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All'inizio pensi che al centro della vicenda ci sia la bionda Elena,promessa sposa del truccatissimo Gianni Macchia. Poi entra in scena la sublime Nieves Navarro,prima come insostituibile braccio destro del dr. Soriano,in seguito come autentica protagonista,anima di questo interessante melò del grande Di Leo. Da stropicciarsi gli occhi la sequenza del ballo,dove una Scott (Navarro) di bellezza abbacinante,con un abito che....senza parole! Godibilissimo il design degli interni,colorata testimonianza di anni fertili per il cinema italiano. La pellicola è coeva di "Metti una sera a cena" e,in toni forse minori,ne riprende i temi ed i pregi,ma con venature decisamente più drammatiche. Immancabili,pertanto,i moti di contestazione giovanile. Il pragmatico regista,sempre attento ad una messa in scena plausibile,non ci offre l'happy end,ma il prevalere della logica sulle urgenze dei sentimenti. Belle musiche,con variazioni sul tema del pruriginoso "Avere vent'anni" dello stesso regista pugliese. Nota di merito per Lucio Dalla,azzeccatissima presenza che diverte e ci sa decisamente fare davanti all'obbiettivo.
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