alessandro agretti
|
martedì 5 giugno 2007
|
un film fenomenale.
|
|
|
|
Un dei film meglio riusciti dal maestro del brivido Italiano Dario Argento.
Dopo il film Tenebre, il Dario nazionale torna con Phenomena(1985).
Il film inizia subito con un efferato omicidio, a farne le spese è Vera Brant(Fiore Argento).
Jennifer Corvino(Jennifer Connelly), viene mandata in un collegio in svizzera. Jennifer fa subito amicizia con la sua unica amica Sophie(Federica Mastroianni),ma capta subito che il collegio nasconde un terribile segreto.
La stessa notte che Jennifer arrivò nel collegio un'altro omicidio viene commesso dal "mostro".
La stessa notte Jennifer ha una cridi di sonnambulismo, si alza dal letto e cammina fino ad arrivare in strada dove due malintenzionati la caricano in macchina per poi abbandonarla in un bosco poco dopo, Jennifer conosce subito una scimmia Inga che la condurra dall'entomologo John McGregor(Donald Plaesence).
[+]
Un dei film meglio riusciti dal maestro del brivido Italiano Dario Argento.
Dopo il film Tenebre, il Dario nazionale torna con Phenomena(1985).
Il film inizia subito con un efferato omicidio, a farne le spese è Vera Brant(Fiore Argento).
Jennifer Corvino(Jennifer Connelly), viene mandata in un collegio in svizzera. Jennifer fa subito amicizia con la sua unica amica Sophie(Federica Mastroianni),ma capta subito che il collegio nasconde un terribile segreto.
La stessa notte che Jennifer arrivò nel collegio un'altro omicidio viene commesso dal "mostro".
La stessa notte Jennifer ha una cridi di sonnambulismo, si alza dal letto e cammina fino ad arrivare in strada dove due malintenzionati la caricano in macchina per poi abbandonarla in un bosco poco dopo, Jennifer conosce subito una scimmia Inga che la condurra dall'entomologo John McGregor(Donald Plaesence).
Gli omicidi continuano e Jennifer insieme all'entomologo suo amico, indagano con un'aiuto molto speciale quello degli insetti, data che Jennifer ha una forte relazione parapsicologica con gli insetti.
jennifer grazie ad una mosca "La grande sarcofaga" riesce a trovare la ex casa dell'assasino.
Jennifer stanca ed impaurita da quell'atmosfera vuole tornare a casa solo che dovrà aspettare l'indomani a partire, allora Frau Bruckner(Daria Nicolodi), la ospita per la notte. Ma all'arrivo di Jennifer a casa bruckner l'atmosfera cambia, Jennifer vede che tutti gli specchi della casa sono coperti e Frau gli spiega che li copre perchè suo figlio è molto malato e ha paura di vedere la sua immagine dato che è deforme.
Jennifer vede orribilata che nella cantina di Frau ci sono i corpi di tutte le ragazze uccise allora scappa ma viene inseguita dal figlio, ma con l'aiuto delle mosche e di Inga Jennifer uscirà da questa storia sana e salva.
Film stupendo il mio preferito fra quelli di D. Argento.
Grazie alle musiche di Simonetti e degli Iron Maiden ma soprettutto alla regia di un grande maestro. Nel cast anche Dalila di Lazzaro.
[-]
[+] recensioni!non trame!
(di harrrry)
[ - ] recensioni!non trame!
[+] a tutto spoiler!
(di sickboy)
[ - ] a tutto spoiler!
[+] addio suspence
(di ekkediavolo)
[ - ] addio suspence
|
|
[+] lascia un commento a alessandro agretti »
[ - ] lascia un commento a alessandro agretti »
|
|
d'accordo? |
|
nicolò
|
giovedì 5 aprile 2007
|
dario argento ancora sulla scia di "suspiria"
|
|
|
|
Deve molto a "Suspiria", uno dei suoi più grandi successi di pubblico, quel Dario Argento che esordì con "L'uccello dalle piume di cristallo" e si affermò ben presto come maestro del thriller e dell'horror italiano. Ecco perchè, diversi anni dopo quel film che segnò decisivamente il suo passaggio dal giallo alla Hitchcock al cinema fatto di puro terrore, ha deciso di costruire una storia che ne ricalca alcuni aspetti: l'ambientazione tetra, dove tutti sono ostili verso la protagonista, un killer che colpisce solo ragazzine, un mistero da risolvere nascosto da un'orrenda verità sono i tratti caratteristici che unisce "Suspiria" con "Phenomena", il 1° film di Dario Argento girato in inglese in belle località svizzere.
