vinny29
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domenica 9 settembre 2007
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bigotti!
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Ma Quanto bigottismo!!!Scorsese ha solo tratto da un libro una storia stupenda e ne ha fatto un capolavoro!Cosa deve perdonare Gesù?
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walter
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domenica 5 agosto 2007
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il gesù di scorsese,non ti salva,è fantasia.
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Gesù,esiste ha detto se due o tre si uniscono nel mio nome,io sarò in mezzo a loro.Gesù è sceso dal cielo,ha detto di essere pane sceso dal cielo.Gesù era il verbo che si fece carne,era perfettisimo,era l'agnello di Dio che toglie i peccati del mondo.Gesù chiedeva a chi lo
voleva seguire,di amarlo più di tutto,lasciare casa,famiglia averi,e possibilmente restare vergini,farsi eunuchi per il regno.Gesù,vuole che venga presto il regno dei cieli,li i risorti saranno come gli
angeli,non potranno sposarsi,perché saranno figli della resurrezione,
non potranno più morire,saranno figli di Dio.Gesù è già Figlio di Dio,
veramente è Dio,chi vede Lui vede il Padre.Gesù,è nato tramite lo Spirito Santo,senza rapporti impuri.
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Gesù,esiste ha detto se due o tre si uniscono nel mio nome,io sarò in mezzo a loro.Gesù è sceso dal cielo,ha detto di essere pane sceso dal cielo.Gesù era il verbo che si fece carne,era perfettisimo,era l'agnello di Dio che toglie i peccati del mondo.Gesù chiedeva a chi lo
voleva seguire,di amarlo più di tutto,lasciare casa,famiglia averi,e possibilmente restare vergini,farsi eunuchi per il regno.Gesù,vuole che venga presto il regno dei cieli,li i risorti saranno come gli
angeli,non potranno sposarsi,perché saranno figli della resurrezione,
non potranno più morire,saranno figli di Dio.Gesù è già Figlio di Dio,
veramente è Dio,chi vede Lui vede il Padre.Gesù,è nato tramite lo Spirito Santo,senza rapporti impuri.Gesù essendo Dio,trasfigurò e
divenne tutto luccicante davanti agli apostoli,non poteva fare sesso,sposarsi,la S.Eucaristia,non può fare sesso,ne la S.Trinità,
ne Dio,quello giudaico-cristiano,certo i dei pagani vanno con animali
e praticano l'incesto.Gesù,consiglia a chi può di restare vergine,
cosa che lui avrebbe fatto anche se fosse stato solo un S.profeta,un uomo,come gli esseni.
Gesù,ha vinto Satana,e il mondo,perfino dava questo potere agli apostoli,di esorcizzare in suo nome,Gesù vedeva Satana scendere dal
cielo,cercare gli apostoli e vagliarli come il grano,Gesù disse che
Satana,il principe di questo mondo non poteva fare nulla contro di Lui.
Gesù,chiamò Pietro Satana,solo perché,non accettava che Lui morisse,figuriamoci come manda via qualsiasi diavolo tentatore,per
cose più gravi.Gesù,guidato dallo Spirito Santo,andò nel deserto,
per farsi tentare dal demonio,ma sono tentazini esterne,due solo
provocazioni,quella del pane,e del pineacolo,la terza,qui Satana
gli chiede di essere adorato,è chiaro che Gesù,stesso non si può fare
questa tentazione.Per Gesù,le tentazioni interne a peccare sono peccati,come il solo guardare un donna,per desiderarla è adulterio.
Gesù,in vista,delle tentazioni interiori,ci chiede,se il tuo occhio ti
fa inciampare cavatelo,è meglio entrare nel Regno senza un occhio,
che finire all'inferno.
Gesù,è venuto ad insegnarci la verità,Lui è Via Verità Vita.
Ora chi crede in questo Gesù dei Vangeli,si salva,può guarire,può
diventare Santo come S.Antonio.
Chi crede nei falsi Gesù,inventati da atei comunisti,come il greco
Kazantzakis,perde tutto,la vita e l'anima e la gioia.
Kazantzakis si è inventato un Gesù,che si ribbella a Dio,costruisce
croci,crocifigge,un assassino.Poi è pure schizofrenico,vuole colpire,
vuole,uccidere,vuole prendere le donne,ma ha paura.
