great steven
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giovedì 3 ottobre 2013
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verdone si finge viveur per far colpo sulla giorgi
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BOROTALCO (IT, 1982) di CARLO VERDONE con CARLO VERDONE – ELEONORA GIORGI – ANGELO INFANTI – CHRISTIAN DE SICA – MARIO BREGA – ROBERTA MANFREDI – ENRICO PAPA – ISABELLA GALLINELLI § Al complessato venditore di enciclopedie musicali Sergio Benvenuti gli affari col nuovo lavoro vanno decisamente male: è riuscito a fare nel primo mese di lavoro un solo contratto. Si rivolge dunque (per telefono) alla collega Nadia Vandelli, bellissima ragazza che invece ne ha conclusi ben 52, per farsi dare lezioni. Ma un'occasione imperdibile gli si spalanca: poiché un ricco cliente della Vandelli viene arrestato, Sergio si occupa della sua casa assumendo pure la sua identità: un carismatico avventuriero che dà l’aria di aver visto, fatto e sofferto di tutto e di più.
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BOROTALCO (IT, 1982) di CARLO VERDONE con CARLO VERDONE – ELEONORA GIORGI – ANGELO INFANTI – CHRISTIAN DE SICA – MARIO BREGA – ROBERTA MANFREDI – ENRICO PAPA – ISABELLA GALLINELLI § Al complessato venditore di enciclopedie musicali Sergio Benvenuti gli affari col nuovo lavoro vanno decisamente male: è riuscito a fare nel primo mese di lavoro un solo contratto. Si rivolge dunque (per telefono) alla collega Nadia Vandelli, bellissima ragazza che invece ne ha conclusi ben 52, per farsi dare lezioni. Ma un'occasione imperdibile gli si spalanca: poiché un ricco cliente della Vandelli viene arrestato, Sergio si occupa della sua casa assumendo pure la sua identità: un carismatico avventuriero che dà l’aria di aver visto, fatto e sofferto di tutto e di più. È chiaro che non c’è nulla di vero, ma Nadia rimane estremamente affascinata. La pantomima non durerà poi a lungo, sia per le promesse dette e non mantenute a Nadia, sia perché si mette in mezzo il burbero padre della fidanzata di Sergio, deciso a dargli sua figlia in sposa. Terzo film di Verdone regista/attore/sceneggiatore e primo dove interpreta un solo personaggio (anche se "a doubleface"), vuole interrogarsi su un tema delicato e importante come quello del culto dell’immagine e dell’apparenza (tipico degli anni '80), e in fondo ne trae non pochi spunti interessanti sui quali non è poi obbligatorio mettersi a riflettere, perché alla fine è un film fatto per divertire. Una Giorgi birichina e grintosa; un Brega minaccioso che fa l’eco ai burberi personaggi di contorno da lui impersonati negli spaghetti western; un A. Infanti ottimo nella caratterizzazione di un personaggio anomalo per la mistura di malinconia e millanteria. David di Donatello a Lucio Dalla per la colonna sonora.
Commedia; giudizio personale: 7 (discreto)
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globetrotter
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mercoledì 24 ottobre 2012
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come verdone sorprese il mondo del cinema
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Anno 1981. E' appena uscito Bianco, Rosso e Verdone, che ha bissato il successo di Un Sacco Bello. Verdone sembra avviato a una carriera lunga e piena di successi eppure nessuno, almeno alla Medusa Film, crede più veramente in lui. Dopo 2 film sembra aver finito le sue maschere: puntare su di lui ora è un'azzardo, il brodino riscaldato appare dietro l'angolo. Eppure qualcuno ci crede ancora. Questo qualcuno è Mario Cecchi Gori. Lui e Verdone si incontrano e si accordano per 3 film. Ne faranno molti di più e da subito si faranno avanti altri produttori e questo è già molto sul successo che ebbe questo film. Carlo Verdone ora sapeva recitare anche personaggi unici, ma sapeva soprattutto dirigere.