[+]
Deve molto a "Suspiria", uno dei suoi più grandi successi di pubblico, quel Dario Argento che esordì con "L'uccello dalle piume di cristallo" e si affermò ben presto come maestro del thriller e dell'horror italiano. Ecco perchè, diversi anni dopo quel film che segnò decisivamente il suo passaggio dal giallo alla Hitchcock al cinema fatto di puro terrore, ha deciso di costruire una storia che ne ricalca alcuni aspetti: l'ambientazione tetra, dove tutti sono ostili verso la protagonista, un killer che colpisce solo ragazzine, un mistero da risolvere nascosto da un'orrenda verità sono i tratti caratteristici che unisce "Suspiria" con "Phenomena", il 1° film di Dario Argento girato in inglese in belle località svizzere. Scritto con Franco Ferrini, il film vanta ottimi contributi tecnici di Sergio Stivaletti (trucchi), Romano Albani (fotografia), i Goblins (musiche) e persino il grande stilista Giorgio Armani per gli abiti, oltre che una bravissima e giovanissima Jennifer Connelly come protagonista, affiancata da Daria Nicolodi e dall'ottimo Donald Pleasence (lo psichiatra di "Halloween").
[-]
|
|
[+] lascia un commento a nicolò »
[ - ] lascia un commento a nicolò »
|
|
d'accordo? |
|
sickboy
|
giovedì 22 settembre 2005
|
la forza del bene.
|
|
|
|
Affascinante mix di paura e poetica naturalistica : la natura ha un ruolo importante in questo bellissimo film di Dario Argento. Sullo sfondo di un paesaggio lussureggiante, il degrado umano si esprime in tutta la sua decadenza. La follia irrompe nei boschi, abitati da "lupi cattivi a due zampe"! Su questo incipt, parte la "giostra" argentiana : vittime sacrificali, cadaveri in decomposizione, vento sinistro, crisi di sonnambulismo, telepatia, insetti, traumi del passato, deformazioni fisiche e mentali, il tutto condito da un'alternarsi di musiche ora lievi ora hard-rock, proprio come l'innocenza di Jennifer e l'orrore che la circonda. Bellissimo il messaggio di fondo : nè le direttrici perfide, nè le odiose compagne, nè la pazzia del maniaco di turno : nulla può contro la forza bene, ovvero la piccola Jennifer e i suoi animali.
[+]
Affascinante mix di paura e poetica naturalistica : la natura ha un ruolo importante in questo bellissimo film di Dario Argento. Sullo sfondo di un paesaggio lussureggiante, il degrado umano si esprime in tutta la sua decadenza. La follia irrompe nei boschi, abitati da "lupi cattivi a due zampe"! Su questo incipt, parte la "giostra" argentiana : vittime sacrificali, cadaveri in decomposizione, vento sinistro, crisi di sonnambulismo, telepatia, insetti, traumi del passato, deformazioni fisiche e mentali, il tutto condito da un'alternarsi di musiche ora lievi ora hard-rock, proprio come l'innocenza di Jennifer e l'orrore che la circonda. Bellissimo il messaggio di fondo : nè le direttrici perfide, nè le odiose compagne, nè la pazzia del maniaco di turno : nulla può contro la forza bene, ovvero la piccola Jennifer e i suoi animali. Un confronto da cui il genere umano ne esce decisamente sconfitto ! E il degrado non vincerà!
L'ultimo grande Argento, prima dell'inizio del declino.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a sickboy »
[ - ] lascia un commento a sickboy »
|
|
d'accordo? |
|
ralphscott
|
sabato 14 aprile 2012
|
riuscita favola nera
|
|
|
|
Il regista scioglie le briglie alla sua fantasia,ma non tralascia il gusto per l'orrore (e l'orrido),coadiuvato da ottimi artigiani degli effetti speciali. Contribuisce alla ricchezza dei temi la bellissima protagonista,tenera creatura in simbiosi con gli insetti,vegetariana,persino refrattaria ai farmaci. I paesaggi dolci,il vento caldo dei monti danno respiro ad immagini suggestive che contrastano con l'infinita esibizione di resti umani. Originalissima l'idea del nano mostriciattolo,spaventato dagli specchi. La Nicolodi nervosa e sopra le righe disegna uno dei suoi personaggi più riusciti,sicuramente il più impressionante. Non manca la vecchia gloria,come in molte pellicole argentiane:Donald Pleasence da applausi,come la sua scimmia ammaestrata.
