elgatoloco
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martedì 26 aprile 2016
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efficacissimo
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Il film di Romolo Guerrieri, a differenza del telefilm successivo di circa 30 anni, è rigoroso nella ricostruzione storica quanto filmicamente efficace, nell'uso dell'"indiretto libero", ossia dell'assunzione del modo di parlare e agire dei personaggi, con tinte dialettali, in chiave non più neorealista ma attenta alla"cultura"e alle modalità di vita e azione dei personaggi(cfr.su ciò anche alcune efficaci notazioni di Pieri Paolo Pasolini raccolte in"Empirismo eretico"), con colori pieni ma tendenzialmente autunnali, adatti all'evento(parlo non della stagione, ma della dimensione dell'anima, dello"spirito del tempo"del 1942, con la grande delusione legata alla destituzione di Mussolini e all'avvento al potere di Badoglio, con l'occupazione nazista e quanto sappiamo.
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Il film di Romolo Guerrieri, a differenza del telefilm successivo di circa 30 anni, è rigoroso nella ricostruzione storica quanto filmicamente efficace, nell'uso dell'"indiretto libero", ossia dell'assunzione del modo di parlare e agire dei personaggi, con tinte dialettali, in chiave non più neorealista ma attenta alla"cultura"e alle modalità di vita e azione dei personaggi(cfr.su ciò anche alcune efficaci notazioni di Pieri Paolo Pasolini raccolte in"Empirismo eretico"), con colori pieni ma tendenzialmente autunnali, adatti all'evento(parlo non della stagione, ma della dimensione dell'anima, dello"spirito del tempo"del 1942, con la grande delusione legata alla destituzione di Mussolini e all'avvento al potere di Badoglio, con l'occupazione nazista e quanto sappiamo...), con l'interpretazione dell'allora quasi esordiente nel cinema Massimo Ranieri e di uno straordinario Enrico Maria Salerno nel ruolo dell'oppositore comunista ,ma anche le interpreti femminili sono da apprezzare in misura notevolissima. Il sacrificio di D'Acquisto non assume toni retorici e spavaldamente "eroici"(giustamente si cita il detto "Beato il popolo che non ha bisogno d'eroi"da"Madre Coraggio"di Brecht), anzi il personaggio è"calibrato"su sfumature psicologiche notevoli, con crescendo e decrescendo davvero notevoli. Unico neo la musica, stentorea e ripetitiva. El Gato
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elgatoloco
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lunedì 27 aprile 2020
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film notev ole nel"non tempo"della falsa pace isa
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"Salvo D'Acquisto"(1974, Romolo GUerrieri)rimane una delle migliori testimonianze su un peronsaggio, Salvo D'Acquisto, giustamente insignito di medaglo d'oro della Resistenza, che nel convluso periodo, di non pace, seguito al 24 luglio 1943(dimissioni forzate del dittatore fascista Mussolini), dell'8 settembre, con la"non pace .non guerra"di Pietro Badoglio, il "primo ministro della corona", ossia imposto dalla monmarchia e dalla borghesia più conservatrice, per cui poi si intonarono canzoni resistenziali famose come"O Badoglio, Pietro Badoglio, o Badoglio c'hia rotto i....", a fronte del nazismo che occupava il litorale laziale, si sacirificò immolandosi , attribuendosi la responsabilità di un attentato per il quale gli sgherri nazisti avrebbero altrimenti "giustiziato" tutto un paese.
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"Salvo D'Acquisto"(1974, Romolo GUerrieri)rimane una delle migliori testimonianze su un peronsaggio, Salvo D'Acquisto, giustamente insignito di medaglo d'oro della Resistenza, che nel convluso periodo, di non pace, seguito al 24 luglio 1943(dimissioni forzate del dittatore fascista Mussolini), dell'8 settembre, con la"non pace .non guerra"di Pietro Badoglio, il "primo ministro della corona", ossia imposto dalla monmarchia e dalla borghesia più conservatrice, per cui poi si intonarono canzoni resistenziali famose come"O Badoglio, Pietro Badoglio, o Badoglio c'hia rotto i....", a fronte del nazismo che occupava il litorale laziale, si sacirificò immolandosi , attribuendosi la responsabilità di un attentato per il quale gli sgherri nazisti avrebbero altrimenti "giustiziato" tutto un paese.... Figura non retorica, ricostruita con diligenza in particolare da Giuseppe Berto-anche se Berto aveva scritto la sceneggiatura con altri due autori, assumendosi però la gran parte del caitco di lavoro-, grande scrittore veneto ingiusamente fimenticato o comunque considerato scarsamente dagli studi di storia della letteratura italiana del 1900, magari a vantaggio di scrittori molto meno validi. Senza retorica, ossia espuengendo tutto quanto avrebbe potuto pesare in modo o scontato oppure celebrativo sul personaggio, Berto e Guerrieri, oltre a Mino Roli e nico Ducci, co.-sceneggiatori, ci ridanno un ritratto di D'Acquisto che il relativamente recente remake TV non ha saputo in alcun modo né"ridare nè tantomneo doppiare . Per quanto riguarda il ruolo dle prottagonista, decisamente capacissimo di restituire al personaggio le sue caratteristiche un intendo Massimo Ranieri, ancora lontano dall'esordio teatrale a Spoleto l'anno successivo come inteprete di una pièce di Raffaele Vivaini e ancora di più dalla prove strehleriane, intepretendando Brecht, Molière e Shakespeare, dove tutto quqesto avviene solo verso la fine degli anni 1970-all'epoca(1974, appnto)Ranieri era conosciuto praticamente quasi solo come cantante., anche se nel 1969 aveva interpretato il film"Metello"da Vasco Pratolini, per la regia di Mauro Bolognini. Tra gli altri/le altre interpreti, eccelso Enrco Maria Salerno nella parte di Rubino, un barbiere convinto comunista(nomen omen viene da dire), di Giustino Durano, di Isa Danieli, di Ivan Rassimov, di Lina Polito, la maestrina innamorata di D'Qacuisto, di un irriconiscibile Michele Mirabella, da anni presentatore TV di indubbio successo... Uno di quei film che oggi, per vari motivi, come si suol dire, non si"fanno più", forse perché il ricavo sarebbe inferiore allo sforzo profuso o forse anche perché non si crede più di tanto a simili operazioni. Il che, però, corrisponde a una rinuncia a priori, a un limite auto-impostosi, quasi certe testimonianze storiche fossero o scontate(sarebbe già pericoloso)oppure inutili o pletoriche(il che sarebbe invece deleterio). QUesto film di Guerrieri dimostra come si possa fare cinena storico senza essere retorico-celebrativi e come si poss afare questo in modo degnissimo, pieno di convinzione etica e senza nessun piagnisteo, senza cedere in alcun modo a una moda illustrativa e appunto falsamente"celebrativa". El Gato
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