ivan91
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giovedì 1 luglio 2010
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corggioso film di denuncia
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stupendo film di denuncia sociale con attori magistrali e con una storia sconvolgente
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pedro navaja
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venerdì 8 gennaio 2010
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nel nome del terrorismo
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Ecco un film da non perdere. La denuncia degli sbirri corrotti, sempre nel nome, loro, della lotta la terrorismo, assieme alla storia di una complessa ma commovente relazione padre-figlio. Tempo ben speso.
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empathy
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lunedì 13 luglio 2009
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nel nome del padre... e della verità!
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Nel nome del padre è un film non solo di denuncia per quanto riguarda la condanna verso un innocente, ma anche il percorso di un difficile rapporto fra un padre ed un figlio, la parte più toccante del film è sicuramente il loro riavvicinamento all'interno di quella cella. Forse se non fosse successo quel terribile equivoco, padre e figlio non si sarebbero mai riavvicinati.
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serpico
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lunedì 20 aprile 2009
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capolavoro del cinema
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UNO DEI FILM PIU' BELLI DELLA STORIA DEL CINEMA
LEWIS ,POSTLETHWAITE CHE COPPIA !!!!!!!!!!!!!!!
DA OSCAR PER GLI AMANTI DEL CINEMA
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andryu
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domenica 21 dicembre 2008
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la povertà subisce sempre.
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ho pianto, prchè solo piangendo si può affrontare la tristezza e l'ingiustizia che da anni ci perseguità. Non sono lacrime di debolezza ma lacrime di forza e di speranza, perchè la libertà è un inno che va gridato e compreso da tutti, qualsiasi classe sociale appartiene. mi domando perchè il potere e l'infamia possano distruggere qualcosa di giusto e di onesto.
la mia felicità su questo fatto realmente accaduto è quella della vittoria della verità, perchè niente è nessuno può vincere contro la verità.E da uomo libero ricominciare perchè la libertà è sacra come il pane.
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giu
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martedì 16 dicembre 2008
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quanta ingiustizia
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bellissimo film basato su una storia vera che lascia tanto amaro in bocca
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richy
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domenica 2 novembre 2008
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solo tre parole
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solo tre parole : STUPENDO E ATTUALISSIMO
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serpico
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domenica 21 settembre 2008
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strepitoso
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filmone uno dei film piu belli della storia del cinema, lewis da oscar
grande,Postlethwaite meraviglioso,una grande storia di denuncia
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myself
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martedì 20 maggio 2008
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...e nel nome della verità
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Sono rimasta piuttosto sorpresa non trovando alcuna recensione da parte del pubblico per "Nel nome del padre". Credo che Daniel Day-Lewis offra in questo film una delle sue migliori interpretazioni, eppure quando si parla di quest'attore si tendono a citare sempre "Il mio piede sinistro", "Gangs of New York" o "Il Petroliere"... dimenticandosi di questo film, a mio parere davvero molto bello, che valse a Daniel Day-Lewis una meritatissima nomination agli Oscar.
Perchè questo film non racconta solo la storia di un terribile errore giudiziario, ma anche quella di un rapporto tra padre e figlio -in maniera forse un po' romanzata ma ugualmente toccante. Non si può restare indifferenti davanti alla storia di Gerry Conlon, colpevole solo "di essere irlandese e di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato"; un ragazzo appena ventenne, immaturo e magari sciocco ma certamente innocente, così come lo erano suo padre e la sua famiglia.
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Sono rimasta piuttosto sorpresa non trovando alcuna recensione da parte del pubblico per "Nel nome del padre". Credo che Daniel Day-Lewis offra in questo film una delle sue migliori interpretazioni, eppure quando si parla di quest'attore si tendono a citare sempre "Il mio piede sinistro", "Gangs of New York" o "Il Petroliere"... dimenticandosi di questo film, a mio parere davvero molto bello, che valse a Daniel Day-Lewis una meritatissima nomination agli Oscar.
Perchè questo film non racconta solo la storia di un terribile errore giudiziario, ma anche quella di un rapporto tra padre e figlio -in maniera forse un po' romanzata ma ugualmente toccante. Non si può restare indifferenti davanti alla storia di Gerry Conlon, colpevole solo "di essere irlandese e di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato"; un ragazzo appena ventenne, immaturo e magari sciocco ma certamente innocente, così come lo erano suo padre e la sua famiglia.
E' la storia di quindici anni di carcere scontati senza mai smettere di lottare, anche quando magari la speranza sembrava venir meno. Una lotta condotta al fianco di un padre che Gerry non ha mai compreso fino in fondo, ma che si rivela ben presto molto diverso e molto più forte di quel che pensava.