[+]
Il regista scioglie le briglie alla sua fantasia,ma non tralascia il gusto per l'orrore (e l'orrido),coadiuvato da ottimi artigiani degli effetti speciali. Contribuisce alla ricchezza dei temi la bellissima protagonista,tenera creatura in simbiosi con gli insetti,vegetariana,persino refrattaria ai farmaci. I paesaggi dolci,il vento caldo dei monti danno respiro ad immagini suggestive che contrastano con l'infinita esibizione di resti umani. Originalissima l'idea del nano mostriciattolo,spaventato dagli specchi. La Nicolodi nervosa e sopra le righe disegna uno dei suoi personaggi più riusciti,sicuramente il più impressionante. Non manca la vecchia gloria,come in molte pellicole argentiane:Donald Pleasence da applausi,come la sua scimmia ammaestrata. Gran finale dentro e fuori le acque di una baia sinistra e nebbiosa,a ricordare,forse,un grande maestro del giallo-horror italiano:il Bava di "Reazionea catena".
[-]
|
|
[+] lascia un commento a ralphscott »
[ - ] lascia un commento a ralphscott »
|
|
d'accordo? |
|
paolo 67
|
sabato 7 luglio 2012
|
quel vento caldo che scende dalle montagne...
|
|
|
|
“Se la guardi negli occhi più di dieci secondi ti gira la testa” ebbe a dire Argento in televisione riferendosi a Jennifer Connelly, aggiungendo “Beato il fidanzato suo”. La giovane protagonista è vettore di gran parte della grazia in un grande film di Argento, regista in grado di creare momenti di autentica emozione cinematografica, con la sapienza del cinefilo unita al talento di un'animo particolarmente sensibile, così come eccezionale è la sua intelligenza cinematografica. Il suo romanticismo si evidenzia nel modo come nel film la natura partecipa alla storia. Nell'inquadratura, niente affatto gratuita, ispirata in modo che forse supera ogni altra sua precedente, del rasoio insanguinato che la scimmia getta alla fine dopo aver ucciso per difendere l'amica, avvertiamo non solo il riassunto di tutto il cinema argentiano, ma una profondità rara di sentimento e di pensiero, l'anima dolente dell'uomo alle prese coi suoi fantasmi e il peccato originale (qui viene fuori il cattolico Argento).
[+]
“Se la guardi negli occhi più di dieci secondi ti gira la testa” ebbe a dire Argento in televisione riferendosi a Jennifer Connelly, aggiungendo “Beato il fidanzato suo”. La giovane protagonista è vettore di gran parte della grazia in un grande film di Argento, regista in grado di creare momenti di autentica emozione cinematografica, con la sapienza del cinefilo unita al talento di un'animo particolarmente sensibile, così come eccezionale è la sua intelligenza cinematografica. Il suo romanticismo si evidenzia nel modo come nel film la natura partecipa alla storia. Nell'inquadratura, niente affatto gratuita, ispirata in modo che forse supera ogni altra sua precedente, del rasoio insanguinato che la scimmia getta alla fine dopo aver ucciso per difendere l'amica, avvertiamo non solo il riassunto di tutto il cinema argentiano, ma una profondità rara di sentimento e di pensiero, l'anima dolente dell'uomo alle prese coi suoi fantasmi e il peccato originale (qui viene fuori il cattolico Argento). Forse qualche eccesso di truculenza, le concessioni al botteghino (ma i film si fanno per i critici, forse?), e, come sempre in Argento, le sequenze che contano di più della storia, ma è cinema, cinema davvero (e in America, dove l'efficacia spettacolare è considerata la prima virtù di questa arte, se ne sono accorti), di uno dei cineasti italiani più dotati, capace di far cambiare idea ai critici che troppo frettolosamente lo avevano archiviato, come se l'enorme successo internazionale fosse per forza un segno artisticamente negativo, come un furbo suscitatore di facili e plateali terrori ignorando la genuina poesia del fantastico meraviglioso e l'urgenza espressiva e comunicativa: ”Faccio cinema perchè amo, voglio amare ed essere amato e dico benvenuto ai sanguinosi fantasmi della mia coscienza”.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a paolo 67 »
[ - ] lascia un commento a paolo 67 »
|
|
d'accordo? |
|
harry manback
|
giovedì 8 agosto 2013
|
un ottimo film horror, forse un po' sottovalutato
|
|
|
|
Un ottimo film che, nonostante gli evidenti difetti di sceneggiatura, riesce a trasmettere fin dal primo minuto un elevato senso di angoscia e terrore, riconfermando l’incommensurabile genialità creativa di Dario Argento. Siamo sicuramente lontani dal livello di “Suspiria” o del famosissimo “Profondo Rosso”, ma “Phenomena” rimane comunque un film dai contenuti interessanti (la diversità in primis) e con un’ ottima componente horror / splatter. La regia di Argento è memorabile (specialmente nella scena iniziale), così come la fotografia e la scenografia, elementi di spicco di quasi ogni suo film.
