peer gynt
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lunedì 25 agosto 2008
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la musica che uccide
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Mediocre thriller con una buona idea di partenza, purtroppo malamente sviluppata. Il titolo italiano, assurdo e disonesto come spesso in questi casi, e' stato affibbiato per ovvie ragioni commerciali, ma sia gli amori del titolo che l'inutile personaggio di Tricia (R.Power) non hanno nulla a che vedere con la storia principale, che racconta invece della morte improvvisa di una ragazza, Kathryn, e dell'indagine svolta dal fratello di lei, Richard, e dalla sua migliore amica, Helen, per scoprire l'assassino.
L'idea interessante, che avrebbe avuto bisogno di ben altro regista e sceneggiatore per decollare, e' legata allo spartito di un oscuro autore del 18. secolo dal titolo appunto "Le trombe dell'Apocalisse" (e' questo, ovviamente, il titolo originale), una sinfonia per archi che, se suonata sotto gli effetti di uno specifico allucinogeno, porta alla follia.
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Mediocre thriller con una buona idea di partenza, purtroppo malamente sviluppata. Il titolo italiano, assurdo e disonesto come spesso in questi casi, e' stato affibbiato per ovvie ragioni commerciali, ma sia gli amori del titolo che l'inutile personaggio di Tricia (R.Power) non hanno nulla a che vedere con la storia principale, che racconta invece della morte improvvisa di una ragazza, Kathryn, e dell'indagine svolta dal fratello di lei, Richard, e dalla sua migliore amica, Helen, per scoprire l'assassino.
L'idea interessante, che avrebbe avuto bisogno di ben altro regista e sceneggiatore per decollare, e' legata allo spartito di un oscuro autore del 18. secolo dal titolo appunto "Le trombe dell'Apocalisse" (e' questo, ovviamente, il titolo originale), una sinfonia per archi che, se suonata sotto gli effetti di uno specifico allucinogeno, porta alla follia.
Peccato, perche' i due attori protagonisti se la cavano e l'ambientazione londinese contribuisce a creare una certa atmosfera: basterebbe tagliare al montaggio tutte le scene con Romina Power e i suoi improbabili amici ("il Rumeno", "il Matto") per far assumere a questo thriller un aspetto piu' accettabile!
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ondanomala
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mercoledì 26 marzo 2008
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mondi lontanissimi
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Sono quelli che dividono il cast di attori, dall’arte della recitazione. Una cosa orrenda! Mi è capitato di intercettare questo film, per sbaglio, ieri notte alla TV. Oggi ho cercato su google il titolo del film, e sono capitato qui. Ma come fate a disperdere lodi sperticate verso questa pellicola ignominiosa? Siete tutti familiari del regista o del produttore? Devo essere sincero non ho resistito per più di venti minuti, alla visione: ma, sono bastati! Regia: approssimativa. Romina Power: inguardabile con guizzi interpretativi, da recita scolastica. Attori: scelti con la tecnica della pagliuzza più corta. E poi, la pessima rappresentazione dei giovani hippy: tutti drogati, sballati ed evanescenti.
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Sono quelli che dividono il cast di attori, dall’arte della recitazione. Una cosa orrenda! Mi è capitato di intercettare questo film, per sbaglio, ieri notte alla TV. Oggi ho cercato su google il titolo del film, e sono capitato qui. Ma come fate a disperdere lodi sperticate verso questa pellicola ignominiosa? Siete tutti familiari del regista o del produttore? Devo essere sincero non ho resistito per più di venti minuti, alla visione: ma, sono bastati! Regia: approssimativa. Romina Power: inguardabile con guizzi interpretativi, da recita scolastica. Attori: scelti con la tecnica della pagliuzza più corta. E poi, la pessima rappresentazione dei giovani hippy: tutti drogati, sballati ed evanescenti. Dialoghi banali, scontati e forzati. Non riesce a salvarsi neanche Marilù Tolo. Per fortuna, non ha lasciato traccia di sé, nella storia del cinema.
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bissoli
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giovedì 27 dicembre 2007
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i caldi amori di una minorenne
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Un viaggio spettacolare nel mondo degli Hippies. Mondo colorato, emozionante e molto suggestivo. Quelli che hanno vissuto e ricordano gli anni '60, apprezzeranno questo film. Stupenda l'idea della musica maledetta che porta al suicidio. Misterioso, coinvolgente, con una Romina Power da brividi. Grande anche il finale, imprevedibile ma molto plausibile.
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fady dance
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lunedì 3 dicembre 2007
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romina power?
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film fuori dai comune si vede una power diversa e capace di interpretare un ruolo diverso da quello affibiato del ballo del qua qua
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auri
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giovedì 6 dicembre 2001
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un titolo sbagliato.
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Una Romina sfrontata interpreta il ruolo di una ragazza anni '60 immersa nelle atmosfere colorate di un'epoca rivoluzionaria per i giovani, in cui potevano essere se stessi. Un giallo indovinato che si snoda fra atmosfere psichedeliche eccitanti e bruschi ritorni alla realtà, spesso violenta.
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