fabal
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venerdì 16 novembre 2012
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reitman aggira i consueti rischi da sequel.
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A cinque anni dal primo episodio, i ragazzi in grigio tornano sul grande schermo. Stavolta dovranno fare i conti con un fiume sotterraneo di "melma psicoreattiva", una sostanza viscosa che si nutre di sentimenti negativi. Questa melma scorre fino al museo d'Arte di New York, dove è appena arrivato un inquietante ritratto di Vigo, brutale tiranno carpatico del XVI secolo.
Rispetto al successo di Ghostbusters del 1984, questo film non può certo vantare le stesse pretese di stupire: i raggi protonici meravigliano un po' meno e gli spiriti cattivi, Vigo in primis, non hanno lo spessore della cerchia di Gozer.
Il sequel è sempre pericoloso, ormai si sa.
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A cinque anni dal primo episodio, i ragazzi in grigio tornano sul grande schermo. Stavolta dovranno fare i conti con un fiume sotterraneo di "melma psicoreattiva", una sostanza viscosa che si nutre di sentimenti negativi. Questa melma scorre fino al museo d'Arte di New York, dove è appena arrivato un inquietante ritratto di Vigo, brutale tiranno carpatico del XVI secolo.
Rispetto al successo di Ghostbusters del 1984, questo film non può certo vantare le stesse pretese di stupire: i raggi protonici meravigliano un po' meno e gli spiriti cattivi, Vigo in primis, non hanno lo spessore della cerchia di Gozer.
Il sequel è sempre pericoloso, ormai si sa. Ma il rischio di fare di Ghostbusters 2 una banale gioielleria di nuovi effetti speciali viene astutamente aggirato da Reitman, che di nuovo punta forte sui dialoghi brillanti e su interpreti ancor più teatrali. Per certi versi dunque, il film si rivela persino più piacevole del precendente, perché, rinunciando definitivamente alle poche tinte cupe, garantisce un'ironia più cadenzata, fine, e ben distribuita tra tutti i protagonisti.
Senza stravolgimenti, è chiaro, perché Murray fa sempre il mattatore. Ma la presenza fin dall'inizio di Winston e di un Peter Mac Nicol outsider di turno, bilanciano il carisma umoristico di un cast da applausi. E per farla breve, a rimanere impresse non saranno tanto le scene di azione (nemmeno la Statua della Libertà che cammina) ma quelle parlate: su tutte l'esilarante puntata di "Mondo medianico", nonché l'arringa di Rick Moranis davanti all'incredulo Harris Yulin.
Per considerare Ghostbusters 2 inferiore all'originale occorre, forse, tirare le orecchie alla fotografia da Tv Movie di Micheal Chapman e alla colonna sonora. Composta da Randy Edelman, funge solo da accompagnamento e passa inosservata anche nella storia delle vendite. Ancora oggi non ne esiste un'edizione integrale; l'unico soundtrack reperibile è una raccolta delle song theme.
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felicity
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giovedì 11 agosto 2022
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un sequel che fa ancora la sua figura
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Per molti, Ghostbusters II non fu (e non è tuttora) all’altezza del primo film: venne definito troppo poco originale, con una storia che pare la copia sbiadita del suo predecessore. Ma... avercene di sequel così! Sicuramente Ghostbusters II ha tutti i limiti di un secondo capitolo in cui l’effetto sorpresa sul pubblico viene meno ed è sostituito dalle aspettative altissime.
Rivisto oggi, a più di 30 anni di distanza, il film fa comunque la sua figura: molte battute sono diventate cult quanto quelle del primo capitolo, la storia è coerente con quanto narrato in precedenza e gli effetti speciali non sono invecchiati così male come uno possa credere.
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luca scial�
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lunedì 18 novembre 2013
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i ghostbusters tornano dopo 5 anni
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Dopo aver battuto Gozer il gozeriano, i Ghostbusters sono ormai finiti nel dimenticatoio, occupandosi di tutt'altro. Ma un nuovo pericolo incombe su New Tork: Vigo, un tiranno dispotico dei Carpazi del XVI secolo. Il Sindaco dovrà di nuovo ricorrere a loro per fermarlo.
A cinque anni dal film cult Ghostbusters e altri film in mezzo, Ivan Reitman ne propone il sequel utilizzando lo stesso cast di attori. I confronti sono obbligatori e questo lungometraggio ne esce sconfitto, sebbene non manchi di originalità. Il filo logico col quale la storia evolve è credibile e attendibile.