[+]
Un ottimo film che, nonostante gli evidenti difetti di sceneggiatura, riesce a trasmettere fin dal primo minuto un elevato senso di angoscia e terrore, riconfermando l’incommensurabile genialità creativa di Dario Argento. Siamo sicuramente lontani dal livello di “Suspiria” o del famosissimo “Profondo Rosso”, ma “Phenomena” rimane comunque un film dai contenuti interessanti (la diversità in primis) e con un’ ottima componente horror / splatter. La regia di Argento è memorabile (specialmente nella scena iniziale), così come la fotografia e la scenografia, elementi di spicco di quasi ogni suo film. Degne di nota anche le prove attoriali, specialmente quella di Jennifer Connelly (nei panni di Jennifer Corvino), ragazza che raggiungerà un successo ancora maggiore anni dopo con film del calibro di “A beautiful mind”, per cui ha addirittura vinto l’oscar. Gli unici difetti di questo fantastico film sono, come precedentemente detto, la sceneggiatura a tratti scricchiolante, ma comunque ben sviluppata, e soprattutto la scelta di alcuni brani musicali (prevalentemente heavy metal) per niente attinenti alle scene dove sono stati inseriti. La colonna sonora dei Goblin, invece, è come sempre di un livello superiore all’eccellenza.
In conclusione, un film da vedere se si è appassionati di Dario Argento e del suo stile unico, ma che potrebbe deludere chi preferisce vedere film horror più razionali.
VOTO 7,5
[-]
|
|
[+] lascia un commento a harry manback »
[ - ] lascia un commento a harry manback »
|
|
d'accordo? |
|
emy
|
giovedì 26 febbraio 2009
|
volutamente illogico
|
|
|
|
Premetto che non ho mai visto altri film di Dario Argento, quindi il mio approccio a "Phenomena" è stato di pura e virginea curiosità, senza aspettative o pregiudizi. E non potrò fare paragoni con altri lavori dello stesso regista. Bene, la mia prima impressione, terminato il film, è stato un mezzo sorriso, sia di incredulità che di compiacimento. Il film è effettivamente molto assurdo e ironico. Assurdo perchè nonostante il migliore degli intuiti non si riesce a capire quando e come la storia possa terminare. Ironico perchè quella scimmietta che sembrava semplicemente un simpatico decoro nella rosa dei personaggi principali, diviene poi l'artefice della fine dell'incubo.
La trama si evolve continuamente.
[+]
Premetto che non ho mai visto altri film di Dario Argento, quindi il mio approccio a "Phenomena" è stato di pura e virginea curiosità, senza aspettative o pregiudizi. E non potrò fare paragoni con altri lavori dello stesso regista. Bene, la mia prima impressione, terminato il film, è stato un mezzo sorriso, sia di incredulità che di compiacimento. Il film è effettivamente molto assurdo e ironico. Assurdo perchè nonostante il migliore degli intuiti non si riesce a capire quando e come la storia possa terminare. Ironico perchè quella scimmietta che sembrava semplicemente un simpatico decoro nella rosa dei personaggi principali, diviene poi l'artefice della fine dell'incubo.
