughes, 19934)è un rmeake e come tale va considerato, ossia in relazione al film originale, che però non è facilissimo vedere. Si tratta, nel plot, di un anziano signore con tutti i "crismi"fisico.comportamentali che attribuiamo a"Mister Christmas"ma che disposizioni di legge sciocche e il falso razionalismo di molti, anche contraddittoriamente, blocca e vuole escludere dal suo ruolo conclamato ma non riconosciuto a livello legislativo., Per un concorso di circostanze, Kris Kringle finisce addirittura in manicomio e ci vorrà"di tutto"per poterlo scagionare.
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"Miracle on the 34 th Street"(Les Mayfield, soddetto di Valetine Davies, remake del film omonimo del 1947 diretto e scritto da George Seaton, qui integrato nella sceneggitura da John Hughes, 19934)è un rmeake e come tale va considerato, ossia in relazione al film originale, che però non è facilissimo vedere. Si tratta, nel plot, di un anziano signore con tutti i "crismi"fisico.comportamentali che attribuiamo a"Mister Christmas"ma che disposizioni di legge sciocche e il falso razionalismo di molti, anche contraddittoriamente, blocca e vuole escludere dal suo ruolo conclamato ma non riconosciuto a livello legislativo., Per un concorso di circostanze, Kris Kringle finisce addirittura in manicomio e ci vorrà"di tutto"per poterlo scagionare. Film certamente astuto, nel catturare l'attenzione di chi assiste al film, avvlendosi della notevolissima interpretazione di Richard Attenborough come Kris Kringle(dove credo si debba sottolineare come forse in Europa un attore ma anche regista coome Attenborough , autore e interprrete di tanti film altrimenti considerati"importanti" non avrebbe accettato questo ruolo, mentre negli States il poroblema non si pone neppure), il film discure con leggerezza il problema se valga la pena o meno di svelare la realtà ai bambini e alle bambine. Se in vari luoghi dle mondo(anche in Italia)teologi"rivoluzionari"e "razionalisti"(o anche pseudotali, presunti tali etc.) di ogni tipo si battono per negarne l'esistenza, dal punto di vista psicologico e pedagogico la questione non è da risovlere in modo "facile"afermando la non.esistenza di"Santa Claus"e il film lo mostra con una lunga ma non noiosa parte dedicata al relativo dibattimento in tribunale, merito in parte certo anche del fatto che nel mondo anglosassone la legislazione segue notoriamente criteri diversi(consuetudinari, in gran parte, non dedotti da un codice strigente anche in modo apodittico). Gli intermezzi sono riusciti(merito anche dei coprotagonisti Mara Wilson, Elizabeth Perkins, Dylan Mc Dermott e di altri(e comprimari/e, la sceneggtiatura è ben concepita, certamente anche per merito del film capostipite(su cui non posso esprimermi, non avendolo visto se non "antologiamente")e la regia riesce ad armonizzare le diverse parti, senza far soffrire appunto un"capitolo"rispetto al film nella sua interezza. El Gato
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