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Anno 1981. E' appena uscito Bianco, Rosso e Verdone, che ha bissato il successo di Un Sacco Bello. Verdone sembra avviato a una carriera lunga e piena di successi eppure nessuno, almeno alla Medusa Film, crede più veramente in lui. Dopo 2 film sembra aver finito le sue maschere: puntare su di lui ora è un'azzardo, il brodino riscaldato appare dietro l'angolo. Eppure qualcuno ci crede ancora. Questo qualcuno è Mario Cecchi Gori. Lui e Verdone si incontrano e si accordano per 3 film. Ne faranno molti di più e da subito si faranno avanti altri produttori e questo è già molto sul successo che ebbe questo film. Carlo Verdone ora sapeva recitare anche personaggi unici, ma sapeva soprattutto dirigere. Film e attori fanno incetta di David di Donatello al ritmo delle musiche di Lucio Dalla. Borotalco è il film di Verdone che ebbe più successo fra la critica. Si ride forse meno rispetto al successivo Acqua e Sapone, ma quel che conta è il messaggio, che Verdone non riuscirà a modulare e a trasmettere allo stesso modo nei panni di "professore precario-finto prete" nel film seguente. Borotalco ci lascia una verità scontata, ma ugualmente cruda e profonda. Nasciamo soli e moriamo soli, nessuno è mai capace di apprezzarci per quello che siamo e per quelli che sono i nostri sogni e le nostre ambizioni. Sergio Benvenuti(Verdone) infatti è assillato e incompreso dalla fidanzata-tipo anni '80(Roberta Manfredi), che non aspetta altro che il matrimonio senza considerare le aspirazioni professionali di Sergio e che non perde occasione per criticarlo, anche sui vestiti, e dal suo futuro suocero(Brega), sempre minaccioso, pronto ad alterarsi e che ha a cuore solo che la figlia si sistemi. Per realizzarsi ed essere apprezzato Sergio deve quindi prendere in prestito la maschera di Manuel Fantoni(Infanti), esibizionista, coatto e parolaio, sotto le cui spoglia riuscirà a far innamorare Nadia(Eleonora Giorgi), una collega di lavoro bella, spensierata e indipendente, che rappresenta il desiderio di affermazione di Sergio. Questa maschera si rivela però più grande di lui e ogni facciata è destinata a crollare: in un ipotetico quanto manesco processo Sergio è condannato dal giudice Mario Brega a riassumere la propria identità e a rinunciare ai suoi sogni e alle sue ambizioni sposando la fidanzata Rossella. Fra il mondo di Sergio e quello di Nadia, che nel frattempo si è sposata, ora c'è un'incomunicabilità, un muro dove solo la maschera aveva aperto una breccia. Ogni speranza di ricongiungimento è vana, sebbene Nadia ricerchi Sergio è di Manuel che ha bisogno, è Manuel che ama e stima, è Manuel che le dà forza e sicurezza. Film consigliatissimo. Non ho mai capito il sistema delle stelle: VOTO 7.5.
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davide chiappetta
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domenica 21 ottobre 2012
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come eravamo
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Con Borotalco Verdone dimostra di poter reggere un film da solo liberandosi dei suoi riuscitissimi personaggi e ricercando qualcosa di più maturo anche sul piano della regia senza più l'aiuto del suo 'padrino' Sergio Leone. Seconda forse solo a Compagni di scuola è la migliore prova dell'attore-regista, nella vaporosità del borotalco riecheggia l'ingenuità sognatrice di una intera generazione nella quale i protagonisti si rivedono a pieno (ma anche inteso come borotalco/droga che il protagonista rifiuta quasi con orgoglio).
Giudicato da molti superficiale il film al contrario ha dialoghi divertenti, ritmo spedito(a parte qualche momento di impasse) e cast di attori azzeccati, da Mario Brega manesco a Christian De Sica napoletano e cafone, da Angelo Infanti simpatico truffatore e insuperabile cialtrone (originalmente la parte era stata scritta per Gassman) a Eleonora Giorgi che pur non essendo una grande attrice è sorprendente come sognatrice e credulona, piccolo cameo di Moana Pozzi (la casa del playboy in realtà era la sua) e Isabella de Bernardi (figlia del grande sceneggiatore Piero gia vista in 'Un sacco bello' che interpretava la ragazza burina dell'hippie Ruggero e figlia di Gasperino in 'Il marchede del grillo').