La trama si evolve continuamente. All'inizio si può sospettare dell'entomologo, poi del detective, poi si può credere che il pensionato sia il luogo chiave dei delitti, e poi la sorpresa: quel banale gesto di ospitalità della signora Bruckner (presente all'inizio e poi alla fine del film, così come la scimmia, in una sorta di palese chiusura del cerchio). Un gesto a cui non si dà troppa importanza, essendo ancora irrisolti i misteri sorti in precedenza, vale a dire il sonnambulismo, gli insetti, gli omicidi. Ma quando si arriva agli specchi coperti la musica cambia (è proprio il caso di dirlo!). Da lì in poi tutto si svela repentinamente, come pagine di un libro sfogliate veloci dal vento. E sembra che quel libro debba continuare per sempre tra colpi di scena (e orrore) crescenti finchè non giunge la fine..anche un pò mozza. Ma così dev'essere: niente fuochi d'artificio, niente finali clamorosi. La morte del bambino e della mamma vengono rese in tutta la loro secchezza e sobrietà. Tant'è che all'inizio non si è nemmeno sicuri che sia tutto finito. C'è sempre l'impressione che qualcos'altro debba ancora accadere. Anche quando il televisore si spegne. Forse è questo l'effetto migliore del film: l'insediamento del sospetto che possa verificarsi qualsiasi cosa nell'immediato futuro, perchè quando le cose accadono la vita non lo manda certo a dire.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a emy »
[ - ] lascia un commento a emy »
|
|
d'accordo? |
|
eliaferroli
|
lunedì 9 luglio 2012
|
incubo fenomenale
|
|
|
|
Dario Argento dimostra essere re del sovrannaturale grazie a un film teso e capace di prendere lo spettatore e gettarlo in un incubo senza regole. Ottime interpretazioni, molto brava la piccola Jennifer Connelly. Ottima la regia del maestro del giallo.
|
|
[+] lascia un commento a eliaferroli »
[ - ] lascia un commento a eliaferroli »
|
|
d'accordo? |
|
alfa999
|
mercoledì 17 dicembre 2014
|
straordinario
|
|
|
|
Uno dei vertici della intera storia dell'arte cinematografica.
La pellicola si configura come una straordinaria riflessione sulla storia complessiva della specie umana e delle contraddizioni inaudite caratterizzanti l'attuale ordo socialis.
Alla base dello scatenamento della catena dell'orrore vi è un atto bestiale di stupro originario metafora del peccato originale della concezione cristiana del mondo a sua volta metafora del fenomeno della divisione classista della società affermatasi nelle opportune differenziate scansioni spazio temporali a partire dalla rivoluzione neolitica oltre 6000 anni or sono.
Limite insuperabile rimane la concezione di fondo metafisica e adialettica della realtà a verifica del proprio essere organico ad essa medesima: il regista risente dell'usuale limite derivante dal suo essere sociale di membro integrato all'ordo socilis produttore della situazione descritta.
[+]
Uno dei vertici della intera storia dell'arte cinematografica.
La pellicola si configura come una straordinaria riflessione sulla storia complessiva della specie umana e delle contraddizioni inaudite caratterizzanti l'attuale ordo socialis.
Alla base dello scatenamento della catena dell'orrore vi è un atto bestiale di stupro originario metafora del peccato originale della concezione cristiana del mondo a sua volta metafora del fenomeno della divisione classista della società affermatasi nelle opportune differenziate scansioni spazio temporali a partire dalla rivoluzione neolitica oltre 6000 anni or sono.
Limite insuperabile rimane la concezione di fondo metafisica e adialettica della realtà a verifica del proprio essere organico ad essa medesima: il regista risente dell'usuale limite derivante dal suo essere sociale di membro integrato all'ordo socilis produttore della situazione descritta.
Egli non può quindi andare oltre una descrizione apprezzabile ma formale senza comprenderne la intima dinamica.
Egli può solo prendere atto dell'orrore senza comprenderne la natura sociale così come i membri integrati all'ordine dominante prendono atto di Hiroshima e di Treblinka, dei gulag e delle statistiche sociali terrificanti del presente.
