maclane
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mercoledì 26 marzo 2008
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capolavoro
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Il più bel film di ambientazione carceraria, superiore anche al più famoso Le ali della libertà, splendidamente diretto e interpretato.
Notevole anche l'interpretazione del cattivo e viscido Paolo Bonacelli, il suo Rifki è uno dei personaggi più sgradevoli e negativi della storia del cinema.
Capolavoro indimenticabile.
[+] bravo.
(di dany101)
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paolo ciarpaglini
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lunedì 7 gennaio 2008
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'il rapido di mezzanotte'.
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Tratto da una fatto realmente accaduto, il film è una toccante storia che può essere analizzata a vari livelli. Alan Parker racconta la storia di Billy Ayes (lo scomparso Brad Davis). Un giovane americano che assieme alla sua ragazza, inconsapevole, commette un'errore che lo porterà direttamente 'all'inferno'. Prima di recarsi infatti all'aeroporto, nasconde con del nastro adesivo sotto la camicia, due chili di aschish. Riuscirà a passare i primi controlli, ma quando ormai sembra fatta, in una ulteriore ed inattesa ispezione davanti l'aereo, viene arrestato. Rinchiuso nelle fetiscenti carceri turche, inizia per lui ed i suoi familiari un calvario indicibile. Billy si ritrova catapultato in una dimensione disumana.
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Tratto da una fatto realmente accaduto, il film è una toccante storia che può essere analizzata a vari livelli. Alan Parker racconta la storia di Billy Ayes (lo scomparso Brad Davis). Un giovane americano che assieme alla sua ragazza, inconsapevole, commette un'errore che lo porterà direttamente 'all'inferno'. Prima di recarsi infatti all'aeroporto, nasconde con del nastro adesivo sotto la camicia, due chili di aschish. Riuscirà a passare i primi controlli, ma quando ormai sembra fatta, in una ulteriore ed inattesa ispezione davanti l'aereo, viene arrestato. Rinchiuso nelle fetiscenti carceri turche, inizia per lui ed i suoi familiari un calvario indicibile. Billy si ritrova catapultato in una dimensione disumana. Inizialmente condannato a due anni per possesso di stupefanti ed ormai prossimo alla scarcerazione, l'alta corte di Ankara, costringe il tribunale ad un secondo processo. Ma questa volta l'accusa è di 'spaccio' e la pena pesantissima. I nervi di Billy cedono e davanti alla corte da sfogo a tutta la sua rabbia. Il suo è un monologo che tocca profondamente lo stesso giudice, che ammette, di avere le mani legate dalla Corte Suprema. I difficilissimi rapporti che già allora scorrevano fra Stati Uniti e Medioriente, trasformano il caso di Eyes in un pretesto per 'dare un'esempio'. Ormai non ci sono più speranze, l'unica soluzione rimasta è la fuga. Durante la reclusione incontra e stringe amicizia con tre occidentali. Jhimmy (Randy Quaid), Max (Jhon Hurt) e Tex (Bo Hopkins). Il capo carceriere è un violento, sadico che infligge punizioni fisiche indicibili. Jhimmy un giorno, decide di fuggire per i tetti, ma viene preso e pestato selvaggiamente. Max è tossicodipendente ed anche quello da più tempo dentro. Sarà proprio lui a 'suggerire' a Billy che l'unico modo per fuggire è 'prendere il rapido di mezzanotte'. Un modo per dire che non esiste alcuna possibilità.
L'atmosfera che si respira vedendo questo capolavoro è sconvolgente. Si ha l'impressione di essere fuori dal mondo e che ogni contatto con la civiltà sia precluso. Catapultati letteralmente, grazie alle eccezionali interpretazioni ed alla fotografia in un'atmosfera surreale, disumana, insopportabile. Passeranno quattro lunghi anni prima che accada il 'miracolo'. Durante una visita, la ragazza di Billy gli passa un libro dentro cui sono nascosti qualche centinaio di dollari. Billy è ormai sull'orlo della pazzia, lei piangendo gli chiede di fuggire: 'altrimenti morirai'. La implora di mostrargli il seno.. si salutano, ma sembra un'addio. Rinchiuso ormai in una sorta di manicomio, Billy ha ormai appreso un rudimentale turco. Prende i soldi e cerca di 'comprare' un trasferimento in infermeria. Otterrà il risultato opposto, ma anche l'occasione 'impossibile'. Il capo carceriere porta Billy in una stanza, lo scaraventa a terra.. stà per togliersi la cinta.. Ma Billy in un gesto di disperazione gli si scaglia contro e la spinta, farà sbattere violentemente la testa all'uomo, contro l'attaccapanni. Eyes quasi incredulo gli si avvicina, (viene quasi voglia di urlare di gioia)ruba i vestiti e si traveste. Con un pò di fortuna riesce a giungere all'uscita, i 'colleghi' carcerieri non si accorgono della sua identità. Cinque minuti spasmodici, in cui noi assieme a Billy Eyes viviamo un'esperienza di rara intensità. Con il mazzo di chiavi apre l'ultima porta che lo separa dalla libertà ed incredulo, si incammina a testa bassa per la strada.. . Seguiranno immagini di gioia. Indimenticabile
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wesees
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lunedì 10 dicembre 2007
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eccezionale
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Questo è uno tra i migliori di Alan Parker. Visto che ero un ragazzo, ma mai dimenticato e riveduto più volte negli anni. Coinvolgente, struggente. Ti smuove dentro qualcosa, la rabbia, ti lascia un groppo alla gola, ti inumidisce gli occhi e poi di dà felicità. Cosa si può pretendere di più da un film? Pura emozione. Un capolavoro, da oscar.