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elgatoloco
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mercoledì 10 novembre 2021
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in realtà non così male come si era scritto
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"Ghostbusters II", sequel a distanza di un lustro dall'archifikm(Ivan Reitman, scritto da Dan Aykroyd e Harold Ramis, 1989)ripropone la squadra del primo film, con tanto di Reitman ancora regista e con Dan Aykroyd attore tra i protagonisti e autore allo stesso tempo, Una sostanza liquida limacciosa di colore rosa si diffonde e il film inizia con una carrozzina, con tanto di neonato(figlio di una coprotagonista del primo film, Sigourney Waever)che poi avrà comunque molto rilievo anche in questo film.COme sempre, the Ghostbusters avranno le loro grosse difficoltà, un mare di problemi, ma poi la spunteranno,. nel senso di doversi far carico della liberazione di the Big Apple dalla melma"famtasmatica"e da ciò che essa porta con sé, Stavolta è un spirito più che malvagio, l'ex(ossia defunto, naturalmente, da secoli) principe carpatico Vigo a rappresentare la minaccia più grande, che si esprime con la melma rosata e che ha un alleato nell'attuale direttore del Museo, il carpatico Janosz, che tra l'altro coltiva ambizioni sentimentali(fallite a proir, peraltro) verso la Wever, sua dipendente al musero, appunto.
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"Ghostbusters II", sequel a distanza di un lustro dall'archifikm(Ivan Reitman, scritto da Dan Aykroyd e Harold Ramis, 1989)ripropone la squadra del primo film, con tanto di Reitman ancora regista e con Dan Aykroyd attore tra i protagonisti e autore allo stesso tempo, Una sostanza liquida limacciosa di colore rosa si diffonde e il film inizia con una carrozzina, con tanto di neonato(figlio di una coprotagonista del primo film, Sigourney Waever)che poi avrà comunque molto rilievo anche in questo film.COme sempre, the Ghostbusters avranno le loro grosse difficoltà, un mare di problemi, ma poi la spunteranno,. nel senso di doversi far carico della liberazione di the Big Apple dalla melma"famtasmatica"e da ciò che essa porta con sé, Stavolta è un spirito più che malvagio, l'ex(ossia defunto, naturalmente, da secoli) principe carpatico Vigo a rappresentare la minaccia più grande, che si esprime con la melma rosata e che ha un alleato nell'attuale direttore del Museo, il carpatico Janosz, che tra l'altro coltiva ambizioni sentimentali(fallite a proir, peraltro) verso la Wever, sua dipendente al musero, appunto. Decisamente"Ghostbusters"si svolge sempre in momenti(tempi)tòpici: il clou della loro azione si svolge a San Silvestro, appunto. Senza forse sostanziali novità, "Ghostbusters II"ripropone una blanda convinzione che , in qualche misura, il paranormale esista, convinzione che però non si distacca da una notevole dose di ironia e anche di comicità(grottesca l'uniforme dei "ghostubisters"quando si travestono da netturbini, ma anche il loro modo di giustificare la loro azione rispetto allo scetticismo manfiestato dalle pubbliche autorità, con la"consueta" caratterizzazione nmegativa delle figura del sindaco , sbugiardato in ogni modo e a ragion veduta. Benissimo ancora una volta il team degli interpreti del primo film, con Aykroyd, Bill Murray, Harold Ramis, la citata Weaver, con in più WIlhlem von Homburg che, come"Vigo the Carpatian", sbuca fuori dai dipinti del musero materializzandosi. Certo, c'è l'elemento un po'moralistico del bebé e dell'amore perduto8ma poi ritrovato)di MUrray per la Wever, ma in complesso lo spirito(mi scuso per il gioco di parole, "involontario")è quello del primo film, con tanto di musichetta-traino del film che è al tempo stesso logo e jingle promozionale di questo secondo film, più ancora di quanto non lo fosse nel primo. Forse per un"Number Two"non era il momento, sul piano commerciale(il pubblico dimentica in fretta oppure ricorda confusamente)ma in complesos l'operazione tiene, senza dubbio e difatti risulta che il film abbia raccolto più favore(anche se con dati contrastanti) in EUropa e altrove che negli States. El Gato
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