Egli si rende conto dell'orrore presente nel suo mondo sociale di riferimento ma è totalmente incapace di utilizzare categorie mentali alternative a quelle derivanti da esso medesimo:
All'interno della gabbia (sistema sociale interiorizzato) molto cosciente dell'orrore infinito in essa operante ma immerso nei principi e nelle categorie mentali prodotte dalla gabbia medesima egli prova un terrore totale al solo pensiero eversivo di guardare al di là delle sbarre: meglio la discesa inevitabile all'inferno,meglio l'incontro col diavolo in persona ma pur sempre nella gabbia.
Argento propone una possibilità sui generis di redenzione dal male che pur essendo viziata geneticamente dal suo carattere individuale e fenomenale risulta essere assai potente e apprezzabile: egli compie questo mediante la centralità assoluta attribuita nella pellicola ad una giovane donna dotata di fantastici poteri di connessione fra dimensioni della realtà apparentemente molto lontane.
La prova di Jennifer Connelly è veramente magistrale: ella emana come una luce tenue in quanto limitata e asociale ma infinita in quanto potenziale latente attraverso l'intera narrazione.
Essa è come una dolce luce di candela immersa nelle tenebre dell'orrore e della disperazione considerati comunque come dati insuperabili.
Non è con simili candele che sarà possibile in futuro un cambiamento delle cose ma il fatto di osservarla durante l'intero svolgimento di questo straordinario prodotto cinematografico rimane una esperienza molto notevole.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a alfa999 »
[ - ] lascia un commento a alfa999 »
|
|
d'accordo? |
|
jekyll
|
lunedì 21 dicembre 2015
|
una maga bianca?
|
|
|
|
In questo film protagonista principale é la natura. La natura alla quale gli esseri come Jennifer sono più vicini. Argento mette insieme con grande sapienza thriller e horror, fiaba e poteri extrasensoriali (presentati come normali in animali come gli insetti). Il finale è straordinario, ricco di colpi di scena, ma anche di fulminazioni poetiche: l'inquadratura sul rasoio insanguinato gettato dalla scimmia ha un significato di densità e una profondità abissale. Questa è arte immensa. Gli occhi della splendida Jennifer Connelly, virginale e ambigua, sono favolosi, così lo erano quelli di Jessica Harper in "Suspiria". Come quest'ultima essa attraverserà una serie di prove sempre più orride con intatta purezza fino all'infinita dolcezza del finale, davvero poetico.
[+]
In questo film protagonista principale é la natura. La natura alla quale gli esseri come Jennifer sono più vicini. Argento mette insieme con grande sapienza thriller e horror, fiaba e poteri extrasensoriali (presentati come normali in animali come gli insetti). Il finale è straordinario, ricco di colpi di scena, ma anche di fulminazioni poetiche: l'inquadratura sul rasoio insanguinato gettato dalla scimmia ha un significato di densità e una profondità abissale. Questa è arte immensa. Gli occhi della splendida Jennifer Connelly, virginale e ambigua, sono favolosi, così lo erano quelli di Jessica Harper in "Suspiria". Come quest'ultima essa attraverserà una serie di prove sempre più orride con intatta purezza fino all'infinita dolcezza del finale, davvero poetico. Daria Nicolodi é mirabile nel ruolo più malato e malvagio dei film dell'allora di lei fidanzato. Un importante tema del film é la diversità, quella dei "buoni" e quella dei "cattivi". "Phenomena" é uno di quei film in cui Argento é riuscito perfettamente a subordinare una mirabolante tecnica di ripresa all'espressione artistica senza sfoggi inutili (o percepiti come tali; la tecnica non si deve notare, diceva il grande Buñuel). Così come perfettamente funzionale é la colonna sonora, molto eterogenea (Claudio Simonetti, Goblin, Iron Maiden, Andi Sexgang, Bill Wyman & Terry Taylor, Motorhead, Simon Boswell). Donald Pleasence conferma nella parte dell'entomologo la sua capacità di essere persuasivo in qualunque personaggio. Particolarmente inventiva la fotografia di Romano Albani mentre il montaggio di Franco Fraticelli, con Argento per quasi tutti i suoi film fino al successivo "Opera", é come sempre straordinario nel suo senso del tempo cinematografico. Notevoli gli effetti speciali di Sergio Stivaletti.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a jekyll »
[ - ] lascia un commento a jekyll »
|
|
d'accordo? |
|
|