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Commedia diretta da J.Deray, esimio regista francesa ,assai attivo in quel periodo, con la presenza di P Jardin alla sceneggiatura, punta direttamente su una vicenda assai bizzarra e la cara tterizzazione del personaggio protagonista della vicenda S.Melieu , interpretato da un versatile e multiforme Delon ,all'apice delle sue capacità umoristiche. Simon è un giovane ed affascinante parroco che ha intrapreso la vita ecclesiastica in seguito alla dipartita della moglie, della quale era molto innamorato. Prima di intraprendere questo cammino , non era affatto uno stinco di santo, ma ha riposto tuttte le sue velleità nel cassetto dela memoria, o almeno così crede. Fino a quando , uin giorno, non si affaccia nella sua vita Gaston, un impeccabile e talentuoso J.Gomar, che lo mette al corrente di una notizia assai sconvolgente ; sua moglie è viva e vegeta e vuole riaverlo con sè e l'uomo in questione si è convinto a far da tramite perchè ,da innamorato che era, è diventato ormai insofferente ai capricci della sua concubina. IL Parroco avrà una crisi di coscienza che lo destabilizzerà non poco; la quiete della preghiera e della meditazione si tramutano in inquetudine e rabbia, il tutto condito con un notevole sense of humor che talvota sfocia nel surreale. Simon cerca di dominarsi ma non ce la fa; il richiamo di ciò che fu lo attira e va dalla consorte, che dimora presso il bar malfamato di Gaston, dove stazionano individui ai margini della societàe ben poco concilianti. Sia arriva all'apice della sgangherata comicità peculiare a questo film nella sequenza in cui Simon-Delon , da bravo ex-legionario, affronta i brutti ceffi del bar avendo la meglio su di loro.Umorismo francese elegante e ben congeniato, con attori di elevato livello. Da riscoprire.
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