Grande l'attore Brad Devis, peccato che sia morto nel 91 e che nella sua filmografia questo film è l'unico degno di nota. Sarebbe potuto diventare un attore famoso.
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(di wesees)
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nicolò
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martedì 3 aprile 2007
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un classico del cinema carcerario
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A differenza del gentile Dottor Kezich, io trovo che "Fuga di mezzanotte" sia 1 bellissimo film. Raccontare una storia così cruda e nello stesso tempo realistica è stata la svolta decisiva nella carriera del regista inglese Parker, ma del film il vero autore è Oliver Stone che l'ha magnificamente sceneggiato rispettando la vera storia di Hayes, raccontata nel libro "Midnight Express" con William Hoffer, ma anche cercando di far uscire una trama emozionante e avvincente, impegnata socialmente e che potesse 'catturare' il grande pubblico. Ebbene, Stone e Parker ci sono riusciti: il loro prodotto è un capolavoro, un perfetto film di denuncia che ebbe, come tutte le pellicole dello stesso genere, anche utilità politica: dopo la presentazione al Festival di Cannes, infatti, turchi e americani effettuarono lo scambio dei prigionieri.
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A differenza del gentile Dottor Kezich, io trovo che "Fuga di mezzanotte" sia 1 bellissimo film. Raccontare una storia così cruda e nello stesso tempo realistica è stata la svolta decisiva nella carriera del regista inglese Parker, ma del film il vero autore è Oliver Stone che l'ha magnificamente sceneggiato rispettando la vera storia di Hayes, raccontata nel libro "Midnight Express" con William Hoffer, ma anche cercando di far uscire una trama emozionante e avvincente, impegnata socialmente e che potesse 'catturare' il grande pubblico. Ebbene, Stone e Parker ci sono riusciti: il loro prodotto è un capolavoro, un perfetto film di denuncia che ebbe, come tutte le pellicole dello stesso genere, anche utilità politica: dopo la presentazione al Festival di Cannes, infatti, turchi e americani effettuarono lo scambio dei prigionieri. Magistrale e imponente, l'interpretazione di Brad Davis, da notare fra i comprimari invece John Hurt e Randy Quaid. Poi non riesco a capire perchè Kezich si chieda perchè mezzo cast (artistico e tecnico) e italiano: gli attori Paolo Bonacelli (un ottimo interprete), Gigi Ballista e Franco Diogene, il musicista Giorgio Moroder, la costumista Milena Canonero... gli ultimi due sono degni di un Oscar (e infatti Moroder lo vinse per questo film e per "Flashdance" e "Top Gun", anche la Canonero è a quota tre).
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memole
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martedì 20 marzo 2007
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recensione severa!!!
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A parer mio questo film ha la sua forza nel mantenere la tensione sempre ad alti livelli..ed è un film bello lungo...si vive la disperazione del protagonista sulla pelle...bello!!!
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lac
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sabato 2 settembre 2006
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forte come un treno
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tutti sognamo di prendere un treno .... per scappare o per raggiungere!billy sogna di scappare!scappare dalla prigione che lo racchiude anche se la pazzia sarà il suo treno.il battito del suo cuore che aumenta nelle prime scene del film fino all'arresto incalzano come uno stantuffo di una vecchia locomotiva che si allontana verso chissà.......
lac
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javierzanetti
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domenica 20 febbraio 2005
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eccezionale
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Siamo in Turchia e Billy Hayes viene condannato per 4 anni dopo esser stato fermato alla dogana con qualche chilo di hashish.La sua vita cambierà per sempre.Un film sicuramente sottovalutato per interpretazione e regia,emozionante e straziante sino all'ultimo secondo.Lo consiglio a chi non crede molto nella difesa della propria libertà
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fabio
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venerdì 1 marzo 2002
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capolavoro di emozioni
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Impressionante film di solitudine e pieta' che non scade mai nel senzazionalismo.Superba la regia dello spesso dimenticato Alan Parker,scene di straordinaria intensita' dosate con lentezza.Un elogio perticolare va a Brad Davis che rende con commovente intensita'un interpretazione quasi inarrivabile.
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ric gamba
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sabato 15 settembre 2001
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bellissimo
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tratto da una storia vera, film bellissimo, che suscita tanti sentimenti: commozione, rabbia, coinvolgimento: Brad Davis e' da oscar.
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