Un Gesù,talmente peccatore,che dice di essere il santo della bestemmia,
un Gesù,attaccato alle cose terrene,vuole sposarsi si frega del regno.
Un Gesù,che lotta con le voci della sua mente malata,non sa se è
Satana o Dio a parlargli.Un Gesù,talmente sciocco,che si fa guidare da Giuda.In croce scambia Satana per un angelo,e si diverte a fare sesso
con tre donne,la prima e la seconda,non soddisfatto seduce la cognata,
la quale gli darà,anche lei dei figli,questo adulterio è vietato dalla legge di Mosè.Un Gesù,che vuole per sé la vita peccaminosa molto
lontana dagli insegnamenti evangelici.
Il romanzo si conclude con questa verità,è stato il pazzo Paolo a
inventarsi il cristianesimo,che Gesù è risorto e il resto,Gesù
nella visione si scaglia per questo contro Paolo,lo chiama bugiardo.
Scorsese,ha fatto il film copiando tutto il romanzo.
Scorsese ha sbagliato,chissà sé il vero Gesù lo perdonerà.
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bluesky
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domenica 13 maggio 2007
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l'autore dimenticato...
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Molti si dimenticano che questo grande film è tratto da un libro. Nikos Kazantzakis "L'ultima tentazione", un autore dimenticato e non più ristampato in Italia (lasciamo perdere!). Un autore scomodo perchè va dritto là dove certi Venerati Maestri di oggi non vanno più.
Chi ha apprezzato l'idea, le idee, i dubbi e le tentazioni del film deve assolutamente leggersi il libro. Chiedete in biblioteca però...
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avicenna
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giovedì 19 aprile 2007
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scorsese pedagogo
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L'ultima tentazione di Cristo è un film sul messaggio cristiano,l'intento non è quello di convincere a credere le verità della fede,bensì il film ha un intento pedagogico-strumentale per chi ha bisogno di conferme dell'universalità di alcuni sentimenti.Il film,infatti,mostra l'intento di scorsese di dare una caratura universale allo spirito di sacrificio,vero pilastro della carità del messaggio cristiano.Spirito di sacrificio adottato per l'appunto da scorsese per questo film,infatti "bistratta" la figura di gesù cristo a scopo di diffondere il messaggio.L'intento machiavellico di scorsese inoltre è confermato dal dialogo tra gesù e paolo,quest'ultimo infatti "inventa" una religione solo per salvare il mondo da un'oscurità perenne.
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L'ultima tentazione di Cristo è un film sul messaggio cristiano,l'intento non è quello di convincere a credere le verità della fede,bensì il film ha un intento pedagogico-strumentale per chi ha bisogno di conferme dell'universalità di alcuni sentimenti.Il film,infatti,mostra l'intento di scorsese di dare una caratura universale allo spirito di sacrificio,vero pilastro della carità del messaggio cristiano.Spirito di sacrificio adottato per l'appunto da scorsese per questo film,infatti "bistratta" la figura di gesù cristo a scopo di diffondere il messaggio.L'intento machiavellico di scorsese inoltre è confermato dal dialogo tra gesù e paolo,quest'ultimo infatti "inventa" una religione solo per salvare il mondo da un'oscurità perenne.Cristo è Dio,e l'uomo potrebbe anche diventarlo se abbandona l'egoismo interiore e si sacrifica per l'umanità.Bel film anche dal punto di vista registico,le inquadrature dall'alto,peraltro caratteristica scorsesiana,non sono mai come in questo film azzeccate,e la colonna sonora di peter gabriel è straordinaria.
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diana
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domenica 5 novembre 2006
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bellissimo
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cia'annetta
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sabato 25 marzo 2006
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gesu cristo!!!
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Ma, questo film, che parla di nostro signore, speriamo che Gesu ci guardi e ci perdoni per questi films d'oggi (e anche di ieri direi). Ossequi.
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(di agodev20)
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luca
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sabato 12 novembre 2005
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Non faccio recensioni...credo solo che Cristo sia un argomento che da trattare è difficilissimo... non sono daccordo con la Critica ai "bigotti francesi" perchè, mio caro recensore di grido, se faccio un film su tua madre a mio modo, magari veritiero, sono sicuro ceh qualcosa da ridire ce l'hai!
Pace amico! Ah...prova ad amare Cristo, poi ne riparliamo!
