PARI E DISPARI (IT/USA, 1978) diretto da SERGIO CORBUCCI. Interpretato da TERENCE HILL – BUD SPENCER – JERRY LESTER – MARISA LAURITO – LUCIANO CATENACCI – KIM McKAY – SALVATORE BORGESE – WOODY WOODBURY – CARLO REALI § Al guardiamarina Johnny Firpo viene affidato il compito di rintracciare e sgominare una banda di allibratori clandestini operante in Florida. Non essendo pratico dell’ambiente del gioco, gli viene affiancato l’aiuto di Charlie Firpo, camionista ed ex giocatore d’azzardo (senza che egli sia al corrente della missione), che è anche suo fratello consanguineo. Fra scommesse ai cavalli, partite di pelota basca e incontri a poker sul panfilo di Paraboulis il Greco, avversario acerrimo dei due fratellastri, la coppia riuscirà nel proprio intento, finendo poi per regalare il milione di dollari confiscati ai bookmakers agli orfani gestiti da una suora, loro comune amica.
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PARI E DISPARI (IT/USA, 1978) diretto da SERGIO CORBUCCI. Interpretato da TERENCE HILL – BUD SPENCER – JERRY LESTER – MARISA LAURITO – LUCIANO CATENACCI – KIM McKAY – SALVATORE BORGESE – WOODY WOODBURY – CARLO REALI § Al guardiamarina Johnny Firpo viene affidato il compito di rintracciare e sgominare una banda di allibratori clandestini operante in Florida. Non essendo pratico dell’ambiente del gioco, gli viene affiancato l’aiuto di Charlie Firpo, camionista ed ex giocatore d’azzardo (senza che egli sia al corrente della missione), che è anche suo fratello consanguineo. Fra scommesse ai cavalli, partite di pelota basca e incontri a poker sul panfilo di Paraboulis il Greco, avversario acerrimo dei due fratellastri, la coppia riuscirà nel proprio intento, finendo poi per regalare il milione di dollari confiscati ai bookmakers agli orfani gestiti da una suora, loro comune amica. Decimo film interpretato dal duo Girotti/Pedersoli, è ambientato in un’America all’insegna della fortuna, dell’azzardo, degli scommettitori incalliti e delle tentazioni che portano a spendere interi patrimoni solo per giocare l’abilità. Non v’è nulla di nuovo né originale, ma i due assi della comicità, nonché campioni d’incassi nella stagione cinematografica degli anni 1970, funzionano e divertono ancora. Le spassose colluttazioni svelenite di violenza accompagnate da uno stendardo di pura e semplice comicità ovviamente non mancano, e riescono anche stavolta a generare sane risate. La regia di Corbucci, specializzato in film comici orgogliosamente di serie B, segue l’azione senza perdere un colpo, eppure si lascia andare a certi momenti di calma piatta che lasciano un po’ l’amaro in bocca. Le musiche dei fidi Guido e Maurizio De Angelis, autori anche di altre colonne sonore di film di Hill/Spencer, completano un quadro più che discreto e non dimenticano di ammiccare a riferimenti filmici precedenti. Niente male la scenografia di Marco Dentici e il montaggio dell’abituale Eugenio Alabiso. Le scene migliori, quelle in cui la coppia tira fuori il meglio del proprio repertorio, sono: la scazzottata nel bar con gli scagnozzi del nemico, la gara di Stunt Car, la gag esasperante e prolungata del gelato, la corsa dei cavalli, la partita di pelota basca, gli insegnamenti del poker, la partita nel sottofinale sull’imbarcazione di L. Catenacci e la distruzione conclusiva del casinò. Bravo anche J. Lester nell’incarnare il padre finto cieco che non disdegna le belle donne e gli scherzi di cattivo gusto. Alla sceneggiatura – che alterna momenti di esilarante divertimento a passaggi stanchi e meno movimentati – hanno collaborato anche Mario Amendola, parente di Ferruccio, e Bruno Corbucci, fratello minore del regista.
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