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Luigi Zampa, regista di molteplici commedie apparentemente spensierate, cura anche la sceneggiatura, insieme a Arduino Maiuri e Massimo de Rita, di questo film di denuncia sulla gestione della sanità Italiana. Vi è un cast di tutto rispetto; il protagonista, Il Dottor Vallotti, barone universitario ed eminente chirurgo di fama internazionale, è interpretato da un impeccabile G.Ferzetti, mentre il suo antagonista , idealista dall'animo tormentato ,tanto da cercare rifugio nell'alcool, è il dottor Giordani impersonato dal bravissimo E.M.Salerno. Vallotti ama essere un vincente, in ogni frangente della sua giornata lavorativa e per arrivare allo scopo , non si fa scrupolo di spostare le pedine a modo suo, includendo fra le pedine anche i membri del suo staff, cinici , servili ed arroganti. L'unico che gli tiene testa, pur non essendo nè potente nè carismatico.è Giordani, unico ad avere un'etica fondata sul giuramenbto di Ippocrate e non sulla smania di Potere e sull'avidità. Ma viene lasciato solo, in quanto ritenuto da tutti un povero illuso e si rifugia nell'alcool, per fuggire dalle delusioni che popolano la sua vita. L'incontro con Suor Maria ,S.Berger, gli darà modo di ritrovare il coraggio che sembrava perduto sul fondo di una bottiglia. Giordani, facendo appello al suo alto senso del dovere, ritroverà sè stesso sporgerà denuncia contro Vallotti, per aver abbandonato la sala operatoria ed aver causato la morte di un paziente. IL Barone tenta di dstruggere il collega , con la complicità della sua equipe, ma il destino metterà in atto il suo contrappasso... Film di grande coraggio, specialmente per l'epoca, circostanziato e dettagliato, non scvfro da una certa retorica a tratti stucchevole, ma molto efficace. Da riscoprire e da vedere.
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