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(di lara)
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[+] ottuso
(di alex)
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alberto cinelli
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sabato 5 marzo 2005
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gli eterni conflitti dello spirito
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Al di là del fatto che la campagna denigratoria si risolse come sempre in una campagna pubblicitaria e che quindi i risultati ancora una volta non corrisposero alle aspettative dei bigotti oltranzisti (perché nel film non c'è traccia di blasfemia), ritengo che questi ultimi, senza fare tanto baccano, avrebbero fatto bene a vedere almeno il prologo. Scorsese lo dice chiaramente: il film non si basa sui Vangeli, è solo una ricerca fantastica sugli eterni conflitti dello spirito.
Tratto da un romanzo del greco ortodosso Katzanzakis, l'opera si è posta l'obiettivo di mostrare gli aspetti umani di Gesù, comprese soprattutto le necessità carnali, che debbono vedersela con la sua seconda natura, quella divina.
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Al di là del fatto che la campagna denigratoria si risolse come sempre in una campagna pubblicitaria e che quindi i risultati ancora una volta non corrisposero alle aspettative dei bigotti oltranzisti (perché nel film non c'è traccia di blasfemia), ritengo che questi ultimi, senza fare tanto baccano, avrebbero fatto bene a vedere almeno il prologo. Scorsese lo dice chiaramente: il film non si basa sui Vangeli, è solo una ricerca fantastica sugli eterni conflitti dello spirito.
Tratto da un romanzo del greco ortodosso Katzanzakis, l'opera si è posta l'obiettivo di mostrare gli aspetti umani di Gesù, comprese soprattutto le necessità carnali, che debbono vedersela con la sua seconda natura, quella divina. In questa chiave il Testo Sacro è stato rimaneggiato in più parti e va bene, ma lo scrivente deve ammettere con tutta franchezza che la visione, specie nella prima parte, cede spesso il passo alla noia. Anche per l'eccessiva durata.
La figura di Cristo non è molto convincente: il Messia ci viene presentato come un uomo insicuro e un po' pusillanime. Che all'inizo costruisce croci, che va nei bordelli e non combina nulla, che va per ben due volte nel deserto (per purificarsi l'anima e per essere tentato da Satana), che fa discorsi alla folla assai scontati, che si strappa il cuore, che resuscita Lazzaro come uno stregone, che entra a Gerusalemme con la spavalderia di un rivoluzionario (e con tanta gente al seguito che poi rimane delusa perché lui cede le armi).
Il film si riscatta (e le tre stellette valgono in questo senso) nelle sequenze della Passione, dove il talento di Scorsese riemerge, soprattutto nella Via Crucis in ralenti nelle strette vie cittadine, ove la macchina da presa inquadra volti tristi e beffardi, con le immagini di Cristo prima flagellato e poi crocifisso che sembrano trasposte da quadri fiamminghi rinascimentali. Il tutto con un commento musicale di Peter Gabriel che dà all'insieme un che di lugubre e di angoscioso. E infine il racconto si fa un po' più fluido nell'ultima mezz'ora.
Tirando le somme, Scorsese cade in piedi, e l'Ultima Tentazione, pur con i suoi difetti, è un film che vale la pena di vedere, anche se nella filmografia dell'autore (precedente e futura) è un'opera che non lascia il segno.
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francesco
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mercoledì 19 gennaio 2005
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attraversa il tempo senza invecchiare. geniale
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La visione del film sconfessa l'etichetta che la Conferenza Episcopale Italiana gli attribuì all'epoca ("il film merita il silenzio che si deve alla mediocrità") e dimostra che non basta essere diligenti esecutori alla Gibson (tra fotogrammi da macelleria e citazioni in aramaico) per arrivare a grandi risultati. Ci vuole altro. Il coraggio di osare, di porsi domande senza sfidare l'ambito religioso in senso stretto. L'unico paragone degno rimane quello con "Il Vangelo secondo Matteo", nel quale Pasolini insegna a schiere di registi che non sussiste bisogno di colori o effetti speciali per lasciare la sensazione dell'immanente: basta la volontà di realizzare un buon prodotto e la presenza di un attore mediamente espressivo (Irazoqui, un ragazzo preso dalla strada ed usato-sfruttato con metodo neorealista).