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Con Borotalco Verdone dimostra di poter reggere un film da solo liberandosi dei suoi riuscitissimi personaggi e ricercando qualcosa di più maturo anche sul piano della regia senza più l'aiuto del suo 'padrino' Sergio Leone. Seconda forse solo a Compagni di scuola è la migliore prova dell'attore-regista, nella vaporosità del borotalco riecheggia l'ingenuità sognatrice di una intera generazione nella quale i protagonisti si rivedono a pieno (ma anche inteso come borotalco/droga che il protagonista rifiuta quasi con orgoglio).
Giudicato da molti superficiale il film al contrario ha dialoghi divertenti, ritmo spedito(a parte qualche momento di impasse) e cast di attori azzeccati, da Mario Brega manesco a Christian De Sica napoletano e cafone, da Angelo Infanti simpatico truffatore e insuperabile cialtrone (originalmente la parte era stata scritta per Gassman) a Eleonora Giorgi che pur non essendo una grande attrice è sorprendente come sognatrice e credulona, piccolo cameo di Moana Pozzi (la casa del playboy in realtà era la sua) e Isabella de Bernardi (figlia del grande sceneggiatore Piero gia vista in 'Un sacco bello' che interpretava la ragazza burina dell'hippie Ruggero e figlia di Gasperino in 'Il marchede del grillo'). E anche Verdone ingarra uno dei migliori personaggi della sua carriera, irresistibile quando si inventa storie sugli attori famosi e quando si trova al cospetto del temutissimo suocero; se nei primi due film si mostrava in più personaggi con panni diversi con questo ne mostra uno solo ma con due personalità differenti. Musiche essenziali di Lucio Dalla, finale da vero cinema. Un piccolo cult della commedia italiana e qualche momento di nostalgia per una Roma e un Italia che non c'è più.
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ultimoboyscout
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venerdì 12 agosto 2011
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sò greche!
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Terzo film del Verdone regista, primo però in cui abbandona lo stile da macchietta degli esordi. I personaggi sono sempre di quel genere, rimane una superficialità evidente ma almeno risulta chiara una certa fantasia e immaginazione che gli eprmettono di spaziare in maniera più ampia e globale. Equivoci a non finire e lieto fineanimano questo film allegro, leggero, genuino e molto fluido, in cui Verdone si finge Manuel Fantoni, uomo di mondo e di vita per conquistare la bella collega. Come detto i personaggi e la loro ottima caratterizzazione sono una delle cose meglio riuscite: a parte i principali, piacciono molto i secondari, quelli interpretati da DeSica, da un malinconico Infanti, ma meraviglioso nonostante i pochi minuti di apparizione divisi in non più di 4 o 5 scene è Mario Brega con quelle sue battute passate alla storia del cinema di genere, tipo "Sò greche!" oppure "E' 'n zucchero!" o ancora "Niente, due de passaggio!".
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Terzo film del Verdone regista, primo però in cui abbandona lo stile da macchietta degli esordi. I personaggi sono sempre di quel genere, rimane una superficialità evidente ma almeno risulta chiara una certa fantasia e immaginazione che gli eprmettono di spaziare in maniera più ampia e globale. Equivoci a non finire e lieto fineanimano questo film allegro, leggero, genuino e molto fluido, in cui Verdone si finge Manuel Fantoni, uomo di mondo e di vita per conquistare la bella collega. Come detto i personaggi e la loro ottima caratterizzazione sono una delle cose meglio riuscite: a parte i principali, piacciono molto i secondari, quelli interpretati da DeSica, da un malinconico Infanti, ma meraviglioso nonostante i pochi minuti di apparizione divisi in non più di 4 o 5 scene è Mario Brega con quelle sue battute passate alla storia del cinema di genere, tipo "Sò greche!" oppure "E' 'n zucchero!" o ancora "Niente, due de passaggio!". Galleggia tra il tragico ed il comico, quando il castello di bugie crollerà le conseguenze non saranno poi così drammatiche. Tanto talco e qualche boro, per un film sempre attuale che fa più sorridere che ridere.
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ralphscott
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domenica 3 aprile 2011
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amarcord
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Fa tenerezza rivederlo:difficile trovare film così rapidamente invecchiati. Nel complesso piacevole,mostra la corda di una scrittura discontinua. La Giorgi,regina delle commedie a cavallo del 1980 insieme alla Muti,recita uno dei suoi ultimi ruoli importanti,e lo fa maluccio. Verdone ha poi fatto passi da gigante
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toty bottalla
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domenica 1 novembre 2009
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l'abito fa' il monaco...lo fa'!