Jim Sheridan racconta in maniera eccellente una storia intensa e tragica, soffermandosi sui particolari e sui momenti più importanti: l'evoluzione del rapporto tra Gerry ed il padre Giuseppe, la tenacia e la determinazione del loro avvocato difensore (una bravissima ma non troppo presente Emma Thompson), le svolte del processo.
Un film che mostra la crescita e la maturazione di un ragazzo passato attraverso un'esperienza terribile che lo ha portato a fare i conti con la realtà, ma che lo ha anche riavvicinato al padre, con il quale non è mai riuscito a rapportarsi davvero.
Un film che colpisce e fa riflettere, e che vale la pena di vedere per la bravura di tutti gli attori e alcune bellissime scene.
Unica "pecca", almeno secondo alcuni, è lo scorrere del tempo eccessivamente veloce nel secondo tempo e la sensazione che "manchino" alcune scene. Io credo che sia una cosa intenzionale, come se il regista suggerisse qualcosa invece di dirlo in modo esplicito, lasciando lo spettatore libero di immaginare come siano andate le cose in un certo lasso di tempo. Ciò non toglie nulla alla bellezza del film, anzi.
DA VEDERE...
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myself
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lunedì 19 maggio 2008
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...e nel nome della verità
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Sono rimasta piuttosto sorpresa non trovando alcuna recensione da parte del pubblico per "Nel nome del padre". Credo che Daniel Day-Lewis offra in questo film una delle sue migliori interpretazioni, eppure quando si parla di quest'attore si tendono a citare sempre "Il mio piede sinistro", "Gangs of New York" o "Il Petroliere"... dimenticandosi di questo film, a mio parere davvero molto bello, che valse a Daniel Day-Lewis una meritatissima nomination agli Oscar.
Perchè questo film non racconta solo la storia di un terribile errore giudiziario, ma anche quella di un rapporto tra padre e figlio -in maniera forse un po' romanzata ma ugualmente toccante.
Non si può restare indifferenti davanti alla storia di Gerry Conlon, colpevole solo "di essere irlandese e di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato"; un ragazzo appena ventenne, immaturo e magari sciocco ma certamente innocente, così come lo erano suo padre e la sua famiglia.
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Sono rimasta piuttosto sorpresa non trovando alcuna recensione da parte del pubblico per "Nel nome del padre". Credo che Daniel Day-Lewis offra in questo film una delle sue migliori interpretazioni, eppure quando si parla di quest'attore si tendono a citare sempre "Il mio piede sinistro", "Gangs of New York" o "Il Petroliere"... dimenticandosi di questo film, a mio parere davvero molto bello, che valse a Daniel Day-Lewis una meritatissima nomination agli Oscar.
Perchè questo film non racconta solo la storia di un terribile errore giudiziario, ma anche quella di un rapporto tra padre e figlio -in maniera forse un po' romanzata ma ugualmente toccante.
Non si può restare indifferenti davanti alla storia di Gerry Conlon, colpevole solo "di essere irlandese e di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato"; un ragazzo appena ventenne, immaturo e magari sciocco ma certamente innocente, così come lo erano suo padre e la sua famiglia.
E' la storia di quindici anni di carcere scontati senza mai smettere di lottare, anche quando magari la speranza sembrava venir meno. Una lotta condotta al fianco di un padre che Gerry non ha mai compreso fino in fondo, ma che si rivela ben presto molto diverso e molto più forte di quel che pensava.
Jim Sheridan racconta in maniera eccellente una storia intensa e tragica, soffermandosi sui particolari e sui momenti più importanti: l'evoluzione del rapporto tra Gerry ed il padre Giuseppe, la tenacia e la determinazione del loro avvocato difensore (una bravissima ma non troppo presente Emma Thompson), le svolte del processo.
Un film che mostra la crescita e la maturazione di un ragazzo passato attraverso un'esperienza terribile che lo ha portato a fare i conti con la realtà, ma che lo ha anche riavvicinato al padre, con il quale non è mai riuscito a rapportarsi davvero.
Un film che colpisce e fa riflettere, e che vale la pena di vedere per la bravura di tutti gli attori e alcune bellissime scene.
Unica "pecca", almeno secondo alcuni, è lo scorrere del tempo eccessivamente veloce nel secondo tempo e la sensazione che "manchino" alcune scene.
Io credo che sia una cosa intenzionale, come se il regista suggerisse qualcosa invece di dirlo in modo esplicito, lasciando lo spettatore libero di immaginare come siano andate le cose in un certo lasso di tempo.
Ciò non toglie nulla alla bellezza del film, anzi.
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