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La visione del film sconfessa l'etichetta che la Conferenza Episcopale Italiana gli attribuì all'epoca ("il film merita il silenzio che si deve alla mediocrità") e dimostra che non basta essere diligenti esecutori alla Gibson (tra fotogrammi da macelleria e citazioni in aramaico) per arrivare a grandi risultati. Ci vuole altro. Il coraggio di osare, di porsi domande senza sfidare l'ambito religioso in senso stretto. L'unico paragone degno rimane quello con "Il Vangelo secondo Matteo", nel quale Pasolini insegna a schiere di registi che non sussiste bisogno di colori o effetti speciali per lasciare la sensazione dell'immanente: basta la volontà di realizzare un buon prodotto e la presenza di un attore mediamente espressivo (Irazoqui, un ragazzo preso dalla strada ed usato-sfruttato con metodo neorealista).
Il film non è adatto a chi desidera la rassicurante piattezza del credo, e lo dimostra dalla prima scena, in cui un dafoe da oscar declama i suoi dubbi. Altre scene arrivano a comporre in un turbinoso crescendo l'interrogativo di fondo, e lasciano ampio spazio alla discussione (pur prestando il fianco a critiche di vaghezza). I motivi che hanno indotto la maggioranza a "tenere sotto traccia" la pellicola sono noti, e non serve dilungarsi sul tema. Va comunque evidenziato che tra il non capire ed il rifiutare c'è in mezzo il non volersi interrogare. Film scomodo e pungente in numerosi passaggi, in grado di alterare i normali (marmorei, dogmatici) canoni religiosi senza mai oltrepassare la linea della decenza. Il fatto che sia stato condannato prima ancora di esser visto dimostra la cecità della Chiesa moderna, la stessa che ha condannato e condanna la gioventù italiana ad un ruolo subalterno nel panorama europeo. Non si sconfina nel truculento, non si devasta lo spettacolo con fuorvianti effetti speciali (Scorsese ne limita l'uso a vantaggio della narrazione). Ottimo il doppiaggio anche rispetto all'audio originale (che consiglio ugualmente per non perdere la contrapposizione tra ebrei con dialetto di NY e romani con accento british); straordinaria la prova recitativa del cast e la fotografia sgranata e satura di cromatismi, immensa, indimenticabile la colonna sonora affidata a Peter Gabriel. Un film che merita la visione incondizionata da parte di un pubblico pensante, quello che vorremmo vedere sempre nelle sale perchè capace di interagire in modo critico senza pregiudizi.
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stefano
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da dibattito
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Il film è interessante. Molto bella l'idea di quel viaggio immaginario in una vita alternativa. Lì si scontrano la prospettiva della vita come dramma e obbedienza all'assurdo e una vita di saggezza (vera o falsa ragionevolezza?). Ciò che lascia perplessi non è questo viaggio, frainteso nel suo senso da un pubblico evidentemente privo di una minima perspicacia (soluzione peraltro solidale con il significato che la fede attribuisce a Cristo come salvatore in espiazione vicaria e sacrificale), ma la figura di un Gesù privo di una propria personalità e schiacciato da una violenta invasione di una volontà divina prepotente la cui fenomenologia è quella di una crisi schizofrenica. Cristo quindi vittima due volte, della malvagità umana e di un Dio oscuro, arcaico, poco corrispondente alla visione che Gesù stesso di lui ha nei vangeli in diverse e numerose occasioni.
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Il film è interessante. Molto bella l'idea di quel viaggio immaginario in una vita alternativa. Lì si scontrano la prospettiva della vita come dramma e obbedienza all'assurdo e una vita di saggezza (vera o falsa ragionevolezza?). Ciò che lascia perplessi non è questo viaggio, frainteso nel suo senso da un pubblico evidentemente privo di una minima perspicacia (soluzione peraltro solidale con il significato che la fede attribuisce a Cristo come salvatore in espiazione vicaria e sacrificale), ma la figura di un Gesù privo di una propria personalità e schiacciato da una violenta invasione di una volontà divina prepotente la cui fenomenologia è quella di una crisi schizofrenica. Cristo quindi vittima due volte, della malvagità umana e di un Dio oscuro, arcaico, poco corrispondente alla visione che Gesù stesso di lui ha nei vangeli in diverse e numerose occasioni.
Merita di essere visto ma non è da consumo, o meglio in un contesto da cineforum con premesse e possibilità di discussione. Utopia (!?)
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[+] oscurità studiata
(di cura ludovico)
[ - ] oscurità studiata
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