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Và certamente collocato fra i migliori lavori del grande CARLO VERDONE, commedia leggera ma molto divertente diretta bene e interpretata meglio da attori straordinari come, ANGELO INFANTI, CHISTIAN DE SICA, ELEONORA GIORGI e lo stesso VERDONE. Per quanto sia contrario al principio, devo riconoscere che la frase di MANUEL FANTONI "l'abito fa' il monaco...lo fa'" è credibile spece nel tempo in cui viviamo. Scusate se mi improvviso filosofo, saluti.
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dany/joker
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giovedì 28 maggio 2009
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bellissimissimo!!!!
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Assolutamente bellissimo: grande Verdone!
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nino & salvatore p.
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domenica 22 febbraio 2009
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un nuovo ciclo sempre ottimale
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Terzo film di Verdone e primo nel quale il regista esordisce con un unico personaggio anche se caratterizzato da una doppia personalità. Sergio, infatti, il protagonista della storia è un timido venditore di prodotti musicali che si finge un dissoluto uomo di vita vissuta per accattivarsi una sua collega di lavoro. Di questa ottima commedia italiana desideriamo, tra le varie cose, ricordare l'indimenticato Mario Brega, autore di alcune battute che rivedendole immancabilmente ci fanno scoppiare in grosse risate; tra queste la frase "A Se' ma come c.. parli?" rivolta al futuro genero mentre quest'ultimo sta parlando a telefono a casa sua, oppure lo spassoso finale nel quale egli dice: "Pure con le negre vai.
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Terzo film di Verdone e primo nel quale il regista esordisce con un unico personaggio anche se caratterizzato da una doppia personalità. Sergio, infatti, il protagonista della storia è un timido venditore di prodotti musicali che si finge un dissoluto uomo di vita vissuta per accattivarsi una sua collega di lavoro. Di questa ottima commedia italiana desideriamo, tra le varie cose, ricordare l'indimenticato Mario Brega, autore di alcune battute che rivedendole immancabilmente ci fanno scoppiare in grosse risate; tra queste la frase "A Se' ma come c.. parli?" rivolta al futuro genero mentre quest'ultimo sta parlando a telefono a casa sua, oppure lo spassoso finale nel quale egli dice: "Pure con le negre vai...pure con le negre!!
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fannetta
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lunedì 9 febbraio 2009
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manuel fantoni 6 un grande!
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Borotalco è probabilmente il film più riuscito di Carlo Verdone , senz'altro quello che lo rappresente meglio...
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ligagian
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venerdì 2 gennaio 2009
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manuel fantoni o sergio benvenuti?
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Manuel Fantoni è un mito di questi anni,ha reso famoso questo film con il suo modo di parlare e di esprimersi,nonostante il protagonista del film è un falso in quanto il vero nome di Verdone è Benvenuti Sergio,che quindi si spaccia per un altro per poter arrivare al cuore di Nadia,Eleonora Giorgi,ma non ha fatto i conti con un suocero manesco e da annata quale è Mario Brega,qui al suo meglio,infatti è rimasto nella storia il momento in cui Brega picchia con la cinta suo genero dopo averlo beccato in compagnia di Nadia,urlando alla sua maniera parolacce indicibili.Miticoooo,infatti merita 3 stelle anche per la presenza di un giovanissimo Christian DE sica ai suoi esordi;grande la scena del musical provato nella stanza dove alloggiavano quando entra il prete e li rimprovera.
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Manuel Fantoni è un mito di questi anni,ha reso famoso questo film con il suo modo di parlare e di esprimersi,nonostante il protagonista del film è un falso in quanto il vero nome di Verdone è Benvenuti Sergio,che quindi si spaccia per un altro per poter arrivare al cuore di Nadia,Eleonora Giorgi,ma non ha fatto i conti con un suocero manesco e da annata quale è Mario Brega,qui al suo meglio,infatti è rimasto nella storia il momento in cui Brega picchia con la cinta suo genero dopo averlo beccato in compagnia di Nadia,urlando alla sua maniera parolacce indicibili.Miticoooo,infatti merita 3 stelle anche per la presenza di un giovanissimo Christian DE sica ai suoi esordi;grande la scena del musical provato nella stanza dove alloggiavano quando entra il prete e li rimprovera.da rivedere
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