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Western dal piglio più serio e tragico,rispetto alla svolta comica che aveva iniziato a imperversare nel genere nostrano.Il regista guarda ai racconti di Bierce e ai film di Sergio Leone,con un duo di protagonisti che ricorda quello di "Giù la testa".Ma il modello principalle è "Quella sporca dozzina",e ci sono citazioni da "I 7samurai"(i contadini che derubano i soldati),"Il mucchio selvaggio","L'assedio dell'Alcazar" e "L'avamposto degli uomini perduti".Se la regia è solida,i protagonisti funzionano meno:Coburn non mostra molto entusiasmo e le gigionerie di Spencer stridono col tono generale,per quanto la sua presenza in un western non ciaciarone e senza Terence Hill sia intrigante.Savalas,che accende i fiammiferi sfregandoli sulle parti basse di una statua,e sembra in odor di omosessualità col suo sottoposto,ruba la scena.Spettacolo e azione assicurate,e buone musiche di Ritz Ortolani.Girato nella solita Almeria.Grande successo all'epoca.In Germania fu tagliato e ridoppiato in versione comica per sfruttare la presenza di Spencer.
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